I due lotti fermi sono stati riaffidati e già consegnati
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ognuno è libero di dare tutti i premi che vuole, ma in questo caso il vero Pinocchio è chi non vuole ammettere la realtà”. E’ quanto afferma l’Anas in una nota, replicando al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Toscana, Erasmo D’Angelis. La Società delle Strade spiega che “i lavori per i due lotti della Variante di Valico, che erano fermi per la crisi finanziaria dell’impresa appaltatrice Ing. Nino Ferrari Srl, sono stati riaffidati e già consegnati dalla società concessionaria”. In particolare il lotto 4 del tratto Sasso Marconi-La Quercia è stato riaffidato e consegnato il 23 febbraio 2006 all’ATI Impresa Spa, Salini-Locatelli e Cis e il lotto 12 (Mugello 1° stralcio) del tratto Badia Nuova-Aglio è stato riaffidato e consegnato il 15 febbraio 2006 all’impresa Baldassini e Tognozzi di Firenze.
L’Anas sostiene di aver svolto “nel migliore dei modi la sua attività di vigilanza e di ente concedente, attraverso la struttura guidata dal Direttore Mauro Coletta, che è anche commissario straordinario dell’opera”, e ricorda che in questi quattro anni (2002-2005), il CdA dell’Anas ha esaminato e dato via libera a ben 20 progetti relativi al potenziamento dell’Autosole per un totale di oltre 140 km, che vanno da Modena a Incisa, con una spesa complessiva che ammonta a oltre 4 miliardi di euro, e che attualmente ci sono lavori in corso o in fase di affidamento su ben 22 lotti dei 24 complessivi, pari a 130 km di autostrada su un totale di 165 km.
L’Anas, infine, precisa ancora una volta che nei confronti dell’impresa Ing. Nino Ferrari Srl non vi è alcun pagamento insoluto, avendo provveduto a soddisfare ogni ragione, anche economica, fatta valere dall’impresa Ferrari per altri lavori stradali che quest’ultima si era aggiudicata sul territorio nazionale, comunque non relativi alla Variante di Valico.
Roma, 7 marzo 2006