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Società Trasparente

ANAS è una società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che, in considerazione del carattere di pubblico interesse delle attività svolte, adotta un modello volontaristico di sottoposizione agli obblighi in materia di anticorruzione e trasparenza previsti per le amministrazioni pubbliche.

L'adozione delle Misure di Organizzazione e Gestione, integrative di quelle adottate ai sensi del d.lgs. 231/2001, quale strumento di programmazione e divulgazione della strategia aziendale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, e l'individuazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per la vigilanza sul rispetto del modello adottato, costituiscono i cardini del modello.

In tale ambito sono pubblicati in questa sezione dati, informazioni e documenti organizzati secondo lo schema del d.lgs. 33/2013, "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni", nel rispetto del criterio di compatibilità indicato da ANAC e coniugando il diritto alla conoscenza delle attività di pubblico interesse con il dovere di tutela della riservatezza di altri dati e informazioni.

La Dott.ssa Maria Dolores Rucci è la Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza di ANAS.

Segnalazione illeciti “whistleblower”

Istanza di “accesso civico semplice”

Questionario sulla soddisfazione della sezione Società Trasparente

 

Disposizioni generali

Personale

Società partecipate

Attività e procedimenti

Bandi di gara e contratti

Bilanci

Controlli e rilievi

Carta dei servizi

Pagamenti

Opere pubbliche

Informazioni ambientali

Altri contenuti

Piano di Sostenibilità

Consideriamo la Sostenibilità come il motore di un processo di miglioramento continuo che garantisce risultati duraturi nel tempo e consente di raggiungere gli obiettivi di un armonico sviluppo infrastrutturale del Paese, rispondente pienamente alle esigenze fondamentali di un basso impatto ambientale e di un forte coinvolgimento delle comunità territoriali.

I criteri ESG sono la rappresentazione di una serie di criteri per la misurazione e il monitoraggio delle performance delle imprese relativamente al loro impatto ambientale, sociale e alla Governance che ispira le loro attività.

La Strategia di Sostenibilità di Anas indirizza questi tre fattori con un Piano di Sostenibilità, focalizzato fortemente sulla Governance, in quanto elemento necessario per rendere la Sostenibilità parte integrante della strategia aziendale, sugli aspetti Ambientali e sviluppando l’approccio al tema Sociale.

 

 

Obiettivi del Piano 2021

 

Introdurre criteri di sostenibilità nei processi aziendali

Anas garantisce la sostenibilità delle sue attività attraverso un modello declinato nei processi e trasversale a tutte le funzioni aziendali, orientato al miglioramento continuo delle performance della sostenibilità.

 

 

Migliorare l’integrazione delle infrastrutture sul territorio

La progettazione di un’infrastruttura non può prescindere da una valutazione integrata degli effetti sull’ambiente e sulla salute umana. Per questo Anas mette in campo progetti ed attività per la tutela e la salvaguardia delle aree attraversate dalle proprie strade e autostrade, al fine di minimizzare l’impatto ambientale delle proprie opere.

 

 

Portare valore nei territori

Le infrastrutture rappresentano un elemento di sviluppo sociale ed economico del territorio. Anas promuove e collabora ad iniziative per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, archeologico, architettonico e ambientale dei territori, consapevole del fatto che le infrastrutture stradali siano parte integrante di tale patrimonio.

 

 

Salute e sicurezza per chi viaggia

La sicurezza delle infrastrutture e la riduzione del tasso di mortalità e di incidenti sulle strade è l’obiettivo prioritario di Anas. Pertanto, l’azienda si impegna ad assicurare un sempre più alto livello di salute e sicurezza per chi viaggia anche attraverso la promozione di attività volte alla sensibilizzazione e consapevolezza di una cultura della corretta mobilità stradale oltre a fornire maggiori servizi per tutti gli utenti.

Stakeholders engagement

L’interazione con i nostri stakeholder avviene attraverso un modello di comunicazione centralizzato e attraverso un processo di gestione delle relazioni verso un articolato sistema di autonomie locali.

 

Gli stakeholder chiave di Anas sono qualificati in base a macro attività con ricadute socio-ambientali significative per l’azienda e per il territorio e sono individuati attraverso una matrice di posizionamento di interesse/sfera di influenza.

Per ogni categoria di stakeholder sono identificati i fattori critici di successo e la creazione del valore è misurata attraverso specifici indicatori di performance (KPI).

 

Gli stakeholder di Anas sono interni (personale e azionisti) ed esterni.

Stakeholder Anas.png

Le attività di “stakeholders engagement” e l’assegnazione di priorità agli argomenti oggetto di dialogo con i diversi stakeholder sono analizzati qualitativamente dalle diverse funzioni/unità organizzative dell’azienda.

La frequenza delle attività di ascolto intrattenute con gli stakeholder varia a seconda della categoria analizzata.

Nelle tabelle di seguito si rappresentano sinteticamente per categoria di stakeholder gli strumenti di dialogo attivati, i principali risultati e gli obiettivi per i prossimi esercizi.

