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Le persone e i valori

Far parte di Anas significa occupare un posto di rilievo nell’ambito dell’economia del nostro Paese e del benessere dei suoi cittadini. Per noi di Anas condividere, sostenere e integrare nella quotidianità i valori della nostra azienda è fondamentale per garantire nel tempo la nostra rispettabilità e uno sviluppo sostenibile che crei valore per tutti i nostri interlocutori.

Vogliamo essere una grande squadra, capace di attrarre talenti e tesa a generare valore sostenibile e duraturo nel tempo, attraverso la professionalità e la passione delle persone che ne fanno parte.

 

La squadra Anas è formata da oltre 7 mila donne e uomini, su tutto il territorio nazionale, che si interfacciano con centinaia di fornitori, garantiscono servizi di ingegneria altamente innovativi e assicurano la fruizione di circa 32mila chilometri di rete viaria nazionale. 

L’inclusione è importante per noi e riteniamo che la diversità sia una risorsa per tutto il nostro gruppo. Per questo affrontiamo il tema della diversità di genere e tutela delle categorie protette offrendo pari opportunità nelle nostre selezioni.

Di seguito i dati aggiornati al 31 dicembre 2023

 

RISORSE UMANE
Personale suddiviso per tipo di contratto al 31/12/2023 al 31/12/2022
Lavoratori a tempo indeterminato 7.141 6.354
Lavoratori a tempo determinato 391 457
Lavoratori a tempo determinato su commessa 138 361
Personale estero 56 64
Totale 7.726 7.236
% delle donne sul totale dei dipendenti   21% 21%

 

Abbiamo personale altamente qualificato nei reparti tecnici (formati principalmente da ingegneri, architetti e geometri), in tutti gli uffici che garantiscono il buon funzionamento dell’azienda e presidi sulla rete stradale per garantire la viabilità e la sicurezza lungo le nostre arterie. 

In linea con questo obiettivo, riserviamo grande importanza alla selezione del personale che viene scelto fra i giovani con brillante curriculum di studi e inserito nell'attività lavorativa, curandone la formazione tecnica e/o amministrativa, secondo la mansione assegnata.

 

La formazione

Le attività di formazione hanno un valore strategico per la valorizzazione delle potenzialità del nostro personale in termini di conoscenze, capacità e valori, in un’ottica di sviluppo continuo e innovazione. Le competenze interne devono poter essere intercettate e valorizzate, capitalizzando anche la cosiddetta conoscenza tacita, per la tutela e l’arricchimento del know-how aziendale.

L’attività di formazione permanente è definita e organizzata nell’ambito di un “Piano di formazione aziendale” articolato in otto aree tematiche: risorse umane, management ed organizzazione aziendale – amministrativa contabile – appalti e lavori – area giuridica – informatica e telematica – sicurezza sul lavoro – lingue estere – codice della strada e sicurezza stradale.

Alcuni corsi si avvalgono della collaborazione di Università e altri organi istituzionali, curando quindi sia la formazione teorica che quella pratica. La formazione, inoltre, si avvale di tutte le risorse interne, anche quelle strumentali, affiancando alle attività in aula l’utilizzo di videoconferenze e dell’e-learning.

 

I nostri valori

Onestà e Correttezza

Anas crede nell’onestà e nella correttezza e condanna qualsiasi forma di corruzione, avendo cura di tutelare la privacy di coloro che denunciano e di allontanare chi ha commesso azioni di comprovata disonestà.

Il rispetto del Codice Etico, dei regolamenti e delle policy interne è un principio fondamentale che l’Azienda chiede ad ogni sua persona di applicare in tutte le attività lavorative. Ciascuno di noi deve dar prova di trasparenza e di integrità nei rapporti con gli altri.

Responsabilità e Rispetto degli impegni

Per Anas agire con responsabilità significa dare valore alle azioni di ciascuno, poiché la nostra condotta produce effetti che possono avere implicazioni a tutti i livelli. Essere professionali, rispettare gli impegni e considerare e riconoscere il lavoro dei colleghi con i quali siamo chiamati a collaborare, consente all’Azienda di crescere e fornire servizi sempre più efficienti.

In tal senso, tutti noi abbiamo la responsabilità di osservare e promuovere i principi etici aziendali, dando l’esempio concreto che agire con coscienza e rispettare gli impegni presi sono azioni che qualificano la nostra professionalità.

Merito ed Equità

Anas riconosce e valorizza il merito dei propri collaboratori giacché, oltre a garantire dovuta equità di trattamento, ciò rappresenta un’opportunità per l’azienda di contare su persone più motivate e produttive.

Valorizzare il merito genera, infatti, l’entusiasmo per costruire insieme nuove possibilità e assicurare successo all’Azienda.

Servizio al cliente

Anas deve garantire le migliori infrastrutture al Paese, operando per assicurare servizi di qualità che soddisfino le esigenze della collettività, impegnandosi ad avere cura dei clienti, prestando loro la giusta attenzione e fornendo informazioni e soluzioni efficaci in ogni circostanza.

Instaurare un rapporto di fiducia con i clienti riveste per noi particolare importanza perché rappresenta il metro di valutazione del nostro lavoro: comprenderne le esigenze e le aspettative, confrontarsi e sostenere un dialogo reciproco ci consente di offrire un servizio sempre più efficiente.

Senso di appartenenza

Essere “persone di Anas” vuol dire sentirsi orgogliosi di mettere il proprio entusiasmo e la propria professionalità al servizio di un’Azienda che contribuisce allo sviluppo socio-economico e alla modernizzazione del Paese.

