Il DG Sabato: ‘Accelerati lavori Sa-Rc, autostrade siciliane, Palermo-Messina e Nuova Statale Jonica’
“Il Ponte sullo Stretto di Messina ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee”. E’ il passaggio centrale dell’intervento del Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato, che è anche consigliere di amministrazione della Società Stretto di Messina Spa, alla tavola rotonda organizzata dall’Oice a Rapallo. “Il Ponte – ha detto Sabato - costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell’Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall’altro l’anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo”.
L’ingegnere Francesco Sabato, dopo aver precisato che l’Anas partecipa alla Società Stretto di Messina Spa con una quota azionaria di quasi l’8 per cento che potrebbe prossimamente salire al 15 per cento, ha sottolineato che il Ponte “ha bisogno di nascere non come una ‘cattedrale nel deserto’ ma come un’infrastruttura viva, collegata con tutta la complessa rete intermodale dei trasporti. Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l`operatività del ponte, e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici”.
Sul lato Sicilia, occorrerà realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l`area di esazione del Ponte e l`autostrada A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania, con una serie di svincoli lungo il percorso, che consentiranno un sistema di penetrazione a “pettine” nella città che concorrerà a decongestionare notevolmente il centro di Messina, che attualmente è interessato, come ho detto prima, da notevoli flussi di traffico. Sul lato Calabria, occorrerà invece costruire un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l`autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Tale raccordo, tra l’altro, consentirà di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.
“Entro la fine dell’anno concorderemo con la Società Stretto di Messina modi e tempi di realizzazione di tali opere”, ha aggiunto il DG dell’Anas Sabato.
Ovviamente la piena funzionalità del Ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della strada statale 106 Jonica e delle autostrade siciliane.
“Uno degli obiettivi dell’Anas è quello di portare a compimento, nei tempi di costruzione del Ponte, sia in Calabria che in Sicilia tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il Ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi”, ha affermato Sabato.
Sul versante calabrese, in appena un anno l’Anas ha attivato nuovi lavori sulla Salerno-Reggio Calabria per un investimento complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro, attraverso la pubblicazione dei bandi di gara di tre maxi-lotti, uno dei quali già aggiudicato e consegnato all’impresa, e gli altri due in fase di pre-qualifica. Si tratta di appalti che consentiranno di aprire nel 2004 nuovi cantieri su oltre 78 km di autostrada. Entro il primo trimestre del 2004, l’Anas appalterà i tre maxilotti restanti, facendo partire dunque tutti i lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria.
L’Anas ha sviluppato un impegno eccezionale anche per la nuova Statale 106 Jonica. In pochi mesi è stato mandato in gara il megalotto 4, tratto da Scanzano a Pisticci, per un importo di 143 milioni di euro e sono state avviate le procedure per l’appalto integrato del megalotto 5 (località Palizzi), del valore di 133 milioni di euro. Anche la progettazione degli altri tratti va avanti in modo celere. Il progetto definitivo dei megalotti 1 e 2 (valore complessivo 1 miliardi di euro) è stato già completato e per il megalotto 1 è in corso la conferenza dei servizi. Per la Variante di Nova Siri (costo 54 milioni di euro), è stato approvato il progetto preliminare ed è stato trasmesso al Cipe perché segua l’iter accelerato previsto dalla Legge Obiettivo. La progettazione preliminare dei megalotti 3 e 5 (valore complessivo 1,3 miliardi di euro) è in fase di conclusione, e sarà pronta entro l’anno. Per tutti gli altri megalotti, sono in fase avanzata di gara, di aggiudicazione o di consegna i servizi di progettazione preliminare.
Quanto alla Sicilia, l’Anas ha in corso o in fase di appalto lavori per 414,7 milioni di euro per il rifacimento a norma e secondo le tecniche più moderne degli impianti di illuminazione, e la manutenzione, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle autostrade A19 Palermo-Catania e A 29 Palermo-Mazara del Vallo-Trapani. Sono in corso, inoltre, le procedure di aggiudicazione per il maxi-bando dell’Anas volto al completamento del collegamento autostradale Catania-Siracusa, lungo 25 km. L’importo è di 804 milioni di euro: si tratta del maggiore appalto pubblico mai effettuato per la Sicilia, e anche in questo caso sarà utilizzata la nuova figura del general contractor. Presto partiranno nuovi cantieri per la realizzazione della Siracusa-Gela: il 10 luglio scorso il cda dell’Anas ha approvato i progetti esecutivi dei lavori di costruzione dei lotti 6,7 e 8 dell’arteria, per un importo complessivo di 209,1 milioni di euro.
Ovviamente, in funzione “Ponte”, sono fondamentali i lavori di completamento della Messina-Palermo. Il tratto di autostrada ancora da aprire al traffico è di 41 km. La parte iniziale, tra Furiano e Caronia, di 10,6 km, risulta già realizzata, anche se la mancanza di collegamenti con la viabilità esistente ne ha finora impedito la messa in esercizio. Il rimanente tratto della A20, compreso tra Caronia e Castelbuono, è in avanzata fase di realizzazione. ”Stiamo vigilando affinché la concessionaria rispetti i tempi di esecuzione – ha detto il DG dell’Anas -. Attualmente la percentuale di avanzamento lavori è dell’81% e siamo impegnati affinché l’autostrada venga interamente aperta al traffico entro il 2004”.
“Prima della conclusione dei lavori del Ponte, prevista per il 2011 – ha concluso Sabato - il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato. Il Ponte sullo Stretto sarà l’atto finale, l’anello fondamentale dell’asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell’Africa e del Mediterraneo”.
Roma, 31 ottobre 2003