Il Direttore Generale Sabato al Convegno della SIIV di Parma: 'Investiamo il 25-30% del nostro budget per rendere la nostra rete stradale e autostradale più sicura '
“Il 25-30 per cento degli investimenti del Piano Triennale Anas 2002-2004, pari a circa 700-800 milioni di euro, sono destinati alla manutenzione e all’innalzamento dei livelli di sicurezza della rete stradale e autostradale dell’Anas di oltre 20 mila chilometri”. E’ il passaggio centrale dell’intervento del Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato alla tavola rotonda organizzata questa mattina nell’ambito del XII Convegno Internazionale della Società Italiana delle Infrastrutture Viarie (SIIV), presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma. “Su una rete stradale come quella italiana – ha detto il Direttore Generale Sabato - il rischio è sempre in agguato. Il livello di congestione che soffoca le nostre strade incide proporzionalmente sul tasso di incidentalità. L’Anas ha accentuato, dopo la trasformazione in società per azioni, l’impegno in favore degli utenti. Abbiamo accelerato i lavori, intendiamo rimuovere le situazioni pericolose, programmare la manutenzione delle strade, installare i più moderni dispositivi di sicurezza. Tra i compiti rilevanti dell’Anas, c’è anche la manutenzione straordinaria che è tipica dei nostri interventi in caso di calamità naturali come alluvioni e terremoti”.
“Per noi la programmazione della manutenzione e dei lavori e la sicurezza stradale sono aspetti direttamente collegati”, ha spiegato il Direttore Generale dell’Anas Sabato.
L’impegno dell’Anas Spa per la manutenzione e per la sicurezza stradale si attua su diversi piani:
- l’accelerazione dei lavori, con priorità per le strade a più alto livello di incidentalità;
- l’individuazione e la progressiva rimozione dei “punti neri”, con l’analisi dei fattori di rischio che agiscono con ripetitività sulla tratta interessata;
- una gestione attenta dei cantieri, con la pianificazione degli interventi, tenendo conto dei flussi di traffico e degli esodi;
- l’incremento dell’attività di programmazione della manutenzione, con l’adozione delle più moderne tecnologie in materia di barriere, asfalto drenante fonoassorbente, illuminazione, gallerie ecc.;
- la maggiore attenzione posta all’attività di ricerca svolta dal Centro Sperimentale Anas di Cesano sulle nuove tecnologie di manutenzione, pavimentazione, intervento, sicurezza;
- una progettazione al servizio anche della sicurezza degli utenti, con l’eliminazione delle pendenze e delle curve pericolose;
- l’ottimizzazione dei flussi di traffico, attraverso l’utilizzo dell’informazione, della telematica, dei pannelli a messaggio variabile, delle telecamere;
- il coordinamento con i soggetti preposti ad intervenire per la prevenzione e in caso di incidenti (Polizia Stradale, Carabinieri, Prefettura, 118).
Parma, 30 ottobre 2002