 

STAKEHOLDER RAGIONI DEL COINVOLGIMENTO ASPETTATIVE STAKEHOLDER
Finanziatori I finanziatori (l'azionista e lo Stato) forniscono i capitali necessari per gli investimenti della rete infrastrutturale oltre a definire la politica degli investimenti stessi. Rispetto delle scadenze. Preservazione della capacità di rimborsare e remunerare il capitale.
Utenti ANAS contribuisce all'ammodernamento del Paese offrendo una rete stradale ed autostradale efficiente e di qualità. ANAS è consapevole che un obiettivo simile è raggiungibile soltanto assicurando soddisfazione degli utenti. Erogazione di un servizio efficiente e di qualità. Miglioramento continuo del servizio offerto. Sicurezza sull'intera rete stradale e autostradale.
Operatori Trasporti Eccezionali ANAS opera a favore di tutti i soggetti che necessitano di transitare nella rete stradale e autostradale, mantenendo un elevato livello di sicurezza per tutti gli utenti. Semplificazione della procedura autorizzativa. Rispetto delle tempistiche previste dalla procedura. Trasparenza nella gestione delle richieste di autorizzazione.
Istituzioni La natura delle attività svolte da ANAS prevede un costante confronto con le Istituzioni e gli Enti Centrali e Locali. L'attività può essere significativamente impattata da evoluzioni normative a livello nazionale e/o comunitario. Rappresentazione dei propri interessi in maniera chiara e trasparente. Prevenzione di comportamenti di natura collusiva. Atteggiamento collaborativo e leale.
Fornitori ANAS gestisce i rapporti con i fornitori con l'obiettivo della razionalizzazione economica. Inoltre, data la peculiarità dell'attività svolta, è di fondamentale importanza richiedere anche ai fornitori di rispettare i principi stabiliti del Codice Etico in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Trasparenza nel processo di selezione dei fornitori e di aggiudicazione delle gare. Garanzia della competitività in base alla qualità e al prezzo. Tempestività nel rispetto dei termini contrattuali.
Dipendenti I dipendenti svolgono un ruolo fondamentale nella attuazione della strategia e della missione aziendale, rappresentando la società in tutte le attività che essa svolge nell'ambiente esterno. Mantenimento del posto di lavoro. Opportunità di crescita professionale basate su un processo meritocratico. Tutela della salute sul posto di lavoro.
Azionista Unico Il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Creazione di valore nel breve, nel medio e nel lungo termine. Aderenza alle procedure tecniche ed operative nello svolgimento di tutte le proprie attività.

 

STAKEHOLDER STRUMENTI DI DIALOGO PRINCIPALI RISULTATI 2016 OBIETTIVI
Finanziatori Delibere CIPE. Leggi. Bilancio dello Stato. Incremento dell'efficienza con la quale la società riesce a gestire/investire i fondi. Trasparenza, rispetto dei contratti.
Utenti Web Magazine. URP. Sito Osservatorio del Traffico. VAI. Giornale Telematico. Sito Web. Servizio Stampa. CCISS. Altri eventi pubblici.

 

Buone valutazioni degli utenti nelle analisi di customer satisfaction (indice customer satisfaction pari a 69/100). 300.000 visualizzazioni web magazine e 24.277 contatti al "Pronto ANAS".

 

Sicurezza nella viabilità. Trasparenza nella comunicazione. Percezione della qualità del servizio da parte del cliente.
Operatori Trasporti Eccezionali Sito WEB-TE. Help-Desk. Sportello Unico Integrato Regione Marche. Efficientamento piattaforma di gestione telematica del processo autorizzativo.

 

Tempestività nell'evasione delle richieste. Pagamenti attraverso carte di credito/debito. Estensione sportello unico integrato.
Istituzioni Audizioni Parlamentari. Disegni e Progetti di legge. Atti normativi. Circa 1.500 comunicati stampa. Proseguimento Partnership con il canale di pubblica utilità RAI Isoradio e la rubrica Rai “Buongiorno Regione".

 

Partecipazione attiva alle iniziative di regolazione promosse dal legislatore e dalle associazioni di settore.
Fornitori Incontri workshop, campagne di comunicazione e sensibilizzazione. Codice Etico e contrattualistica. Scambio di informazioni online e Portale Acquisti.  Consolidate le "best practice" relative ai processi di dematerializzazione dei documenti.  Regolamento degli appalti per il Gruppo ANAS.

 

Dipendenti Strada facendo. Corsi di formazione. Sistemi di valutazione del personale. Portale My ANAS.

 

28.943 ore di formazione erogate a 3.445 dipendenti. 24 job posting e 120 candidature valutate.

 

Mantenimento degli attuali livelli occupazionali in linea con le previsioni della finanziaria. Continua attenzione alle tematiche della sicurezza e salute sul posto di lavoro. Valorizzazione e rispetto del capitale umano.
Azionista Unico Audizioni, Atti di indirizzo. Distribuzione dell'utile nell'ultimo triennio. Rafforzamento patrimoniale della società e remunerazione dell'azionista.

