Il Decreto Legislativo 231 del 2001 ha introdotto la disciplina della Responsabilità amministrativa delle società in base alla quale queste possono essere ritenute responsabili, e conseguentemente sanzionate, in relazione a alcuni reati commessi o tentati nell'interesse o a vantaggio della società dagli amministratori o dai dipendenti. La responsabilità della Società viene esclusa se essa ha adottato ed attuato, prima della commissione di reati, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi e ha istituito un organismo di vigilanza preposto a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza dei modelli.
L’organismo di vigilanza è nominato dal consiglio di amministrazione e vigila sul funzionamento e l’osservanza del modello di organizzazione e di gestione di cui al Decreto legislativo 231 del 2001 e cura il suo aggiornamento. Vigila, inoltre, sull’osservanza dei principi enunciati nel codice etico.
Il Modello 231 è costituito da un insieme di principi, regole, disposizioni in merito alla gestione e al controllo di ciascun processo aziendale.
In particolare l’organismo di vigilanza svolge le seguenti attività:
- Vigila sull’osservanza del modello potendosi avvalere del supporto funzionale dell’internal audit aziendale e del gruppo di lavoro 231;
- Verifica l’effettiva capacità del modello di prevenire la commissione di reati previsti dal decreto;
- Valuta e promuove aggiornamenti del modello in relazione alle mutate condizioni aziendali e/o eventuali modifiche normative;
- Presidia le attività di comunicazione e formazione al fine di diffondere e verificare la conoscenza dei contenuti e dei principi del modello e del codice etico;
- Informa il vertice aziendale in merito alle attività svolte, attraverso relazioni periodiche.
Il 28 giugno 2022 è stato nominato il nuovo organismo di vigilanza, così composto:
- Prof. Avv. Luca Marafioti - Presidente
- Avv. Salvatore Sciullo
- Ing. Valter Bortolan
Per rendere più efficace l’azione dell’organismo di vigilanza, abbiamo nominato un gruppo di lavoro 231/01 e, a livello centrale e periferico, i cosiddetti “referenti 231”, dirigenti apicali appositamente individuati per agevolare il flusso di informazioni verso l’organismo di vigilanza e segnalare eventuali situazioni di esposizione al rischio di commissione di reati.
L’organismo di vigilanza collabora, inoltre, con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), per l’attivazione dei flussi informativi e la vigilanza sugli ambiti comuni.
Gestione delle segnalazioni - Whistleblowing 231