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Orte-Civitavecchia, l’Anas: “La progettazione dell’opera sarà curata dalla nostra struttura di progettisti con un risparmio economico e soprattutto un’accelerazione dei tempi”


“La progettazione della Orte-Civitavecchia si farà. Il ritiro del bando di gara non significa disimpegno dell’Anas rispetto a questa importante opera, la cui progettazione invece che essere affidata all’esterno, sarà curata direttamente dalla struttura tecnica di progettisti dell’Azienda”. E’ quanto precisa in una nota l’Anas, che si dice “dispiaciuta” per l’allarme suscitato dal provvedimento.

L’Anas sottolinea anche che grazie a questa decisione otterrà “un risparmio economico e soprattutto un’accelerazione dei tempi dell’iter progettuale. Sarà infatti possibile completare entro la fine del 2006 la progettazione dell’opera necessaria e propedeutica all’appalto dei lavori”.

Roma, 8 febbraio 2006

Giornata del Cantoniere 2005. Il Presidente Pozzi: “I cantonieri hanno pagato un tributo altissimo in vite umane per garantire la sicurezza degli utenti della strada”

“L’Anas in 5 anni ha investito 17,9 Mld di euro”
Si è tenuta oggi a Roma la tradizionale Cerimonia dell’Anas dedicata ai cantonieri.

“Nel 2005 l’Anas ha raggiunto prestigiosi obiettivi – ha dichiarato il Presidente Vincenzo Pozzi - come il completamento dell’autostrada Palermo–Messina, aperta al traffico lo scorso luglio; l’avvio dei lavori e la realizzazione dei primi 10 chilometri della tangenziale Asti-Cuneo; l’apertura dei cantieri per il completamento dell’autostrada Catania-Siracusa. In meno di cinque anni, l’Anas ha triplicato gli investimenti a livello nazionale, ha prodotto un volume di interventi pari a 17,9 miliardi di euro di bandi di gara pubblicati, contribuendo a recuperare il gap italiano nel settore infrastrutturale”.
Alla manifestazione ha partecipato anche il Capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture Francesco Sabato che ha letto un messaggio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi il quale ha ringraziato “a nome del dicastero e del Governo l’Anas ed i suoi cantonieri per il lavoro encomiabile che svolgono ogni giorno per garantire la sicurezza e la circolazione sulla rete stradale nazionale”.

Il Presidente Pozzi ha fatto il punto sulla situazione dei lavori dell’Anas: “Tra il 2001 ed il 2005 abbiamo aperto al traffico ben 445,56 km di nuove strade. Solo quest’anno, tra nuove varianti, nuove tangenziali, nuovi svincoli, abbiamo aperto al traffico 130 km di nuove strade per investimenti pari ad oltre 765 milioni di euro. I lavori in corso per la realizzazione di nuove infrastrutture sono passati da un importo di 5.611 milioni di euro del 2001 agli 11.781 milioni di euro del 2005, con una crescita del +110%. L’Anas, dal gennaio 2005 ad oggi, ha attivato lavori per 4.215 milioni di euro, tra cantieri già aperti e progetti esecutivi assegnati ai General Contractor, mentre nel 2001 erano appena 1.203 milioni”.

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Durante la manifestazione sono stati assegnati 64 riconoscimenti, a capo cantonieri, cantonieri e sorveglianti dell’Anas per l’attività svolta in tutta Italia al servizio della sicurezza stradale dei cittadini.

Sono stati premiati alla memoria i tre cantonieri deceduti nel 2005. E’ stata consegnata una medaglia dell’Anas ai parenti del Capo Cantoniere Francesco Bisignani e una medaglia ai parenti del Cantoniere Elio Cipresso, entrambi del Compartimento della Calabria, periti in un drammatico incidente lo scorso 13 luglio mentre svolgevano il loro lavoro.

Una medaglia è stata consegnata ai parenti del Cantoniere Giuseppe Calì, della Direzione Regionale per la Sicilia, deceduto il 13 febbraio 2005 mentre si apprestava ad un servizio di pronto intervento.

E’ stata poi consegnata una medaglia ai 5 cantonieri rimasti gravemente feriti mentre svolgevano la loro attività sulla rete viaria nazionale nel corso del 2005.

“Il lavoro del cantoniere è difficile, delicato, molte volte pericoloso – ha sottolineato il Presidente Pozzi -. Anche nel 2005 si è pagato un altissimo costo in vite umane e ciò al servizio dello Stato, degli utenti e del bene primario rappresentato dalla sicurezza stradale. E’ per questo che dedichiamo la Cerimonia ai cantonieri che ora non sono qui con noi, che hanno perso la vita adempiendo al loro dovere, oppure hanno subito gravi menomazioni fisiche. Sento il dovere di ringraziarli sentitamente, a nome di tutta l’Anas, per il loro spirito di servizio, per la loro abnegazione, per il loro sacrificio”.

