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Pietro Ciucci presenta la “Guida ai lavori” del 5° e 6° macrolotto della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria



“La sfida più importante di oggi per l’Anas riguarda la nuova A3 Salerno-Reggio Calabria. Nel tratto tra Gioia Tauro e Reggio Calabria si compie uno sforzo straordinario: 50 chilometri, 48 viadotti, 24 gallerie, un miliardo 699 milioni di euro di investimenti, 1800 occupati oggi e 3000 occupati a regime, sono i numeri del nostro impegno per garantire lo sviluppo e la modernità di tutto il Paese”. Con queste parole il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha illustrato alla stampa la “Guida ai lavori” del 5° e 6° macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nel corso di un convegno all’Università Mediterranea, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, On. Luigi Incarnato, al Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Francesco Antonio Musolino, al capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Reggio Calabria Avv. Maurizio Condipodero, al magnifico rettore dell’Università Mediterranea, Prof. Massimo Giovannini e alla parte più importante dei sindaci della provincia di Reggio Calabria.

“Va dato atto all’Anas – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, Luigi Incarnato – che sta lavorando con grande impegno anche per dare una risposta al disagio che i lavori stanno creando. L’iniziativa di oggi è l’esempio di come si faccia concertazione senza polemiche: credo che questa sia la strada giusta per aprire un tavolo di confronto con i Comuni interessati dai lavori di ammodernamento dell’A3”.

“I lavori che interessano l’A3 Salerno-Reggio Calabria – ha continuato Pietro Ciucci - rappresentano importanti e impegnativi interventi, che con forte determinazione ci impegniamo a portare a termine nel più breve tempo possibile, senza cedere alle minacce della criminalità, senza cedere alle trappole di chi vuole rallentare ad arte i lavori, realizzando questa autostrada moderna, sicura, scorrevole che le popolazioni della Calabria e di tutta l’Italia meritano e aspettano da tempo: una sfida dell’Anas ed anche mia personale”.
I lavori ultimati, in corso, in appalto o di prossimo appalto sull’intera autostrada sono ben 45 e riguardano 380 km, pari a circa l’85% dell’intero tracciato. Di questi interventi, 25 sono già stati ultimati e sono fruibili per gli utenti, 10 sono in esecuzione e regolarmente cantierati e l’apertura al traffico è prevista con gradualità entro il primo semestre del 2011, 4 sono contrattualizzati e in fase di apertura dei cantieri e, infine, 6 interventi sono in fase di gara.
`Per l’esodo estivo del prossimo anno – ha evidenziato il Presidente dell’Anas – contiamo di aprire al traffico ulteriori 36 nuovi chilometri, per un totale quindi di oltre 200 nuovi km completamente ammodernati e fruibili per gli utenti. Quasi metà dell’intero percorso. Puntiamo poi a completare altri 56,8 km entro il 2009 e 80,5 km entro il 2010, con la previsione di terminare gli ultimi 103,2 km entro il 2011-2012`.
I lavori sul tratto Gioia Tauro-Reggio Calabria ricadono interamente nella provincia di Reggio Calabria, si sviluppano per 49,42 km (tra i km 393,500 e 442,920) e riguardano due tratti importanti che tecnicamente sono distinti in due macrolotti. Il 5° macrolotto va da Gioia Tauro a Scilla e si estende per 29,800 km. Il 6° macrolotto si estende invece per 19,620 Km da Scilla allo svincolo di Reggio Santa Caterina, attuale punto terminale dell’autostrada. I lavori di ammodernamento tra Gioia Tauro e Scilla sono in fase di esecuzione dall’aprile scorso, mentre sono stati appena avviati quelli più delicati e complessi tra Scilla e Reggio Calabria. Per permettere l’avvio dei cantieri e gli interventi previsti sono previste temporanee chiusure e deviazioni del traffico. Le soluzioni individuate rappresentano il massimo sforzo possibile per mitigare i disagi, ferma l’esigenza di limitare i tempi occorrenti per il completamento dell’intervento e di tutelare gli interessi generali degli utenti. Il termine dei lavori per il 5° macrolotto è previsto nel 2009, mentre per il 6° macrolotto è fissato per il primo semestre del 2011.
La complessità tecnica e ingegneristica dei lavori del 5° e 6° macrolotto potrà comportare qualche difficoltà alla mobilità del reggino. Per questo motivo l’Anas ha preparato una campagna di comunicazione rivolta agli utenti dell’A3 ed ai cittadini dei comuni interessati (Scilla, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Reggio Calabria, Bagnara Calabra, Rosarno, Seminara, Cinquefrondi, Cittanova, Taurianova, Galatro, Gioia Tauro, Melicucco, Oppido Mamertina, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Palmi, Polistena e Rizziconi) sullo stato di avanzamento dei lavori, sui benefici al territorio derivati da questi interventi e sulla viabilità nelle zone interessate dai cantieri.
L’Anas, però, sta studiando alcune soluzioni innovative per evitare almeno parzialmente le necessarie limitazioni al traffico: attraverso una perizia di variante al progetto esecutivo, sarà possibile mantenere 4 corsie di marcia tra Scilla e Campo Calabro, utilizzando la vecchia sede stradale e spostando i lavori interamente fuori dal tracciato. Tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria, invece, si sta valutando l’ipotesi di trasformare l’attuale progetto di ammodernamento in un restyling del vecchio tracciato, convertendo quindi l’attuale A3 in un tronco autostradale di penetrazione urbana verso Reggio Calabria e creando ex novo una circonvallazione di collegamento autostradale tra la A3 e la statale 106 ‘Jonica’. Il progetto, impensabile fino a pochi mesi fa, è ora un traguardo realizzabile grazie alla disponibilità dei fondi già previsti per lo Stretto di Messina.