L’Azienda è impegnata a sostenere la cultura del dialogo e della condivisione per stimolare tutti ad operare con partecipazione e spirito d’iniziativa alla vita lavorativa.

Lealtà e Collaborazione

Le persone di Anas fanno parte di un solo team: tutti noi, ad ogni livello e grado di responsabilità, collaboriamo in modo costruttivo e leale, condividendo idee, tecnologie e talenti, e sviluppando la capacità di apprendere dall’esperienza arricchendo l’azienda di nuove conoscenze e competenze.

Responsabilità ambientale

Anas ritiene l’ambiente un bene primario da salvaguardare e si impegna a costruire infrastrutture che si armonizzino con il territorio, osservando rigorosamente leggi e regolamenti vigenti in materia e tutelando il benessere del Paese per le generazioni future.

Anas promuove anche al proprio interno comportamenti responsabili orientati al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio comune in cui operiamo.

Competenza e Professionalità

Anas possiede un patrimonio di competenze uniche al servizio della collettività: l’impiego e la valorizzazione del proprio know-how e dell’esperienza acquisita contribuiscono a generare valore economico, sociale e culturale per il Paese.

Per l’Azienda sono di importanza strategica lo sviluppo e la crescita delle proprie professionalità perché il raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei risultati attesi è realizzabile solo attraverso le persone che vi lavorano.

 

Per approfondire leggi la nostra Carta dei Valori

Copertina della Carta dei Valori - Apri il pdf

 

Guarda la playlist "Noi siamo Anas"

Gestione delle segnalazioni - Whistleblowing 231

Anas si è dotata di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, nell’ambito del quale è previsto l’istituto del “Whistleblowing 231”, che consente di inviare segnalazioni direttamente all’Organismo di Vigilanza in merito a condotte illecite rilevanti ai sensi del Decreto 231 o a violazioni del Modello 231, garantendo la riservatezza del segnalante, del segnalato, nonché del contenuto della segnalazione, anche al fine di evitare qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione.

(Non sono oggetto di segnalazione anomalie, carenze o irregolarità rilevate nell’ambito dei controlli interni effettuati in applicazione della normativa aziendale.)

 

Chi può segnalare

In considerazione di quanto previsto dall’art. 3, D. Lgs. n. 24 del 2023, le segnalazioni possono essere effettuate da:

  • dipendenti, lavoratori autonomi, titolari di un rapporto di collaborazione e tirocinanti che, a diverso titolo, svolgono la propria attività lavorativa presso Anas;
  • lavoratori o collaboratori, che svolgono la propria attività lavorativa presso enti che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi;
  • liberi professionisti e consulenti che prestano la propria attività presso Anas;
  • azionisti e soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto.

Le segnalazioni, conosciute nell’ambito del contesto lavorativo, possono essere inviate:

  • quando il rapporto giuridico non è ancora iniziato, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali;
  • durante il periodo di prova;
  • in costanza di rapporto di lavoro;
  • successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite nel corso del rapporto stesso.

Sono ammesse anche segnalazioni in forma anonima, ma si incoraggia l’invio di segnalazioni in cui è individuata l’identità del segnalante, poiché consentono una più efficace gestione dei flussi informativi, permettendo altresì al segnalante di ricevere riscontro in ordine allo stato delle attività istruttorie svolte.

 

Cosa può essere oggetto di segnalazione

Le segnalazioni all’OdV possono riguardare atti e/o condotte, anche di natura omissiva, o illeciti rilevanti ai sensi del Decreto 231 o violazioni del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. n. 231/2001 di Anas, adottato da Anas. Trattasi, in particolare, di fatti e/o di comportamenti (di qualsivoglia natura, anche meramente omissivi) già accaduti o che molto verosimilmente potrebbero accadere, riferibili al personale Anas o alle Società da questa controllate e idonei ad arrecare danno o pregiudizio, anche solo d’immagine o reputazionale, ad Anas, alle Società da questa controllate o al Gruppo FS.

Le segnalazioni devono riguardare fatti di cui il Segnalante abbia conoscenza e rispetto ai quali lo stesso abbia fondati motivi per ritenere che siano veri al momento della comunicazione; esse devono essere effettuate tempestivamente rispetto alla conoscenza dei fatti, in modo da renderne concretamente possibile la verifica.

Non costituiscono segnalazioni c.d. Whistleblowing 231: le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale del Segnalante che attengono esclusivamente al proprio rapporto individuale di lavoro, ovvero inerenti al proprio rapporto con le figure gerarchicamente sovraordinate; le comunicazioni o i reclami relativi ad attività di natura commerciale o di servizi al pubblico ed in ogni caso, tutte le comunicazioni che non riguardano comportamenti e circostanze che espongano la Società al rischio di commissione di uno o più reati previsti dal Decreto 231.

 

Canale interno di gestione segnalazioni “Whistleblowing 231”

Il canale “Whistleblowing 231” è strutturato in modo da garantire l’assoluta riservatezza circa l’identità del segnalante, della persona coinvolta, della persona menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione. Gli unici soggetti abilitati a gestire la segnalazione sono l’Organismo di Vigilanza e il Segretario Tecnico dell’OdV.