Le persone e i valori

Far parte di Anas significa occupare un posto di rilievo nell’ambito dell’economia del nostro Paese e del benessere dei suoi cittadini. Per noi di Anas condividere, sostenere e integrare nella quotidianità i valori della nostra azienda è fondamentale per garantire nel tempo la nostra rispettabilità e uno sviluppo sostenibile che crei valore per tutti i nostri interlocutori.

Vogliamo essere una grande squadra, capace di attrarre talenti e tesa a generare valore sostenibile e duraturo nel tempo, attraverso la professionalità e la passione delle persone che ne fanno parte.

 

La squadra Anas è formata da oltre 7 mila donne e uomini, su tutto il territorio nazionale, che si interfacciano con centinaia di fornitori, garantiscono servizi di ingegneria altamente innovativi e assicurano la fruizione di circa 32mila chilometri di rete viaria nazionale. 

L’inclusione è importante per noi e riteniamo che la diversità sia una risorsa per tutto il nostro gruppo. Per questo affrontiamo il tema della diversità di genere e tutela delle categorie protette offrendo pari opportunità nelle nostre selezioni.

Di seguito i dati aggiornati al 31 dicembre 2023

 

RISORSE UMANE
Personale suddiviso per tipo di contratto al 31/12/2023 al 31/12/2022
Lavoratori a tempo indeterminato 7.141 6.354
Lavoratori a tempo determinato 391 457
Lavoratori a tempo determinato su commessa 138 361
Personale estero 56 64
Totale 7.726 7.236
% delle donne sul totale dei dipendenti   21% 21%

 

Abbiamo personale altamente qualificato nei reparti tecnici (formati principalmente da ingegneri, architetti e geometri), in tutti gli uffici che garantiscono il buon funzionamento dell’azienda e presidi sulla rete stradale per garantire la viabilità e la sicurezza lungo le nostre arterie. 

In linea con questo obiettivo, riserviamo grande importanza alla selezione del personale che viene scelto fra i giovani con brillante curriculum di studi e inserito nell'attività lavorativa, curandone la formazione tecnica e/o amministrativa, secondo la mansione assegnata.

 

La formazione

Le attività di formazione hanno un valore strategico per la valorizzazione delle potenzialità del nostro personale in termini di conoscenze, capacità e valori, in un’ottica di sviluppo continuo e innovazione. Le competenze interne devono poter essere intercettate e valorizzate, capitalizzando anche la cosiddetta conoscenza tacita, per la tutela e l’arricchimento del know-how aziendale.

L’attività di formazione permanente è definita e organizzata nell’ambito di un “Piano di formazione aziendale” articolato in otto aree tematiche: risorse umane, management ed organizzazione aziendale – amministrativa contabile – appalti e lavori – area giuridica – informatica e telematica – sicurezza sul lavoro – lingue estere – codice della strada e sicurezza stradale.

Alcuni corsi si avvalgono della collaborazione di Università e altri organi istituzionali, curando quindi sia la formazione teorica che quella pratica. La formazione, inoltre, si avvale di tutte le risorse interne, anche quelle strumentali, affiancando alle attività in aula l’utilizzo di videoconferenze e dell’e-learning.

 

I nostri valori

Onestà e Correttezza

Anas crede nell’onestà e nella correttezza e condanna qualsiasi forma di corruzione, avendo cura di tutelare la privacy di coloro che denunciano e di allontanare chi ha commesso azioni di comprovata disonestà.

Il rispetto del Codice Etico, dei regolamenti e delle policy interne è un principio fondamentale che l’Azienda chiede ad ogni sua persona di applicare in tutte le attività lavorative. Ciascuno di noi deve dar prova di trasparenza e di integrità nei rapporti con gli altri.

Responsabilità e Rispetto degli impegni

Per Anas agire con responsabilità significa dare valore alle azioni di ciascuno, poiché la nostra condotta produce effetti che possono avere implicazioni a tutti i livelli. Essere professionali, rispettare gli impegni e considerare e riconoscere il lavoro dei colleghi con i quali siamo chiamati a collaborare, consente all’Azienda di crescere e fornire servizi sempre più efficienti.

In tal senso, tutti noi abbiamo la responsabilità di osservare e promuovere i principi etici aziendali, dando l’esempio concreto che agire con coscienza e rispettare gli impegni presi sono azioni che qualificano la nostra professionalità.

Merito ed Equità

Anas riconosce e valorizza il merito dei propri collaboratori giacché, oltre a garantire dovuta equità di trattamento, ciò rappresenta un’opportunità per l’azienda di contare su persone più motivate e produttive.

Valorizzare il merito genera, infatti, l’entusiasmo per costruire insieme nuove possibilità e assicurare successo all’Azienda.

Servizio al cliente

Anas deve garantire le migliori infrastrutture al Paese, operando per assicurare servizi di qualità che soddisfino le esigenze della collettività, impegnandosi ad avere cura dei clienti, prestando loro la giusta attenzione e fornendo informazioni e soluzioni efficaci in ogni circostanza.

Instaurare un rapporto di fiducia con i clienti riveste per noi particolare importanza perché rappresenta il metro di valutazione del nostro lavoro: comprenderne le esigenze e le aspettative, confrontarsi e sostenere un dialogo reciproco ci consente di offrire un servizio sempre più efficiente.

