“L’Anas ritiene che si debba superare ogni possibile contrapposizione tra grandi e piccole opere, tenendo presente nelle decisioni di investimento della loro utilita`, dei benefici che apportano e della loro coerenza con il sistema complessivo di infrastrutturazione del Paese. Noi infatti lavoriamo sia per la realizzazione delle infrastrutture strategiche al servizio del sistema Paese sia per le infrastrutture di rilievo localistico al servizio di popolazioni che attendono - in alcuni casi da decine di anni - strade che miglioreranno la qualità della vita, cancellando l’isolamento di intere porzioni di territorio e di intere comunità”. È quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci nel suo intervento al seminario organizzato dalla Cisl sul tema “Grandi opere e infrastrutture per i territori: investire subito nello sviluppo del Paese”, tenutosi oggi a Roma
Il Presidente Ciucci ha ribadito che `superando ogni ulteriore contrapposizione tra nuove opere e manutenzione, per l’Anas è importante sia mantenere in costanza il patrimonio stradale, per salvaguardare il suo valore e non farlo deperire e per contribuire alla maggiore sicurezza dei cittadini, con la riduzione dei livelli di incidentalità del nostro Paese, che sono troppo alti, sia proseguire le politiche di ammodernamento della rete, tese a superare il gap logistico che frena lo sviluppo industriale ed economico della Nazione. L’Anas sta facendo quanto possibile in questo senso. Nel biennio 2007-2008 la voce manutenzione ordinaria e straordinaria ha pesato in media nei conti Anas - tra lavori, costo del personale e costi generali di gestione - circa 650 milioni di euro su base annua. Gli investimenti su tale voce sono in ulteriore incremento nel 2009, con una previsione di oltre 900 milioni di euro. Tali investimenti sono stati destinati a interventi importanti, come la posa di asfalto drenante, l’installazione di barriere di sicurezza di più moderna concezione, il rifacimento dell’impiantistica delle gallerie, l’impianto dei portali con i pannelli a messaggio variabile”.
“Nei momenti di crisi - ha concluso Ciucci - bisogna basarsi sui punti di forza del sistema, sulle strutture consolidate ed esperte. L’Anas è pronta, grazie al suo know how continuamente arricchito da 80 anni di storia, a fare il massimo per accelerare la realizzazione delle opere. D’altronde l’Anas ha saputo dimostrare di aver ritrovato efficienza e di poter svolgere le sue funzioni nei tempi medi europei, come ha fatto ad esempio con il primo macrolotto della Salerno-Reggio Calabria, realizzato in 4 anni, e con la Catania-Siracusa, che sarà completata entro quest’anno”.
Roma, 8 aprile 2009