Firmata oggi una convenzione con l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia
Obiettivo qualità delle costruzioni. L’Anas Spa ha deciso di potenziare le proprie strutture di studio, ricerca e sperimentazione, scegliendo come partner scientifico l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav), al fine di affinare ulteriormente i propri criteri di progettazione delle infrastrutture e di sfruttare appieno gli impianti e il know-how del Laboratorio Prove Materiali Anas di Cesano, che costituisce il riferimento tecnico in ambito nazionale per tutte le attività di costruzione e manutenzione delle infrastrutture viarie.
E’ quanto prevede la convenzione firmata oggi a Venezia tra l’Anas, rappresentata dal Presidente Vincenzo Pozzi, e lo Iuav, rappresentato dal Rettore Marino Folin.
“La scelta dello Iuav - ha sottolineato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi - deriva dalla volontà di usufruire, come già avvenuto in passato, delle conoscenze dell’Istituto universitario nel campo stradale e proseguire quindi nella valorizzazione del patrimonio di competenze scientifiche maturato dall’Anas nel corso della propria attività più che settantennale.”
L’attività principale di lavoro comune sarà la definizione, sulla base dei progetti contenuti negli archivi Anas presso la sede centrale e presso i vari compartimenti, dei criteri di progetto degli elementi tipici costituenti le infrastrutture stradali (opere di sostegno, opere di attraversamento, opere d’arte minori ecc.). I risultati di tale attività saranno inseriti nella rete intranet aziendale in modo da costituire elemento base ai vari compartimenti nella definizione unitaria dei progetti.
A tale scopo l’Anas ha previsto di mettere a disposizione dello Iuav uno spazio, situato nella sua sede di Venezia presso il Ponte degli Scalzi, nella forma di comodato gratuito, come luogo per lo svolgimento delle attività di comune interesse.
L’Anas ha poi richiesto allo Iuav un supporto scientifico per il miglior funzionamento del Laboratorio di Cesano, le cui strutture all’avanguardia sono attualmente utilizzate solo parzialmente per la mancanza di personale idoneo, prevedendo di assumere a tal fine, con contratti di ricerca, giovani laureati che desiderino impegnarsi nella sperimentazione.
L’Anas prevede infatti di attuare una prima attività di collaborazione con il Laboratorio di Prove Materiali dello Iuav per quanto riguarda le prove sui materiali da costruzione delle grandi opere che dovranno essere realizzate nel Triveneto.
“La scelta dello Iuav – ha detto il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi– deriva non solo dalle competenze scientifiche dell’istituto ma anche dal ruolo strategico della regione in cui si trova. Il Veneto, infatti, insieme al Trentino e al Friuli Venezia Giulia riveste un ruolo fondamentale per l’economia italiana, pur essendo servito da un sistema viario assolutamente carente”.
“Nel 2002 – ha proseguito il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi - l’Anas ha prodotto un impegno eccezionale per il miglioramento del sistema stradale del Nord-Est, approvando il piano finanziario e il progetto preliminare del Passante di Mestre, presentando al Ministero delle Infrastrutture il progetto preliminare del Tunnel di Mestre e sottoscrivendo con la Società Autovie Venete Spa un atto aggiuntivo che prevede la realizzazione della terza corsia sul tratto della A4 da San Donà di Piave a Sistiana. Inoltre abbiamo sbloccato la Pedemontana Veneta, trasmettendo alla Regione Veneto il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale e abbiamo dato finalmente il via libera al progetto preliminare relativo al collegamento autostradale Fontevivo (Parma)-Nogarolo(Mantova), il cosiddetto Tibre”.
“Per quanto riguarda il Nodo di Mestre – ha concluso Pozzi - l’Anas ha predisposto una serie di interventi tampone: in particolare l’utilizzo dinamico della corsia di emergenza della Tangenziale come terza corsia di marcia, che è attualmente in sperimentazione, un piano di interventi sulla viabilità alternativa alla Tangenziale di Mestre, e la realizzazione di due “vie di fuga” lungo l’autostrada Mestre-Padova. ”.
Venezia, 22 marzo 2003