L’Anas tiene a sottolineare il carattere urgente e indifferibile degli interventi in atto.
L’Anas ha registrato in questi giorni alcune perplessità in ordine ai lavori in corso sulla Statale 76 della Val d’Esino Ancona-Jesi-Fabriano-Fossato di Vico. Pur dispiaciuta degli inevitabili disagi arrecati all’utenza dall’apertura dei cantieri, tiene a sottolineare il carattere urgente e indifferibile degli interventi in atto, al fine di innalzare i livelli di sicurezza dei 71 chilometri della S.S. 76, che negli ultimi anni hanno fatto registrare un elevato numero di incidenti.
L’Ente Nazionale per le Strade ha in corso sulla Statale 76 lavori per un importo complessivo di 2,4 milioni di euro (circa 4 miliardi e 700 milioni di lire) su un totale di 12 cantieri. Tramite ordinanze, ha per tempo comunicato la natura dei lavori, il loro inizio e la loro durata, e le deviazioni concordate con la Provincia sulla ex S.S. 76, sia alla Regione, sia a tutti gli organi preposti al controllo del territorio, sia alla Polizia Stradale, sia infine ai mass media. Gli utenti della strada sono stati informati anche per mezzo di bollettini radio (Onda Verde, C.C.I.S.S.).
Si tratta di interventi urgenti di consolidamento e ripristino dei giunti delle Gallerie Camponocecchio e Sassi Rossi e dei Viadotti Colle Freddo, Esinate e Angeli, di reinstallazione delle barriere danneggiate in seguito a incidenti, di ripavimentazione dei tratti usurati, di riqualificazione della segnaletica orizzontale e verticale, di canalizzazione delle acque piovane. Tutti lavori estremamente necessari per la sicurezza stradale e che, per loro natura, sono indifferibili e debbono necessariamente essere effettuati in questo periodo.
Al fine di procurare meno disagi possibili all’utenza e di concentrare tutti i lavori in un arco temporale breve e ben definito, l’Anas ha programmato l’apertura di più cantieri in contemporanea nei tratti chiusi alla circolazione e ha sollecitato tutte le imprese esecutrici ad accelerare i lavori utilizzando anche il sabato; ove possibile, nei cantieri in cui non sussistono problemi di approvvigionamento dei materiali e di forniture (gli impianti di produzione del calcestruzzo e dei conglomerati bituminosi di notte non sono attivi) le imprese operano e opereranno esclusivamente in orario notturno.
Roma, 14 giugno 2002