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Anas in Europa: la rete stradale TEN-T

Anas è il concessionario stradale europeo con il maggior numero di km gestiti.

La rete stradale Anas è parte della rete stradale europea e Anas partecipa attivamente allo sviluppo e funzionamento della Rete stradale transeuropea dei trasporti (TEN-T) contribuendo così, in sinergia con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea incaricata, già con il Trattato di Maastricht del 1992, di costituire e sviluppare le reti transeuropee nel settore dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia per:

  • contribuire allo sviluppo del mercato interno
  • rafforzare la coesione economica e sociale
  • collegare le regioni insulari, prive di sbocchi al mare e periferiche alle regioni centrali dell'Unione
  • rendere il territorio dell'UE più accessibile ai paesi limitrofi

In particolare, i trasporti sono cruciali per l'economia europea: l'Europa per crescere e prosperare ha bisogno di buone connessioni e la politica infrastrutturale dell'UE ha l’obiettivo di consentire di realizzare nei 27 Stati membri una rete europea dei trasporti robusta e capace di promuovere la crescita e la competitività.

 

La Rete TEN-T, istituita con Decisione n. 1692/96/CE del 23 luglio 1996 che ne ha fissato i parametri generali e oggi disciplinata dal Regolamento (UE) 2024/1679, comprende infrastrutture di trasporto e applicazioni telematiche, nonché misure che promuovono la gestione e l’uso di tale infrastruttura e rendono possibili l’istituzione e la gestione di servizi di trasporto efficienti e sostenibili.

 

La Rete TEN-T comprende molteplici infrastrutture di trasporto, incluse le infrastrutture per la diffusione di carburanti alternativi, i sistemi ICT per i trasporti e le misure volte a promuovere la gestione e l'uso efficienti di tali infrastrutture e a consentire la creazione e il funzionamento di servizi di trasporto sostenibili ed efficienti.

La premessa del Regolamento è che la Rete TEN-T è costituita, in gran parte, da infrastrutture esistenti e, quindi, per raggiungere pienamente gli obiettivi della nuova politica della Rete TEN-T è necessario stabilire requisiti uniformi per le infrastrutture e assicurare che i progetti di interesse comune contribuiscano allo sviluppo della Rete TEN-T attraverso la creazione di nuove infrastrutture di trasporto, la manutenzione e il miglioramento di quelle esistenti e attraverso misure che ne promuovano l'uso efficiente delle risorse e la resilienza.

L'obiettivo generale dello sviluppo della Rete TEN-T (art.4 par. 2) è, pertanto, quello di creare un'unica rete di trasporto multimodale di alta qualità a livello UE.

Lo sviluppo graduale delle tratte prioritarie dell’UE è scadenzato come segue (Art. 6, comma 1):

  • il completamento della Rete centrale (Core network) - costituita da tutte le infrastrutture di trasporto esistenti e pianificate della Rete TEN-T, nonché dalle misure che promuovono l'uso efficiente e socialmente e ambientalmente sostenibile di tali infrastrutture - entro il 31 dicembre 2030;
  • il completamento della  Rete centrale estesa (Extended core network) entro il 31 dicembre 2040;
  • il completamento della Rete Comprehensive (Comprehensive network) entro il 31 dicembre 2050.

 

Le prime due Reti sono da realizzare in via prioritaria per raggiungere gli obiettivi della politica della Rete TEN-T.

Il nuovo Regolamento revisiona il Regolamento (UE) n. 1315/2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della Rete TEN-T e costituisce un'azione chiave del Green Deal europeo e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.

La revisione del Regolamento TEN-T ha inteso conseguire quattro obiettivi principali:

1 - rendere i trasporti più ecologici mettendo a disposizione la base infrastrutturale adeguata per alleviare la congestione e ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento di aria e acqua;

2 - agevolare il trasporto senza soluzione di continuità ed efficiente, promuovendo la multimodalità e l'interoperabilità tra i modi di trasporto TEN-T e integrando meglio i nodi urbani nella rete.

3 - aumentare la resilienza della Rete TEN-T rispetto ai cambiamenti climatici e ad altri rischi naturali o a disastri provocati dall'uomo;

4 - migliorare l'efficienza degli strumenti di governance della Rete TEN-T, razionalizzare gli strumenti di comunicazione e monitoraggio e riesaminare la progettazione della Rete TEN-T.

Le mappe ufficiali della Rete possono essere consultate al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/transport/infrastructure/tentec/tentec-portal/map/maps.html

 

La mappa riportata di seguito rappresenta l’infrastruttura stradale della Rete TEN-T di competenza Anas che, al 31 dicembre 2024, si sviluppa per un’estensione di 4.634,20 km, di cui 789,07 km appartenenti alla Core network  e 3.845,13 km alla Comprehensive network.

Rete_Ten

 

Fondamentali sono i Corridoi di trasporto europei, costituiti dalle parti della Rete centrale (Network Core) o della Rete centrale estesa (Network Extended Core) che rivestono la massima importanza strategica per lo sviluppo di infrastrutture interoperabili di alta qualità e di prestazioni operative elevate.

Secondo l’Art. 11 del nuovo Regolamento i Corridoi (le cui mappe sono scaricabili al link TEN-T Maps of the European Transport Corridors - European Commission) sono:

  1. Atlantico;
  2. Mar Baltico - Mar Nero - Mar Egeo;
  3. Mar Baltico - Mar Adriatico;
  4. Mediterraneo;
  5. Mare del Nord - Reno - Mediterraneo;
  6. Mare del Nord – Baltico;
  7. Reno - Danubio;
  8. Scandinavo - Mediterraneo;
  9. Balcani occidentali - Mediterraneo orientale.

