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Convegno Assisi, l`impegno dell`Anas nell`infrastrutturazione stradale del Paese nel rispetto della conservazione e della difesa del patrimonio paesaggistico e archeologico italiano

Convegno Assisi, l`impegno dell`Anas nell`infrastrutturazione stradale del Paese nel rispetto della conservazione e della difesa del patrimonio paesaggistico e archeologico italiano

La testimonianza del Presidente dell`Anas, Pietro Ciucci, al Convegno `La fragile bellezza: ambiente e arte, fra umanesimo e scienza`
`Il rapporto che esiste tra arte, ambiente ed umanità caratterizza molta parte del lavoro che l`Anas svolge sul territorio italiano. La costante tensione della ricerca di un equilibrio tra opere ed ambiente segna la storia ultra ottantennale della nostra Azienda e ciò non solo in virtù degli obblighi derivanti da leggi e procedure, ma per la nostra intima convinzione dell`assoluta importanza della preservazione dell`ambiente e degli ecosistemi su cui si basa la vita del pianeta. Ne è testimonianza il lungo elenco dei maggiori Maestri italiani del Novecento dell`ingegneria dei ponti e delle grandi strutture, che hanno disegnato, per iniziativa dell`Anas, il nuovo paesaggio italiano: Pierluigi Nervi, Giulio Krall, Riccardo Morandi, Sergio Musmeci, Silvano Zorzi, solo per nominare i più conosciuti e importanti`.

Con queste parole si è aperto l`intervento che il presidente dell`Anas, Pietro Ciucci, ha tenuto in occasione del Convegno `La fragile bellezza: ambiente e arte, fra umanesimo e scienza` presso la Basilica San Francesco ad Assisi.

`In termini infrastrutturali - ha spiegato Ciucci - gli impatti più evidenti con l`ambiente riguardano il patrimonio archeologico e il patrimonio paesaggistico. E ciò soprattutto in Italia, dove paesaggio naturale e archeologico si integrano e si confondono uno nell`altro, con innumerevoli siti, ritrovamenti e testimonianze, rispetto ai quali l`impegno dell`uomo moderno è quello di garantirne l`accessibilità`.

A difesa del paesaggio naturale l`Anas interviene con due azioni: mitigazione ambientale e compensazione ambientale. La mitigazione ambientale prevede opere per l`abbattimento del rumore, contenimento degli inquinanti nell`aria e creazione di vegetazione attorno all`infrastruttura. La compensazione ambientale prevede opere di rimboschimento in aree contigue a zone disboscate o la rinaturalizzazione di superfici nel territorio interessato dall`opera con il ripristino di habitat idonei alla conservazione delle specie faunistiche e vegetali.

`La ricerca dell`integrazione della strada nel territorio - ha sottolineato Ciucci - costituisce una sfida e uno stimolo per i progettisti. Basti ad esempio pensare alla soluzione ingegneristica che ha consentito di recuperare l`intero percorso dell`Appia Antica che era stato tagliato in due dal vecchio tracciato del Grande Raccordo Anulare di Roma; o alla nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria che, soprattutto nel tratto calabrese, `scompare` lungo le dorsali montuose e non costituisce più una ferita per il territorio; ne è uno straordinario esempio il mutamento di paesaggio nel tratto Bagnara-Scilla consentendo il recupero dei delicati ambiti eco sistemici della Costa Viola`.

Analoga attenzione l`Anas pone alla difesa e alla tutela del patrimonio archeologico. Moltissimi i casi di importanti ritrovamenti effettuati grazie ai lavori dell`Anas: la Via Claudia Nova - costruita intorno alla metà del I secolo d. C. dall`imperatore Claudio- che costituiva una vera e propria bretella tra le Vie Salaria e Cecilia a nord e la Via Tiburtina Valeria a sud, scoperta sulla Strada Statale 17 `dell`Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico`; i 15 siti archeologici, nella sola provincia di Salerno, venuti alla luce grazie ai lavori della A3, i più significativi dei quali, è quello nei pressi di Pontecagnano, dove è stato scoperto un antico insediamento, sconosciuto a tutte le fonti storiche - dell`estensione di circa 70 ettari (pari cioè ad Ostia antica) - che è l`avamposto più meridionale della colonizzazione etrusca nell`Italia.
Non vanno dimenticati gli importanti rinvenimenti archeologici effettuati durante i lavori per il potenziamento del Grande Raccordo Anulare di Roma, fra i quali: una necropoli di epoca imperiale con sepolture dotate di corredi e monili; il ritrovamento dell`antica Via Veientana; la messa allo scoperto di una villa romana di epoca imperiale; una camera funeraria di epoca romana; l`individuazione del tracciato della Via Flaminia Antica Augustea; tratti dell`antica Via Latina e, in un sepolcreto, un defunto con la moneta in bocca per pagare l`obolo a Caronte.

`In un`ottica di sviluppo sostenibile - ha sottolineato il presidente Ciucci - tutti gli impatti devono essere attentamente individuati e valutati già prima della costruzione di una strada, al fine di minimizzarne gli effetti sia sull`ambiente sia sulla popolazione umana. Inoltre, tali effetti devono essere costantemente monitorati e, quando possibile, contenuti e mitigati`.

Per queste ragioni a partire dall`esercizio 2008, l`Anas ha deciso di redigere ogni anno (ora all`interno del Bilancio Integrato) un Bilancio di Sostenibilità che persegue l`obiettivo di dar conto ai cosiddetti stakeholder dell`Azienda delle performance di `responsabilità sociale` e di `sostenibilità` conseguite dalla Società, ovvero dell`impatto sociale ed ambientale delle attività svolte, intese come l`insieme degli effetti prodotti che ricadono sulla comunità.
L`Anas, grazie all`applicazione nelle sue attività aziendali dei principi fondamentali emanati dal Global Compact delle Nazioni Unite, ha conseguito per i bilanci di sostenibilità 2012 e 2013 la classificazione A , il riconoscimento più elevato concesso dal Global Reporting Initiative (Gri) per i bilanci di sostenibilità, a testimonianza dell`azione etico-sostenibile svolta con particolare riguardo alla tutela ambientale.
Infatti l`Anas nel corso degli ultimi anni (2011-2013) si è impegnata nel migliorare le performance ambientali, contenendo i consumi di energia elettrica (a 1,4 milioni di GJ, gigajoule), aumentando il ricorso a fonti rinnovabili (da 377 a 576 GJ) e riducendo l`emissione di gas (da 166mila a 159mila ton. di CO2).

Un`attività, quella relativa all`ambiente, che Anas svolge quindi costantemente tanto più se si tiene presente il particolarissimo sviluppo delle strade in gestione che attraversano le aree protette o aree ad elevata biodiversità:
? 1.553 km in aree protette (Elenco Ufficiale Aree Naturali Protette);
? 41,7 km in zone umide di importanza internazionale (Ramsar);
? 1.634 km in siti di importanza comunitaria (SIC);
? 1.775 km in zone di protezione speciale (ZPS).

La lunghezza totale delle strade Anas localizzate in aree protette, o nelle immediate vicinanze, risulta quindi essere di 4.719 km (in quanto vi sono aree di sovrapposizione). Un dato oggettivamente molto significativo che conferma l`importanza dell`impegno dell`Anas.

Assisi, 18 settembre 2014