Tra le iniziative programmate, la realizzazione di una brochure – stampata in 600 mila copie e distribuita in maniera capillare – specificamente dedicata ai macrolotti 5 e 6, che possa fornire una serie di precise e chiare informazioni, circa le modalità previste per lo svolgimento dei lavori; le complessità tecnico-ingegneristico degli interventi su questo tratto; gli investimenti complessivi; l’occupazione prodotta; le misure attuate per consentire lo svolgimento dei lavori in sede; la viabilità alternativa; la tempistica prevista per lo svolgimento dei lavori. Verrà assicurato un flusso costante e continuo di informazioni sull’avanzamento dei lavori e sulle misure di modifica della disciplina del traffico attraverso comunicati stampa, tramite il sito internet www.stradeanas.it e il numero verde 800.290092. È prevista una campagna di comunicazione sui quotidiani nazionali e locali e attraverso le emittenti radiofoniche.
È stato commissionato dall’Anas, inoltre, uno studio preliminare all’Università Mediterranea di Reggio Calabria sull’impatto alla mobilità derivato dai cantieri in corso, da cui è emerso un giudizio assolutamente positivo sul piano di emergenza gestito dalla Prefettura e dagli Enti locali. In particolare, si è evidenziata una sensibile riduzione dell’incidentalità, sia rispetto al numero dei sinistri che alla gravità degli incidenti stessi. Rispetto ai benefici derivanti dalla realizzazione dell’infrastruttura, invece, un secondo studio è stato affidato al Certet dell’Università Bocconi di Milano che ha evidenziato una forte ricaduta occupazionale sul territorio, la riduzione del costo generalizzato del trasporto, l’aumento della competitività delle imprese locali e del turismo e la rivalutazione dei terreni e degli immobili dell’area.

“Voglio sottolineare – ha concluso Pietro Ciucci – che i lavori relativi alla Salerno-Reggio Calabria non vanno considerati semplici lavori di ammodernamento o di adeguamento. Quella che stiamo realizzando è una nuova autostrada, con caratteristiche planoaltimetriche moderne e con le tecnologie e gli standard tecnici più avanzati, tanto è vero che alla fine anche la lunghezza sarà diversa: 430 km, contro i 443 km attuali”.

Reggio Calabria, 28 novembre 2007

Inaugurata a Lamezia Terme la nuova sede del Centro Operativo Autostradale della Polizia Stradale, realizzata a cura dell’Anas

Il Presidente Ciucci (Anas): “La collaborazione e sinergia, ormai decennale, tra Anas e Polizia di Stato è diventata fondamentale per la gestione della viabilità e l’assistenza agli utenti”

È stata inaugurata, questa mattina, a Lamezia Terme la nuova sede del Centro Operativo Autostradale della Polizia di Stato.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del Direttore del Servizio Polizia Stradale Roberto Sgalla e di Stefano Granati, Condirettore Generale dell’Anas. Sono intervenuti, tra gli altri, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per la Calabria Vincenzo Ortolano, il Direttore Centrale delle Relazioni Esterne e dei Rapporti Istituzionali dell`Anas Giuseppe Scanni e il Responsabile dell’Ufficio Speciale per l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria Salvatore Tonti.

“Il COA di Lametia Terme ha un’importanza strategica, non solo per garantire la fluidità della circolazione stradale ma per la gestione delle pattuglie lungo l’A/3 Salerno Reggio Calabria che rappresentano il primo presidio di legalità sul territorio” - sono le parole del Direttore Sgalla –. “Nel ringraziare l’ANAS per le risorse che ha voluto destinare alla ristrutturazione della sede della Polizia Stradale, la mia riconoscenza va ai nostri poliziotti per l’impegno quotidiano volto ad elevare gli standard di sicurezza su di un’autostrada fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese”.

La struttura, che ospita 26 dipendenti in servizio, è stata completamente ammodernata ed ampliata a cura dell`Anas, che ha rivisto architettura e logistica per renderle più funzionali alle esigenze operative della Polizia Stradale. Si sviluppa su una superficie coperta di 390 mq per un’altezza massima di 14,6 metri.

