· circolazione consentita a senso unico alternato
· un dissesto geologico aveva compromesso l’infrastruttura
· completati i lavori di consolidamento del versante e ricostruzione del corpo stradale, in corso le ultime attività
Perugia, 17 maggio 2019
Riaprirà al traffico nel pomeriggio di domani, sabato 18 maggio, la strada statale 73bis “di Bocca Trabaria” in prossimità del valico tra Umbria e Marche, tra i comuni di San Giustino (PG) e Borgo Pace (PU). Anas (Gruppo FS Italiane) ha infatti ultimato le attività di ricostruzione del corpo stradale, dopo la realizzazione delle opere di consolidamento del versante.
La circolazione sarà temporaneamente regolata a senso unico alternato per consentire il completamento delle ultime attività.
I lavori eseguiti
La prima fase dei lavori ha riguardato la realizzazione oltre 80 micropali in metallo e cemento e di 45 tiranti che penetrano in profondità per circa 15-20 metri per il consolidamento del versante in frana. A seguire è stato eseguito lo sbancamento per la rimozione dell’intera quantità di terra interessata dallo smottamento, per circa 100 metri di estensione. Una volta rimosso il terreno, sono state realizzazione le nuove opere di sostegno del corpo stradale: una fondazione profonda con altri 150 micropali e un muro di contenimento alto oltre 6 metri. L’ultima fase ha riguardato la ricostruzione del corpo stradale e nei prossimi giorni saranno completate le attività di pavimentazione, montaggio della segnaletica e delle barriere laterali di sicurezza.
La cronistoria
Il tratto era stato coinvolto in un grave movimento franoso che nel marzo 2018 ha interessato la zona compromettendo l’infrastruttura. Nelle ore successive il dissesto era progredito facendo scivolare verso valle parte della carreggiata, senza coinvolgere cose e persone grazie alla chiusura disposta in precedenza dal personale Anas.
I tecnici avevano quindi immediatamente avviato i rilievi e i sondaggi geologici necessari alla definizione dello scenario di intervento e alla progettazione dei lavori.
Completato il progetto esecutivo, sono state subito avviate le procedure di affidamento secondo la normativa vigente, che si sono concluse alla fine di giugno.
I lavori sono iniziati come previsto nei primi giorni di luglio, con l’obbiettivo di completarli prima del periodo invernale, in considerazione delle condizioni meteo che caratterizzano la zona.
Durante le operazioni di scavo e sbancamento del terreno, gli operatori hanno però rinvenuto tre ordigni bellici. Il 13 agosto Anas ha dovuto quindi sospendere ogni attività per consentire prima il brillamento degli ordigni e successivamente l’esecuzione delle necessarie operazioni di bonifica bellica nell’area di cantiere, autorizzate dalle Autorità Militari. Durante tali operazioni sono stati rinvenuti ulteriori 6 ordigni bellici inesplosi con conseguente ulteriore allungamento dei tempi di bonifica.
Ottenuta la validazione da parte delle Autorità Militari, Anas ha potuto riprendere i lavori solo il 26 novembre. Divenuta quindi evidente l’impossibilità di concludere gli interventi prima della stagione invernale, Anas ha tentato di individuare ogni possibile soluzione per consentire il transito in modalità provvisoria e vigilata seppure in configurazione di cantiere. Come accertato con la Polizia Stradale e la Prefettura, non sussistevano però le condizioni minime di sicurezza per poter consentire il transito
Anas ha quindi deciso di proseguire con l’esecuzione degli interventi anche durante l’inverno, nonostante le difficoltà tecniche causate dalle nevicate e dalle condizioni climatiche proibitive nella zona di valico.