Scarica la mappa dei Corridoi di trasporto europei 

 

Alla luce di quanto sopra, i corridoi che interessano l’infrastruttura stradale di competenza Anas sono:

  1. Scandinavo – Mediterraneo: asse nord-sud cruciale per l'economia europea. Attraversando il Mar Baltico dalla Finlandia e dalla Svezia e passando attraverso la Germania, le Alpi e l'Italia, collega i principali centri urbani e porti della Scandinavia e della Germania settentrionale ai centri industrializzati di produzione della Germania meridionale, dell'Austria e del Nord Italia e quindi ai porti italiani e della Valletta. Tra le opere inserite nel Corridoio figura anche il Ponte sullo Stretto di Messina.
  2. Balcani occidentali – Mediterraneo orientale: che collega gli Stati membri dell'Europa centrale con i porti dell'Adriatico e del Mediterraneo orientale attraverso i Balcani occidentali. Attraversa i seguenti otto Stati membri dell'UE: Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Bulgaria, Grecia, Cipro e Italia, oltre a Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo* [* Questa designazione non pregiudica le posizioni sullo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il parere della Corte internazionale di giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo], Albania e Macedonia settentrionale.
  3. Baltico – Adriatico: è uno dei più importanti assi stradali e ferroviari transeuropei che collega il Mar Baltico al Mare Adriatico attraversando zone industrializzate che vanno dalla Polonia meridionale (Slesia superiore) a Vienna e Bratislava, alla Regione delle Alpi orientali e all'Italia settentrionale;
  4. Mediterraneo: che collega la Penisola iberica con il confine ungaro-ucraino costeggiando il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia per poi attraversare le Alpi nell'Italia settentrionale in direzione est, toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia, e proseguire verso l'Ungheria. A parte il fiume Po e qualche altro canale nel Norditalia, il corridoio è essenzialmente stradale e ferroviario.

 

Nello sviluppo dei Corridoi di trasporto europei, la priorità generale sarà data, lato settore stradale, alle misure necessarie per lo sviluppo di una rete stradale sicura e protetta, con sufficienti infrastrutture per i carburanti alternativi e aree di parcheggio sicure e protette (Art.13, comma 1, lettera d).

 

Il testo tiene conto delle esigenze militari (peso o dimensione del trasporto militare) nella costruzione o nell'ammodernamento di infrastrutture che si sovrappongono alle reti di trasporto militare, al fine di garantire il trasferimento senza soluzione di continuità di truppe e attrezzature.

Entro un anno dall'entrata in vigore delle norme, la Commissione dovrà condurre uno studio sui movimenti su larga scala in tutta l'UE al fine di agevolare la pianificazione della mobilità militare.

Immagine della bandiera europea

La nostra storia

Tracciare un quadro storico esaustivo di Anas richiederebbe di ripercorrere le tappe salienti della sua storia sin dalle origini del sistema infrastrutturale viario italiano: parte della rete di comunicazione stradale che ad oggi rientra sotto la competenza dell’azienda trae infatti origine dalle antiche opere di viabilità realizzate fin dai tempi dei romani.

Tuttavia, è a partire dall’industrializzazione e dalla proclamazione dell’Unità d’Italia che sono state poste le basi più recenti per l’ammodernamento della rete stradale italiana e fornito un contributo fondamentale alla modernizzazione del Paese, influenzandone lo sviluppo economico e culturale.

 

Verso la fine del primo decennio del Novecento sono percorribili circa 138.097 km di strade, a fronte dei 89.765 km che risultavano realizzati alla vigilia del 1865.

Alcuni anni dopo la fine della Grande Guerra viene sviluppato un progetto altamente innovativo: l’autostrada, ovvero “una nuova strada riservata esclusivamente al traffico a motore”. Con la realizzazione della Milano-Laghi, il 21 settembre 1924, viene inaugurata la prima autostrada del mondo.

immagine con testo che presenta i principali avvenimento della storia di Anas

Dall'Aass all’Anas

La priorità assegnata, anche per ragioni propagandistiche, all’obiettivo di sviluppo della rete stradale dal governo fascista, porta nel 1928 alla nascita dell’A.A.S.S., Azienda Autonoma Statale della Strada. All’azienda viene affidato da subito il difficile compito di gestire strade per complessivi 20.622 km.

Immagine di un'aiuola che raffigura la sigla AASS

L’opera di edificazione stradale del fascismo ebbe un suo punto di forza nella costruzione di nuove vie di comunicazione nei territori africani annessi al cosiddetto “Impero”. Con la creazione delle colonie, l'A.A.S.S. si impegnò infatti nella realizzazione di oltre 7000 km di strade nei territori conquistati.

Doppia immagine raffigurante lavori stradali nelle colonie italiane ai tempi del fascismo

Il secondo Dopoguerra

Finita la guerra, all'indomani del referendum che avrebbe visto l'Italia diventare una repubblica, l’A.A.S.S. viene soppressa e, in sua sostituzione, con Decreto del 27 giugno 1946 viene istituita l’Anas, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali.

Durante gli anni della ricostruzione del paese l'Anas è in prima fila, operando su ben 21.146 km di arterie per riparare la rovina di strade e ponti.

Doppia immagine raffigurante ricostruzioni di viadotti nel secondo dopoguerra

Meno di dieci anni dopo sarebbe iniziato il fenomeno della motorizzazione di massa. Non è un caso, perciò, se proprio a partire dal 1955 comincia il grande incremento della rete autostradale. Si passa così da 500 km di autostrade a 5500 nel 1975.

 

Gli anni ‘60

Nel 1961, un'apposita legge opera un riordino strutturale dell'Anas e ne modifica parzialmente la denominazione in Azienda nazionale autonoma delle strade. Anche la rete di competenza subisce un notevole incremento, passando a 35.169 km nel 1963 e a 42.800 nel 1970.

I primi anni sessanta sono caratterizzati dal “miracolo economico”, durante il quale si assiste a un vertiginoso sviluppo dei consumi privati.

Doppia immagine raffigurante tratte stradali Anas negli anni 60

La crescita economica del periodo porta all’esigenza di “allargare” i confini del Paese. Infatti, nella seconda metà del secolo scorso, vengono realizzate due grandi opere: il Traforo del Gran San Bernardo (aperto nel 1964) e il Traforo del Monte Bianco (inaugurato nel 1965), facilitando il passaggio di merci e persone.

 

Gli anni ‘70

Nonostante la crisi petrolifera del 1973, prosegue il miglioramento delle infrastrutture viarie. Nel 1974 viene ultimata l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la maggiore opera realizzata direttamente dallo Stato italiano, i cui lavori erano iniziati nel 1962. Nel 1975 iniziano i lavori per il Traforo del Frejus, aperto 5 anni dopo.

Doppia immagine raffigurante viadotti della Salerno - Reggio Calabria

 

Gli anni '80

Il decennio, che in generale vede in economia una notevole ripresa degli investimenti, si caratterizza per il Piano Decennale per la Viabilità di Grande Comunicazione, ai sensi della legge 531/1982, e per l'aumento del chilometraggio della rete affidata all'Anas a seguito dei riclassamenti chiesti dalle Province.

Negli anni Ottanta l'Anas rivoluziona l'organizzazione di presidio delle strade statali, basata precedentemente sui cantoni, passando alla rete dei centri e nuclei di manutenzione.

