L’opera – che rappresenta una via di fuga in caso di emergenze vulcaniche – ha richiesto un investimento di 60 milioni di euro
Disco verde del Consiglio di Amministrazione dell’Anas al progetto definitivo di completamento della variante alla strada statale 268 “del Vesuvio”, che rappresenta una delle vie di fuga in caso di “emergenza” per eventi legati all’attività vulcanica e sismica del territorio. Il tracciato, che è stato anche predisposto per accogliere il futuro raddoppio della statale, prevede i collegamenti con l’autostrada Napoli-Salerno e con la viabilità esistente, necessari per la funzionalità dell’intera arteria.
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso con la Regione Campania - ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. L’opera è stata inserita nel piano quinquennale Anas e nelle prossime settimane procederemo all’appalto integrato della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori”.
L’importo complessivo per la realizzazione del progetto ha richiesto un investimento di 60 milioni di euro. La Regione Campania ha inserito questa opera nella programmazione regionale approvandone il finanziamento un totale di 60 milioni di euro (ripartito nelle voci `POR 2007-2013` per 47,5 milioni e `Rinvenienza POR 2000-2006` per 12,4 milioni e che per l’utilizzo di quest’ultima quota di finanziamento è stata stipulata lo scorso 4 luglio una Convenzione tra l’Anas e la Regione Campania. L’intervento in esame è inoltre inserito nella programmazione Anas tra le opere infrastrutturali nel Piano quinquennale 2007-2011.
Il progetto prevede anche la realizzazione dello svincolo di Angri, i cui lavori di realizzazione erano stati interrotti a causa di una discarica abusiva di “Rifiuti Solidi Urbani” che ha profondamente alterato lo stato dei luoghi. L’interferenza con gli sversamenti abusivi di rifiuti, che hanno in passato compromesso la realizzazione dell’intervento, è stata risolta sostituendo la maggior parte del rilevato originariamente previsto, con un viadotto in travi in acciaio e soletta in cemento armato, che rappresenta la principale opera d’arte dell’intervento e con la previsione di interventi di bonifica e di recupero igienico-sanitario della suddetta area.
Roma, 26 luglio 2007