Quando il console romano Gaio Aurelio Cotta iniziò nel 251 a.C. la costruzione del primo tratto di Aurelia per collegare Roma a Cerveteri, il suo intento era quello di allacciare la capitale dell’impero alle colonie etrusche appena conquistate. La via Aurelia fu poi prolungata, dopo Aurelio Cotta, da Cerveteri sino alla piazzaforte di Pisa. Qui rimase interrotta a causa della zona paludosa e della presenza ostile degli Apuani. Fu Giulio Cesare nel 56 a.C. a incaricare Marco Emilio Scauro di costruire una sorta di “scorciatoia” che potesse collegare Pisa con Luni, una colonia ligure dalla quale attraverso la via Julia Augusta si poteva raggiungere l’attuale Marsiglia in Gallia.
Nel corso dei secoli, l’Aurelia si è affermata come la strada dell’immaginario. “Ho visto una strada bellissima. La via Aurelia”, scriveva Flaubert il 1° maggio del 1846 al suo amico Alfred Le Poittevin. La fama di questo itinerario si è consolidata nel XX secolo, grazie anche a diverse opere letterarie e cinematografiche di successo. Basti pensare al film “Il sorpasso” di Dino Risi (1962), con le scorribande in auto dei protagonisti Bruno Cortona (Vittorio Gassman) e Roberto Mariani (Jean Louis Trintignant).
È questa la strada che più di altre, nel corso degli anni sessanta, ha rappresentato un mito collettivo e generazionale verso la vacanza, il benessere e l’evasione. È questa la strada che più delle altre ha accompagnato l’Italia nella sua storia, dall’impero romano ai giorni nostri.
Nel 1928 l'Aurelia passò in gestione all'A.A.S.S., la neonata azienda autonoma statale delle strade, che sistemò e asfaltò l'arteria, rendendola una moderna via di collegamento denominata strada statale 1 “Via Aurelia”.
Attualmente, l’Anas gestisce circa 543 chilometri della strada statale 1“Via Aurelia”, di cui 81 nel Lazio, 252 in Toscana e 210 in Liguria.
Il tratto laziale gestito da Anas parte dal km 9,650, alla fine del centro abitato di Roma in corrispondenza dello svincolo con il Grande Raccordo Anulare, fino a Civitavecchia. Successivamente, riprende al km 95,468, a Tarquinia, fino al confine regionale con la Toscana (km 122,972).
In Toscana Anas gestisce il tratto che inizia al confine regionale, prosegue con la variante di Grosseto e arriva allo svincolo con l’autostrada A12 a Rosignano Marittimo (km 283,590). Riprende poi dal km 287,230, prosegue con la variante di Livorno, oltrepassa Pisa, Viareggio e Massa per arrivare al confine regionale con la Liguria (km 388,945).
Infine, il tratto ligure. Dopo il decreto sul federalismo stradale del 1999, parte dell'Aurelia in Liguria era stata ceduta alla Regione e da questa alle Province liguri. Il decreto aveva però creato una discontinuità nella rete Anas e nel collegamento tirrenico, oltre che un paradosso: in territorio laziale e in territorio toscano l'Aurelia era sotto la diretta gestione dell'Anas, mentre il tratto ligure era stata trasferito agli Enti locali.
Per questo l'Anas è impegnata nella realizzazione di una Nuova Aurelia, una superstrada moderna e tecnologica, nel pieno rispetto dell'ambiente, costituita da tronchi già ammodernati e da altri da ammodernare in sede o in variante (dove l'Aurelia attraversa i centri urbani) con l'intento di agevolare i collegamenti funzionali tra le reti nazionali italiane e francesi sul versante tirrenico, nonché di riequilibrare il territorio dell'intera rete stradale regionale.
Inoltre, il 10 marzo 2008 è stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture, dall'Anas, dalla Regione Liguria e dalle Province di Genova, Savona, Imperia e La Spezia un protocollo d'intesa per l'avvio delle procedure di riconsegna all'Anas di quattro importanti arterie, tra cui proprio la strada statale 1 “Via Aurelia” che attraversa l'intero territorio regionale.
Il 31 gennaio 2011, ai sensi e effetto del DPCM 5.11.10 di trasferimento delle strade riclassificate di interesse nazionale, sono state riconsegnate all’Anas le quattro strade, tra cui la SS1 Aurelia dal confine regionale con la Toscana (km 388.945) fino al confine di Stato con la Francia, al km 697,330.