La Direzione Relazioni Esterne e Rapporti Istituzionali dell’Anas ha inviato una lettera al Direttore de “La Repubblica”, Ezio Mauro, per precisare quanto contenuto nell’articolo “Anni di allarmi caduti nel vuoto quella frana si poteva evitare”, pubblicato lo scorso 27 gennaio.
“L’ubicazione dell’area di frana che ha interessato l’autostrada Salerno-Reggio Calabria il 25 gennaio scorso - scrive tra l’altro l’Anas nella lettera a Repubblica - a differenza di quanto rappresentato nella cartografia pubblicata, è al di fuori delle aree a rischio individuate sulla Carta PAI (Piano di assetto idrogeologico) della Regione Calabria. Infatti, il tratto autostradale dove si è verificato l’evento franoso è situato al km 283 e si attesta a ridosso di un pendio acclive sostenuto da un muro a gravità in calcestruzzo alto circa 5 metri”.
“E’ opportuno quindi ribadire – scrive l’Anas - che l’ubicazione dell’area di frana è al di fuori delle aree a rischio individuate sulla Carta PAI (Piano di assetto idrogeologico) della Regione Calabria; e che nel tratto dell’arteria autostradale soggetto alla frana non risultano, né recentemente né in passato, segnalazioni di un potenziale dissesto”.
Alla lettera, l’Anas ha allegato – a dimostrazione di quanto affermato - una cartina del PAI, dalla quale si evince che l’ubicazione reale dell’area di frana è ben distante dalle aree segnalate a rischio dal PAI medesimo.
Roma, 28 gennaio 2009