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Gli interventi

La manutenzione della rete stradale è al centro della nostra mission. Per questo motivo è in atto un cambiamento radicale nella strategia di investimento per lo sviluppo della mobilità del Paese, ponendo al centro la manutenzione e il potenziamento della rete stradale al fine di garantire una sempre maggiore sicurezza e comfort di viaggio.

Siamo passati pertanto da una manutenzione straordinaria a una manutenzione programmata, che tiene conto delle reali condizioni delle infrastrutture così come rilevate, dell’importanza delle direttrici e dell’analisi del rischio. L’obiettivo è quindi abbandonare la logica dell’intervento saltuario con interventi programmati.

Il numero delle infrastrutture gestite e la vetustà di molte di esse hanno imposto un’accelerazione dei processi manutentivi, determinando, nell’ultimo quinquennio, un notevole incremento degli investimenti, messi a disposizione dai competenti Ministeri attraverso il Contratto di Programma 2016-2020 MIT-ANAS e, in ultimo (specificatamente per le opere d’arte) mediante il Programma “Ponti, Viadotti e Gallerie” di cui al Fondo Infrastrutture 2018 e al Fondo Investimenti 2019. 

Concentrare le risorse sulla manutenzione programmata consente di lavorare più rapidamente (essendo inferiori i tempi di attivazione degli interventi), di aumentare il ciclo di vita dell’infrastruttura (potenziando la dotazione tecnologica degli impianti) e di accrescere la capacità trasportistica con benefici notevoli in termini di impatto ambientale e consumo di territorio, con effetti positivi sulla crescita economica e sul PIL.

Ponti e Viadotti

Il monitoraggio di ponti e viadotti rappresenta la base del nostro impegno nell’ambito della manutenzione programmata, e si avvale di tecnologie sempre più sostenibili ed innovative.

Attraverso sensori accelerometrici installati sulle strutture portanti è possibile effettuare misurazioni continue delle caratteristiche dinamiche di ponti e viadotti per riuscire a rilevare e a intervenire tempestivamente in caso di variazioni nel comportamento delle strutture.

Inoltre, attraverso l’impiego di strumenti informatici che supportano i tecnici dell’azienda nel corso delle visite periodiche, abbiamo reso più efficiente il processo di ispezione e la sorveglianza delle infrastrutture. L’informatizzazione, infatti, permette di organizzare, gestire e ottimizzare una mole enorme di dati che riguardano i 18.720 ponti e viadotti della nostra rete, che devono essere ispezionati quattro volte l’anno. Grazie all’efficienza di questo processo, nel 2020 abbiamo aumentato le visite ispettive principali eseguite su ponti e viadotti del 123% rispetto al 2019.

 

 

Anas per il Sisma 2016

A seguito degli eventi sismici occorsi nei mesi di agosto ed ottobre del 2016 e di gennaio del 2017, abbiamo posto in essere una serie di attività finalizzate a fronteggiare le emergenze che hanno interessato alcune Regioni del centro Italia (Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo) garantendo la transitabilità sulla rete dell’area del “Cratere Sismico” e la puntuale verifica delle opere interessate (gallerie, ponti, viadotti, sottopassi, ecc).

Contestualmente, al fine di garantire la pronta operatività alle attività emergenziali, il Governo, con D.L. n. 205/2016 e con la successiva Legge n. 229 del 15 dicembre 2016, ha disposto che Anas, in qualità di Soggetto Attuatore della Protezione Civile Nazionale, provvedesse ad assicurare il coordinamento e l’attuazione degli interventi di messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali nazionali, regionali, provinciali e comunali.

In considerazione della rilevante estensione della rete stradale oggetto di intervento, nonché della diffusione e della complessità dei danni rilevati sulla stessa, si è stabilito di procedere, sia nella fase di redazione che di attuazione del Programma, articolando lo stesso in una successione di stralci operativi incrementali.

Secondo questo approccio, condiviso con il Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, le Regioni e gli Enti gestori, sono stati redatti, proposti, approvati e resi operativi sette stralci del Programma, anche in esito alle concertazioni con gli Enti territoriali locali, censendo otre 2.475 criticità sugli oltre 15.000 km della rete stradale del Cratere Sismico.

Complessivamente, dall’esito delle procedure di approvazione e dalle dichiarazioni di capacità operativa e finanziaria degli Enti gestori delle viabilità, relative ai primi sette stralci del Programma, ANAS risulta competente per l’attuazione diretta di 691 interventi per un importo di investimento pari a 749 milioni di euro, corrispondente al 77% dell’importo complessivo del Programma finanziato e già reso operativo. Ulteriori 365 interventi compresi nel Programma, per un importo di investimento complessivo pari a 228 milioni di euro, sono attuati direttamente dagli Enti gestori delle viabilità, finanziati a valere sul Fondo di Gestione Emergenziale del DPC e per cui il Soggetto Attuatore ANAS provvede al monitoraggio dell’attuazione.

Per saperne di più

http://www.anas-sisma2016.it