La responsabilità dell’utilizzo del materiale inerte fa capo esclusivamente all’impresa di costruzione
I lavori di costruzione dell`Asse interurbano di Bergamo non si fermano e il cantiere dell`intervento non è stato sequestrato. È quanto precisa l`Anas a seguito delle notizie di stampa relative alla disposizione di sequestro della Procura di Bergamo, che riguarda soltanto l `area destinata dall`impresa di costruzione al reimpiego del materiale inerte in esubero derivante dagli scavi.
L’Anas afferma che, in base al contratto di appalto stipulato con l`ATI Beton Villa-Cogeis-Aleandri, di cui la Beton Villa è mandataria, il materiale inerte proveniente dagli scavi dell’asse interurbano è di proprietà della stessa impresa di costruzione, la quale corrisponde all’Anas un prezzo al metro cubo, il cui valore viene di volta in volta dedotto dall`importo netto dei lavori.
La responsabilità dell’utilizzo di tale materiale fa capo esclusivamente all’impresa di costruzione e non, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa, in solido all’Anas SpA. Infatti, è stata l’impresa stessa, autonomamente, a richiedere ed ottenere l’autorizzazione all’impiego dell’area sequestrata.
I lavori di esecuzione dell`arteria non si fermeranno, potranno tuttavia subire rallentamenti. Al momento, infatti, le lavorazioni di scavo delle gallerie dell’asse interurbano e di parte delle trincee sono state sospese dall`impresa, in attesa di reperire nuovi siti per i quali richiedere le autorizzazioni di rito.
Peraltro l’Anas si riserva di esercitare ogni azione a fronte degli eventuali danni subiti.
Roma, 10 gennaio 2008