Life DYNAMAP
Il progetto Dynamap (DYNamic Acoustic MAPping) si propone di sviluppare un sistema di mappatura acustica dinamica in grado di rilevare e rappresentare in tempo reale l’impatto acustico generato dalle infrastrutture stradali. Il progetto si inserisce nell’ambito della Direttiva 2002/49/CE (END) del Parlamento Europeo relativa alla valutazione e gestione del rumore ambientale con l’obiettivo di rendere più snello e meno costoso l’aggiornamento delle mappe acustiche, facilitare la divulgazione dei risultati e semplificare la reiterazione delle attività di mappatura attraverso la predisposizione di un sistema di acquisizione ed elaborazione dati integrato completamente automatico.
Il sistema prevede l’utilizzo di sensori a basso costo che misurano direttamente il livello di pressione sonora generato dalla sorgente in corrispondenza di punti significativi della rete stradale e di un software di gestione, elaborazione e rappresentazione dei dati acquisiti basato su una piattaforma general purpose di tipo GIS per l’aggiornamento delle mappe in tempo reale.
Per dimostrare la fattibilità della mappatura acustica in tempo reale, il sistema DYNAMAP è stato realizzato in due aree pilota situate nelle città di Roma e Milano, rappresentative dei principali contesti urbani ed extraurbani, con risultati significativamente importanti che hanno dimostrato la maggiore accuratezza delle mappe dinamiche rispetto a quelle ottenute con i metodi tradizionali.
Il sistema Dynamap offre, inoltre, il vantaggio di tenere costantemente aggiornate le mappe di rumore, di estrarre istantaneamente le informazioni di impatto richieste dalla Direttiva Europea, di disporre di una piattaforma agile per la valutazione delle misure di mitigazione del rumore durante la fase di progettazione, di informare e comunicare efficacemente con il pubblico attraverso un’interfaccia web di facile utilizzo.
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Barriere antirumore A.N.A.S.
Il progetto A.N.A.S., acronimo di Anti-Noise Acoustic Screen, ha per oggetto la standardizzazione e personalizzazione degli interventi di mitigazione acustica, pianificati lungo le infrastrutture di competenza ANAS nell’ambito delle attività di risanamento acustico previste dal Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore (PCAR) elaborato nel 2013. In particolare, il progetto nasce dall’esigenza di facilitare l’implementazione degli interventi di mitigazione acustica lungo le vie di propagazione sonora attraverso l’omologazione di manufatti idonei al contenimento delle emissioni sonore in scenari di ordinaria criticità, nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici.
L’idea progettuale della barriera A.N.A.S è incentrata sullo sviluppo di una struttura modulare e flessibile, caratterizzata da una sua identità visiva, in grado di adattarsi a qualsiasi situazione e dotata di pannelli interscambiabili realizzati con materiali diversi, da utilizzare all’occorrenza nei differenti contesti ambientali e territoriali. Le barriere, inoltre, sono progettate il linea con i requisiti di sostenibilità: materiali, processi di produzione, installazione e manutenzione sono stati accuratamente valutati al fine di pervenire ad un prodotto ecosostenibile, in grado di contenere i costi di manutenzione, velocizzare la fase di progettazione esecutiva degli interventi, fornire soluzioni funzionali, durevoli ed esteticamente gradevoli.
Recentemente sono stati realizzati due prototipi, denominati STRIPE e CLIP, interamente progettati e testati in house. Entrambi i prototipi innovano il tradizionale concetto di barriera bidimensionale, introducendo moduli di forma e dimensioni diversificate, con spessori variabili, conferendo al manufatto profondità e spessore. I moduli sviluppati si intendono applicabili non solo alle nuove barriere, ma anche alle barriere esistenti in modalità retrofit, attraverso un’operazione di restyling, per rinnovare le barriere che necessitano di importanti interventi di manutenzione.
La barriera antirumore “CLIP” è costituita da una matrice di base fonoisolante, che può essere realizzata con materiali di diverso tipo in funzione del contesto paesaggistico (CLS, Legno e PMMA), a cui si sovrappongono, in corrispondenza della parte strutturale della barriera stessa, moduli fonoassorbenti aggettanti di forma diversificata, che restituiscono su strada l’immagine di grandi blocchi monolitici che si susseguono tra loro.
Il rivestimento dei moduli inseriti nei prototipi è stato realizzato in lamiera di alluminio stirata e in korten. Quest’ultimo è un materiale ecofriendly, proveniente dal riciclo della ceramica, autopulente e fotocatalitico.
La flessibilità di poter utilizzare molteplici materiali e all’occorrenza quelli che meglio si inseriscono nel contesto e nel paesaggio rende questo modello particolarmente interessante dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sostenibilità.
La barriera “STRIPE”, è costituita da moduli di forma sinusoidale disposti in controfase, che conferiscono a questa soluzione dinamicità visiva e prestazioni acustiche migliorate rispetto alle barriere tradizionali. La curvatura e la combinazione dei moduli STRIPE consentono di distribuire l’energia sonora riflessa dalla barriera su più direzioni, evitando concentrazioni indesiderate di energia, e quindi livelli di pressione sonora più elevati, in corrispondenza dei ricettori frontalieri.
Alla curvatura delle STRIPE si devono anche prestazioni di assorbimento acustico superiori, in particolare nel campo delle basse frequenze, dove è più critico il controllo del rumore.
Entrambe le soluzioni, CLIP e STRIPE, sono state studiate per migliorare la percezione visiva ed il comfort lato ricettore, consentendo così il recupero di uno spazio urbano gradevole a favore della collettività.
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