La direzione dei lavori dell’Anas aveva più volte contestato la qualità dei materiali
“L’Anas non è implicata ad alcun titolo nell’inchiesta sulla Variante di Venafro. Nessuno dei dirigenti e dei dipendenti dell’Anas risulta indagato”. E’ quanto ha affermato il Capo Compartimento dell’Anas Molise Francesco Caporaso, interpellato dai giornalisti.
“L’Anas ha fatto fino in fondo il suo dovere anche per quanto riguarda i controlli, seguendo le precise direttive del Presidente e della Direzione Generale dell’Azienda – ha spiegato l’Ing. Caporaso –. Anzi, abbiamo ricevuto i complimenti delle forze dell’ordine per il livello dei controlli attuato da tutto l’ufficio della direzione lavori, che ha richiesto più volte per iscritto all’impresa appaltatrice verifiche accurate sui materiali utilizzati nel cantiere, contestandone la qualità”.
“La magistratura fa bene ad indagare – ha concluso Caporaso - e l’Anas ha dato la piena disponibilità a collaborare, come avviene in tutta Italia. La Presidenza dell’Anas ha già dato disposizione all’Ufficio Legale aziendale, se le ipotesi di reato saranno confermate, di costituire l’Anas parte offesa per il danno subito. Siamo orgogliosi di aver ricevuto con atti concreti, da parte della magistratura, il riconoscimento del nostro lavoro, tant’è che - dopo il sequestro - il cantiere è stato immediatamente consegnato all’Anas. In attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria, l’Anas valuterà tutte le iniziative opportune per consentire la ripresa dei lavori nel più breve tempo possibile, mantenendo i livelli occupazionali”.
Campobasso, 2 dicembre 2004