Anas SpA e Sviluppo Italia hanno costituito oggi la Quadrilatero Marche-Umbria SpA, prima società pubblica ispirata alla logica del project financing e finalizzata alla realizzazione di infrastrutture viarie e allo sviluppo delle aree limitrofe al quadrilatero.
Quadrilatero Marche-Umbria SpA, 51% Anas, 49% Sviluppo Italia, ha un capitale sociale iniziale di due milioni di Euro, destinato a breve a crescere grazie all’apporto di nuovi soci, pubblici e privati. E’ previsto infatti che possano in futuro acquisire partecipazioni della società anche le due Regioni coinvolte, i Comuni interessati, le locali Camere di Commercio e la Società Infrastrutture S.p.A..
Punto di forza del progetto è la cosiddetta “cattura del valore”, ossia benefici e ricavi che possono derivare al territorio dalla realizzazione dell’opera: valorizzazione fiscale, diminuzione dei costi operativi delle imprese, in sintesi una generale maggiore crescita economico-produttiva.
Sviluppo Italia, in particolare, si occuperà di sostenere ed accrescere lo sviluppo del sistema produttivo locale, utilizzando lo strumento della legge 181/89, la cui applicabilità è stata recentemente estesa dalla legge finanziaria, anche alle aree terremotate delle Marche.
Anas, con le sue strutture tecniche e il suo know-how, curerà la fase della progettazione e realizzazione dell’asse viario che collegherà Civitanova a Foligno. L’arteria si estenderà per circa 100 chilometri e si svilupperà interamente a quattro corsie, grazie all’ammodernamento della strada statale 77 della Val di Chienti e alla realizzazione di nuovi tratti per circa 49 chilometri.
Si tratta di un’opera strategica per l’Italia centrale, non solo perché avvicinerà Marche e Umbria, ma anche perché renderà più veloci i collegamenti tra queste regioni e Roma e tra l’Adriatico e il Tirreno. Il collegamento con Foligno, infatti, permetterà l’aggancio con il nodo di Orte e, da questo, verso Civitavecchia e il corridoio tirrenico.
L’operazione, portata a termine dalle due società che fanno capo allo Stato, rappresenta concretamente l’impegno del Governo nell’accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali, strategiche allo sviluppo e alla crescita dell’attività produttiva del Paese.
Roma 6 giugno 2003