“La manifestazione di oggi - ha dichiarato il Presidente Anas Pietro Ciucci - testimonia lo spirito di servizio che anima la collaborazione, ormai decennale, tra Anas e Polizia di Stato. Tale collaborazione ha risvolti particolarmente importanti nella gestione del traffico sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e ciò soprattutto in relazione alla prolungata attività di cantiere che interessa ormai prevalentemente il tratto calabrese. Una collaborazione - ha proseguito Ciucci - che tecnicamente avviene attraverso lo scambio dei dati tra la Sala Operativa Compartimentale Anas e la struttura del Centro Operativo della Polizia di Stato, alla quale compete il coordinamento operativo ed il controllo di tutti i servizi in materia di polizia stradale da attuare in ambito autostradale. Abbiamo insieme creato un modello di comunicazione e di scambio di informazioni continuo, proficuo ed efficace volto al monitoraggio dello stato della percorribilità dell’autostrada e quindi nella gestione coordinata della comunicazione e dell’assistenza costante all’utenza”

L’opera - costata circa 1,5 milioni di euro - si colloca all’interno del programma di costruzione e manutenzione degli immobili che Anas ha destinato per l’espletamento dell’attività di vigilanza e coordinamento dei servizi di Polizia stradale, a cura del Ministero dell’Interno - Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che vale complessivamente circa 7 milioni di euro. Oltre alla costruzione dell’immobile destinato al COA di Lamezia Terme sono stati già ristrutturati gli immobili destinati alla Sottosezione di Polizia Stradale di Cosenza Nord ( investimento richiesto 280.000 €) e di Palmi (620.000 €). Inoltre è in corso di ristrutturazione l’immobile adibito a Sezione di Polizia Stradale di Reggio Calabria (531.000 €), con ultimazione dei lavori prevista per gennaio 2010; sono in fase di avvio i lavori di manutenzione straordinaria della Sottosezione di Sala Consilina (220.000 €), con ultimazione dei lavori prevista per febbraio 2010; è in fase di pubblicazione il bando di gara per la ristrutturazione della Sottosezione di Frascineto (885.000 €); sono in fase avanzata di progettazione i lavori per la ristrutturazione della Sottosezione di Lamezia Terme (700.000 €); è in fase di avvio la progettazione del COA di Sala Consilina, in ossequio alle nuove disposizioni in materia di edilizia sismica (2.000.000 €).

Il Centro Operativo Autostradale di Lamezia Terme fa parte del Compartimento della Polizia Stradale per la Calabria, è stato istituito con Decreto del Signor Capo della Polizia il 12 maggio 2000, ed è ubicato in corrispondenza dello svincolo di Lamezia Terme dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

L’attuale giurisdizione operativa si estende lungo 280 km dell’ A3, da Mormanno a Reggio Calabria e sin dalle sue origini, il C.O.A. di Lamezia Terme ha competenza territoriale nelle province di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria

Tecnologie d’avanguardia (sistema SARC2 per il monitoraggio ed il controllo del traffico) e sofisticati sistemi di trasmissione audio-video dati (fibra ottica proprietaria per circa 450 km). hanno, da sempre, contraddistinto il C.O.A. di Lamezia Terme che annovera un ufficio “gemello” nel C.O.A. di Sala Consilina, nel tratto salernitano dell’A3.

Sono numerosi i compiti e le attività svolte dai Centri Operativi tra cui quello della prevenzione e dell’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, la tutela ed il controllo dell’uso del patrimonio stradale; il concorso nelle operazioni di soccorso in collaborazione con il personale dell’Anas; la rilevazione dei flussi di traffico lungo tutto il tratto autostradale di pertinenza.

Dopo l’intervento delle Autorità sono state deposte corone in memoria dei caduti della Polizia e dell’Anas. La cerimonia, che ha visto anche la partecipazione della Banda Musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta” composta da 40 elementi, si è conclusa con il taglio del nastro e la benedizione della nuova sede del Coa di Lamezia.

Lamezia, 22 settembre 2009

Toscana, Firenze,

Toscana, Anas: on line i dati sul monitoraggio ambientale dell`area termale di Petriolo, nell`ambito dei lavori del maxilotto della E78 Grosseto-Siena

Nel portale `www.e78grossetosiena.it` saranno di volta in volta pubblicati i documenti che testimoniano lo stato dei luoghi prima, durante e dopo i lavori
L`Anas comunica che è attivo il sito internet www.E78grossetosiena.it, un portale interamente dedicato alla pubblicazione dei dati sui monitoraggi ambientali eseguiti nell`area termale di Petriolo, al confine tra i comuni di Monticiano (SI) e Civitella Paganico (GR), nell`ambito dei lavori di ampliamento a quattro corsie dei lotti 5, 6, 7 e 8 (cosiddetto `maxilotto`) della strada statale 223 `di Paganico`.

Il sito garantirà la massima trasparenza e una migliore accessibilità agli atti pubblici relativi alla tutela del sito di Petriolo. In particolare, saranno pubblicati i dati sui monitoraggi eseguiti sulle sorgenti nonché i testimoniali di stato che certificano lo stato dei luoghi e degli immobili prima, durante e dopo i lavori.

L`iniziativa rientra nelle attività volte a garantire la salvaguardia del patrimonio ambientale e archeologico esistente nell`area termale, nei pressi della quale sorgerà il nuovo viadotto `Farma`. L`Anas ha infatti stipulato un accordo con la società proprietaria dell`area interessata, la Unipol, che consentirà di demolire un vecchio edificio fatiscente onde evitare che la viabilità di cantiere possa danneggiare un`antica chiesa del 1300. Inoltre l`impresa Strabag, esecutrice dei lavori del maxilotto, progetterà ed eseguirà il restauro dell`immobile e delle mura storiche limitrofe, sulla base delle prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza di Siena.

