Legalità e sicurezza, integrità e prevenzione della corruzione sono principi fondamentali per Anas. Per questo uno degli obiettivi, negli ultimi anni, è stato quello di affermarsi sempre di più come punto di eccellenza e di riferimento, quale società tra le principali stazioni appaltanti d’Italia, nella realizzazione delle opere pubbliche anche sotto il profilo della legalità. In quest’ottica abbiamo intrapreso, con assoluta decisione, un percorso di forte integrazione con le Istituzioni pubbliche interessate alla sicurezza, alla trasparenza ed alla legalità nei pubblici appalti.
Tale sensibilità si è tradotta nella sottoscrizione di numerosi Protocolli di Legalità con le Prefetture territorialmente competenti e le imprese aggiudicatarie degli appalti. In tal modo sono stati rafforzati i vincoli previsti dalla norme contenute nella vigente legislazione antimafia, introducendo forme di controllo, anche con riferimento ai subcontratti, non previste della predetta normativa anticipando, così, le innovazioni apportate dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 (c.d. Pacchetto Sicurezza) alla disciplina dettata dal Codice dei Contratti Pubblici in materia di cause di esclusione dalle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, servizi e forniture, nonché dall’affidamento dei subappalti.
Più di recente, abbiamo avviato con le imprese anche la firma di protocolli operativi per il monitoraggio finanziario relativo a progetti e lavori in corso, in linea con il dettato della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica n. 15 del 2015, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 7 luglio 2015.