La progettazione è un nostro elemento caratterizzante e qualificante.
Il potenziamento e l’internalizzazione delle attività di progettazione, in tutte le sue fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), sono punti focali per l’accelerazione degli investimenti.
Per le nuove opere, seguiamo il ciclo completo della progettazione che parte dallo studio di fattibilità, attraversa i vari livelli progettuali ed autorizzativi e giunge all’appalto per la costruzione della nuova infrastruttura.
Riteniamo che sia importante, in questo contesto, progettare nella certezza di una adeguata e corretta pianificazione anche in condivisione con i territori interessati. Più in generale la progettazione di ogni singola opera si inserisce in un piano di programmazione sull’intero territorio che è costantemente aggiornato.
La fase di progettazione è fondamentale anche per gli interventi di manutenzione che mirano alla conservazione e, quando necessario, al ripristino delle caratteristiche strutturali e funzionali delle infrastrutture stradali, delle opere d’arte o di singoli elementi strutturali.
Proprio in questo quadro, negli anni più recenti abbiamo sviluppato il concetto di “strada vestita”: tutti gli aspetti relativi alla manutenzione e alla impiantistica tecnologica vengono previsti già nella fase del progetto in base allo standard di Building Information Modeling (BIM) che integra tutti gli elementi caratterizzanti dell’infrastruttura.
Building Information Modelling
Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia per la digitalizzazione dei processi di gestione e sviluppo di opere di edilizia e di infrastrutture, che abbraccia l’intero ciclo di vita dell’opera: dalla progettazione, alla realizzazione, alla gestione e manutenzione, fino alla sua dismissione.
Il BIM, a fronte di un cambiamento dei tradizionali processi lavorativi, rende disponibile, attraverso il modello digitale dell’opera, un database informativo dinamico e sempre aggiornato, perché aperto a tutti i soggetti coinvolti nei diversi momenti del ciclo vita delle opere. Il database costituisce la base del sistema di gestione dell’asset permettendo così di conseguire, nel ciclo di vita dell’opera, obiettivi di elevate performance e minori costi complessivi.
Dal 1° Luglio 2023, data di entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 36/2023), l’uso del BIM in Italia sarà obbligatorio:
- per tutte le opere di nuova costruzione e interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di Euro a partire da gennaio 2025;
- per tutti gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione qualora inerenti ad opere precedentemente eseguite con l’uso del BIM.
Resta salva la facoltà delle Stazioni Appaltanti di adottare il BIM, a patto che vengano seguite le misure stabilite nell’allegato I.9 del Codice.
Anas ha avviato l’implementazione della nuova metodologia prima che l’obbligo normativo lo imponesse, ritenendo che la digitalizzazione dei processi relativi alle infrastrutture sia una innovazione strategica per conseguire pienamente la mission aziendale. Proprio in virtù di questa lungimiranza, Anas possiede tutti gli strumenti per richiedere l’uso del BIM in via facoltativa.
Oggi Anas ha una propria linea guida BIM che definisce i flussi dei nuovi processi digitalizzati, un piano di acquisizione e manutenzione hardware e software e un piano formativo. Inoltre, sono già stati adottati i capitolati informativi per appalti di lavori e di servizi che definiscono nel dettaglio, attraverso un modello dati, le informazioni che i modelli digitali predisposti dagli appaltatori devono contenere. Tale dettagliata definizione del contenuto informativo dei modelli ha permesso ad Anas di realizzare nel 2021 il primo Elenco Prezzi BIM in Italia per servizi di modellazione di asset esistenti.
La validità e l’efficacia dei processi di gestione informativa sviluppati da Anas è stata riconosciuta da ICMQ, già nel 2021, attraverso la certificazione del Sistema di Gestione BIM della Direzione Tecnica (cert. n. 21035BIM del 2021) secondo UNI PdR 74/2019, annualmente riconfermata attraverso audit di sorveglianza.
Le competenze e la professionalità raggiunte da Anas in campo BIM prefigurano i passi del prossimo futuro, che muoveranno verso:
- maggiore automatizzazione dei processi, per la completa digitalizzazione dei principali workflow, mediante formati aperti e interoperabili;
- uso dei modelli digitali nella fase realizzativa delle opere;
- integrazione di dati e informazioni dei modelli digitali nei sistemi aziendali di gestione e manutenzione degli asset.