Il cantiere del maxilotto riguarda un tratto di circa 12 chilometri nei comuni Civitella Paganico, in provincia di Grosseto, e Monticiano, in provincia di Siena, e comprende 4 svincoli (Lanzo, Casal di Pari, Pari e Palazzo Lama), 8 viadotti da adeguare e 6 da realizzare ex novo (tra cui il viadotto `Farma`, lungo circa 800 metri e alto 100 metri nelle due campate centrali), 3 gallerie naturali per 2,5 km e 7 gallerie artificiali. I lavori rientrano nel progetto di potenziamento del tronco Grosseto-Siena della E78 `Grosseto-Fano`.

Firenze, 2 gennaio 2014

Toscana, Firenze,

Toscana, Anas: avviati i lavori per la messa in sicurezza dell`area archeologica di Petriolo, nel comune di Monticiano (SI)

La zona è interessata dai lavori di ampliamento a quattro corsie della SS223 `di Paganico` (E78).

Oggi i Prefetti di Siena e Grosseto in visita al cantiere
L`Anas comunica che sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza della chiesa e delle mura medievali presenti nell`area termale di Petriolo, nel comune di Monticiano (SI), interessata dai lavori di ampliamento a quattro corsie della strada statale 223 `di Paganico` (E78 Grosseto-Siena).

Questa mattina il Prefetto di Siena, Renato Saccone, e il Prefetto di Grosseto, Anna Maria Manzone, hanno visitato il cantiere per constatare l`avvio delle opere di consolidamento e fare il punto sull`avanzamento dei lavori. All`incontro erano presenti: il Capo Compartimento Anas per la Toscana, Antonio Mazzeo; il Sindaco del Comune di Monticiano, Sandra Becucci; il Sindaco del Comune di Civitella Paganico, Paolo Fratini.

Gli interventi di messa in sicurezza della chiesa e delle mura medievali, progettati in accordo con la Sovrintendenza di Siena, rientrano nelle attività dell`Anas volte a garantire la salvaguardia del patrimonio ambientale e archeologico esistente nei pressi dell`area in cui sorgeranno le pile del nuovo viadotto `Farma`, nell`ambito dei lavori del `maxilotto` della E78 Groseto-Siena.

L`impresa appaltatrice Strabag ha affidato gli interventi di restauro ad una ditta specializzata che provvederà a puntellare la chiesa, installare la strumentazione per il monitoraggio, eseguire le misure `ante operam` e in corso d`opera, avviare i lavori di consolidamento della chiesa e demolire un vecchio edificio adiacente.

Inoltre, Anas e l`impresa appaltatrice Strabag hanno appositamente realizzato una pista provvisoria a distanza di sicurezza dall`area archeologica al fine di eliminare ogni possibile interferenza del passaggio dei mezzi pesanti diretti al cantiere.

Infine, per garantire la massima trasparenza e una migliore accessibilità agli atti pubblici relativi alla tutela del sito di Petriolo, l`Anas ha attivato il sito internet www.E78grossetosiena.it, un portale interamente dedicato alla pubblicazione dei dati sui monitoraggi ambientali eseguiti nell`area nonché i testimoniali di stato che certificano lo stato dei luoghi e degli immobili prima, durante e dopo i lavori.

Il cantiere del maxilotto riguarda un tratto di circa 12 chilometri nei comuni Civitella Paganico, in provincia di Grosseto, e Monticiano, in provincia di Siena, e comprende 4 svincoli (Lanzo, Casal di Pari, Pari e Palazzo Lama), 8 viadotti da adeguare e 6 da realizzare ex novo (tra cui il viadotto `Farma`, lungo circa 800 metri e alto 100 metri nelle due campate centrali), 3 gallerie naturali per 2,5 km e 7 gallerie artificiali. I lavori rientrano nel progetto di potenziamento del tronco Grosseto-Siena della E78 `Grosseto-Fano`.

Firenze, 18 marzo 2014

Lazio, Roma,

Anas: Piano Industriale 2016-2020, obiettivi: autonomia finanziaria, 3 miliardi/anno di investimenti, mille assunzioni

Armani: `I pilastri su cui poggia il nostro business plan sono efficienza gestionale ed operativa, trasparenza ed ottimizzazione degli appalti, sviluppo delle risorse umane e delle tecnologie`
Il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani ha presentato oggi, presso la sede romana di Confindustria, il Piano industriale dell`Azienda agli esponenti della business community. Nell`incontro, sono stati presentati anche il piano investimenti e il piano gare della società delle strade.

`Il Piano Industriale - ha commentato Armani - svolge un ruolo fondamentale nell`ambito della gestione delle imprese e Anas, dopo una decennale parentesi, introduce nuovamente nel proprio sistema il documento che delinea le strategie dell`azienda e le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi. Il business plan inquadra l`Azienda all`interno del suo settore di riferimento e delinea le azioni necessarie al superamento delle criticità esistenti ed al raggiungimento di alcuni principali obiettivi: l`autonomia finanziaria, l`accelerazione degli investimenti e la maggiore efficienza nelle attività manutentive`.

