· Anas, dimostrandosi pienamente disponibile ai confronti con il territorio, ha ribadito il proprio massimo impegno per la risoluzione, in tempi rapidi, delle questioni afferenti ai due lavori
Potenza, 11 giugno 2018
Si è tenuto oggi presso la Regione Basilicata un incontro tra rappresentanti dell’Amministrazione regionale, di Anas e delle imprese appaltatrici per fare il punto sugli interventi di messa in sicurezza del tracciato stradale, in tratti saltuari, sulla strada statale 658 “Potenza-Melfi” e sul completamento dei lavori del 1° tronco-1° lotto della Martella sulla strada statale 655 “Bradanica”.
Durante la riunione, il Responsabile Progettazione e Realizzazione Lavori Area Tirrenica Anas, Raffaele Carso, ha ulteriormente approfondito le questioni tecniche ed amministrative connesse ai due appalti, rimarcando la piena disponibilità dell’Azienda ai confronti con il territorio.
Nel dettaglio – con riferimento all’intervento sulla strada statale 658 “Potenza-Melfi” – Anas ha ribadito che, a causa delle note difficoltà dell’impresa appaltatrice, i lavori risultano sospesi e che la Direzione Aziendale è al lavoro allo scopo di pervenire alla ripresa delle attività di cantiere; sono infatti in corso numerose interlocuzioni tra Anas ed il Commissario di Tecnis, poiché quest’ultimo – secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia – si è avvalso della facoltà di procedere all’affitto del ramo d’azienda, nelle more della successiva cessione.
Previo l’esperimento di tutte le verifiche previste dalla legge, vi è quindi la necessità di pervenire alla presa d’atto dell’affitto del ramo d’azienda ad un’impresa, già individuata, che non versa in crisi di liquidità.
Una volta perfezionato l’affitto del ramo d’azienda, Anas ha quindi confermato che i lavori potranno essere ripresi dalla impresa subentrante, presumibilmente entro l’estate.
Per quanto riguarda, invece, il completamento dei 3,5 km sugli 11,5 km totali di nuova infrastruttura nell’ambito dei lavori del 1° tronco-1° lotto della Martella sulla strada statale 655 “Bradanica” (8 km sono già in esercizio dallo scorso aprile), Anas ha sottolineato nuovamente che le attività riprenderanno e verranno ultimate fino all’apertura al traffico con l’approvazione di una Perizia di Variante, attualmente in corso di redazione.
L’integrazione di tale Perizia si è resa necessaria a causa di problematiche tecniche emerse durante lo svolgimento dei lavori, tra cui un movimento franoso occorso in corrispondenza del km 143,300 – nell’ambito degli 8 km già in esercizio, per il quale è stata già realizzata una complessa e non prevista opera di contenimento – e la subentrata necessità di eseguire un più vasto ed articolato consolidamento delle fondazioni del viadotto Santo Stefano, situato nei restanti 3,5 km; con riferimento all’impegno di spesa previsto per tale Perizia, Anas ha altresì rappresentato che è già disponibile la relativa copertura economica, smentendo quindi di fatto, nuovamente, notizie non veritiere riportate da alcuni organi d’informazione e sui social network circa un’ipotetica chiusura del cantiere connessa al mancato reperimento delle risorse economiche.
Il Responsabile di Anas, Raffaele Carso, ha infatti ribadito che l’importo complessivo originariamente previsto per la realizzazione dell’opera (circa 70 milioni di euro) è stato impiegato per far fronte alle sopracitate impreviste questioni di natura tecnica, allo scopo di garantire l’apertura al traffico dei primi 8 km di infrastruttura – dallo svincolo provvisorio per la strada provinciale Timmari-Santa Chiara allo svincolo di Matera Centro per l’abitato di Matera e per la SS7 “Appia” – oltre che per anticipare le esecuzioni di alcune lavorazioni propedeutiche alla messa in esercizio della tratta e per tutte le lavorazioni ad oggi eseguite lungo i 3,5 km rimanenti.
Infine, con riferimento alle mobilitazioni del personale operante nel cantiere dei lavori della Bradanica, Anas – confermando la propria sensibilità rispetto alla tematica e la propria disponibilità al confronto – ha spiegato che la sua natura di Stazione Appaltante non le permette di assumere decisioni circa la gestione delle maestranze, poiché questo aspetto rientra nella piena autonomia della organizzazione tecnica della impresa esecutrice; Anas, infatti, appalta le opere alle imprese vincitrici di gare d’appalto, ma non è e non può essere titolata a decidere nel merito delle forze lavoro impiegate per l’esecuzione delle opere che, in particolare se specialistiche, richiedono l’impiego di una forza lavoro specializzata.