La trasmissione della segnalazione è possibile attraverso diverse modalità:

  • invio della segnalazione per posta ordinaria al seguente indirizzo: “ANAS S.P.A., ORGANISMO DI VIGILANZA, VIA MONZAMBANO 10 – 00185 ROMA”, specificando sulla busta “RISERVATA PERSONALE” (segnalazione in forma scritta);
  • invio della segnalazione per posta elettronica, con e-mail indirizzata a whistleblower231@stradeanas.it (segnalazione in forma scritta);
  • dichiarazione orale, verbalizzata e sottoscritta dal segnalante, rilasciata direttamente all’OdV nel corso di apposita audizione fissata entro un termine ragionevole rispetto al momento della richiesta (segnalazione in forma orale);
  • dichiarazione orale resa, attraverso il sistema di messagistica vocale, digitando il numero telefonico unico +39.02.814.800.81 e seguendo le istruzioni della voce registrata. Per effettuare la segnalazione sarà necessario inserire il seguente codice: 9735 (segnalazione in forma orale).

Successivamente all’inoltro della segnalazione, ed in particolare, entro sette giorni dalla ricezione della stessa, la Struttura competente rilascerà all’interessato avviso di ricevimento, provvedendo a dare corretto seguito alla segnalazione ricevuta. Conformemente a quanto previsto dall’art. 5 D. Lgs. 24 del 2023, entro tre mesi dalla data dell’avviso di ricevimento e comunque, in mancanza di tale avviso, entro tre mesi dalla scadenza del termine di sette giorni dalla presentazione della segnalazione, la persona segnalante riceverà adeguato riscontro.

Ove la segnalazione “Whistleblowing 231” pervenga erroneamente ad altra Struttura Organizzativa, la stessa provvederà al tempestivo inoltro all’OdV, assicurando il rispetto dei criteri di massima riservatezza e le modalità idonee a tutelare il segnalante, nonché l’identità e l’onorabilità dei soggetti segnalati, senza pregiudizio per l’efficacia delle successive attività di accertamento.

 

La tutela della riservatezza

Nel rispetto delle previsioni di legge, l’ODV garantisce la riservatezza dell’identità del Segnalante e vieta ogni forma diretta o indiretta di provvedimenti e comportamenti ritorsivi o discriminatori adottati nei confronti dello stesso in conseguenza della segnalazione, ivi inclusi quelli omissivi, anche tentati o minacciati, nonché quelli rivolti a terzi soggetti, quali parenti e colleghi del segnalante o soggetti giuridici di cui lo stesso sia proprietario.

I soggetti a qualsiasi titolo coinvolti nella gestione delle segnalazioni sono tenuti, nei limiti previsti dalla legge, alla riservatezza in merito all’esistenza e al contenuto della segnalazione ricevuta e all’attività compiuta al riguardo e garantiscono la riservatezza dell’identità del Segnalante secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Oltre all’identità del Segnalante, l’OdV tutela la riservatezza della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, assicurando che ogni comunicazione relativa alla loro identità sia rispettosa del criterio “need to know” (principio in forza del quale l’accesso a determinate informazioni è consentito solo se necessario - e nei limiti di quanto necessario - per l’esecuzione delle attività di propria competenza secondo le mansioni assegnate aziendalmente).

 

Trattamento dei dati personali

Nell’ambito del processo di gestione delle segnalazioni, i dati personali sono trattati nel rispetto della normativa vigente in materia (Regolamento (UE) 2016/679 e D.Lgs. 196/2003, così come modificato dal D.Lgs. 101/2018). Di seguito, l’informativa sul trattamento dei dati personali.

Informativa Whistleblower

 

Altre segnalazioni

Oltre al canale “Whistleblowing 231”, Anas dispone di altri due canali interni di segnalazione:

  • il canale “Whistleblowing 190”, che ai sensi della Legge n. 190/2012 consente di segnalare direttamente al RPCT irregolarità e illeciti potenzialmente idonei a ledere l’interesse o l’integrità della Società, il tutto con ogni garanzia di riservatezza;
  • il canale “Segnalazioni al Comitato Etico”, che è utilizzabile per le segnalazioni non “Whistleblowing 190” (anonime o firmate) e non “Whistleblowing 231” (anonime o firmate), relative a fatti e/o comportamenti riferibili al personale ANAS o alle Società da questa controllate o a terzi, idonei ad arrecare danno o pregiudizio, anche solo d’immagine o reputazionale alla ANAS, alle sue controllate o al Gruppo FS.

 

Gestione delle segnalazioni

 

Sistema dei controlli

Il sistema dei controlli è quell'insieme di regole, procedure e strutture organizzative volto a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito della nostra attività. Si tratta di un insieme definito sulla base delle normative vigenti, del nostro statuto e del codice etico.

Più in dettaglio, regole e procedure concorrono ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto delle normative e, soprattutto, la trasparenza nell’attività svolta.

Il sistema di controllo riveste un ruolo centrale nella nostra organizzazione aziendale, contribuendo all'adozione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, trasparenti nei confronti delle istituzioni, dei clienti e dell’intera comunità, efficienti e alla diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.

Per questo, in accordo con le leggi vigenti, abbiamo individuato ruoli e funzioni chiave che possano portare all’obiettivo desiderato e in dettaglio: internal audit, organismo di vigilanza, dirigente preposto, responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, magistrato della corte dei conti delegato al controllo, società di revisione e accordi di sicurezza. 

