Gra, le forme di pedaggiamento allo studio saranno concordate con gli Enti locali e terranno conto dell’esigenze di viabilità di Roma
L’Ing. Vincenzo Pozzi, Amministratore dell’Anas, ha ribadito, in una nota, quanto ha affermato nella conferenza stampa tenuta giovedì scorso a Cosenza. In particolare ha sostenuto che “è intenzione dell’Anas di introdurre l’esazione di pedaggi sulle sue autostrade e sulle strade superveloci che collegano trasversalmente l’Italia (come la E75 da Orte a Perugia-Cesena). Ciò avverrà quando i lavori di ammodernamento in corso saranno ultimati, almeno per lunghi tratti (è il caso, ad esempio, della Salerno-Reggio Calabria), e comunque in accordo con le Istituzioni nazionali e gli Enti locali interessati”.
“Compito dell’Anas Spa – ha spiegato Pozzi – è quello di mantenere un alto livello di servizio e di manutenzione della propria rete autostradale e stradale e di innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza, nell’interesse della collettività, il ché comporta ovviamente costi e programmi di investimento”.
“Anche per quanto riguarda il Grande Raccordo Anulare (G.R.A.) di Roma – ha aggiunto Pozzi – è intenzione dell’Anas introdurre forme di pedaggiamento, tenendo anche conto dei lavori di completamento dei 18,5 km del Quadrante Nord-Ovest e in concertazione con gli Enti locali e con le Istituzioni nazionali”.
“Le forme di pedaggiamento relative al Gra – ha concluso Pozzi – terranno conto delle caratteristiche del Gra e della viabilità della città di Roma, dell’esigenza primaria di non bloccare il traffico su un’arteria così importante per la Capitale e dell’esistenza delle quattro uscite a pedaggio (Roma Nord, Roma Sud, Civitavecchia e Roma-L’Aquila) attualmente presenti che riversano il loro traffico sul Gra. Essendo tali forme di pedaggiamento ancora a livello di studio, le notizie relative a date prefissate di inizio del pedaggiamento e all’individuazione di tariffe sono destituite di ogni fondamento”.
Roma, 6 dicembre 2002