Gli anni Ottanta si chiudono con la tornata dei lavori straordinari in vari capoluoghi di provincia per i Campionati Mondiali di Calcio, che prendono il via l'8 giugno del 1990.

Doppia immagine raffigurante un ponte su un fiume ed un cantiere autostradale

 

Gli anni ‘90

Con Decreto Legislativo n°143 del 26 febbraio 1994 e Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 luglio 1995 l'Anas si trasforma in Ente nazionale per le strade, ente pubblico economico, pur mantenendo la stessa denominazione.

Doppia immagine raffigurante l'ingresso e l'interno di una galleria

Eventi tragici (l'incendio della galleria del Monte Bianco) e l'opportunità offerta dalle privatizzazioni delle aziende Iri inducono l'Ente a varare momenti innovativi quali: un programma per la sicurezza specie nelle gallerie, un apposito sistema informativo territoriale, gli investimenti nei settori del controllo tecnologico e di qualità e della previsione delle condizioni di circolazione.

 

Gli anni 2000

Nei primi anni del 2000 prende avvio il processo di regionalizzazione di una parte della rete stradale, con conseguente passaggio delle funzioni delegate all'Anas ad altri Enti territoriali.

Nel 2002, a seguito della Legge 8 agosto 2002, n.178, si attiva il processo di trasformazione di Anas in Società per Azioni, l’Assemblea degli Azionisti approva il nuovo Statuto Sociale e nomina il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. A partire dal 1° gennaio 2003 l'Anas diventa operativa come Spa.

Dal 1° ottobre 2007 Anas, già azionista di SITAF, del Traforo del Monte Bianco e della società Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A., diventa azionista di maggioranza della Stretto di Messina S.p.A. (ora in liquidazione), concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del Ponte sullo Stretto di Messina. Tra il 2007 e il 2008, l’Anas ha costituito, insieme alle Regioni Lombardia, Veneto, Lazio, Molise e Piemonte, società miste per la realizzazione e gestione di nuove infrastrutture autostradali.

Doppia immagine raffigurante due tratti autostradali

Il Bilancio 2008, approvato dall'Assemblea degli azionisti il 1° luglio 2009, si chiude con un utile di 3,5 milioni di euro: è la prima volta dalla nascita della SpA.

 

Dal 2010 a oggi

Nel corso del 2012 nasce la società Anas International Enterprise S.p.A., in un’ottica di riorganizzazione e rafforzamento delle iniziative estere.

Immagine di mezzi per l'appiattimento del manto stradale nuovo all'opera

 

A partire dal 1° ottobre 2012, in attuazione dell’art. 36 del Decreto Legge n. 98/2011 e s.m.i., e dell’art. 11 del Decreto Legge n. 216/2011 e s.m.i., avviene il subentro ex lege del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad Anas S.p.A. nelle funzioni di concedente della rete autostradale a pedaggio affidata in concessione.

Ad agosto dello stesso anno il Cipe approva il nuovo Contratto di Programma 2015, che costituisce una vera e propria discontinuità rispetto al passato, perché pone al centro dell’attività di Anas la manutenzione straordinaria della rete stradale e autostradale e persegue l’obiettivo di valorizzare e conservare gli asset esistenti.

Doppia immagine raffigurante l'interno di una galleria e mezzi per il rifacimento del manto stradale all'opera

 

Tra fine 2015 e inizio 2016 Anas avvia un ambizioso piano di valorizzazione e manutenzione straordinaria delle infrastrutture per recuperare il gap manutentorio accumulato negli anni passati, migliorare le performance qualitative delle strade anche con rilevanti investimenti in tecnologia (operazioni #bastabuche, #stradepulite e #stradatecnologica) e riaprire arterie che da anni sono chiuse o presentano limitazioni alla circolazione per problemi di frane o di dissesto idrogeologico del territorio (operazione #bastastradeabbandonate).

A dicembre 2016 viene completato l’ultimo grande cantiere nell’ambito dei lavori di ammodernamento, iniziati nel 2003, dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, la nuova "Autostrada del Mediterraneo".

Doppia immagine raffigurante due tratti dell'autostrada A2 del Mediterraneo

A gennaio 2018, l’ingresso nel Gruppo FS Italiane costituisce un’ulteriore fase del processo di trasformazione già avviato da Anas negli ultimi anni. 

Nel 2018 Anas celebra i 90 anni di storia, a partire dal 22 gennaio 2018 con l’incontro al Quirinale con il Presidente della RepubblicaSergio Mattarella. Il piano delle celebrazioni comprende una serie di iniziative e progetti culturali tra cui: il volume fotografico “La strada racconta”, realizzato insieme ad Ansa; il documentario di Rai Storia “Strade – 90 anni di storia italiana”; il format “Le Strade della Passione” in collaborazione con SKY, in onda all’interno del magazine “Icarus 2.0”; il Progetto “Le Strade della Solidarietà” con la Comunità di Sant'Egidio; il roadshow “Congiunzioni”, un viaggio per l’Italia attraverso otto città iniziato con la mostra “Mi ricordo la strada” presso la Triennale di Milano e proseguito sul truck personalizzato fino all’ultima tappa a Catania con l’evento “Innovation days”; la Guida di Repubblica “Le strade del cuore”; il francobollo celebrativo dei 90 anni di Anas; Muvias, il Museo Virtuale Anas (visita il sito www.muvias.it).

Stretto di Messina Spa

Stretto di Messina S.p.A. è la società del Gruppo Anas che ha la mission di progettare, realizzare e gestire il Ponte sullo Stretto di Messina.

È stata costituita l'11 giugno 1981 (a seguito della legge istitutiva n. 1158/1971). Dal 1° ottobre 2007 è controllata da Anas e dal 2013 è stata posta in liquidazione (ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221).

Dal 1° aprile 2023 - sul disposto del comma 491 dell’art. 1 della Legge n. 197/2023 - è stata revocata la liquidazione con effetto immediato, in deroga all’art. 2487- ter del codice civile.

 

Stretto di Messina in sintesi

 

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (in carica per il triennio 2023/2025)
Carica Nominativo
Presidente Recchi Giuseppe
Amministratore Delegato Ciucci Pietro
Consigliere Mariani Eleonora Maria
Consigliere Soccomanno Giacomo Francesco
Consigliere Nicotra Ida Agata

 

COLLEGIO SINDACALE (in carica per il triennio 2023/2025)
Carica Nominativo
Presidente Noce Paola
Sindaco Effettivo Zupo Vittorio
Sindaco Effettivo Branca Barbara
Sindaco Supplente Mongiello Giuseppe
Sindaco Supplente Ferraro Annalisa

 

COMPENSI/EMOLUMENTI
apri il pdf compensi ed emolumenti di Stretto di Messina S.p.A.

