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BreBeMi: il CdA dell’Anas approva soluzione per finanziamento dei maggiori costi di realizzazione

BreBeMi: il CdA dell’Anas approva soluzione per finanziamento dei maggiori costi di realizzazione


I lavori di realizzazione del collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano si faranno. L’Anas ha trovato una soluzione per finanziare i maggiori costi dell’opera che sarà direttamente sottoposta dalla Società delle Strade al CIPE che la porterà alla prossima riunione per l’approvazione. Nella seduta di oggi, infatti, il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il finanziamento delle maggiorazioni dei costi per realizzare l’asse stradale Bre-Be-Mi, che vede la Società delle Strade accollarsi gli aumenti di spesa. La previsione iniziale per la realizzazione della Bre-Be-Mi, opera inserita nelle lista delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo, era pari a circa 842 milioni di euro. Nel corso dell’ultimo periodo alcune nuove esigenze hanno contribuito ad elevare i costi. Si sono rese necessarie alcune opere per rendere compatibili il progetto dell’asse autostradale e quello della linea ferroviaria che collega Milano a Verona. Inoltre, è entrato in vigore, dopo la redazione del progetto preliminare della Bre.Be.Mi, il Decreto Ministeriale 5 del novembre del 2001, che aggiorna tutti i criteri di progettazione e realizzazione di una nuova infrastruttura viaria, e il cui adeguamento ha richiesto sensibili modifiche. Sono state poi aggiunte nuove misure di mitigazione e compensazione ambientale, anche su richiesta della Regione Lombardia. Tali elementi hanno portato la previsione complessiva di spesa per la nuova autostrada a circa 1.686 milioni di euro al lordo dei presumibili ribassi d’asta.

La nuova formula, che si ispira a quella per il finanziamento del Passante Autostradale di Mestre, prevede che il piano finanziario della società concessionaria non subisce alcuna modifica, e prevede anche che questa rimanga obbligata alla realizzazione dell’infrastruttura entro il limite di spesa e delle condizioni economiche offerte in sede di gara. La quota di spesa eccedente viene perciò reperita dall’Anas, in qualità di Concedente, tramite la predisposizione di apposito piano finanziario che dovrà essere approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel quale è previsto il ricorso al mercato bancario a condizioni di mercato con copertura derivante da apposito incremento tariffario (+ 60%) fino alla scadenza del rapporto concessorio con la Brebemi S.p.a..

Con tale incremento tariffario, l’Anas procederà al pagamento dei soli interessi maturati sul predetto finanziamento fino alla scadenza dell’attuale rapporto concessorio e dei maggiori costi gestionali connessi al maggior valore dell’investimento.
A tale data si dovrà procedere a gara pubblica di concessione con la quale il concessionario subentrante si accollerà la restituzione della quota capitale del debito contratto da Anas.
Questa nuova soluzione, rispetto alla precedente, presenta alcuni significativi nuovi vantaggi, come rendere immediatamente praticabile il passaggio alla fase di apertura dei cantieri per la realizzazione dell’opera; fronteggiare l’incremento del costo dell’opera lasciando immutato il piano finanziario del concessionario Brebemi S.p.A., evitando potenziali contenziosi derivanti dalla modifica delle condizioni economiche poste a base di gara; e non prevedere contributi pubblici a fondo perduto a carico di Anas, che oggi non sono disponibili.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha dato ampio mandato al Presidente Pozzi di confrontarsi con la Brebemi S.p.A. sulla proposta, che è assolutamente neutra dal punto di vista finanziario per la società concessionaria e non comporta per essa alcun costo aggiuntivo.

Roma, 18 novembre 2005