I lavori saranno completati entro maggio
I lavori dell’Anas per il risanamento del viadotto “Rumeano”, al 55 km della Strada Statale 4 “Via Salaria” in provincia di Rieti, saranno completati entro il prossimo mese di maggio. E’ quanto afferma in una nota il Compartimento Anas della Viabilità del Lazio, comunicando anche che, al fine di agevolare gli utenti, domani 5 marzo l’Anas ripristinerà il doppio senso di marcia sul “Rumeano”.
Inoltre, in concomitanza con l’evento fieristico che si svolge a Poggio Moiano nei prossimi giorni, l’Anas per il 5, il 6 ed il 7 marzo metterà a disposizione due macchine di servizio e due pannelli mobili a messaggio variabile in ausilio alle Forze dell’Ordine per agevolare la gestione del traffico sul viadotto.
Il “Rumeano”, lungo 330 metri, è una struttura fondamentale per l’intera viabilità del reatino e dell’Alta Sabina, oltre a garantire il collegamento diretto con la città di Rieti dalla provincia di Roma.
I lavori permetteranno di innalzare sensibilmente i livelli di servizio e sicurezza della struttura ed il suo adeguamento ai più recenti standard di sicurezza in ambito sismico. Il costo dell’intervento è pari a circa 2,6 milioni di euro.
Per svolgere i lavori nella massima sicurezza, creando i minori disagi possibili all’utenza, lo scorso 14 dicembre era stato istituito sul viadotto il senso unico di marcia per i veicoli provenienti da Rieti e diretti verso Roma. Quelli provenienti dalla capitale e diretti verso il capoluogo reatino erano stati deviati lungo un itinerario alternativo.
Nella nota, il Compartimento dell’Anas del Lazio spiega anche che i tempi di lavorazione hanno subito uno slittamento per cause indipendenti dalla volontà dell’Azienda delle Strade, in particolare per il necessario spostamento di una canalina della Telecom interferente con le opere da realizzare che ha richiesto operazioni molto delicate, vista la notevole importanza della conduttura in questione, poiché costituente asse primario di collegamento a fibre ottiche sulla direttrice Roma-Pescara. Per accelerare la fase finale dei lavori, l’Anas ha imposto all’Impresa esecutrice turni di sette giorni su sette.
Roma, 4 marzo 2005