Internal Audit

•       Assicura al vertice aziendale l’adeguatezza, l’affidabilità e la funzionalità del sistema di controllo interno

•       Riferisce al consiglio di amministrazione

 

Anticorruzione e trasparenza

•       Il RPCT svolge le proprie funzioni secondo il modello volontaristico di sottoposizione agli obblighi in materia di anticorruzione e trasparenza adottato nel 2019

•       Esercita le proprie funzioni in autonomia riferendo al vertice aziendale

 

Accordi di sicurezza e di prevenzione della criminalità

•        Svolge la funzione di prevenzione e individuazione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa e del riciclaggio nell’esecuzione delle opere appaltate

 

Organismo di vigilanza

•       Vigila sull’efficace attuazione, l’adeguatezza e l’aggiornamento del Modello per la prevenzione dei reati (Modello 231)

•       Vigila sull’osservanza dei principi del Codice etico

 

Dirigente preposto

•       Provvede alla redazione dei documenti contabili e societari

 

Società di revisione

•       Svolge la funzione di revisione legale dei conti (D.lgs 39/2010)

 

Corte dei conti

•       Il magistrato della corte dei conti effettua il controllo sulla gestione finanziaria della società

 

Per saperne di più, consulta la pagina "Documenti societari".

 

Scopri di più sul sistema dei controlli navigando nel menù accanto.

Sistema di governance

Il nostro sistema normativo e organizzativo interno è strutturato per raggiungere gli obiettivi aziendali in modo efficace e nel rispetto dei principi di legittimità, trasparenza e tracciabilità.

Questi traguardi sono raggiungibili attraverso una scelta di gestione dell’attività d’impresa corretta e trasparente che è garantita anche dall’organizzazione di flussi informativi tra gli organi sociali e da un’efficiente definizione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. 

Siamo costantemente impegnati a mantenere e rafforzare un sistema di governo societario allineato con i migliori esempi nazionali e internazionali, garantendo una strategia di sviluppo chiara e sostenibile.

 

Modello di governance

Abbiamo scelto una struttura di governo di tipo tradizionale che si articola in:

Modello di governance

Più in dettaglio abbiamo regolato i rapporti tra i diversi organi societari attraverso quell’insieme di regole e metodologie di pianificazione, gestione e controllo necessarie al funzionamento della società che costituisce il nostro governo societario. Tale regolamentazione è stata redatta nel rispetto della normativa vigente, in adesione al codice di etico, allo statuto e alla carta dei servizi e ai migliori esempi nazionali e internazionali con cui ci confrontiamo. 

Questa è l’immagine della nuova Anas che emerge dalle disposizioni del codice etico, dello statuto e della carta dei servizi e ci permette di soddisfare al meglio le aspettative di clienti, azionisti e dipendenti.

Anticorruzione e trasparenza

Nel corso del 2018 sono state ridefinite le politiche anticorruzione, gestendo il passaggio dal regime di sottoposizione obbligatoria alla normativa in tema di anticorruzione e trasparenza a quello volontaristico.

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è una funzione chiave all’interno del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR).

Anas, pur non essendo più formalmente obbligata a procedere alla nomina, ha mantenuto la figura del RPCT a cui sono assegnati i poteri necessari per lo svolgimento dell’incarico, inclusi quelli di vigilanza sull’effettiva attuazione delle misure previste. In particolare, il RPCT provvede a:

 

  • elaborare e aggiornare la proposta di Misure Integrative, da sottoporre all’approvazione del CDA;
  • definire il relativo piano di formazione, individuando modalità e destinatari;
  • verificare l’efficace attuazione delle misure adottate;
  • controllare e garantire la corretta attuazione dell'accesso civico semplice, previsto dall’art. 5, comma 1, del D. Lgs. 33/2013;
  • riferire periodicamente al CDA;
  • promuovere ed effettuare incontri periodici con l’ODV al fine di coordinare le rispettive attività;
  • promuovere ed effettuare incontri periodici con il Collegio Sindacale;
  • effettuare controlli sulle procedure e sui processi aziendali che possono avere rilevanza ai fini della prevenzione della corruzione;
  • partecipare alle riunioni del CDA chiamato a deliberare sull’adozione delle Misure Integrative e sull’approvazione dei relativi aggiornamenti;
  • esercitare le azioni necessarie per migliorare l’espletamento dei propri compiti;
  • accedere senza limitazioni alle informazioni aziendali rilevanti per le proprie attività di indagine, analisi e controllo .

 

Il nostro organismo di vigilanza e il RPCT operano in modo coordinato e complementare.

In tale ambito è stato adottato il Framework Anti-Corruption del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che contiene i princìpi, gli indirizzi e le regole in materia di anticorruzione e si compone di due documenti a valenza di Gruppo (Codice Etico di Gruppo e Policy Anti-Corruption del Gruppo FS) e due documenti a valenza societaria (Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 e Misure Integrative).

Il Framework Anti-Corruption del Gruppo FS rappresenta l’insieme di regole, procedure e strutture organizzative volto a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei rischi di corruzione. Il Framework definisce l’architettura di tale sistema, attuato all’interno del Gruppo attraverso le misure e gli strumenti individuati nei documenti che lo compongono. Attraverso il Framework, il Gruppo intende assicurare in via sistematica ed unitaria l’attività di prevenzione della corruzione (anti-corruption), assicurando il proprio impegno verso lo sviluppo sostenibile e concorrendo alla creazione di valore, anche attraverso la diffusione e il rafforzamento nel Gruppo della cultura dell’integrità, della legalità e della correttezza nell’agire.

Le “Misure integrative di quelle adottate ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231” sono elemento costitutivo dello SCIGR, ossia dell’insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali.

