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L’atleta, medaglia d’oro ai mondiali paralimpici di Parigi, è stato Ambassador di Anas nell’ambito del “Festival dello sport di Trento”
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Numerosi personaggi dello sport e del giornalismo hanno ribadito l’importanza di un comportamento corretto al volante invitando alla massima prudenza
“Guidate con la massima attenzione, non guardate il cellulare e prestate soccorso in caso di incidente stradale”. È stato questo uno dei messaggi lanciati dall'atleta paralimpico Maxcel Amo Manu che ha condiviso la campagna di Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) sulla sicurezza stradale, nell’ambito del talk moderato dal giornalista Claudio Arrigoni durante il Festival dello sport a Trento.
L’atleta, 31 anni e vincitore di due medaglie d’oro nei 100 e 200 metri di atletica paraolimipica a Parigi 2023, nel 2017 ha subito l’amputazione di una gamba a causa di un incidente tra lo scooter su cui viaggiava e un camion il cui conducente non si è fermato a prestare soccorso.
Il talk è stata l’occasione per affrontare tutte le tematiche legate all’importanza di un comportamento corretto alla guida e discutere di come le tecnologie di ultima generazione possano offrire un sostegno concreto e decisivo al miglioramento degli standard di sicurezza stradale.
Anas ha potuto offrire uno sguardo esperto grazie al coinvolgimento, su tutto il territorio nazionale, nella gestione dei molteplici eventi sportivi in calendario durante l’anno.
Tra le testimonianze più profonde, quella di Riccardo Cardani, atleta paralimpico di snowboard cross, costretto all’amputazione di un braccio dopo un incidente stradale avvenuto mentre si recava in moto al lavoro. Un racconto toccante che ha ricordato come, purtroppo, la distrazione sia una delle principali cause di infortuni gravi e molto spesso mortali.
Gli appelli del mondo dello sport
Nel corso dei quattro giorni del Festival di Trento numerosi personaggi del mondo sportivo, giornalistico e culturale, atleti di diverse discipline e paralimpici hanno lanciato un messaggio sulla sicurezza stradale invitando soprattutto i giovani ad assumere un comportamento corretto al volante per tutelare la propria vita, ma anche quella degli altri automobilisti, pedoni, ciclisti e motociclisti.
Nello sport ci sono regole da rispettare per raggiungere obiettivi e risultati, allo stesso modo anche su strada e alla guida della propria auto o della propria moto bisogna osservare il codice della strada per rendere il proprio viaggio sicuro.
Tantissimi gli atleti che hanno voluto lanciare un messaggio per tenere alta l’attenzione su un tema così drammaticamente attuale: campioni dell’atletica leggera, del basket, nuoto, pugilato, automobilismo e calcio come Jacques Villeneuve, Cesare Prandelli, Valentina Vezzali, Carolina Kostner, Juri Chechi, Daniele De Rossi, Dino Meneghin, Massimiliano Rosolino, Clemente Russo, Filippo Tortu, Primoz Roglic, Alessia Zecchini, Mike Powell e tanti altri.
La campagna Anas Guida e Basta
Nel corso dell’incontro è stato proiettato anche lo spot della campagna Anas “Guida e Basta”, avviata nel 2015 per richiamare l’attenzione sul delicato problema della distrazione alla guida quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio.
L’obiettivo: ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030
Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.