Nel dettaglio, il Piano è articolato secondo i seguenti argomenti.
- Rete infrastrutturale. Anas gestisce il 90% delle strade statali italiane ed è il secondo gestore nazionale di autostrade, principalmente non a pedaggio; la rete stradale è diffusa sul territorio nazionale con alti livelli di frammentazione gestionale ed una forte concentrazione al Sud.
In tal senso è già stato avviato un processo di recupero di circa 6.250 km di strade regionali e provinciali - che portano la rete Anas dagli attuali 25.500 km a 31.800 km - con l`obiettivo di garantire continuità territoriale alla rete ed attivare contratti di servizio sulle strade provinciali al fine di incrementare l`efficienza attraverso un aumento degli asset gestiti/km e una più razionale gestione delle tratte.
- Analisi della domanda/Stato della rete. A causa del trasferimento di parte dei flussi di traffico di lunga percorrenza verso altri mezzi di trasporto (treno e aereo), il traffico sulle tratte di Anas (tendenzialmente a breve-media percorrenza) risulta superiore rispetto a quello della rete AISCAT. In particolare la rete Anas registra, nel periodo 2012-2015, un incremento di traffico rispetto alla rete AISCAT di circa il 3%. A ciò va aggiunto che le strade gestite sono caratterizzate da livelli eterogenei di servizio, che in alcuni casi presentano un debito manutentorio elevato a causa di limitati investimenti effettuati nel corso degli anni.
L`obiettivo da perseguire, attraverso iniziative già avviate da Anas nel corso del 2015, è di recuperare il debito manutentorio pregresso garantendo elevati livelli di funzionalità alla rete esistente, privilegiando interventi di manutenzione straordinaria rispetto a nuove opere, assicurando altresì una maggiore omogeneità alle strade in gestione nonché presidiare il processo di pianificazione della rete attraverso un`analisi integrata dei costi/benefici e della soddisfazione della domanda.
- Risorse Umane. Ad oggi Anas dispone di circa 6000 dipendenti diffusi sul territorio nazionale, con modalità eterogenee di gestione dei processi operativi e di staff. La media di esternalizzazione dei servizi di Manutenzione Ordinaria è pari al 70%.
L`obiettivo è di assicurare una maggiore razionalità di gestione dei processi territoriali, operativi e di staff attraverso indicatori e metriche condivise, sfruttando le opportunità derivanti dalla gestione diretta delle attività distintive caratterizzanti la manutenzione ordinaria. Il Piano prevede quindi la definizione di un nuovo modello organizzativo dell`esercizio aziendale, la cui implementazione necessiterà dell`acquisizione dal mercato del lavoro di professionalità, tecniche ed operative, definite nella conseguente determinazione dei fabbisogni, al fine di migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti stradali, potenziando il presidio del territorio e innalzando il livello di sicurezza della rete Anas.
- Asset aziendali. Anas dispone di 3.642 immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale, di cui la maggior parte costituita da fabbricati (2.339) e case cantoniere (1.244). L`obiettivo è di valorizzare gli asset aziendali, facendo leva su business complementari ed ottimizzando gli immobili in dotazione. Si tratta di iniziative già avviate nel corso del 2015, come la valorizzazione delle case cantoniere.
- Investimenti. L`ammontare di investimenti medio annuo di circa 2 miliardi, a partire dal 2011, ha subìto una costante flessione scendendo nel 2015 a 1,7 miliardi. Numerosi elementi di criticità, presenti in tutte le fasi della filiera degli investimenti - problemi nei finanziamenti disponibili, modifiche nelle procedure autorizzative, crisi finanziaria, fallimento del modello di Contraente Generale - hanno determinato questa riduzione degli investimenti.
L`obiettivo è di raggiungere stabilmente 3 miliardi/anno di investimenti attraverso il rilancio e la riorganizzazione della «struttura produttiva» e le modalità di project management degli investimenti. Questo percorso, già avviato, passa altresì tramite l`efficientamento ed il potenziamento delle attività di pianificazione, progettazione, appalto e realizzazione di nuove opere/manutenzione straordinaria.
- Contenzioso. Anas presenta una elevata esposizione per contenziosi e riserve iscritte per lavori pari a circa 9 miliardi da parte delle imprese appaltatrici. Circa il 60% del contenzioso lavori è antecedente al 2013, in un caso risale al 1986.
L`obiettivo è di adottare azioni, già avviate a partire dal 2015, finalizzate alla riduzione del contenzioso, razionalizzando le attività di procurement, al fine di incrementare la trasparenza e presidio delle attività
- Assetto normativo/Autonomia finanziaria. Le rigidità gestionali, le complessità procedurali e la mancanza di autonomia economico-finanziaria, aspetti questi determinati dall`attuale assetto normativo e dal modello di funzionamento, si riflettono anche nel peggioramento della posizione finanziaria netta della Società.
Rientra pertanto tra i principali obiettivi aziendali, assicurare una autonomia finanziaria attraverso un meccanismo regolato, stabile a medio-lungo termine, teso all`efficienza e basato sulle performance della rete e dei volumi di traffico.
Il Piano Industriale individua tre diversi modelli alternativi di autonomia finanziaria: accisa carburante, vignette, pedaggio, focalizzando l`attenzione sull`ipotesi tariffaria legata all`accisa sul carburante che prevede in particolare:
? Raccolta operata da Anas su una quota parte del costo carburante, sostitutiva di accisa esistente;
? Mediazione del rapporto con utenti da compagnie petrolifere;
? Possibilità di meccanismi di esclusione specifici su chi non usa la strada e di estensione ad altri gestori stradali.
Questo modello comporta una serie di benefici principalmente dovuti al prelievo proporzionale al traffico, alla certezza dell`incasso ed alla assenza di oneri aggiuntivi per utenti.
- Trend ricerca e innovazione. Il settore di riferimento presenta evoluzioni
continue sui materiali e le tecnologie, finalizzate a migliorare la sicurezza, i sistemi di monitoraggio, la sostenibilità ambientale e la gestione del patrimonio stradale.
In questo ambito l`obiettivo di Anas, già avviato, è di valorizzare la ricerca su materiali, metodologie e tecnologie innovative, utilizzando l`opportunità di finanziare e realizzare l`innovazione su strada e potenziando le infrastrutture tecnologiche.