 

Per consultare i documenti visita la pagina "Documenti societari" 

Italia, Direzione Generale,

GABRIELE MUCCINO CONSEGNA AD ANAS IL PREMIO PER IL MIGLIOR SPOT SOCIALE AL GIFFONI FILM FESTIVAL

GABRIELE MUCCINO CONSEGNA AD ANAS IL PREMIO PER IL MIGLIOR SPOT SOCIALE AL GIFFONI FILM FESTIVAL

 

  • Premiato il nuovo spot Anas “Quando sei alla guida tutto può aspettare” realizzato per la campagna “Guida e basta” in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato
  • L’Ad Aldo Isi: “Per Anas è importante essere al Giffoni Film Festival. Il confronto con i ragazzi sull’educazione alla sicurezza stradale resta fondamentale e irrinunciabile”
  • Il regista Muccino: “Lo spot di Anas va divulgato e visto da tutti”
  • Silvia Frisina, Vicepresidente Associazione Familiari e Vittime della Strada: “La scelta di utilizzare noti influencer coinvolge i giovani e trasmette in modo moderno e immediato messaggi indispensabili di prevenzione e sicurezza”

 

Giffoni Valle Piana, 28 luglio 2024    

 

Quando sei alla guida tutto può aspettare” è il claim del nuovo spot di Anas (Gruppo FS Italiane) sulla sicurezza stradale premiato al Giffoni Film Festival come Miglior spot sociale. Realizzata in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, la nuova campagna è stata accolta con grande entusiasmo dai numerosi giovani presenti alla 54esima edizione della manifestazione cinematografica che si svolge ogni anno a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

 

“L’incidentalità stradale – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Aldo Isi - è la prima causa di mortalità in Italia fra i più giovani. Così per Anas è importante essere presente al Giffoni Film Festival per un confronto doveroso con i ragazzi sul tema dell’educazione alla sicurezza stradale”. Ricorda l’Ad Isi: “Anas si è posta lo sfidante obiettivo di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali per uniformare l’Italia ai livelli dei più avanzati paesi europei”.

 

Ospite d’eccezione, il regista internazionale Gabriele Muccino ha consegnato il premio sottolineando l’importanza sociale del messaggio lanciato da Anas e l’efficacia del nuovo spot.  

 

“Sottovalutiamo il potere di distrazione del telefono perché siamo abituati a utilizzarlo in contesti diversi senza immediate conseguenze gravi – ha affermato Muccino – ma quando siamo alla guida basta una breve distrazione per avere conseguenze devastanti. Molti di noi credono, ma sbagliano, di essere in grado di fare più cose in contemporanea. Ma la verità – ha sottolineato Muccino – è che il nostro cervello non è progettato per il multitasking efficace. Se cerchiamo di dividere la nostra attenzione tra la guida e altre attività la qualità della nostra attenzione si deteriora. Aumenta così il rischio di incidenti mentre la guida richiede costante concentrazione. Per questo motivo, lo spot di Anas va divulgato e visto da tutti.”

 

Anche l’Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets è intervenuta all’evento per esprimere apprezzamento per lo spot.

 

“L’AFVS - Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets, accoglie con grande favore lo spot di Anas sulla sicurezza stradale – ha dichiarato la Vicepresidente Associazione Familiari e Vittime della Strada Silvia Frisina - la scelta di utilizzare noti influencer è molto efficace: riesce a coinvolgere direttamente i giovani e così trasmette messaggi fondamentali di prevenzione e sicurezza in modo moderno e immediato. I social ormai fanno parte del nostro quotidiano: possono e devono contribuire a ridurre gli incidenti stradali e a salvare vite umane”.

 

La cerimonia di premiazione si è svolta durante un talk dedicato al regista. Con la visione di scene tratte da alcune sue opere (L’ultimo bacio, Sette anime, A casa tutti bene) Muccino ha sottolineato ai ragazzi l’importanza di un comportamento corretto sulla strada. È emerso che mentre al cinema lo spettatore è concentrato sul film, quando utilizza dispositivi personali è intento a fare anche altro come guidare un veicolo. Senza prestare, di conseguenza, la dovuta attenzione. Lo dimostra la recente ricerca di Anas condotta da CSA Research – Centro Statistica Aziendale: il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare.

 

Nell’ambito della manifestazione Anas ha svolto numerose attività interattive e formative dedicate ai ragazzi. Durante un contest i giovani sono stati invitati a condividere le proprie riflessioni sullo spot e sulla guida responsabile proponendo un nuovo claim per la campagna del prossimo anno. I tre migliori contributi sono stati premiati.

 

La partecipazione di Anas al Giffoni Film Festival contribuisce alla mission aziendale per portare fra i più giovani il messaggio della sicurezza stradale nell’ambito della campagna “Guida e basta”: il rispetto del codice della strada resta un valore fondamentale. Un dovere etico e sociale, ma anche un patrimonio da diffondere e condividere senza sosta. Il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore, conseguenza di distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione.

Proprio l’incidentalità stradale la prima causa di mortalità in Italia nella fascia 19-23 anni.

 

Infrastrutture, workshop dell’Anas per adottare ulteriori procedure per prevenire i reati di corruzione e concussione

Il Presidente Pozzi: “Siamo all’avanguardia dal punto di vista dei controlli interni e delle procedure trasparenti. Già varati il Codice Etico, l’Organismo di Vigilanza sul modello organizzativo e il Gruppo di lavoro di attuazione del decreto 231”


Una giornata di approfondimento sul decreto legislativo 231, con la partecipazione di alcuni dei massimi esperti nel settore, “al fine di informare nel dettaglio la classe dirigente dell’Anas sui contenuti della nuova normativa e di potenziare ulteriormente l’impegno della Società delle Strade per la legalità e per la qualità delle attività aziendali”. E’ l’obiettivo del workshop che si è tenuto oggi a Roma, organizzato dall’Anas e intitolato “Circuito informativo e formazione del personale nella nuova organizzazione dell’Anas SpA ai sensi del D.lgs 231/01”.