 

CAPITALE SOCIALE
€ 672.527.489,17

 

PARTECIPAZIONE AL CAPITALE SOCIALE (in aggiornamento)
Soci Azioni sottoscritte Percentuale
Ministero dell’Economia e delle Finanze 91.358.024 55,162%
Anas S.p.A 60.779.760 36,699%
Rete Ferroviaria Italiana S.p.A 9.653.755 5,829%
Regione Calabria 1.913.116 1,155%
Regione Siciliana 1.913.019 1,155%
TOTALE 165.617.674 100,000%

 

ULTIMI RISULTATI
Bilancio Risultato di Esercizio
al 31.12.2023 € -82.597.978
al 31.12.2022 (di liquidazione) € 329.160
al 31.12.2021 (di liquidazione) € 47.095

 

Sito web: www.strettodimessina.it

Italia, Direzione Generale,

ESODO ESTIVO: SULLA RETE ANAS IL TRAFFICO A LUGLIO +2% RISPETTO AL 2022 CRESCE DI PIU’ AL SUD (+4%) IN PARTICOLARE IN SICILIA (+5%) DECISA FINO AL PRIMO WEEK END DI SETTEMBRE LA SOSPENSIONE DI 811 CANTIERI

Anas viabilità

 

  • Flussi veicolari di luglio in aumento anche rispetto a giugno: + 6% con punte dell’11% al sud
  • Nel primo fine settimana di agosto 270mila passaggi di mezzi sul Grande Raccordo Anulare di Roma e 220mila sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo”.
    Il personale Anas è intervenuto per
    480 soccorsi meccanici e 154 incidenti
  • Bollino nero nella mattinata di sabato 12 agosto; bollino rosso venerdì, sabato pomeriggio e domenica.
    Nel lungo ponte di Ferragosto previsto traffico intenso in direzione sud sulle principali direttrici verso le località di villeggiatura, in uscita dai centri urbani e per i numerosi spostamenti locali  
  • In vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti oggi dalle 16.00 alle 22.00, domani sabato 12 agosto dalle 8 alle 22, domenica 13 agosto dalle 7.00 alle 22.00

 

Roma, 11 agosto 2023  

Flussi di traffico in crescita a luglio secondo l’Osservatorio del traffico Anas rispetto all’anno scorso: +2% su gran parte d'Italia, con un picco al Sud del +4% e in Sicilia del +5%.

Sulla rete Anas si è registrato un incremento degli spostamenti anche rispetto a giugno: +6% rispetto al mese precedente e in particolare dell’11% al Sud.

 

Secondo fine settimana di agosto con un sabato di bollino nero per le partenze del ponte di Ferragosto. In previsione dell’aumento dei flussi veicolari nella mattinata di sabato 12 agosto Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) presidia la rete per mantenere fluida la circolazione: con il monitoraggio costante del personale, il pronto intervento in caso di criticità e la massima riduzione possibile del numero dei cantieri attivi lungo la rete stradale e autostradale di competenza.

 

Il bilancio del primo fine settimana di esodo

Nel primo fine settimana di agosto sabato 5 e domenica 6, al sud, verso le località di villeggiatura, la strada più interessata da flussi veicolari è stata la A2 “Autostrada del Mediterraneo”: in due giorni sono transitati complessivamente oltre 220mila veicoli nella tratta Pontecagnano-Battipaglia, oltre 160mila tra Battipaglia ed Eboli, 95mila nell’ultima tratta campana, per poi passare a 77mila veicoli nel tratto appenninico fino all’innesto con la SS18 “Tirrena Inferiore” a Falerna, giungendo ai 47mila registrati in prossimità di Villa San Giovanni agli imbarchi per lo Stretto di Messina.

Sempre al meridione, lungo la SS106 “Jonica”, i passaggi sono stati circa 70mila nella tratta pugliese, 50mila in quella lucana, 60mila lungo SS106 Radd a Corigliano Calabro e 40 mila in prossimità di Cassano all'Ionio, per poi assestarsi sul resto dell’itinerario tra i 25 e i 30mila veicoli.

Sul versante tirrenico, lungo la SS18 “Tirrena Inferiore” sono stati registrati 61mila veicoli presso Paestum e circa 53mila a Eboli. In Sicilia sono stati invece oltre 100mila i veicoli sulla A29 “Palermo Mazara del Vallo” presso Cinisi e 60mila il picco sull’autostrada Catania Siracusa in località Carlentini.

Al nord, lungo la SS36 “Del Lago di Como e dello Spluga” i veicoli transitati sono stati complessivamente 162mila a Desio, circa 130mila a Lecco, 100mila ad Abbadia Lariana e circa 30mila nel tratto della provincia di Sondrio.

Nel nord-est, lungo la grande viabilità triestina, sono stati registrati 75mila veicoli sul Raccordo autostradale 13 in località Duino Aurisina, 45mila in prossimità del capoluogo del Friuli Venezia-Giulia. Sulla SS51 “di Alemagna” nel tratto di valle in prossimità Longarone, in provincia di Belluno, i veicoli sono stati circa 46mila.

Nel Centro Italia, il traffico in uscita dalla capitale è stato quello maggiore: sulla SS148 “Pontina” registrati quasi 100mila veicoli in prossimità di Ardea, sulla SS2 Bis “Cassia Veientana” circa 90mila in prossimità di Roma.

Come sempre il tracciato con maggiori carichi di traffico è stato il Grande Raccordo Anulare di Roma dove il picco nel fine settimana è stato di 270mila veicoli. In Abruzzo lungo la SS714 “Tangenziale di Pescara” oltre 70mila veicoli. In Romagna oltre 60mila sulla SS16 “Adriatica”, all’altezza di Ravenna e in Umbria 55mila transiti sulla SS675 “Umbro Laziale” a Terni.

Il personale Anas è intervenuto per 480 soccorsi meccanici e 154 incidenti.
Nelle aree circostanti le strade di competenza si sono verificati 17 incendi, quasi tutti al Sud.

 

Cosa c’è da sapere prima di partire

Sono 811 i cantieri sospesi nell’ambito del piano di mobilità estiva, pari al 74% del totale (erano 1.100 gli interventi in corso).  Tre cantieri su quattro sono stati quindi fermati fino al primo weekend di settembre.

