Il Presidente Ciucci: “Nuovi interventi strutturali che rispondono alle esigenze di maggiore mobilità e di più elevati standard di sicurezza. Prosegue l’impegno dell’Anas per il Friuli Venezia Giulia”
È stato aperto oggi al traffico un nuovo tratto di strada statale 13 “Pontebbana” ammodernata attraverso una serie di interventi per migliorare la mobilità sul nodo di ingresso est alle aree urbane di Pordenone e Cordenons. I lavori sono stati realizzati nell’ambito delle previsioni della Legge Obiettivo per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Corridoi autostradali – completamento del corridoio autostradale n. 5 e dei valichi confinari”.
Gli interventi hanno comportato un investimento di circa 3 milioni di euro e consistono in una rotatoria, un viadotto a 7 campate di oltre 30 metri, due complanari e la sistemazione di alcuni incroci in entrata ed in uscita tra la strada statale 13 e l’area urbana.
“Con l’apertura al traffico di questi interventi sul tratto pordenonese della Pontebbana - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – si conferma l’impegno dell’Anas per la regione Friuli Venezia Giulia, anche attraverso la realizzazione di opere minori che assumono però un grande valore locale, perché in grado di soddisfare una richiesta di maggiore mobilità e di più elevati standard di sicurezza”.
“La realizzazione della rotatoria e di un viadotto – ha aggiunto Ciucci – ha eliminato un punto di intersezione pericoloso e potenzialmente critico per la mobilità, dando agli utenti una soluzione ottimale sia sul profilo funzionale che della sicurezza della circolazione. I benefici sono ancor più consistenti se si tengono presenti gli elevati volumi di traffico che impegnano quel tratto di ‘Pontebbana’, tra i più gravati della regione Friuli Venezia Giulia, con medie che sfiorano i 24 mila veicoli al giorno, di cui il 15% rappresenta la componente di traffico pesante. E a questo si deve aggiungere che l’area interessata dagli interventi costituisce l’intersezione con il nodo d’ingresso a est di Pordenone e Cordenons e conta nelle ore di punta oltre 1800 movimenti ogni ora nei due sensi di marcia”.
“Prima di questi interventi – ha concluso Ciucci – la conformazione di quel tratto prevedeva svolte in carreggiata e incroci a raso che rappresentavano un punto di forte criticità e di effettiva limitazione allo sviluppo dell’intero bacino urbano, produttivo e commerciale di una delle zone più trainanti sotto il profilo economico di tutta la Regione. Il nuovo nodo, già predisposto per consentire l’innesto della futura bretella di raccordo per la A28, rappresenta una tappa fondamentale del potenziamento e della modernizzazione di un sistema viario vitale per lo sviluppo del territorio nel quale si inserisce”.
Trieste, 22 ottobre 2008