Precisazione dell’Anas sull’attività di vigilanza dell’Ente sulle spese di manutenzione delle autostrade e sugli investimenti infrastrutturali
A seguito delle polemiche sollevate in questi giorni da alcuni organi di informazione relativamente alle spese per manutenzione e gli investimenti della rete autostradale, l’Anas, a cui sono demandate per legge la vigilanza sull’esecuzione dei lavori di manutenzione e di costruzione delle opere date in concessione e il controllo sulla gestione delle autostrade, desidera precisare quanto segue.
1. L’Anas ha rafforzato dal novembre del 2000 il monitoraggio periodico sulle spese per manutenzione da parte delle società concessionarie, al fine di controllare il rispetto delle convenzioni e quindi di innalzare i livelli di sicurezza delle autostrade italiane. Dal 1998 al 2002 i costi di manutenzione preventivati equivalevano a 1.106 milioni di euro; quelli effettivamente spesi sinora, e siamo solo alla metà del 2002, sono 1.367 milioni di euro. Sono quindi 260 milioni di euro in più di quanto previsto. Per effetto dell’incremento delle spese per manutenzione, per il 2002 è previsto, tra l’altro, che le nuove pavimentazioni passeranno da 9 milioni di metri quadrati a 12 milioni e 400 mila metri quadrati, delle quali 2 milioni 140 mila metri quadrati saranno trattate con un materiale drenante, che aumenterà enormemente il livello di sicurezza.
2.Relativamente alla realizzazione di nuove opere e di interventi di adeguamento della rete autostradale, lo scollamento tra i dati previsti nel piano finanziario vigente della Società Autostrade Spa (2.324 milioni di euro) e i dati a consuntivo del periodo 1998-2001 (580 milioni di euro circa) potrebbe a primo acchito far sembrare che l’Anas non abbia adeguatamente vigilato sugli investimenti della concessionaria. La verità è che dei 1.736 milioni di euro non spesi, addirittura 1.202 milioni di euro sono dovuti ai ritardi registrati nell’avvio dei lavori di potenziamento del tratto Firenze-Bologna (all’interno della quale è prevista la “Variante di valico”, il cui iter di approvazione, a seguito del ricorso al Tar nei confronti del decreto del 5 maggio 2001, si è perfezionato solo con il Consiglio dei Ministri del 9 agosto del 2001, che ha dato finalmente via libera al progetto originario, pure con alcune prescrizioni di tracciato). Con la conclusione del lunghissimo iter procedurale, l’Anas, in ottemperanza ai contenuti della convenzione vigente, ha concordato con la Società Autostrade Spa l’avvio, già nei prossimi mesi, dei seguenti lavori: a) potenziamento del tratto Firenze Nord-Firenze Sud per 108 milioni di euro; b) potenziamento del tratto Sasso Marconi-La Quercia (lotti 3° e 4°) per 333 milioni di euro; c) potenziamento del tratto Sasso Marconi-La Quercia (lotti 9°, 10°, 11°) per 761 milioni di euro. Per un totale, appunto, di 1.200 milioni di euro. In ogni caso, in sede di revisione quinquennale della convenzione – tuttora in corso d’esame – verranno aggiornati e riproposti in un nuovo piano economico-finanziario tutti i costi delle opere già iscritte in concessione e allo stato non realizzate.
3.Grazie all’incremento delle spese per manutenzione e all’opera di monitoraggio svolta dall’Anas, nonostante l’aumento degli utenti della rete autostradale, il numero degli incidenti registra una diminuzione del 10-12 per cento.
Roma, 7 giugno 2002