“Siamo all’avanguardia dal punto di vista dei controlli interni e delle procedure trasparenti - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. L’Anas sin dall’entrata in vigore della nuova normativa ha posto in essere una serie di importanti iniziative per migliorare le proprie procedure operative e per renderle più trasparenti, ritenendo che il decreto legislativo 231 costituisse un’occasione per rafforzare i controlli e il sistema interno di prevenzione dei reati penali, con particolare riguardo a quelli contro la pubblica amministrazione, come ad esempio la concussione o la corruzione. Tutto ciò nell’interesse dell’Azienda, dei cittadini, e dell’intera Nazione”.

Tra le iniziative già intraprese dall’Anas, Pozzi ha citato il varo del codice etico “che contiene i canoni deontologici di trasparenza e di legalità ai quali l’Anas vuole attenersi nonché le linee guida relative alla gestione degli appalti, che sono finalizzate, a livello esterno, a garantire la massima correttezza nell’assegnazione nello svolgimento degli appalti e, a livello interno, a richiamare tutto il personale alla massima vigilanza affinché siano costantemente impediti atti illeciti, pretendendo da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge e prevedendo stringenti impegni da parte di ogni singolo ufficio”.
Il Presidente dell’Anas ha poi ricordato che “è stato istituito un apposito Organismo di Vigilanza, guidato dal prof. Stefano D’Ercole, deputato al controllo sui modelli organizzativi adottati dall’Anas e sulla adeguatezza delle procedure, dotato del potere di attingere informazioni da tutte le aree operative aziendali”, e che, “al fine di avere un interfaccia operativo con l’Organismo, è stato costituito un Gruppo di lavoro dedicato all’attuazione del decreto 231, composto da dipendenti della Direzione centrale Affari Legali e del Servizio Organizzazione e coordinato dal prof. Antonio Fiorella e dal suo studio legale, con il compito di definire le migliori e più trasparenti procedure operative”.
Infine “sono state infine individuate le aree più a rischio nella filiera produttiva, e cioè la programmazione, la progettazione, l’aggiudicazione, l’esecuzione e il laboratorio di Cesano. Per il settore delle gare e contratti si è già giunti alla definizione delle procedure operative, sottoposte all’esame dell’Organismo di Vigilanza. Per le altre aree le procedure sono già state analizzate, con l’individuazione dei possibili rischi di reato, ed è in corso la loro rivisitazione alla luce dei nuovi assetti aziendali”.

Roma, 18 gennaio 2005

Anas: ‘Altro che parcelle d’oro, siamo impegnati con tutti i mezzi per rinnovamento, trasparenza e pulizia interna’


“Ogni qualvolta l’Anas, nel corso di questo ultimo anno, ha svolto grandi operazioni di pulizia interna, di trasparenza, di rinnovamento, di collaborazione con gli organismi preposti alla repressione della criminalità, immancabilmente si sono aperte pretestuose polemiche”. Così l’Anas Spa ha risposto agli attacchi di un quotidiano che, in un articolo uscito oggi, parla di “parcelle d’oro” da parte dell’azienda.
“L’Anas – continua la nota - sta mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per combattere la corruzione, dai superispettori al codice etico, dallo scambio di informazioni con i sindacati al rapporto di collaborazione con la magistratura. L’incarico al Ragioniere Renato Castaldo di condurre “attività di analisi ed indagini sul Compartimento della viabilità del Piemonte” rientra in questa strategia aziendale e anche il relativo compenso è perfettamente in linea con le tariffe professionali, come ha dovuto riconoscere lo stesso quotidiano. Molto utile ed incisiva si è rivelata l’azione del Ragioniere Renato Castaldo per rafforzare l’attività del Compartimento piemontese.
“Nonostante l’immane impegno dell’Anas per la trasparenza, o forse proprio a causa di tale impegno, continua ormai da mesi uno stillicidio di articoli contenenti notizie false o diffamanti, con un quotidiano e un settimanale che sono diventati il megafono di posizioni che rappresentano interessi non facilmente definibili. Un tempo si sarebbe detto che “oggettivamente” difendono il passato, quel mondo oscuro fatto di collusioni e di altre cose di dubbia natura che impediscono rinnovamento, progresso, attività, sviluppo”.
“Quanto ai fatti specifici contestati – conclude la nota dell’Anas - c’è soltanto da ridere. Tutto è avvenuto, come peraltro è descritto dall’articolo, seppure con allusioni e insinuazioni, attraverso atti ufficiali, all’insegna della trasparenza, della limpidezza e della legge.

Roma, 6 marzo 2003

ANAS PORTE APERTE

Poteri e budget straordinario per 11 superispettori. Un codice etico e nuove procedure

“L’Anas vuole continuare il serio processo di rinnovamento interno avviato dalla nuova dirigenza, in stretto accordo con il Governo”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, a conclusione del Consiglio di Amministrazione della Società. “Non siamo all’anno zero. Nel corso di appena un anno - ha ricordato Pozzi - abbiamo avviato con decisione la riorganizzazione e la ristrutturazione della Società. Il nuovo vertice dell’Anas ha già avvicendato 124 dirigenti e funzionari, provvedendo al turn over dei capi dei compartimenti regionali di Marche, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo, Campania, Calabria. Anche l’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria da pochi mesi ha un nuovo responsabile. Oggi stesso sono stati avvicendati tre dirigenti, e sono stati nominati a Torino un nuovo capo compartimento dell’Anas Piemonte, l’ing. Vincenzo Perra, e due nuovi dirigenti”.