`Ai fini del raggiungimento degli obiettivi strategici - ha spiegato Armani - che in via principale riguardano l`autonomia finanziaria, il raggiungimento di quota tre miliardi di investimenti l`anno e il maggior presidio e qualità della nostra rete, abbiamo identificato tre pilastri che contribuiscono al raggiungimento delle importanti sfide che ci siamo posti. Si tratta di efficienza gestionale ed operativa, che comporta interventi per la dematerializzazione, il potenziamento dell`integrità informativa e l`efficienza organizzativa; trasparenza ed ottimizzazione degli appalti, finalizzata al potenziamento della trasparenza, alla razionalizzazione del contenzioso ed alla ottimizzazione di appalti e acquisti; sviluppo delle risorse umane e delle tecnologie, con l`obiettivo di potenziare le infrastrutture tecnologiche, sviluppare le risorse umane e rafforzare il Brand`.

E` quindi particolarmente significativo il focus declinato all`interno del Piano Industriale che riguarda quattro iniziative chiave:
1. Un nuovo modello di esercizio che prevede un`internalizzazione delle attività di manutenzione oltre ad un`ottimizzazione della qualità del presidio stradale con 900 risorse aggiuntive sul personale di esercizio. La ridefinizione del modello di esercizio ha lo scopo di consolidare il proprio ruolo di migliore gestore della rete stradale nazionale ed ottimizzare le risorse finanziarie impegnate per le attività di manutenzione ed esercizio;
2. Un nuovo bilanciamento delle attività territoriali mediante la creazione di aree sovra compartimentali che possano realizzare una sinergia di processo, lasciando al compartimento la responsabilità sulle strade. In particolare l`intero territorio nazionale sarà suddiviso in 8 Macroaree Territoriali caratterizzate da un`omogenea distribuzione delle risorse umane, dei km gestiti e delle superfici, con l`obiettivo di assicurare: maggior presidio delle attività di esercizio; accentramento dei processi amministrativi e di supporto nonché della gestione delle Nuove Opere; allocazione di risorse in funzione di indicatori di efficienza/efficacia; adeguati rapporti gerarchico-funzionali con le relative strutture di Direzione Generale.
3. La riorganizzazione delle partecipazioni. Anas, con l`obiettivo di sviluppare sinergie, efficienze, competenze specialistiche e ridurre i costi di governante, ha avviato un progetto di razionalizzazione delle partecipazioni, che prevede anche la costituzione di una Newco per le partecipazioni detenute in aziende che operano nel settore delle concessioni a pedaggio e sul mercato estero.
4. Il riavvio degli investimenti volto a liberare le potenzialità dell`Azienda. All`interno del Piano Industriale, sono state individuate una serie di iniziative finalizzate ad efficientare e potenziare le attività di pianificazione, progettazione, appalto e realizzazione di nuove opere/manutenzione straordinaria. Si tratta di investimenti legati alla progettazione di interventi per un valore fino a 32 miliardi; di interventi da appaltare fino a 22 miliardi e di 14 miliardi di interventi da eseguire. Oltre alle iniziative volte ad efficientare e potenziare la filiera degli investimenti, sono previste 100 risorse aggiuntive per il personale tecnico da dedicare alla progettazione e alla direzione lavori.

Per quanto concerne i dati economici delle azioni del Piano Industriale, il volume complessivo di ricavi e risparmi economici previsti nell`arco di Piano (2016-2020) per le diverse iniziative previste ed in corso di attuazione è di 570 milioni, di cui 520 milioni di risparmi economici e 50 milioni di maggiori ricavi. Inoltre le iniziative del Piano Industriale consentiranno una riduzione dei costi di manutenzione delle strade di competenza Anas di circa il 3,2%, da 21,7 mila euro/km a 21mila euro/km. La riduzione è ancora più pronunciata se si considera lo sforzo in atto per recupero del livello di servizio.

Lazio, Roma,

Case Cantoniere, presentato il bando di gara per i primi 30 immobili sulla rete Anas Diventeranno alberghi, ristoranti e punti di informazione turistica

Al via un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell`ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari
E` stato presentato oggi il bando di gara per mettere sul mercato, in regime di concessione, le prime 30 case cantoniere sulla rete stradale Anas. Il progetto di riqualificazione degli immobili è il frutto della collaborazione tra Anas, Ministero per i Beni Culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Agenzia del Demanio che lo scorso dicembre 2015 avevano sottoscritto un Protocollo d`intesa per la valorizzazione delle case cantoniere. A tale scopo un tavolo tecnico composto dai firmatari ha lavorato in questi mesi per definire le modalità per rendere operativo il progetto e lo standard di servizi che ciascuna casa cantoniera dovrà offrire al cliente stradale, assicurando così la massima uniformità alla rete e conservando al tempo stesso un forte elemento identitario.