Senso di appartenenza

Essere “persone di Anas” vuol dire sentirsi orgogliosi di mettere il proprio entusiasmo e la propria professionalità al servizio di un’Azienda che contribuisce allo sviluppo socio-economico e alla modernizzazione del Paese.

L’Azienda è impegnata a sostenere la cultura del dialogo e della condivisione per stimolare tutti ad operare con partecipazione e spirito d’iniziativa alla vita lavorativa.

Lealtà e Collaborazione

Le persone di Anas fanno parte di un solo team: tutti noi, ad ogni livello e grado di responsabilità, collaboriamo in modo costruttivo e leale, condividendo idee, tecnologie e talenti, e sviluppando la capacità di apprendere dall’esperienza arricchendo l’azienda di nuove conoscenze e competenze.

Responsabilità ambientale

Anas ritiene l’ambiente un bene primario da salvaguardare e si impegna a costruire infrastrutture che si armonizzino con il territorio, osservando rigorosamente leggi e regolamenti vigenti in materia e tutelando il benessere del Paese per le generazioni future.

Anas promuove anche al proprio interno comportamenti responsabili orientati al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio comune in cui operiamo.

Competenza e Professionalità

Anas possiede un patrimonio di competenze uniche al servizio della collettività: l’impiego e la valorizzazione del proprio know-how e dell’esperienza acquisita contribuiscono a generare valore economico, sociale e culturale per il Paese.

Per l’Azienda sono di importanza strategica lo sviluppo e la crescita delle proprie professionalità perché il raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei risultati attesi è realizzabile solo attraverso le persone che vi lavorano.

 

Per approfondire leggi la nostra Carta dei Valori

Copertina della Carta dei Valori - Apri il pdf

 

Guarda la playlist "Noi siamo Anas"

Gestione delle segnalazioni - Whistleblowing 231

Anas si è dotata di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, nell’ambito del quale è previsto l’istituto del “Whistleblowing 231”, che consente di inviare segnalazioni direttamente all’Organismo di Vigilanza in merito a condotte illecite rilevanti ai sensi del Decreto 231 o a violazioni del Modello 231, garantendo la riservatezza del segnalante, del segnalato, nonché del contenuto della segnalazione, anche al fine di evitare qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione.

(Non sono oggetto di segnalazione anomalie, carenze o irregolarità rilevate nell’ambito dei controlli interni effettuati in applicazione della normativa aziendale.)

 

Chi può segnalare

In considerazione di quanto previsto dall’art. 3, D. Lgs. n. 24 del 2023, le segnalazioni possono essere effettuate da:

  • dipendenti, lavoratori autonomi, titolari di un rapporto di collaborazione e tirocinanti che, a diverso titolo, svolgono la propria attività lavorativa presso Anas;
  • lavoratori o collaboratori, che svolgono la propria attività lavorativa presso enti che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi;
  • liberi professionisti e consulenti che prestano la propria attività presso Anas;
  • azionisti e soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto.

Le segnalazioni, conosciute nell’ambito del contesto lavorativo, possono essere inviate:

  • quando il rapporto giuridico non è ancora iniziato, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali;
  • durante il periodo di prova;
  • in costanza di rapporto di lavoro;
  • successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite nel corso del rapporto stesso.

Sono ammesse anche segnalazioni in forma anonima, ma si incoraggia l’invio di segnalazioni in cui è individuata l’identità del segnalante, poiché consentono una più efficace gestione dei flussi informativi, permettendo altresì al segnalante di ricevere riscontro in ordine allo stato delle attività istruttorie svolte.

 

Cosa può essere oggetto di segnalazione

Le segnalazioni all’OdV possono riguardare atti e/o condotte, anche di natura omissiva, o illeciti rilevanti ai sensi del Decreto 231 o violazioni del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. n. 231/2001 di Anas, adottato da Anas. Trattasi, in particolare, di fatti e/o di comportamenti (di qualsivoglia natura, anche meramente omissivi) già accaduti o che molto verosimilmente potrebbero accadere, riferibili al personale Anas o alle Società da questa controllate e idonei ad arrecare danno o pregiudizio, anche solo d’immagine o reputazionale, ad Anas, alle Società da questa controllate o al Gruppo FS.

Le segnalazioni devono riguardare fatti di cui il Segnalante abbia conoscenza e rispetto ai quali lo stesso abbia fondati motivi per ritenere che siano veri al momento della comunicazione; esse devono essere effettuate tempestivamente rispetto alla conoscenza dei fatti, in modo da renderne concretamente possibile la verifica.

Non costituiscono segnalazioni c.d. Whistleblowing 231: le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale del Segnalante che attengono esclusivamente al proprio rapporto individuale di lavoro, ovvero inerenti al proprio rapporto con le figure gerarchicamente sovraordinate; le comunicazioni o i reclami relativi ad attività di natura commerciale o di servizi al pubblico ed in ogni caso, tutte le comunicazioni che non riguardano comportamenti e circostanze che espongano la Società al rischio di commissione di uno o più reati previsti dal Decreto 231.