Lungo la rete Anas per questo fine settimana di agosto è atteso traffico in costante aumento.  Viabilità Italia prevede bollino rosso, a partire dal pomeriggio di oggi, con un aumento nella mattinata di domani, sabato 12 agosto, contraddistinta da bollino nero. Successivamente bollino rosso nel pomeriggio di domani e per la giornata di domenica 13 agosto, con spostamenti in crescita verso le grandi direttrici.     

Ricordiamo che la panoramica completa dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/piani-interventi) e sul sito di Viabilità Italia.       

Le tratte interessate sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e ai valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.  Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.       

 Oggi dalle 16.00 alle 22.00, domani sabato 12 agosto dalle 8 alle 22 e domenica 13 agosto dalle 7.00 alle 22.00 è in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti.   

   

La mappa delle arterie più interessate dal flusso di veicoli

Il traffico potrebbe riguardare in particolare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).       

Infine, al nord, i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.       

Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi (link www.stradeanas.it/piani-interventi).       

La presenza su strada di Anas è di oltre 2200 risorse in turnazione costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

Sono in corso azioni preventive per garantire una vacanza sicura a bagnanti e diportisti.  Alla luce della consolidata collaborazione tra Guardia Costiera e Anas anche quest'anno la campagna di sicurezza rivolta a segnalare le emergenze in mare alla Guardia Costiera è condivisa da Anas attraverso i pannelli elettronici a messaggio variabile presenti sulla rete stradale italiana e sui canali social istituzionali dell'azienda.
Il claim diffuso è: “Per le emergenze in mare chiama la Guardia Costiera”. Vogliamo attraverso un impegno congiunto garantire vacanze tranquille prevenendo eventuali criticità in mare e lungo i litorali.  

 

Un viaggio informato      

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2023.    
Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:  

- VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai

- APP "VAI" di Anas, scaricabile gratuitamente in "App store" e in "Play store";   

- CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico; 

- Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.    

- Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.    

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas, società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere” e contro l’abbandono degli animali sulle strade #AmamieBasta.

Sicilia, Palermo,

Ponte di Messina, Pozzi: ‘Anas pronta a realizzare i raccordi alla rete stradale ed autostradale’

Oggi firmato a Palazzo Chigi l’Accordo di programma. Entro il 2011 completati lavori Sa-Rc, autostrade siciliane, Palermo-Messina e Nuova Statale Jonica
“L’Anas è pronta a realizzare i raccordi del Ponte di Messina alla rete stradale e autostradale. L’Accordo di Programma firmato oggi a Palazzo Chigi è un altro importante passo in avanti verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, che ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti del corridoio n. 1 Berlino-Reggio Calabria-Palermo”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi.

“L’Anas Spa partecipa con una quota di circa l’8% alla società Ponte sullo Stretto, quota che è pronta a far salire fino al 15%, ed è fiera di aver contribuito a sbloccare questa opera fondamentale per il sistema trasportistico italiano, avendo parte attiva nell’approvazione del progetto preliminare e nei vari passaggi societari”, ha affermato Il Presidente dell’Anas.

“Il Ponte ha bisogno di essere collegato a tutta la complessa rete intermodale dei trasporti. Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, l’accordo di programma individua i raccordi necessari a consentire l`operatività del ponte, e il progetto preliminare prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici ambientali e paesaggistici”, ha continuato Pozzi. “L’Anas farà fino in fondo la sua parte. In particolare siamo già impegnati a:
- completare entro la metà del 2007 la variante in galleria all`attuale autostrada A3 in corrispondenza di Forte Piale, per consentire il completamento del raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) tra il Ponte e l`autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Tale raccordo, tra l’altro, consentirà di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro di Villa S. Giovanni;
- delocalizzare le aree di servizio di Villa San Giovanni entro il dicembre 2005, per permettere l`apertura dei cantieri del Ponte e dei collegamenti;
- realizzare entro dicembre 2005 un sovrappasso autostradale fra le due ex aree di servizio di Villa San Giovanni per consentire la funzionalità del cantiere;
- realizzare le opere di collegamento al Ponte in affiancamento all`Autostrada Salerno-Reggio Calabria contemporaneamente ai lavori di adeguamento dell`Autostrada tra il km 427+000 ed il km 437+500, in modo che le rampe direzionali in entrata e uscita da e per il Ponte possano interconnettersi direttamente sull’autostrada A3, nel tratto compreso tra gli svincoli di S. Trada e Villa S. Giovanni”.

“Anche in questo caso non si parte da zero – ha spiegato il Presidente Pozzi -. L’iter è stato già avviato. Tali lavori, infatti, rientrano nell`ambito del Macrolotto n° 6 della Salerno-Reggio Calabria, il cui progetto definitivo è stato approvato il 31 luglio scorso dal Consiglio di Amministrazione dell`Anas, per un investimento complessivo di 675 milioni di euro. In agosto è stato pubblicato il bando di gara con il nuovo strumento del General Contractor e i cantieri partiranno entro l’autunno del 2004”.

Sul lato Sicilia, invece, occorrerà realizzare il tratto di collegamento stradale Annunziata-Giostra tra l`area di esazione del Ponte e le autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania, un collegamento lungo 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria), con una serie di svincoli lungo il percorso. Si tratta di interventi di competenza del Comune di Messina, per i quali è impegnata anche la Regione Sicilia.

“Al fine di monitorare lo stato dei lavori e il rispetto del cronoprogramma di tutte le opere, l’Anas parteciperà con un suo rappresentante al Collegio di Vigilanza previsto nell’Accordo di Programma”, ha detto Pozzi.

Ovviamente la piena funzionalità del Ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della strada statale 106 Jonica e delle autostrade siciliane, in particolare la Catania-Siracusa, la Siracusa-Gela e la Messina-Palermo.
“Uno degli obiettivi strategici dell’Anas - ha concluso Pozzi - è quello di portare a compimento entro il 2011, nei tempi di costruzione del Ponte, sia in Calabria che in Sicilia tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il Ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi”.

Roma, 27 novembre 2003

Sicilia, Palermo,

Ponte di Messina, Anas pronta a realizzare collegamenti alla rete autostradale

Il DG Sabato: ‘Accelerati lavori Sa-Rc, autostrade siciliane, Palermo-Messina e Nuova Statale Jonica’
“Il Ponte sullo Stretto di Messina ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee”. E’ il passaggio centrale dell’intervento del Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato, che è anche consigliere di amministrazione della Società Stretto di Messina Spa, alla tavola rotonda organizzata dall’Oice a Rapallo. “Il Ponte – ha detto Sabato - costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell’Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall’altro l’anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo”.