“Non è tollerabile che venga sottovalutato - ha aggiunto Pozzi - lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di oltre 6 mila funzionari, impiegati, tecnici in tutt’Italia, che hanno conseguito in appena un anno risultati assolutamente brillanti, riconosciuti dal Ministro Lunardi, dal vice Ministro Martinat, da autorevoli membri dell’Esecutivo e del Parlamento. Tutti gli osservatori, dal Cnel al Cresme, sono concordi nel valutare positivamente il rilancio di importanti opere pubbliche, ferme da tempo. Basta citare lo sblocco della Variante di Valico, del Passante di Mestre e della BRE-BE-MI, l’accelerazione dei lavori in corso e il lancio di due maxi bandi per la Salerno-Reggio Calabria. Rispetto al 2001 l’incremento per gli appalti è stato del 169% per gli appalti e del 121% per i bandi di gara. Il nostro lavoro non può essere inficiato da pochi personaggi che - se le accuse saranno validate dal giudizio dei tribunali (a Milano come altrove) - potremmo definire uomini senza scrupoli che tradiscono il lavoro collettivo”.

“Il lavoro intensissimo per garantire la correttezza dell’Anas - ha ricordato Pozzi - è scandito da date e da fatti. Il 7 luglio dello scorso anno abbiamo varato una Dichiarazione Deontologica di Intenti, base fondamentale per consentire ad una équipe di giuristi, guidata dal prof. Fiorella, di predisporre un vero e proprio Codice Etico della Società, formato dalla bellezza di 13 volumi. Lo scorso 6 febbraio il Consiglio – ha sostenuto Pozzi- avrebbe dovuto approvare il complesso lavoro dei giuristi, ma la grande quantità di argomenti all’o.d.g. consigliò di rinviare ad oggi la discussione e l’approvazione del testo. Il Codice etico è finalizzato a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti e a pretendere da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.

“Io stesso – ha proseguito Pozzi - mi sono personalmente impegnato ad incontrare numerosi Prefetti, per dare vita ad accordi utili alla creazione di una ‘camera’ virtuale e fisica dove si possano scambiare informazioni, al di là di quanto stabilito dalle leggi, tra l’Anas e rappresentanti degli organismi giudiziari e di polizia”.

“Mi piace ricordare - ha continuato Pozzi - che il contributo dell’Anas è stato utile per perfezionare l’accordo tra il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture, accordo dal quale è nato “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture”.

Il Presidente dell’Anas, ha incontrato in mattinata i capi di 19 compartimenti e dei quattro Uffici Speciali, che assieme ai Direttori Centrali rappresentano il top management della Società. Pozzi ha affermato: “Desideriamo che i nostri capi compartimento aumentino le loro competenze: da ottimi ingegneri progettisti e direttori di lavori, quali sono debbono divenire manager di una azienda importante per il Paese quale è l’Anas, divenuta nello scorso dicembre SpA. I capi compartimento, che rappresentano l’ossatura territoriale dell’Anas debbono aiutarci ad eliminare entro sei mesi – come ho dichiarato in Parlamento - eventuali sacche di inefficienza ed illiceità. Potranno contare su tutto il sostegno mio e del Consiglio di Amministrazione”.

Il presidente dell’Anas ha proseguito: “Ho spiegato ai dirigenti che hanno a disposizione strumenti ancora più incisivi per proseguire il rinnovamento della società, rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli interni e modificare - ove necessario - le procedure di affidamento dei lavori, rendendole ancora più sicure”. Il Consiglio, infatti, ha unanimemente approvato anche il rafforzamento del servizio di Auditing Interno, che già opera dal giugno dello scorso anno, e che sarà potenziato da una task-force di 11 superispettori con amplissimi poteri di vigilanza e di controllo, compresa la possibilità di verifiche ed indagini a campione. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di mettere a disposizione dell’Auditing un budget straordinario, affinché la struttura sia messa in condizione di agire in profondità ed avere tutti i mezzi necessari per conseguire nei tempi previsti gli obiettivi tecnici e non solo tecnici che gli sono stati assegnati, studiando, analizzando e verificando i conti, i contratti e la liceità delle procedure di appalto eseguite ed in essere. L’Auditing avrà a disposizione anche una banca dati in grado di raccogliere e confrontare i dati relativi a tutti gli appalti Anas, in modo da poter verificare eventuali anomalie negli affidamenti dei lavori.

“Ci siamo dati 6 mesi di tempo per conseguire nell’Anas i positivi risultati di un profondo sforzo di efficienza e di lealtà verso l’azienda, le istituzioni, verso il Paese”, ha sostenuto Pozzi alla fine del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di amministrazione, dopo aver commissariato negli scorsi giorni la sede lombarda dell’Anas, ha inoltre deciso di incaricare l’avvocato milanese Daniele Ripamonti di costituirsi in nome e per conto dell’Anas quale “parte offesa” nel procedimento aperto dalla magistratura contro i funzionari e gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta.

Roma, 20 febbraio 2003

Anas: via libera del Consiglio d’Amministrazione a progetti e a lavori per oltre 250,2 milioni di euro

Approvati quattro importanti interventi per la realizzazione
di opere strategiche a livello nazionale e locale

Il Presidente Ciucci: “Il CdA ha approvato un nuovo Codice Etico
per la prevenzione dei reati e per la risoluzione dei conflitti di intere
Il Consiglio d’Amministrazione di Anas, presieduto dal presidente Pietro Ciucci, ha oggi approvato quattro progetti per un investimento complessivo di oltre 250,2 milioni di euro.

