Nodo di Genova e Nodo di Bologna, ove necessario saranno bandite gare europee
L’Anas, in una nota ufficiale, ha fatto il punto sulla situazione relativa a tre importanti infrastrutture del Nord Italia, che riguardano tre nodi urbani interessati da notevoli flussi di traffico, precisando che per il Passante di Mestre intende rispettare le convenzioni con le società concessionarie e che per il Nodo di Genova e quello di Bologna ricorrerà, ove necessario, a gare europee.
Passante di Mestre
L’Anas ha firmato con la Società Autostrade Spa, la Società Autovie Venete e la Società Venezia-Padova, tre convenzioni aggiuntive che intende rispettare, nelle quali è ben chiara l’attribuzione della concessione relativa al Passante di Mestre alle tre società concessionarie che attualmente gestiscono il tratto autostradale corrispondente.
Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, si procederà, anche al fine di assicurare la certezza dei tempi e il monitoraggio dei cantieri, alla individuazione di un Ente attuatore.
Nodo di Genova
La Gronda di Ponente altro non è che la traslazione dell’attuale percorso autostradale, ormai divenuto urbano, a monte della città, realizzando un adeguato collegamento tra le autostrade A10, A12, A7, A26.
Appare evidente che la società concessionaria, che attualmente gestisce quel tratto autostradale, legittimamente continuerà a svolgere il suo compito di concessionaria.
La Gronda di Levante, invece, è la costruzione ex novo di un tratto autostradale che collegherà la A7 Genova-Serravalle con la A12 Genova-Sestri Levante, con alcune infrastrutture di raccordo, e si svilupperà a 50-60 km di distanza dall’attuale tracciato. Per la sua realizzazione si farà ricorso a procedure concorsuali nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria vigente.
Nodo di Bologna
L’allargamento dell’attuale tangenziale interna di Bologna è stato respinto dalle autorità locali. In pieno accordo tra Governo centrale, Anas e Regione Emilia-Romagna, si sta studiando sia il nuovo tracciato autostradale che le modalità di realizzazione dello stesso.
Roma, 22 gennaio 2003