L’Anas ha acceso le luci sul Viadotto Morandi dell’autostrada Roma-Fiumicino, situato su un’ansa del Tevere alla Magliana. L’intervento di illuminazione è stato inaugurato ieri sera nella suggestiva cornice del fiume Tevere dal Presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, e dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Giancarlo D’Alessandro. L’accensione delle luci sul Viadotto fa parte del progetto Anas illumina l’architettura delle strade, ideato per valorizzare e restituire visibilità ad opere infrastrutturali di grande pregio. Progetto che, inoltre, prevede altri due interventi sul territorio nazionale: il Viadotto sul Polcevera, a Genova, progettato da Riccardo Morandi, e il Viadotto di Sfalassà, lungo la Salerno-Reggio Calabria, progettato da Silvano Zorzi.
“L’Anas ha acceso le luci su quest’opera di importante pregio infrastrutturale, progettata da un grande nome italiano, Riccardo Morandi. Grazie a questo intervento il Viadotto Morandi potrà diventare una delle icone urbane dell’identità contemporanea della Capitale, una porta di accesso alla città visibile ogni anno da milioni di viaggiatori, non solo dall’autostrada ma anche dalla ferrovia Roma-Aeroporto Fiumicino”, ha dichiarato il Presidente Pozzi.
Il Viadotto Morandi, realizzato tra il 1964 e il 1967, è stato progettato dal grande progettista Riccardo Morandi. Lungo circa 145 metri, è un’opera molto avanzata sotto il profilo tecnico ed ingegneristico. La zona in cui si trova è geologicamente instabile e, infatti, fu costruito per superare una zona franosa adiacente al Tevere. Il viadotto è intitolato a Franco della Scala, direttore Anas del Centro Sperimentale di Cesano, ucciso nel 1985 in un attentato terroristico all’Aeroporto di Fiumicino.
“Il nostro impegno e il nostro obiettivo sono stati quelli di mettere in luce un’infrastruttura di alta qualità nel pieno rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Un modo per restituire a questo monumento di ingegneria la dovuta attenzione e visibilità”, ha dichiarato il Consigliere di Amministrazione dell’Anas Mario Virano.
L’intervento è stato programmato in due fasi; nella prima sono stati illuminati il portale e i quattro stralli mentre nella seconda, dopo la ristrutturazione e la bonifica dell’area circostante, l’illuminazione sarà estesa alla sponda destra del Tevere.
Roma, 29 aprile 2005