L’Anas nominata ‘custode giudiziario’ delle tratte autostradali sequestrate
“I lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria costituiscono una priorità nazionale e debbono quindi proseguire nei tempi prefissati”. E’ quanto emerge dal Consiglio di amministrazione dell’Anas, convocato dall’Amministratore Vincenzo Pozzi, in seguito all’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Cosenza relativa ad alcuni appalti dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, e in particolare nei tratti compresi tra i chilometri 206,500 e 213,500; 244,700 e 253,700; 234,700 e 244,700.
L’Anas, quale stazione appaltante, è il “primo soggetto offeso”, si legge nel comunicato. “Il provvedimento di sequestro notificato all’Ente si correla alla necessità di evitare che possano essere modificati i luoghi, con interventi finalizzati ad inficiare gli accertamenti tecnici eseguiti dal PM tramite un collegio di esperti. Lo stesso provvedimento sottolinea che risulta esigenza ‘imprescindibile’ evitare la chiusura totale dei cantieri e delle ditte, a tutela tanto delle maestranze quanto degli stessi appalti ancora in fase di realizzazione. Il provvedimento di imposizione del limite di 60 Km/ora consente, a detta del Magistrato, salvaguardando a piena la sicurezza, di evitare i disagi e le altre problematiche connesse ad un tratto della A3 che non consente agevoli deviazioni su strade provinciali alternative”.
Il magistrato ha nominato custode giudiziario delle tratte autostradali, nella persona del legale rappresentante, la stessa Anas, quale titolare della strada ed in quanto direttamente interessata agli interventi, anche di verifica dei materiali. Sono stati altresì nominati custodi ed amministratori delle imprese, al fine di consentire il rispetto, da parte di queste, delle condizioni del contratto a suo tempo stipulato.
Il Cda dell’Anas ha anche tracciato un primo positivo bilancio sull’andamento dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria. In un solo anno dalla nomina del nuovo vertice, sono stati appaltati lavori per un valore di 283 milioni di euro, contro i 981 milioni di euro appaltati tra il 1998 e il 2001. In appena dodici mesi, dunque, è stato appaltato il 28,84 per cento del totale dei lavori. A questo importo, va aggiunto il maxi-bando da 512,6 milioni di euro pubblicato nel settembre scorso, che andrà in aggiudicazione nelle prossime settimane.
Roma, 20 novembre 2002