Sono entrate a far parte di questa prima fase del progetto di riqualificazione quelle case che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio.
Le case nate nel 1830, caratterizzate da quel colore rosso pompeiano che le ha rese celebri e riconoscibili nel tempo, diventeranno alberghi, ristoranti, bar e punti di informazione, restando un punto di riferimento importante a sostegno degli automobilisti.

L`obiettivo del progetto pilota è, infatti, quello di aumentare i servizi al cliente stradale, sviluppando un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all`efficienza energetica, alla sicurezza e all`innovazione tecnologica delle infrastrutture. E ancora: promuovere l`identità territoriale evidenziando le unicità del patrimonio locale. Le nuove attività imprenditoriali saranno lo strumento per far conoscere e apprezzare gli aspetti naturalistici, storici, culturali ed enogastronomici del territorio in cui si trova la casa cantoniera. Un altro aspetto importante del progetto sarà il coinvolgimento nella promozione e nella realizzazione dell`iniziativa imprenditoriale di altre realtà esistenti sul territorio.

Le prime 30 case oggetto di riqualificazione si trovano in Valle d`Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia.
La ristrutturazione dell`immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.

`Utilizzare la Ieva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare - ha dichiarato Roberto Reggi - è un`occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte sono numerose le iniziative che l`Agenzia del demanio ha avviato per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto delle case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese`.

`Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere - ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani - rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell`ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell`azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l`identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio`.

Il bando di gara
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: sono le tipologie del servizio che le case cantoniere inserite nel progetto pilota dovranno offrire ai clienti su tutto il territorio.
Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: ai fini dell`aggiudicazione conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.
La ristrutturazione dell`immobile è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara.

Il bando di gara per la `Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere` è stato pubblicato venerdì 15 luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n. 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del 31/10/2016. L`obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.casecantoniere.it

Roma, 20 luglio 2016

Umbria, Perugia,

Progetto `Case Cantoniere`: workshop di Anas e Comune di San Vincenzo (LI) per la presentazione del bando di concessione

Presentato un modello innovativo di gestione che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari nel rispetto del paesaggio e dell`ambiente
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità, saranno le nuove caratteristiche delle Case Cantoniere Anas inserite nel progetto pilota di valorizzazione per creare nuove opportunità imprenditoriali nel settore turistico ricettivo. `È questo uno dei principali obiettivi del progetto - ha ricordato Claudio Arcovito Responsabile Brand e Immagine di Anas, in occasione del workshop che si è svolto oggi a San Vincenzo, in provincia di Livorno, per illustrare il bando di gara delle prime 30 case - che punta a riqualificare il patrimonio storico-culturale delle case cantoniere di Anas, creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio`.
Il bando di gara per la concessione degli immobili è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative e interessa anche un immobile nel comune di San Vincenzo (loc. Santa Costanza). `Ai fini dell`aggiudicazione - ha spiegato Arcovito - conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas`.

La ristrutturazione delle Case Cantoniere sarà a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione la cui base d`asta è compresa tra i 1.500 e i 1.800 euro al mese, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa e le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara. L`originalità del progetto, la sua sostenibilità economica e la capacità di promuovere le eccellenze del territorio saranno comunque l`elemento di valutazione più importante per l`aggiudicazione.

`In sostanza - ha aggiunto Arcovito - chi si aggiudica la gara disporrà per 10 anni di una Casa Cantoniera completamente ristrutturata, posizionata in un crocevia strategico, per svolgere attività di ristorazione, ricettiva, bar, vendita prodotti tipici e gli eventuali servizi specifici previsti dal progetto vincente, a fronte di un canone di affitto ed un contributo variabile, da lui stesso proposto, che può andare da un minimo dello 0,1% fino ad un massimo del 5% del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. Si tratta di una grande occasione, tenuto anche conto che le destinazioni d`uso commerciali delle case Cantoniere sono state oggetto di protocolli d`intesa firmati con i vari Comuni competenti per territorio. A questo proposito ringrazio il Sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini, per la grande attenzione e il supporto offerto nella promozione di questo progetto`.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito web dell`Anas dedicato al progetto: www.casecantoniere.it.

Firenze, 27 ottobre 2016

Toscana, Firenze,

Progetto `Case Cantoniere`: workshop di Anas con i Comuni di Castagneto Carducci (LI) e Rapolano Terme (SI) per la presentazione del bando per la concessione degli immobili

Presentato un modello innovativo di gestione che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari nel rispetto del paesaggio e dell`ambiente
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità, saranno le nuove caratteristiche delle Case Cantoniere Anas inserite nel progetto pilota di valorizzazione per creare nuove opportunità imprenditoriali nel settore turistico ricettivo. `È questo uno dei principali obiettivi del progetto - ha ricordato Claudio Arcovito Responsabile Brand e Immagine di Anas, in occasione dei due workshop che si sono svolti oggi a Castagneto Carducci e Rapolano Terme per illustrare il bando di gara delle prime 30 case - che punta a riqualificare il patrimonio storico-culturale delle case cantoniere di Anas, creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio`.
Il bando di gara per la concessione degli immobili è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative e interessa anche due immobili a nel comune di Castagneto Carducci (Bolgheri e Accattapane) e un immobile nel comune di Rapolano Terme (Colonna del Grillo). `Ai fini dell`aggiudicazione - ha spiegato Arcovito - conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas`.