“Con le delibere di oggi – ha sottolineato il presidente di Anas Pietro Ciucci – continua l’impegno di questa Amministrazione a sbloccare cantieri fermi da anni e ad accelerare i lavori. L’approvazione di alcuni di questi progetti, che in alcuni casi hanno rilevanza nazionale e in altri sono una risposta alla richiesta delle comunità locali di maggiore mobilità e di migliori collegamenti tra il centro e la periferia del nostro Paese, consentirà già nelle prossime settimane l’apertura dei cantieri o la messa in appalto dei lavori”.

Il Consiglio di Amministrazione di Anas ha, in particolare, approvato:
• Il progetto di completamento dei lavori dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, da Mileto a Rosarno, in Calabria, i cui lavori - che erano fermi dal 2003 - saranno riavviati già dalle prossime settimane. Il progetto originario era stato approvato da Anas il 24/12/1999 (importo complessivo lordo di 85,772 milioni di euro) ed i relativi lavori erano stati affidati, a seguito di licitazione privata, all’Impresa Coopcostruttori S.c.r.l. (per una spesa complessiva di 65,9 milioni di euro) e consegnati il 9/1/01. A seguito del grave inadempimento dell’impresa appaltatrice, il 14.10.03, Anas aveva disposto la risoluzione contrattuale. Dopo aver interpellato l’impresa seconda classificata nella graduatoria di gara, che ha comunicato la propria indisponibilità al subentro nell’appalto, Anas ha ricevuto esplicita manifestazione d’interesse da parte dell’impresa terza classificata (Società Italiana per Condotte d’Acqua), alla quale ha affidato il completamento dei lavori. Il completamento dei lavori richiede un investimento pari a 57,4 milioni di euro.
• Il progetto esecutivo dei lavori di completamento del collegamento veloce Sassari-Alghero-Aeroporto di Fertilia (tronco bivio Olmedo-Alghero-Aeroporto, lotto 3°) della nuova strada statale 291. L'importo complessivo del progetto ammonta a 53,9 milioni di euro. A seguito dell’approvazione del progetto, ora si potrà procedere all’appalto dei lavori.
• Il progetto definitivo dell’adeguamento a quattro corsie del lotto 9 della Grosseto-Siena, di circa 11,7 km, che interessa i comuni di Monticiano, Murlo e di Sovicille (provincia di Siena). L’opera nel suo complesso ha previsto un investimento pari a 92,7 milioni di euro.
• Il progetto esecutivo per l’adeguamento a 4 corsie del 3° lotto della Grosseto-Siena, di circa 7 km, nel tratto compreso dal km 20,3 al km 27,3, in provincia di Grosseto. Trattandosi di appalto integrato, l’impresa esecutrice darà avvio ai lavori in breve tempo. La spesa complessiva per l’opera risulta, quindi, pari a 46,2 milioni di euro.

Il CdA dell’Anas ha inoltre approvato un nuovo Codice Etico – redatto da una specifica ‘Unità di Missione’ guidata dal Presidente Ciucci e composta da autorevoli esperti esterni ed interni dell’ANAS - che costituisce un aggiornamento ed un ampliamento delle regole generali a cui informare l’amministrazione e la gestione della Società.
Rispetto al precedente testo, il nuovo Codice Etico pone particolare attenzione alla prevenzione dei reati ed alla problematica del conflitto di interesse. In particolare sono indicate: sia le concrete condotte di amministrazione e di gestione al fine di individuare gli standards a cui conformare l’attività aziendale; sia le norme precettive in materia di corporate governance, trasparenza e comunicazione, gestione aziendale e prevenzione del crimine, controllo interno e gare, risorse umane e beni aziendali, rapporti con i partners, la Pubblica Amministrazione, gli organi di controllo e, più in generale, le Istituzioni.

“Il nuovo Codice – ha spiegato il Presidente Ciucci - disciplina l’attività interna secondo canoni di equilibrio tra esigenze etiche e necessità amministrative, a maggior tutela della funzione sociale di ANAS che, pur utilizzando strumenti e strutture di carattere privatistico, è chiamata a perseguire interessi pubblici utilizzando risorse della collettività”.

La Società, in presenza di una condotta rilevante per la violazione dei principi sanciti dal Codice Etico, assume provvedimenti sanzionatori secondo criteri di coerenza, imparzialità, uniformità e proporzionalità, nonché in conformità alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro.
In particolare, tenuto conto della gravità della violazione, sono applicabili: in caso di grave inadempimento da parte dei dipendenti (operai, impiegati, quadri e dirigenti), le sanzioni del rimprovero scritto, della multa di importo non superiore a 4 ore di retribuzione, della sospensione dal lavoro e della retribuzione fino ad un massimo di 5 giorni lavorativi, del licenziamento con preavviso o senza preavviso; in presenza di giusta causa, la revoca del mandato agli amministratori; nei casi più gravi, la risoluzione immediata del rapporto in essere con collaboratori esterni, soggetti parasubordinati, fornitori, appaltatori e subappaltatori.
In tali ipotesi, Anas esercita anche tutte le azioni necessarie ed opportune per il risarcimento del danno subito in conseguenza del comportamento tenuto in violazione del Codice Etico.

Infine il CdA di Anas ha anche approvato un Regolamento, recante la disciplina dell’acquisizione di beni e servizi sotto soglia comunitaria, colmando così un vuoto. Infatti l’ultimo regolamento organico in tale materia è datato 1980, quando Anas era ancora un’Azienda di Stato, per cui era da tempo inapplicabile.

Roma, 29 marzo 2007

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