L’ingegnere Francesco Sabato, dopo aver precisato che l’Anas partecipa alla Società Stretto di Messina Spa con una quota azionaria di quasi l’8 per cento che potrebbe prossimamente salire al 15 per cento, ha sottolineato che il Ponte “ha bisogno di nascere non come una ‘cattedrale nel deserto’ ma come un’infrastruttura viva, collegata con tutta la complessa rete intermodale dei trasporti. Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l`operatività del ponte, e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici”.

Sul lato Sicilia, occorrerà realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l`area di esazione del Ponte e l`autostrada A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania, con una serie di svincoli lungo il percorso, che consentiranno un sistema di penetrazione a “pettine” nella città che concorrerà a decongestionare notevolmente il centro di Messina, che attualmente è interessato, come ho detto prima, da notevoli flussi di traffico. Sul lato Calabria, occorrerà invece costruire un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l`autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Tale raccordo, tra l’altro, consentirà di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.

“Entro la fine dell’anno concorderemo con la Società Stretto di Messina modi e tempi di realizzazione di tali opere”, ha aggiunto il DG dell’Anas Sabato.

Ovviamente la piena funzionalità del Ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della strada statale 106 Jonica e delle autostrade siciliane.
“Uno degli obiettivi dell’Anas è quello di portare a compimento, nei tempi di costruzione del Ponte, sia in Calabria che in Sicilia tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il Ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi”, ha affermato Sabato.

Sul versante calabrese, in appena un anno l’Anas ha attivato nuovi lavori sulla Salerno-Reggio Calabria per un investimento complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro, attraverso la pubblicazione dei bandi di gara di tre maxi-lotti, uno dei quali già aggiudicato e consegnato all’impresa, e gli altri due in fase di pre-qualifica. Si tratta di appalti che consentiranno di aprire nel 2004 nuovi cantieri su oltre 78 km di autostrada. Entro il primo trimestre del 2004, l’Anas appalterà i tre maxilotti restanti, facendo partire dunque tutti i lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria.
L’Anas ha sviluppato un impegno eccezionale anche per la nuova Statale 106 Jonica. In pochi mesi è stato mandato in gara il megalotto 4, tratto da Scanzano a Pisticci, per un importo di 143 milioni di euro e sono state avviate le procedure per l’appalto integrato del megalotto 5 (località Palizzi), del valore di 133 milioni di euro. Anche la progettazione degli altri tratti va avanti in modo celere. Il progetto definitivo dei megalotti 1 e 2 (valore complessivo 1 miliardi di euro) è stato già completato e per il megalotto 1 è in corso la conferenza dei servizi. Per la Variante di Nova Siri (costo 54 milioni di euro), è stato approvato il progetto preliminare ed è stato trasmesso al Cipe perché segua l’iter accelerato previsto dalla Legge Obiettivo. La progettazione preliminare dei megalotti 3 e 5 (valore complessivo 1,3 miliardi di euro) è in fase di conclusione, e sarà pronta entro l’anno. Per tutti gli altri megalotti, sono in fase avanzata di gara, di aggiudicazione o di consegna i servizi di progettazione preliminare.

Quanto alla Sicilia, l’Anas ha in corso o in fase di appalto lavori per 414,7 milioni di euro per il rifacimento a norma e secondo le tecniche più moderne degli impianti di illuminazione, e la manutenzione, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle autostrade A19 Palermo-Catania e A 29 Palermo-Mazara del Vallo-Trapani. Sono in corso, inoltre, le procedure di aggiudicazione per il maxi-bando dell’Anas volto al completamento del collegamento autostradale Catania-Siracusa, lungo 25 km. L’importo è di 804 milioni di euro: si tratta del maggiore appalto pubblico mai effettuato per la Sicilia, e anche in questo caso sarà utilizzata la nuova figura del general contractor. Presto partiranno nuovi cantieri per la realizzazione della Siracusa-Gela: il 10 luglio scorso il cda dell’Anas ha approvato i progetti esecutivi dei lavori di costruzione dei lotti 6,7 e 8 dell’arteria, per un importo complessivo di 209,1 milioni di euro.
Ovviamente, in funzione “Ponte”, sono fondamentali i lavori di completamento della Messina-Palermo. Il tratto di autostrada ancora da aprire al traffico è di 41 km. La parte iniziale, tra Furiano e Caronia, di 10,6 km, risulta già realizzata, anche se la mancanza di collegamenti con la viabilità esistente ne ha finora impedito la messa in esercizio. Il rimanente tratto della A20, compreso tra Caronia e Castelbuono, è in avanzata fase di realizzazione. ”Stiamo vigilando affinché la concessionaria rispetti i tempi di esecuzione – ha detto il DG dell’Anas -. Attualmente la percentuale di avanzamento lavori è dell’81% e siamo impegnati affinché l’autostrada venga interamente aperta al traffico entro il 2004”.

“Prima della conclusione dei lavori del Ponte, prevista per il 2011 – ha concluso Sabato - il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato. Il Ponte sullo Stretto sarà l’atto finale, l’anello fondamentale dell’asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell’Africa e del Mediterraneo”.

Roma, 31 ottobre 2003

Lazio, Roma,

Ponte sullo Stretto di Messina, il Presidente dell’Anas Ciucci: “Abbiamo agito unicamente in conformità delle leggi. Decisione su riforme assetto societario non sia motivata da ipotesi di cattiva gestione”


“La Società Stretto di Messina è oggi controllata per oltre l`80% dall`Anas, in attuazione di una legge approvata dal Parlamento un anno fa. Dal 2002 la Società è stata impegnata a realizzare il progetto preliminare del Ponte. Il nuovo Governo ritiene che il Ponte sia un`opera non prioritaria. La Società da me guidata si è subito adeguata a questo indirizzo, contenendo per almeno il 50 per cento i costi e gli organici che, va ricordato, erano stati approntati ed erano tarati per la realizzazione di una della più grandi opere del mondo. L’impegno al contenimento dei costi ovviamente prosegue. A tal proposito, io ritengo che l`ipotesi di sciogliere la Società non sia quella che permette di risparmiare i costi, anzi essa vanificherebbe gli investimenti (circa 200 milioni di euro) finora effettuati per predisporre il progetto preliminare il Ponte e per lo svolgimento delle gare internazionali e li trasformerebbe in una perdita secca, in un costo a fondo perduto. Tuttavia la decisione finale spetta al Governo e al Parlamento. Il nostro auspicio è che la decisione non sia motivata da ipotesi di cattiva gestione o di accuse di spreco di risorse pubbliche, poiché in questi anni abbiamo agito unicamente in conformità delle leggi, delle delibere Cipe, degli indirizzi governativi e di norme convenzionali. Io credo infine che i compiti, che l’emendamento affida ad una nuova Agenzia, potrebbero essere svolti, con maggiore immediatezza ed efficienza, da parte dello Stretto di Messina”. È quanto ha detto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, intervenendo alla sessione finale della Conferenza Nazionale “Opere Pubbliche: Sviluppo, Trasparenza, Tutela del Lavoro”, tenutasi oggi a Napoli.

