Il Presidente Anas Pozzi: ‘Queste tecnologie non miglioreranno solo la performance ambientale, ma permetteranno anche di conseguire una riduzione dei costi della manutenzione stradale’
La recente introduzione in Italia e Giappone dell’asfalto drenante viene universalmente considerata un significativo passo in avanti nella sicurezza stradale. In effetti, l’asfalto drenante riduce in modo consistente l’incidenza dello slittamento dei veicoli dovuto a fondo bagnato (il cosiddetto effetto ”acquaplaning”), che rappresenta una delle principali cause di incidente stradale.
Giappone ed Italia hanno dimostrato di possedere la leadership a livello mondiale di questo mix innovativo di asfalti basati sull’uso di polimeri resistenti al calore. Le maggiori forze in campo in questo settore, tra cui ANAS, Hitachi e GreenArm stanno unendo le proprie forze per assicurare che queste innovazioni già conseguite sul piano della sicurezza possano estendersi anche al campo della prestazione ambientale.
Allo stato attuale, l’asfalto drenante non è riciclabile. La manutenzione delle pavimentazioni richiede il raschiamento del manto di usura e il completamento dell’opera con rilevanti volumi di inerti e asfalto. Mentre sono già state introdotte tecnologie basate sul recupero e il ricondizionamento dell’asfalto di tipo regolare, in Italia e Giappone si concorda sulla necessità di individuare soluzioni analoghe che siano valide anche per l’asfalto drenante
I principali operatori sul mercato giapponese, Hitachi Construction Machinery e Green Asphalt Recycling Machinery, hanno deciso oggi di unire le forze con ANAS SpA, la più grande società italiana di gestione di reti stradali con la responsabilità di più di 21.000 km di strade e autostrade, allo scopo di intraprendere un importante programma di ricerca e sviluppo che assicuri il conseguimento della piena riciclabilità dell’asfalto drenante.
Il Dr. Hisashi Hosokawa, già Vice-Ministro del Giappone per l’Industria e il Commercio, ed ora presidente del consorzio di imprese giapponesi che hanno preso l’impegno di raggiungere l’obiettivo del riciclaggio totale dell’asfalto drenante, ha dichiarato al suo arrivo a Roma: “Il Giappone e l’Italia sono i leader mondiali nell’asfalto drenante e in questa veste già si sono assunti la responsabilità di aumentare la sicurezza sulle strade. Ora intendiamo assumere anche l’impegno di fissare gli standard di sostenibilità ambientale della manutenzione stradale”.
Il programma di ricerca - che sarà finanziato congiuntamente dai partner italiani e giapponesi - definirà e standardizzerà le tecnologie di riciclaggio di asfalto drenante. C’è da attendersi che quando due leader nella sicurezza in ambito autostradale e stradale uniscono le proprie forze per concentrarsi sulla dimensione ambientale, il resto del mondo tende in un breve arco di tempo ad allinearsi a questo fronte di progresso tecnico. L’Ing. Vincenzo Pozzi, Presidente dell’ANAS, ha dichiarato: “Queste tecnologie non miglioreranno solo la performance ambientale, ma permetteranno anche di conseguire una riduzione dei costi della manutenzione stradale. Elimineremo il trasporto dell’asfalto di riempimento e ridurremo l’ammontare di nuovo asfalto al solo 10%”.
Si tratta di obiettivi molto ambiziosi, ma - come ha sottolineato il Dr. Kjiro Ogata, Direttore Generale Pianificazione di Hitachi - “I macchinari e la tecnologia che garantiscono queste prestazioni per l’asfalto regolare sono già disponibili sul mercato. Garantire gli stessi risultati in tempi rapidi per l’asfalto drenante è solo un problema di mettere insieme i migliori cervelli del Giappone e dell’Italia nel settore.
Se dovesse essere coronata da successo, questa sperimentazione potrà portare alla creazione di molti posti di lavoro in Italia. Le innovazioni tecnologiche possono infatti trovare rapidamente un mercato in Italia e di qui espandersi nel resto dell’Europa, generando l’esigenza di nuovo macchinari e servizi che possono essere venduti in Italia, nell’area mediterranea, nei Balcani e nel resto dell’Europa. È stato stimato che nei prossimi dieci anni nell’Europa allargata a 27 Paesi una rete stradale e autostradale di 26.000 km sarà interessata a lavori di riabilitazione. In Italia tali opere riguarderanno 11.000 km di rete.
ANAS, Hitachi e GreenArm hanno ringraziato il Ministero delle Infrastrutture italiano per la valutazione di priorità che l’Amministrazione annette al riciclaggio dell’asfalto drenante. Infatti la ricerca e le innovazioni tecnologiche potranno, una volta disponibili, facilitare eventuali innovazioni sul piano legislativo.
Nel quadro della ricerca e dell’innovazione sviluppati nel presente accordo, ANAS, Hitachi e GreenArm hanno convenuto di fare riferimento a figure professionali e ad esponenti del mondo accademico, ai fini di una partecipazione alle attività di formazione delle risorse che saranno impegnate nella realizzazione del progetto.
Roma, 16 giugno 2003