La ristrutturazione delle Case Cantoniere sarà a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione la cui base d`asta è compresa tra i 1.500 e i 1.800 euro al mese, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa e le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara. L`originalità del progetto, la sua sostenibilità economica e la capacità di promuovere le eccellenze del territorio saranno comunque l`elemento di valutazione più importante per l`aggiudicazione.

`In sostanza - ha aggiunto Arcovito - chi si aggiudica la gara disporrà per 10 anni di una Casa Cantoniera completamente ristrutturata, posizionata in un crocevia strategico, per svolgere attività di ristorazione, ricettiva, bar, vendita prodotti tipici e gli eventuali servizi specifici previsti dal progetto vincente, a fronte di un canone di affitto ed un contributo variabile, da lui stesso proposto, che può andare da un minimo dello 0,1% fino ad un massimo del 5% del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. Si tratta di una grande occasione, tenuto anche conto che le destinazioni d`uso commerciali delle case Cantoniere sono state oggetto di protocolli d`intesa firmati con i vari Comuni competenti per territorio. A questo proposito ringrazio i Sindaci di Castagneto Carducci e Rapolano Terme per la grande attenzione ed il supporto offerto nella promozione di questo progetto`.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito web dell`Anas dedicato al progetto: www.casecantoniere.it.

Firenze, 26 ottobre 2016

Emilia Romagna, Bologna,

Progetto `Case Cantoniere`: workshop di Anas e Comune di Berceto per la presentazione del bando per la concessione degli immobili in provincia di Parma

Presentato oggi un modello innovativo di gestione che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari nel rispetto del paesaggio e dell`ambiente
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità, saranno le nuove caratteristiche delle Case Cantoniere Anas inserite nel progetto pilota di valorizzazione per creare nuove opportunità imprenditoriali nel settore turistico ricettivo. `È questo uno dei principali obiettivi del progetto - ha ricordato Claudio Arcovito Responsabile Brand e Immagine di Anas, in occasione di un workshop tenutosi oggi a Berceto per illustrare il bando di gara delle prime 30 case - riqualificare il patrimonio storico-culturale delle case cantoniere di Anas, creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio`.
Il bando di gara per la concessione dell`immobile è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative e- per quanto riguarda la provincia di Parma, interessa due immobili a Berceto e Fornovo di Taro. `Ai fini dell`aggiudicazione - ha spiegato Arcovito - conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas`.
Tra i vari temi trattati è emerso che la ristrutturazione della Casa Cantoniera è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione la cui base d`asta è compresa tra i 1.500 e i 1.800 euro al mese, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa e le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara. L`originalità del progetto, la sua sostenibilità economica e la capacità di promuovere le eccellenze del territorio saranno comunque l`elemento di valutazione più importante per l`aggiudicazione.
`In sostanza - ha commentato Arcovito prendendo l`esempio della prestigiosa casa cantoniera di Terracina - chi si aggiudica la gara disporrà per 10 anni di una Casa cantoniera completamente ristrutturata, posizionata in un crocevia strategico, per svolgere attività di ristorazione, ricettiva, bar, vendita prodotti tipici e gli eventuali servizi specifici previsti dal progetto vincente, a fronte di un canone di affitto di circa 1700 euro al mese ed un contributo variabile, da lui stesso proposto, che può andare da un minimo dello 0,1% fino ad un massimo del 5% del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. Si tratta di una grande occasione, tenuto anche conto che le destinazioni d`uso commerciali delle case Cantoniere sono state oggetto di protocolli d`intesa firmati con i vari Comuni competenti per territorio. A questo proposito ringrazio il Sindaco di Berceto, per la grande attenzione ed il supporto offerto nella promozione di questo progetto`.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito web dell`Anas dedicato al progetto: www.casecantoniere.it

Lazio, Roma,

Anas, bando Case Cantoniere: proroga termini presentazione offerte

C`è tempo fino al 15 novembre per presentare le offerte. L`Azienda ha deciso di rispondere positivamente alle numerose richieste di proroga degli imprenditori per favorire la massima partecipazione
Anas, in relazione al bando di gara per mettere sul mercato, in regime di concessione, le prime case cantoniere, pubblica oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 118 la proroga del termine di presentazione delle offerte dal 31 ottobre al 15 novembre 2016, sempre entro le ore 12.00.

Anas ha infatti accolto con soddisfazione il forte interesse sul bando per questo primo progetto pilota ed ha quindi risposto positivamente alle richieste di proroga al fine di favorire la massima partecipazione alla gara alla luce anche delle numerose richieste pervenute e tenuto conto dell`innovatività dell`iniziativa.

Il bando per la Concessione della gestione e valorizzazione degli immobili, era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 luglio. L`obiettivo del progetto frutto della collaborazione tra Anas, Ministero per i Beni Culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Agenzia del Demanio, è quello di aumentare i servizi al cliente stradale, sviluppando un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all`efficienza energetica, alla sicurezza e all`innovazione tecnologica delle infrastrutture.
Le prime case oggetto di riqualificazione si trovano in Valle d`Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. La ristrutturazione dell`immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.casecantoniere.it

Roma, 12 ottobre 2016

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