Napoli, 20 ottobre 2007

Infrastrutture, confronto Italia-Cina sui grandi ponti nel mondo


Si è tenuto oggi a Roma il seminario “I grandi ponti in Cina e nel mondo”, promosso dall’Università IUAV di Venezia e dall’Anas, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Direttore del Dipartimento Costruzione dell’Architettura dell’Università IUAV Enzo Siviero, il Presidente di TY Lin International Man-Chung Tang, il Professore di ponti presso la Tongji University di Shangai Airong Chen, e il Direttore Centrale della Progettazione Anas Massimo Averardi. Nel corso dei lavori sono state approfondite e analizzate le esperienze progettuali e realizzative più interessanti prodotte nella Repubblica Popolare Cinese e in altri grandi Paesi.

“Questo seminario è un evento significativo in tema di grandi opere d’arte stradali - ha dichiarato Enzo Siviero, Direttore del Dipartimento Costruzione dell’Architettura dell’Università IUAV di Venezia - che in questo momento può servire da esempio per le future iniziative italiane. Da parte cinese c’è una grande attenzione alle qualità architettoniche e alla durabilità dei progetti del nostro Paese, proprio per il grande know how dei nostri progettisti e per la straordinaria tradizione del design italiano”.

“L’Italia - ha sottolineato Massimo Averardi Direttore Centrale Progettazione dell’Anas – fin dagli anni Sessanta ha una storia di alto livello nella progettazione e nella costruzione dei ponti. Il Viadotto Polcevera sulla A10, il primo ponte strallato in calcestruzzo costruito in Europa, ne è solo un esempio. Oggi l’Anas gestisce oltre 8.500 ponti con luce maggiore di 6 metri, per un’estensione complessiva di più di 900 km. Di questi il 79% è in cemento armato precompresso, funzionale all’orografia articolata della nostra penisola. L’Anas – ha evidenziato Averardi -ha sempre posto grande attenzione alla ricerca e allo sviluppo tecnico e ingegneristico e, nei prossimi anni, è impegnata nella realizzazione di numerosi nuovi ponti e viadotti, come il nuovo ponte sul Tevere dell’autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma, con una campata centrale di 133 metri con due campate laterali adiacenti di 58 metri”.

“Se vogliamo qualità nella nostra vita, - ha dichiarato Man-Chung Tang presidente della T.Y. Lin International - dovremo avere qualità nel nostro ambiente. Se vogliamo qualità nel nostro ambiente, dobbiamo porre molta attenzione alla bellezza delle strutture che costruiamo, ma oltre alle qualità estetiche diventa fondamentale la durabilità delle opere. L’Italia ha una grande tradizione, l’esempio è senza dubbio il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Il Ponte sospeso a campata unica più lunga al mondo è un`opera straordinaria sotto il profilo ingegneristico, sia per i processi gestionali studiati dalla Società Stretto di Messina per la sua realizzazione, sia per il suo grande valore infrastrutturale e tecnologico”, ha concluso Man-Chung Tang, che ha progettato e realizzato oltre 100 grandi ponti negli Stati Uniti, Canada, Cile, El Salvador, Brasile, Germania, Algeria, Nigeria, Cina, Malesia, Corea, Australia, Vietnam, Panama e Israele.

Infrastrutture, incontro tra il Presidente Anas Ciucci e il Presidente della Regione Sicilia Lombardo

Ciucci: “Incontro molto positivo. Esame approfondito dell’attività Anas in Sicilia, dei lavori in corso e dei futuri programmi.
Di qui al 2011 previsti investimenti per oltre 5 miliardi di euro”. Nel maggio 2010 al via i cantieri del Ponte sullo Stretto
Oggi a Catania il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha incontrato il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, per fare il punto sull’attività Anas in Sicilia, sui lavori in corso e sui futuri programmi. Alla riunione erano presenti il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Giuseppe Reina e il consigliere di amministrazione dell’Anas Giuseppe Spampinato, nonché il direttore della Direzione Regionale dell’Anas in Sicilia Ugo Dibennardo e il direttore dell’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas Mauro Coletta. Al termine della riunione, il Presidente Ciucci ha espresso “grande soddisfazione per la positiva collaborazione e la stretta sinergia tra l’Anas e la Regione Sicilia, al fine di potenziare la rete infrastrutturale viaria della regione”.

Nel corso della riunione, ci si è soffermati sugli investimenti che da qui al 2011 interesseranno la Sicilia. “Il programma Anas - ha spiegato il Presidente dell’Anas Ciucci - prevede interventi su tutto il territorio siciliano per un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 3 miliardi riguardano opere già in corso di realizzazione o che verranno avviate entro la fine del 2008; 815 milioni la Ragusa-Catania e 1,1 miliardi ulteriori interventi in fase avanzata di progettazione”.

Ciucci ha ricordato che i km di rete stradale e autostradale gestiti dall’Anas in Sicilia rappresentano oltre il 20% della rete complessiva della Società delle Strade e che la Direzione Regionale per la Sicilia dell’Anas è il gestore principale della rete viaria dell’isola, con oltre 4.200 km di strade statali e autostrade.