 

Canale interno di gestione segnalazioni “Whistleblowing 231”

Il canale “Whistleblowing 231” è strutturato in modo da garantire l’assoluta riservatezza circa l’identità del segnalante, della persona coinvolta, della persona menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione. Gli unici soggetti abilitati a gestire la segnalazione sono l’Organismo di Vigilanza e il Segretario Tecnico dell’OdV.

La trasmissione della segnalazione è possibile attraverso diverse modalità:

  • invio della segnalazione per posta ordinaria al seguente indirizzo: “ANAS S.P.A., ORGANISMO DI VIGILANZA, VIA MONZAMBANO 10 – 00185 ROMA”, specificando sulla busta “RISERVATA PERSONALE” (segnalazione in forma scritta);
  • invio della segnalazione per posta elettronica, con e-mail indirizzata a whistleblower231@stradeanas.it (segnalazione in forma scritta);
  • dichiarazione orale, verbalizzata e sottoscritta dal segnalante, rilasciata direttamente all’OdV nel corso di apposita audizione fissata entro un termine ragionevole rispetto al momento della richiesta (segnalazione in forma orale);
  • dichiarazione orale resa, attraverso il sistema di messagistica vocale, digitando il numero telefonico unico +39.02.814.800.81 e seguendo le istruzioni della voce registrata. Per effettuare la segnalazione sarà necessario inserire il seguente codice: 9735 (segnalazione in forma orale).

Successivamente all’inoltro della segnalazione, ed in particolare, entro sette giorni dalla ricezione della stessa, la Struttura competente rilascerà all’interessato avviso di ricevimento, provvedendo a dare corretto seguito alla segnalazione ricevuta. Conformemente a quanto previsto dall’art. 5 D. Lgs. 24 del 2023, entro tre mesi dalla data dell’avviso di ricevimento e comunque, in mancanza di tale avviso, entro tre mesi dalla scadenza del termine di sette giorni dalla presentazione della segnalazione, la persona segnalante riceverà adeguato riscontro.

Ove la segnalazione “Whistleblowing 231” pervenga erroneamente ad altra Struttura Organizzativa, la stessa provvederà al tempestivo inoltro all’OdV, assicurando il rispetto dei criteri di massima riservatezza e le modalità idonee a tutelare il segnalante, nonché l’identità e l’onorabilità dei soggetti segnalati, senza pregiudizio per l’efficacia delle successive attività di accertamento.

 

La tutela della riservatezza

Nel rispetto delle previsioni di legge, l’ODV garantisce la riservatezza dell’identità del Segnalante e vieta ogni forma diretta o indiretta di provvedimenti e comportamenti ritorsivi o discriminatori adottati nei confronti dello stesso in conseguenza della segnalazione, ivi inclusi quelli omissivi, anche tentati o minacciati, nonché quelli rivolti a terzi soggetti, quali parenti e colleghi del segnalante o soggetti giuridici di cui lo stesso sia proprietario.

I soggetti a qualsiasi titolo coinvolti nella gestione delle segnalazioni sono tenuti, nei limiti previsti dalla legge, alla riservatezza in merito all’esistenza e al contenuto della segnalazione ricevuta e all’attività compiuta al riguardo e garantiscono la riservatezza dell’identità del Segnalante secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Oltre all’identità del Segnalante, l’OdV tutela la riservatezza della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, assicurando che ogni comunicazione relativa alla loro identità sia rispettosa del criterio “need to know” (principio in forza del quale l’accesso a determinate informazioni è consentito solo se necessario - e nei limiti di quanto necessario - per l’esecuzione delle attività di propria competenza secondo le mansioni assegnate aziendalmente).

 

Trattamento dei dati personali

Nell’ambito del processo di gestione delle segnalazioni, i dati personali sono trattati nel rispetto della normativa vigente in materia (Regolamento (UE) 2016/679 e D.Lgs. 196/2003, così come modificato dal D.Lgs. 101/2018). Di seguito, l’informativa sul trattamento dei dati personali.

Informativa Whistleblower

 

Altre segnalazioni

Oltre al canale “Whistleblowing 231”, Anas dispone di altri due canali interni di segnalazione:

  • il canale “Whistleblowing 190”, che ai sensi della Legge n. 190/2012 consente di segnalare direttamente al RPCT irregolarità e illeciti potenzialmente idonei a ledere l’interesse o l’integrità della Società, il tutto con ogni garanzia di riservatezza;
  • il canale “Segnalazioni al Comitato Etico”, che è utilizzabile per le segnalazioni non “Whistleblowing 190” (anonime o firmate) e non “Whistleblowing 231” (anonime o firmate), relative a fatti e/o comportamenti riferibili al personale ANAS o alle Società da questa controllate o a terzi, idonei ad arrecare danno o pregiudizio, anche solo d’immagine o reputazionale alla ANAS, alle sue controllate o al Gruppo FS.

 

Gestione delle segnalazioni

 

Gestione del rischio

L’attività del nostro Gruppo comprende un’ampia serie di processi complessi caratterizzati da elevata varietà (progettazione e realizzazione, in qualità di stazione appaltante, di lavori relativi ad infrastrutture stradali, manutenzione della rete stradale, altre attività connesse alla gestione della rete, progetti internazionali, ecc.), i quali sono all’origine di rischi ed incertezze rilevanti, in grado di causare effetti significativi sui risultati aziendali.