Roma, 16 dicembre 2005

Anas, in mostra i progetti del concorso internazionale: “Il Tunnel, Il Ponte, La Storia”

95 progetti per l’architettura delle strade
a Venezia, Firenze e sulla Salerno-Reggio Calabria esposti a Roma nel Palazzo di Fontana di Trevi


Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi ha inaugurato a Roma, la mostra sui progetti del concorso internazionale indetto dalla Società delle Strade: “Il Tunnel, Il Ponte, La Storia”, alla presenza del presidente della giuria internazionale Mario Virano, del Vice Presidente della Commissione Infrastrutture e Cultura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Costanza Pera, del Direttore Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Pio Baldi, del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Amedeo Schiattarella, e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Mario Beomonte. La mostra sarà aperta fino all’8 gennaio 2006.

“L’ambizione dell’Anas – ha dichiarato il Presidente Pozzi - è ormai da alcuni anni quella di focalizzare un’attenzione strategica non solo sulla questione della quantità delle infrastrutture, di cui un Paese industrializzato e sviluppato come l’Italia ha particolarmente bisogno, ma anche sulla loro qualità progettuale, ambientale e paesaggistica. Va in questa direzione il filo diretto con l’università, in particolare le facoltà di ingegneria ed architettura, e la promozione del Master nazionale di II livello «Architettura della Strada, progetto e gestione delle infrastrutture stradali fra territorio e paesaggio», ma soprattutto, ha assunto valore emblematico di svolta l’indizione del concorso internazionale «Il Tunnel, Il Ponte, La Storia: tre progetti per il nord, il centro e il sud d’Italia», che ha visto la partecipazione di 95 gruppi interdisciplinari da tutto il mondo con l’impegno di oltre 500 professionisti di ogni tendenza”.

Il 23 settembre 2005 si è chiusa la prima fase del Concorso, con la selezione di tre proposte per ciascun tema: gli imbocchi del tunnel di Mestre, il doppio ponte sull’Arno nei pressi di Firenze e la rinaturalizzazione di un tratto della Salerno-Reggio Calabria con l’inserimento anche di un museo dei ritrovamenti archeologici rinvenuti nel corso dei lavori di ammodernamento. I nove finalisti in gara dovranno presentare il progetto finale entro il 20 gennaio 2006 e la giuria Internazionale designerà il vincitore del Concorso entro il 20 febbraio 2006.

“Va sottolineato l’altissimo livello complessivo delle 95 proposte pervenute – ha affermato il presidente della giuria internazionale Mario Virano, Consigliere di Amministrazione dell’Anas -. Esse rappresentano un eccezionale contributo creativo alla cultura disciplinare e interdisciplinare delle infrastrutture. L’Anas ha ritenuto opportuno presentare tutte le 95 proposte in una esposizione nella prestigiosa cornice del Palazzo di Fontana di Trevi (Palazzo Poli), in contemporanea con la mostra di Paolo Soleri, per socializzare questo grande sforzo organizzativo sulla difficile strada della qualità del progetto, delle opere e dell’inserimento ambientale. L’evento è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Direttore dell’Istituto per la Grafica Serenita Papaldo, a cui va il sentito ringraziamento dell’Anas”.

La selezione è stata fatta da una giuria internazionale presieduta dallo stesso Mario Virano e composta tra gli altri dal Rettore dello IUAV Marino Folin (vicepresidente), il giapponese Shoei Yoh Hamura, l’argentino Miguel Angel Roca, lo statunitense Emilio Ambasz e il francese Claude Vasconi, e gli italiani Massimo Bilò (Consiglio Nazionale Architetti), Alessandro Biddau (Consiglio Nazionale Ingegneri) e Matteo Gatto (Politecnico di Milano).

Roma, 20 dicembre 2005

BreBeMi: il CdA dell’Anas approva soluzione per finanziamento dei maggiori costi di realizzazione


I lavori di realizzazione del collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano si faranno. L’Anas ha trovato una soluzione per finanziare i maggiori costi dell’opera che sarà direttamente sottoposta dalla Società delle Strade al CIPE che la porterà alla prossima riunione per l’approvazione. Nella seduta di oggi, infatti, il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il finanziamento delle maggiorazioni dei costi per realizzare l’asse stradale Bre-Be-Mi, che vede la Società delle Strade accollarsi gli aumenti di spesa. La previsione iniziale per la realizzazione della Bre-Be-Mi, opera inserita nelle lista delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo, era pari a circa 842 milioni di euro. Nel corso dell’ultimo periodo alcune nuove esigenze hanno contribuito ad elevare i costi. Si sono rese necessarie alcune opere per rendere compatibili il progetto dell’asse autostradale e quello della linea ferroviaria che collega Milano a Verona. Inoltre, è entrato in vigore, dopo la redazione del progetto preliminare della Bre.Be.Mi, il Decreto Ministeriale 5 del novembre del 2001, che aggiorna tutti i criteri di progettazione e realizzazione di una nuova infrastruttura viaria, e il cui adeguamento ha richiesto sensibili modifiche. Sono state poi aggiunte nuove misure di mitigazione e compensazione ambientale, anche su richiesta della Regione Lombardia. Tali elementi hanno portato la previsione complessiva di spesa per la nuova autostrada a circa 1.686 milioni di euro al lordo dei presumibili ribassi d’asta.