Gli investimenti in corso in Sicilia da parte dell’Anas ammontano a circa 1.310 milioni di euro, tra nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria.
Tra i lavori in esecuzione, il Presidente Ciucci ha citato l’autostrada Catania-Siracusa e primo tratto della Agrigento-Caltanissetta.
Per quanto riguarda la Catania-Siracusa, che prevede un investimento di oltre 700 milioni di euro, il cantiere ha uno stato di avanzamento del 73% circa: “È un’infrastruttura viaria d’importanza fondamentale per la Sicilia - ha detto il Presidente Ciucci -. Prevediamo di aprire al traffico entro la tarda primavera del prossimo anno 11 km di opera, entro dicembre 2009 la completa apertura per un totale di 25,9 km”.
Per quanto concerne i lavori di realizzazione del primo tratto della Agrigento-Caltanissetta, la gara è stata aggiudicata a dicembre 2007. A gennaio 2008 l’Anas ha consegnato al contraente generale le attività relative ad un tratto di 44 km, per un investimento di circa 500 milioni di euro. L’obiettivo è ultimare la progettazione esecutiva entro agosto, avviando immediatamente i lavori che saranno completati entro il 2011-inizio 2012.
Gli altri due interventi in corso, per un importo di 40 milioni di euro, riguardano un tratto della strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula” e un tratto della strada statale 118 “Corleonese Agrigentina”, con ultimazione dei lavori prevista nel novembre 2009.

Numerosi lavori sono in fase di prossimo avvio, per un importo complessivo di circa 600 milioni di euro; tra questi interventi assumono particolare rilevanza i lavori di costruzione del 1° stralcio funzionale della variante di Caltagirone della strada a scorrimento veloce Licodia-Eubea (il cui bando di gara è stato pubblicato il 21 luglio scorso), i lavori di realizzazione del lotto 1 della strada statale 284 “di Bronte” (in fase di appalto), nonché il tratto Bolognetta-bivio Manganaro della Palermo-Agrigento (il cui bando di gara è stato pubblicato 4 luglio scorso), per un importo complessivo di 500 milioni di euro. Altri interventi riguardano tra l’altro gli svincoli di Aragona e di Castronovo di Sicilia della strada statale 189; la viabilità di raccordo con il Porto di Mazara del Vallo e interventi di messa in sicurezza dell’itinerario Catania-Gela.

Sono inoltre in fase di completamento le progettazioni del secondo tratto della Agrigento-Caltanissetta e di alcuni lotti dell’itinerario Nord-Sud S.Stefano di Camastra-Gela, per un importo complessivo di 1,1 miliardi di euro. L’Anas prevede di avviare le gare relative a tali interventi entro la fine dell’anno in corso.

Per quanto concerne la Ragusa-Catania, collegamento viario compreso tra lo svincolo della strada statale 514 e lo svincolo della strada statale 194 con la strada statale 114, per un importo complessivo di circa 815 milioni di euro, verrà realizzata in project financing, con il coinvolgimento dei capitali privati, e l’Anas ha già provveduto ad individuare il promotore.

Gli ulteriori interventi in programma si riferiscono principalmente al completamento dei lavori della Palermo-Agrigento.

Nel corso dell’incontro, il Presidente Ciucci ha anche informato il Presidente Lombardo sull’attività in corso per l’aggiornamento della normativa contrattuale e del piano finanziario per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, confermando che all`inizio del prossimo anno si darà avvio all`attività di progettazione definitiva, con successiva apertura dei cantieri nel maggio 2010.

Catania, 28 luglio 2008

Giuseppe Scopelliti: “Il Ponte sullo Stretto? E’ un’opera prioritaria”

Per il Sindaco di Reggio Calabria l’infrastruttura diverrebbe una delle prime attrazioni turistiche del mondo
“Il Ponte sullo Stretto è un’opera prioritaria alla luce dello sviluppo futuro delle infrastrutture calabresi ed anche nell’ambito dell’economia, del commercio, dell’accelerazione del trasporto merci e persone e del generale avvicinamento all’Europa”. E’ quanto ha affermato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, in un’intervista al portale www.stradeanas.it, il sito istituzionale dell’Anas (principale azionista della società Stretto di Messina SpA).

Il Ponte sullo Stretto è un’opera che andrebbe ad aggiungersi ad altre infrastrutture che interessano la regione Calabria, a partire dall’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno–Reggio Calabria.

“La realizzazione del Ponte – ha affermato il sindaco Giusppe Scopelliti - è strettamente collegata al miglioramento dei tratti viari e ferroviari della regione, in particolare della provincia di Reggio Calabria fortemente penalizzata in passato. Registriamo un’importante accelerazione nei lavori dell’autostrada ma rimane il problema dell’ultimo lotto che andrebbe collegato alla strada statale Ionica 106 con la nuova tangenziale della città che proprio noi, come Amministrazione Comunale, abbiamo rilanciato proponendo un progetto all’Anas che riteniamo interessante e fattibile”.

“Si è già discusso molto di Ponte sullo Stretto – ha continuato Scopellti - e si continuerà ancora a discutere anche dopo la posa della prima pietra. E’ stato negli ultimi 30 anni un argomento molto dibattuto, anche perché, una volta costruito, rappresenterebbe un’opera di portata mondiale paragonabile ad altri che attirano i turisti come il Golden Gate californiano o quello di Brooklyn a New York. Purtroppo non è stato facile in questi anni trovare opinioni comuni. Del resto la costruzione del Ponte è materia talmente importante da non riguardare solo le città di Reggio e Messina ma un contesto più ampio e mi riferisco non solo all’Italia, ma all’Europa intera”.

Per Scopelliti il Ponte sullo Stretto è un opportunità di sviluppo. “Per il progetto della “Città turistica” che stiamo portando avanti – ha confermato il sindaco di Reggio Calabria - servono anche strutture e infrastrutture, in un territorio che ha già importanti ricchezze naturali e paesaggistiche. Il Ponte sullo Stretto diventerebbe uno dei primi attrattori del mondo. Per l’opera in sé ma anche per la capacità che avrebbe di rivoluzionare il sistema dei trasporti da Roma in giù”.

Anche se qualcuno continua a ritenere che il Ponte possa penalizzare la città di Reggio Calabria, il sindaco è di un’idea opposta: “Mettendo insieme idonee sinergie e strumenti – ha concluso Giuseppe Scopelliti -, il problema dell’isolamento non si porrà. Del resto l’opera è strettamente collegata al sistema viario che comprende l’ultimo tratto dell’A3 e la statale 106 grazie ai lavori che andranno di pari passo con la costruzione del Ponte, compresa la realizzazione della nuova tangenziale. La costruzione del Ponte velocizzerebbe ulteriormente quel processo di conurbazione tra le città dello Stretto per creare l`Area Metropolitana che sarebbe funzionale alla vocazione turistica della città. L`unione tra città baricentro del Mediterraneo sarebbe un modo di guardare in prospettiva. La realizzazione del Ponte favorirà anche la creazione di altre infrastrutture in questo territorio”.

Roma 28 maggio 2008

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