I rischi aziendali sono oggetto di particolare attenzione da parte del Gruppo, che ha promosso numerose iniziative volte a compierne un’analisi equilibrata ed esauriente, ma soprattutto a prevenirne e mitigarne gli effetti. I rischi rilevanti sono stati classificati in quattro categorie.

 

Rischi di regolamentazione

I rischi di regolamentazione fanno riferimento al rischio che variazioni nella normativa o nella regolamentazione producano effetti significativi sull’economicità di un’impresa o di un settore (c.d. “regulatory risk”).

Il nostro Gruppo opera in un contesto fortemente regolamentato, dove la variabile normativa influenza sia i volumi di attività, soprattutto in relazione alle risorse finanziarie messe a disposizione dallo Stato, sia le condizioni di svolgimento ed efficienza della produzione, in relazione ad esempio alle normative sugli appalti e sulle costruzioni.

Il rischio regolatorio è connaturato alla gestione di Anas e non può essere oggetto sic et simpliciter di prevenzione o mitigazione. Tuttavia, l’analisi degli scenari normativi ed il coordinamento con le Istituzioni sono comportamenti che poniamo in essere sistematicamente per la riduzione degli effetti sfavorevoli del rischio.

 

Rischi operativi

I rischi operativi possono essere di varia natura in relazione alla varietà dei processi produttivi e quelli significativi possono riassumersi in:

• rischi connessi alla progettazione e all’esecuzione dei lavori;

• rischi connessi all‘esercizio della rete.

I primi riguardano le circostanze impreviste che generano una differenza tra il costo contrattuale e il costo effettivo delle opere (per esempio in caso di varianti d’opera) o casi di maggiori oneri per il prolungamento dei tempi di esecuzione, di contestazioni nelle procedure di esproprio o di contestazioni nelle procedure di gara. Al fine di tenere sotto controllo questi rischi, stiamo potenziando le attività di monitoraggio dei cantieri da parte delle figure preposte anche grazie alla creazione di una specifica unità per l’analisi delle riserve.

I secondi sono relativi principalmente alle attività di manutenzione ordinaria di strade e autostrade. Il rischio principale è quello di responsabilità civile per danni agli utenti, a fronte del quale Anas stipula un’apposita copertura assicurativa relativa all’intera rete stradale. Per mitigare tali rischi è comunque predisposta un’accurata attività di pianificazione e controllo delle attività manutentive.

Rientrano nei rischi connessi all’esercizio della rete anche quelli relativi alla gestione di licenze e concessioni, pubblicità, trasporti eccezionali, royalties, tra i quali il più rilevante è il rischio di credito commerciale, la cui gestione è resa complessa dall’elevato numero di soggetti debitori.

Infine la Direzione Tutela Aziendale ha l’obiettivo di monitorare gli adempimenti prescritti dalla legislazione antimafia per il contrasto all’infiltrazione mafiosa negli appalti.

 

Rischi finanziari

Tra i rischi di carattere finanziario si segnalano rischio di credito; rischio di liquidità, rischio di tasso d’interesse.

Il primo rischio non è elevato poiché si tratta principalmente di crediti verso lo Stato e anche in considerazione del fatto che le obbligazioni connesse all’effettuazione dei lavori sono correlate alle prospettive di erogazione dei relativi fondi.

I crediti relativi all’Ex Fondo Centrale di Garanzia vantati verso le società concessionarie autostradali, presentano un rischio d’incasso, essendo privi, fin dalla loro origine, di ogni forma di garanzia, se non quella del merito di credito delle singole concessionarie. Per tutelare tali crediti, dal 2010 Anas ha introdotto nell’ambito dei rinnovi degli atti convenzionali alcune clausole a tutela del credito che, in caso di inosservanza, comportano la decadenza della concessione.

I flussi finanziari sono fortemente influenzati dalla tempistica di pagamento di un ridotto numero di transazioni di elevato importo (principalmente, l’erogazione dei contributi in conto impianti e convenzioni con enti locali, l’incasso dei crediti dell’Ex Fondo Centrale di Garanzia). Ciò comporta la rilevanza del rischio di liquidità, che è gestito pianificando le erogazioni di fondi da parte del MEF sulla base delle previsioni trimestrali di cassa Anas e compatibilmente con le norme sulla finanza pubblica.

Il rischio di tasso d’interesse riguarda la fisiologica oscillazione dei tassi d’interesse di mercato, che produce i suoi effetti sulle disponibilità liquide e sull’eventuale indebitamento finanziario a breve. Non sono invece soggetti al rischio di tasso d’interesse i mutui il cui rimborso è garantito dallo Stato con fondi senza vincolo di restituzione e remunerazione. Anas gestisce tale rischio ottimizzando le condizioni di impiego ed eventuale raccolta delle risorse finanziarie a breve.

 

Rischi di compliance

Nel rischio di compliance rientra il rischio di incorrere in sanzioni, perdite economiche o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme legislative, regolamentari o di autoregolamentazione.

