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Accessi stradali, Anas precisa: aumenti in linea con inflazione

Accessi stradali, Anas precisa: aumenti in linea con inflazione

Tariffe aumentate sensibilmente solo in casi eccezionali, quando c’è stata variazione unilaterale da parte dell’utente degli elementi contrattuali della concessione
“Gli incrementi dei canoni concessori Anas degli accessi sulle strade statali sono stati molto contenuti e tra il 1998 ed il 2004 sono aumentati della sola variazione del coefficiente di inflazione Istat e di un fattore che tiene conto della classificazione della strada”. E’ quanto precisa, in una nota, l’Anas Spa, che ricorda “di aver sempre perseguito un sistema di collaborazione con le istituzioni locali e le rappresentanze sociali” e aggiunge che “la Dirigenza della Società è come sempre disponibile a delucidazioni e a precisazioni nei confronti delle associazioni di categoria sull’applicazione di quelli che non sono balzelli medievali ma canoni previsti dalla legge e che rispondono alla logica di coprire almeno in parte le spese di manutenzione delle strade a cui si riferiscono gli accessi”.

Quanto agli “incrementi eccessivi” segnalati dagli industriali, l’Anas spiega che si tratta di pochissimi casi rispetto al complesso di 140.000 utenze attive. Nel corso di un censimento effettuato tra il 2000 e il 2002, l’Anas ha rilevato che alcuni utenti hanno proceduto ad una variazione degli elementi contrattuali della concessione (ampliando la dimensione dell’area o costruendo manufatti, parcheggi o altro) senza comunicarlo alla società concedente e senza corrispondere la tariffa prevista per gli accessi di tale diversa tipologia. Il canone viene infatti determinato in base a quattro parametri: l’importanza della strada (classificazione, flusso di traffico); la tipologia dell’accesso/attraversamento (agricolo, civile o industriale); la dimensione dell’accesso/attraversamento; le dimensioni dell’area cui si accede tramite l’accesso.
A partire dal 2002 o 2003 (a seconda dei Compartimenti regionali dell’Anas) sono stati fatturati gli importi aggiornati in base alle rilevazioni effettuate e questo in alcuni casi – quelli dove le variazioni unilaterali da parte dell’utente erano state più rilevanti – ha portato a valori significativamente più elevati.

Roma, 16 aprile 2004