La nuova formula, che si ispira a quella per il finanziamento del Passante Autostradale di Mestre, prevede che il piano finanziario della società concessionaria non subisce alcuna modifica, e prevede anche che questa rimanga obbligata alla realizzazione dell’infrastruttura entro il limite di spesa e delle condizioni economiche offerte in sede di gara. La quota di spesa eccedente viene perciò reperita dall’Anas, in qualità di Concedente, tramite la predisposizione di apposito piano finanziario che dovrà essere approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel quale è previsto il ricorso al mercato bancario a condizioni di mercato con copertura derivante da apposito incremento tariffario (+ 60%) fino alla scadenza del rapporto concessorio con la Brebemi S.p.a..

Con tale incremento tariffario, l’Anas procederà al pagamento dei soli interessi maturati sul predetto finanziamento fino alla scadenza dell’attuale rapporto concessorio e dei maggiori costi gestionali connessi al maggior valore dell’investimento.
A tale data si dovrà procedere a gara pubblica di concessione con la quale il concessionario subentrante si accollerà la restituzione della quota capitale del debito contratto da Anas.
Questa nuova soluzione, rispetto alla precedente, presenta alcuni significativi nuovi vantaggi, come rendere immediatamente praticabile il passaggio alla fase di apertura dei cantieri per la realizzazione dell’opera; fronteggiare l’incremento del costo dell’opera lasciando immutato il piano finanziario del concessionario Brebemi S.p.A., evitando potenziali contenziosi derivanti dalla modifica delle condizioni economiche poste a base di gara; e non prevedere contributi pubblici a fondo perduto a carico di Anas, che oggi non sono disponibili.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha dato ampio mandato al Presidente Pozzi di confrontarsi con la Brebemi S.p.A. sulla proposta, che è assolutamente neutra dal punto di vista finanziario per la società concessionaria e non comporta per essa alcun costo aggiuntivo.

Roma, 18 novembre 2005

Brebemi, Anas: “Soddisfazione per l’approvazione da parte del pre-Cipe del piano per il finanziamento dei maggiori costi di realizzazione dell’autostrada”

Il piano è stato votato dal CdA dell’Anas a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Virano


L’Anas ha espresso “soddisfazione” per l’approvazione da parte del pre-Cipe del piano finanziario per la copertura dei maggiori costi di realizzazione dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano. La proposta di finanziamento era stata approvata a maggioranza dal Consiglio di Amministrazione dell’Anas il 18 novembre scorso, con il voto contrario del consigliere Mario Virano (Ds).

In una nota l’Anas spiega “che il modello di finanziamento si ispira a quello adottato per il Passante Autostradale di Mestre, e che il piano finanziario della società concessionaria non subirà alcuna modifica, e questa rimarrà obbligata alla realizzazione dell’infrastruttura entro il limite di spesa e delle condizioni economiche offerte in sede di gara”.

La previsione dei costi della BreBeMi era passata da 842 milioni di euro a 1.686 milioni di euro per rendere compatibili il progetto dell’asse autostradale e quello della linea ferroviaria che collega Milano a Verona, e per consentire l’adeguamento del progetto alle nuove normative in materia di progettazione e per realizzare alcune misure di compensazione e di mitigazione ambientale richieste dal territorio e dalla Regione Lombardia.
“La quota di spesa eccedente – continua la nota - verrà reperita dall’Anas, in qualità di Concedente, tramite la predisposizione di apposito piano finanziario che dovrà essere approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel quale è previsto il ricorso al mercato bancario a condizioni di mercato con copertura derivante da apposito incremento tariffario (+ 60%) fino alla scadenza del rapporto concessorio con la Brebemi S.p.a.”.

La proposta relativa alla Brebemi, predisposta dalla tecnostruttura dell’Anas, era stata votata a maggioranza dal Consiglio di Amministrazione. Votò contro il consigliere Virano che, pur apprezzando lo sforzo di trovare una soluzione finanziaria per sbloccare i cantieri dei lavori della BreBeMi, ha dichiarato a verbale di non condividerla, ritenendo che possa generare una impropria commistione di ruoli e di interessi fra Concessionario e Concedente con una incerta ripartizione dei profili di rischio.