I modelli di organizzazione, il sistema di controllo interno nel suo complesso, le procedure amministrative e la funzione di Internal Audit consentono il presidio di tale rischio.

Nonostante la piena funzionalità dei predetti presidi, è fisiologico che, principalmente in relazione alla stima in bilancio dei fondi rischi per il contenzioso, possa permanere un certo grado di incertezza collegata all’utilizzo di previsioni su circostanze future.

 

Gestione del contenzioso

Il contenzioso Anas deriva in gran parte dalla trasposizione in giudizio di pretese di imprese appaltatrici, dapprima proposte in forma di riserva. Tale fenomeno ha coinvolto, in primo luogo, i contratti di appalto con i contraenti generali, per i quali è precluso nel Codice Appalti il componimento delle riserve mediante l’istituto dell’accordo bonario.

Per affrontare e risolvere in modo organico il contenzioso, obiettivo strategico dell’azienda, nel novembre 2015 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di adottare un piano straordinario per definire il contenzioso giudiziale e stragiudiziale pendente relativo a riserve iscritte in fase di esecuzione dei lavori, varianti di progetto e richieste risarcitorie.

La procedura denominata il “Piano straordinario di componimento del contenzioso” è stata pubblicata a inizio 2016 e contestualmente sono stati nominati cinque Gruppi Istruttori, con professionalità interne all’azienda, e un Comitato Valutatore, organo di verifica del lavoro dei Gruppi Istruttori, con esponenti esterni provenienti da Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Avvocatura dello Stato e Corte dei Conti.

Nel 2017 sono state risolte controversie per circa 2 miliardi di euro, grazie alle nuove basi poste in essere, e abbiamo migliorato la capacità di difesa in giudizio. Nel 2018, proseguirà l’attività di deflazione del contenzioso lavori e delle principali riserve con l’obiettivo di ridurre il più possibile il contenzioso a beneficio dello Stato Patrimoniale di Anas. Tale piano riceve nuovo impulso a valle della effettiva attribuzione delle risorse avvenuta nell’ambito del DL 50/2017.

 

Accordi di sicurezza

Il sistema di controllo della legalità sull’esecuzione delle opere che assumono maggiore rilevanza per il sistema Paese è realizzato attraverso protocolli predisposti in cooperazione con le Prefetture e attuati in collaborazione con le Forze di Polizia, finalizzati a prevenire e individuare tentativi di infiltrazione mafiosa o di riciclaggio. In particolare: Protocolli di legalità, per il controllo delle persone e dei mezzi che accedono in cantiere, e Protocolli operativi, per il monitoraggio dei flussi finanziari afferenti all’opera in corso di realizzazione.

A tal fine Anas ha sviluppato una apposita banca dati che raccoglie, elabora ed analizza i dati dei soggetti esecutori dei lavori (persone fisiche e giuridiche) e dei flussi di danaro, per agevolare e rendere più efficaci i controlli che vengono condotti sistematicamente da personale della Direzione Tutela Aziendale di Anas e dalle strutture operative delle Forze di Polizia.

Il responsabile della struttura Accordi di sicurezza è Pietro Russo.

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Direzione Tutela Aziendale

MARIA DOLORES RUCCI 

Foto di M. D. RucciMaria Dolores Rucci è Direttore Tutela Aziendale di Anas da gennaio 2023. Laureata in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, la dott.ssa Rucci è stata per molti anni una Dirigente della Polizia di Stato. Il suo ruolo, nel corso del tempo, si è prettamente focalizzato su tematiche riguardanti la sicurezza stradale e la circolazione su strada.

In particolare, ha ricoperto i seguenti ruoli: dal 2016 al 2022 Dirigente Superiore presso il Compartimento di Polizia Stradale (Liguria; Piemonte e Valle d’Aosta; Lombardia); dal 2014 al 2016 Vicario e Sovrintendenza Divisione P.A.S.I. presso la Questura di Varese; dal 2013 al 2014 Dirigente presso il Compartimento di Polizia Stradale Basilicata – Potenza; dal 1999 al 2013 Dirigente presso la Sezione di Polizia Stradale (Taranto; Catanzaro; Torino); dal 1990 al 1999 Questura di Taranto, Ufficio Personale – Vice Capo Gabinetto – Dirigente Squadra Volante; dal 1989 al 1990 Questura di Sassari, Dirigente Ufficio Personale e Sovrintendente Ufficio Amministrativo Contabile; dal 1988 al 1989 Commissariato di Olbia, Vice Dirigente.

Nel corso della sua carriera, è stata inoltre incaricata dell’insegnamento di Elementi di Diritto Penale a Taranto (27° - 28° - 29° Corso di Addestramento per Allievi Agenti Ausiliari della P.S.); ha ricoperto il ruolo di Responsabile Sicurezza Stradale Piani di Emergenza ENI- ILVA e Piano Emergenza Neve; è stata Presidente della Commissione collaudo dei sistemi di difesa passiva aree di servizio A3 Salerno – Reggio Calabria (2008/2012). 

