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Infrastrutture, Ciucci (Anas): “Per accelerare le procedure e i tempi di realizzazione delle opere valorizzare l’istituto della Conferenza dei Servizi preliminare e le forme di consultazione dell’opinione pubblica”

Infrastrutture, Ciucci (Anas): “Per accelerare le procedure e i tempi di realizzazione delle opere valorizzare l’istituto della Conferenza dei Servizi preliminare e le forme di consultazione dell’opinione pubblica”



“Semplificare le procedure e ridurre i tempi di realizzazione delle infrastrutture non solo è possibile ma è anche doveroso, soprattutto in un periodo finanziariamente complesso come quello attuale, nel quale sono giustamente richiesti rigore ed efficienza nella spesa”. È quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, intervenendo oggi alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, nell’ambito delle audizioni previste in riferimento allo schema di decreto correttivo del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante norme in materia ambientale (“Testo Unico Ambientale”).

Il Presidente Ciucci ha espresso apprezzamento per lo schema di decreto, che “contiene diverse disposizioni volte a definire un quadro di riferimento per la materia ambientale più snello ed agile”, ed ha avanzato alcune proposte ulteriormente migliorative.

In particolare Anas propone di prevedere, in analogia al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale per le opere in Legge Obiettivo, anche per il regime ordinario l’emissione del parere di compatibilità ambientale sul progetto preliminare (almeno per le opere lineari: strade, ferrovie, acquedotti etc), anziché sul progetto definitivo come avviene attualmente, in tal modo anticipando per tutte le tipologie di opere le procedure di VIA alla prima presentazione del progetto dell’intervento da valutare.

“Tale soluzione procedurale - ha spiegato Ciucci - avrebbe diversi aspetti positivi. Infatti l’eventuale mancata approvazione del progetto preliminare dell’intervento, in esito alla procedura di VIA di competenza regionale o nazionale, avrebbe minori riflessi sulla tempistica e sui costi della riprogettazione. Anche le prescrizioni contenute nei decreti di compatibilità ambientale VIA acquisite sul progetto preliminare sono in genere tali da essere sviluppate nella successiva fase di progettazione definitiva, senza particolari oneri, al contrario di quanto accade invece nel caso di modifiche richieste su progettazioni definitive che, proprio per il dettaglio raggiunto, implicano spesso la vanificazione delle attività progettuali già svolte anche in presenza di piccole variazioni (di tracciato, di sezione tipo etc.)”.

Il Presidente Ciucci ha anche affermato che Anas auspica - soprattutto nel caso in cui non venisse accolta la proposta di anticipare la VIA alla fase del progetto preliminare - “una modifica legislativa che valorizzi l’istituto della Conferenza dei Servizi preliminare, in particolare per quelle specifiche tipologie di opere, quali ad esempio le infrastrutture stradali e le opere a rete, nelle quali la scelta tra diverse alternative di localizzazione e di tracciato riveste senza dubbio un carattere prioritario, che precede la stesura del progetto. L’obiettivo da perseguire è quello di dare cogenza alle determinazioni assunte dagli enti e soggetti coinvolti in questa fase ai fini delle successive fasi approvative in conseguenza dello sviluppo progettuale dell’opera”.

“È infatti a livello di progetto preliminare, se non di studio di fattibilità - ha spiegato Ciucci -, che occorre fare un’analisi costi/benefici di un’opera, in altre parole valutare se un’infrastruttura sia rispondente oppure no all’interesse della collettività. A tal proposito riterrei opportuna una riflessione anche sulla proposta di far diventare cogenti invece che opzionali le forme di consultazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica previste dalla normativa (inchiesta pubblica)”.

Per Ciucci “l’obiettivo finale verso cui tendere – in linea con l’esperienza internazionale - è quello dell’unitarietà del procedimento, secondo l’ormai consolidata esperienza dello sportello unico”.

In quest’ottica normativa, fin dalla fase della pianificazione territoriale e della programmazione, la componente ambiente dovrebbe essere posta in rapporto dialettico con gli altri insiemi di fattori che concorrono a determinare l’assetto del territorio, secondo una strategia globale costi-benefici che è sottesa alla stessa VIA nonché alla VAS.

“Ai fini quindi di una semplificazione delle procedure - ha quindi concluso Ciucci - , sarebbe auspicabile procedere all’unificazione del procedimento di VIA con quello autorizzatorio, in particolare per quanto attiene alla progettazione di opere pubbliche, prevedendo un’“autorizzazione integrata” sotto i diversi profili: tecnico, urbanistico e paesistico-ambientale”.

Il testo completo dell’intervento del Presidente dell’Anas Pietro Ciucci e delle proposte avanzate da Anas è disponibile su www.lestradedellinformazione.it.

Roma, 16 giugno 2010