Il Presidente ed Amministratore dell’ANAS SpA, Ing. Vincenzo Pozzi, ha preso atto con profondo dispiacere delle ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Procura di Bari nei confronti di 8 dipendenti dell’ANAS e di 3 titolari di imprese edili per una serie di presunte truffe in Puglia ai danni della stessa ANAS perpetrate dal 1997 al 2000.
Il Presidente dell’ANAS ha disposto l’avvio delle procedure relative alla sospensione cautelare delle persone incriminate.
“L’ANAS appena diventata Società per Azioni, nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura, considera quanto accaduto uno stimolo ulteriore alla rigida applicazione del regolamento deontologico aziendale”, ha sostenuto il Presidente Vincenzo Pozzi.
“Le vicende oggetto dell’indagine della Magistratura si sono sviluppate nel passato, ma l’ANAS SpA non può e non vuole chiudere gli occhi innanzi alla perpetrazione non solo di reati, ma anche di irregolarità amministrative – ha continuato Pozzi -. Agiamo a tutela di un’azienda che in pochi mesi ha conseguito risultati importanti per il Paese e che è pronta alle sfide che richiede l’interesse pubblico per lo sviluppo economico e sociale della nazione, per evitare che il peso del passato gravi sul presente e sul futuro. Non è un caso che già da molti mesi opera uno speciale ufficio di controllo e monitoraggio, in stretto accordo con gli organismi dello Stato preposti alla prevenzione e repressione dei crimini”.
Roma, 23 Dicembre 2002