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Friuli Venezia Giulia, Trieste,

FRIULI VENEZIA GIULIA: NASCE IL NUOVO CENTRO OPERATIVO DELLA POLIZIA STRADALE DI UDINE

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Una nuova e tecnologica sala regia per coordinare i servizi di vigilanza stradale e la rete stradale e autostradale della regione

Si è tenuta, nel piazzale antistante la Direzione IX Tronco di Autostrade per l'Italia, la cerimonia di inaugurazione del Centro operativo della polizia stradale di Udine, una nuova e complessa sala operativa con il compito di coordinare i servizi di vigilanza stradale su tutto il territorio regionale e, in particolare, sulle grandi arterie autostradali del Friuli Venezia Giulia.

All’evento hanno preso parte il Direttore Tutela Aziendale di Anas, Maria Dolores Rucci; il responsabile gestione Rete di Anas, Roberto Mastrangelo; il Responsabile Area Gestionale Rete FVG Anas, Antonio Marsella;   il direttore generale Autostrade Alto Adriatico, Giorgio Damico; l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi e il prefetto Renato Cortese, direttore centrale della Polizia stradale.

Il Centro Operativo Polizia Stradale  coordina quotidianamente, in media, 15 pattuglie distribuite sulle 24 ore, per complessive 5.475 pattuglie annue sull'intero territorio regionale e gestisce il cruciale snodo della circolazione nazionale e internazionale dei viaggiatori e delle merci con le direttrici da e verso l'Austria e la Slovenia.

Si tratta di un vero e proprio concentrato di tecnologie: più di 100 telecamere forniscono preziosissime informazioni mentre il Sistema informatico Geoweb, permette la georeferenziazione delle pattuglie su cartografia di dettaglio, con la possibilità di condivisione di flussi immagine in streaming tra operatore di sala e pattuglia su strada, al fine di gestire nel migliore modo possibile i macro eventi autostradali.

Tutti i collegamenti radio sono isofrequenziali e possono essere supportati da radio HF di Governo indispensabili in caso di macro calamità tanto importanti in un territorio troppe volte attraversato da eventi sismici. Ed infine un sistema TMP, International traffic info, applicativo che permette di dialogare e ricevere informazioni su criticità viarie in ambiente autostradale vasto, Austria, Slovenia Croazia ed Italia, indispensabile in zone transfrontaliere come quella sotto la gestione del C.O.P.S. di Udine.

Sicilia, Palermo,

SICILIA, ANAS: SIGLATO PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER LA REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI ALCAMO

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  • la firma, questa mattina, presso la Prefettura di Trapani

Questa mattina, presso la sede della Prefettura di Trapani, è stato firmato il protocollo di legalità relativo al cantiere per la realizzazione del primo lotto della Variante di Alcamo - ovvero il collegamento tra il km 2,370 della strada statale 119 “Di Gibellina” e il km 331,500 della strada statale 113 “Settentrionale Sicula” - e i relativi servizi di monitoraggio ambientale in corso d’opera e il monitoraggio geotecnico ante e in corso d’opera.

L’intervento prevede un investimento complessivo pari a 43 milioni di euro, inclusi i servizi di monitoraggio.

Il protocollo di legalità è stato firmato dal Prefetto di Trapani, dott.ssa Daniela Lupo, dal dott. Francesco Monticciolo quale legale rappresentante del Raggruppamento Temporaneo di Imprese aggiudicatario della gara e, per Anas, dal dott. Pietro Russo, in qualità di Responsabile Accordi di Sicurezza della Direzione Tutela Aziendale.

Le imprese aggiudicatarie sono il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Fegotto Costruzioni srl, Viastrada srl per la realizzazione dei lavori, il Raggruppamento Temporaneo Ausilio spa, Biogramm Società Cooperativa, Lav srl per il monitoraggio ambientale in corso d’opera, e infine il Raggruppamento Temporaneo costituito da Geomonitor srl, Meccanicaingegneria Laboratori srl, Indagini Strutturali srl per il servizio di monitoraggio geotecnico. 

Il protocollo è stato redatto in base ai dettami dell’articolo 203 del Codice dei contratti pubblici, che ha previsto l’istituzione del “Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari” (CCASIIP).

L’attuazione del protocollo prevede la costituzione di una banca-dati informatica contenente i dati relativi ai soggetti che intervengono, a qualunque titolo, nella realizzazione dell’opera, monitorando gli aspetti procedurali e gestionali ad essa connessi.

Prevista la redazione del cosiddetto “Settimanale di Cantiere”, da preparare entro il venerdì precedente alla settimana di riferimento, contenente le informazioni circa l’opera da realizzare e l’elenco delle attività previste, di tutti gli operatori economici, degli automezzi e dei nominativi di tutti i dipendenti presenti in cantiere.

Il protocollo di legalità prevede che il regime delle informazioni antimafia di cui all’articolo 91 del Codice Antimafia sia esteso a tutti i soggetti appartenenti alla filiera delle imprese.

Sono incluse norme di prevenzione delle interferenze illecite a scopo corruttivo e di natura mafiosa, nonché attività di verifica sulle procedure di esproprio.

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