“Le risultanze delle indagini della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza sui lavori del II lotto del II tronco dell’autostrada Asti-Cuneo, tra Isola d’Asti e Motta di Costigliole, sono il frutto dell’attiva collaborazione con l’Anas, i cui funzionari - di concerto con la Guardia di Finanza - hanno individuato le sezioni stradali sulle quali effettuare i carotaggi, hanno realizzato lo screening ed hanno contribuito alla misurazione dei campioni prelevati”. E’ quanto afferma il Capo Compartimento dell’Anas del Piemonte, Vincenzo Perra.
“In questa vicenda, l’Anas è la società danneggiata ed infatti, se si darà corso al procedimento penale, ci costituiremo parte civile” – ha spiegato l’ingegner Perra –. “Voglio sottolineare che anche in questa occasione, come avviene per tutte le infrastrutture realizzate dall’Anas, durante il corso dei lavori è stato effettuato da parte dell’Anas un monitoraggio qualitativo e quantitativo delle opere via via completate. Prima di procedere all’ultima visita di collaudo, il Compartimento Anas ha disposto un’ulteriore campagna di carotaggio sulla sovrastruttura stradale affidata ad un laboratorio ufficiale rappresentato dalla SGM di Perugia”.
“Le carenze nello strato di base della pavimentazione - ha continuato Perra - sono state riscontrate assieme alla Guardia di Finanza di Asti, collaborando fin dall’inizio ed in pieno spirito di trasparenza a tutte le verifiche disposte, in assoluta sinergia con i militari incaricati, i quali hanno avuto parole di apprezzamento per il servizio prestato”.
“Devo, inoltre, specificare che dai primi controlli risulta che le carenze sensibili riguardano 1.700 metri della carreggiata autostradale lato Asti, per i quali sarà necessario intervenire mediante un rafforzamento della pavimentazione, mentre per le altre carenze, meno rilevanti, qualora abbiano esito positivo le ulteriori verifiche tecniche in corso, si sta studiando l’applicazione di congrue penali all’importo ancora da liquidare. In ogni caso il problema della pavimentazione, seppure non sia da sottovalutare, è di facile soluzione tecnica e può essere sanato in tempi relativamente brevi, consentendo l’apertura anche di questo lotto. L’Anas, tuttavia, intende rivalersi per i danni subiti sull’impresa appaltatrice”.
Il Capo Compartimento dell’Anas del Piemonte ha, infine, affermato che, in attesa delle decisioni della Magistratura, nell’immediato non si potrà dare seguito all’apertura al traffico del tratto dell’Asti-Cuneo da Isola d’Asti sino a Motta di Costigliole.
Torino, 28 marzo 2007