Roma, 23 novembre 2005

Salerno-Reggio Calabria: revocato provvedimento di sequestro dei tratti interessati dall’inchiesta Tamburo

L’Anas dal 1° dicembre elimina il limite di velocità a 60 km/h.
Entro il 15 dicembre sarà possibile aprire i primi cantieri dei lavori di completamento del tratto autostradale

“La Corte di Assise di Cosenza, dopo la sentenza di assoluzione di tutti i dirigenti e funzionari dell’Anas, ha notificato ufficialmente alla Società delle Strade la revoca del provvedimento di sequestro dei cantieri e dei tratti autostradali della A3 Salerno-Reggio Calabria ricadenti tra lo svincolo di Firmo e quello di Cosenza, interessati dall’inchiesta Tamburo. Sullo stesso tratto è stato anche revocato il limite di velocità di 60 km orari”.
E’ quanto comunica l’Anas, commentando positivamente la decisione della Magistratura, decisione che permette quindi di eliminare, già a partire dal primo dicembre, il limite di velocità di 60 km/h sul tratto autostradale della A3, ripristinando il limite di 130 km/h, salvo alcuni tratti in cui sarà imposto il limite di 90 km/h per l’impossibilità di eseguire i lavori di stesa del tappeto drenante negli anni nei quali ha avuto vigenza il sequestro giudiziario conseguente all’inchiesta “Tamburo”.

L’Anas potrà ora finalmente completare i lavori di stesa del tappeto drenante e di sistemazione dei giunti di dilatazione sulle opere d’arte sul lotto compreso tra i km. 244,700 e 253,700, nonché alcuni lavori accessori di completamento e ripristino dei tratti autostradali precedentemente sequestrati, così innalzando i livelli di servizio e di sicurezza.
L’esecuzione dei lavori di completamento da parte delle imprese aggiudicatici degli originari appalti è prevista a partire dalla prima quindicina del mese di dicembre, fatti salvi i limiti tecnici d’esecuzione imposti dalle possibili avverse condizioni meteorologiche (piogge e basse temperature), che non consentono la stesa dei tappeti drenanti.

La revoca del provvedimento di sequestro permetterà inoltre di pubblicare il bando di gara per l’appalto dei lavori di completamento dell’adeguamento dell’Autostrada tra i Km. 206,500 e 213,500, secondo il progetto già approvato e finanziato dall’Anas, lavori che, abbandonati dall’Impresa appaltatrice, sono stati oggetto di rescissione di contratto.

Roma, 30 novembre 2005

Infrastrutture, Pozzi: “Anas impegnata sul fronte della legalità, dello sviluppo e della sicurezza nei cantieri”

Nel Mezzogiorno investiti in quattro anni 8,4 miliardi di euro
“Negli ultimi quattro anni, l’ANAS ha effettuato bandi di gara nelle regioni del Sud per un totale di 8,4 miliardi di euro (pari al 47% del totale degli investimenti effettuati in Italia), di cui 4,7 miliardi di euro per la sola Regione Calabria”.

Sono questi alcuni dei principali dati macro economici illustrati dal Presidente dell’Anas, Ing. Vincenzo Pozzi, nel suo intervento in occasione del convegno organizzato oggi dalla CGIL a Reggio Calabria sul tema: ‘Mezzogiorno: infrastrutture, sostenibilità, legalità”.

Attraverso gli investimenti nel Mezzogiorno, nei soli cantieri della Salerno-Reggio e della Statale 106 Jonica l’Anas sta impiegando circa 2.000 addetti, con un indotto in attività collegate di circa 500 addetti. Un numero che nel corso del prossimo anno salirà ad oltre 4.000 unità lavorative, con un indotto di altre 1.000 unità. Per quanto riguarda la Salerno-Reggio Calabria, l’Anas ha completato 121 chilometri (di cui 68 in Calabria) e prevede di completare altri 128 chilometri (di cui 81 in Calabria) con la seguente tempistica: 32 chilometri entro il 2006; 46 chilometri entro il 2007 e 50 chilometri entro il 2008.

“Mandare in gara tanti lavori e aprire cantieri così rilevanti – ha sottolineato l’Ing. Pozzi – è ovvio che scateni l’attenzione e gli appetiti delle organizzazioni criminali. L’ANAS non può sostituire gli organismi preposti alla repressione della criminalità, ma ha il dovere di collaborare, di agevolare i controlli, i monitoraggi, le eventuali indagini o inchieste”.

Con l’obiettivo di prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e di monitorare gli appalti, l’Anas in collaborazione con la Magistratura, le Forze dell’Ordine e con le Prefetture (in particolare quelle del Molise, della Puglia, della Calabria e della Basilicata), ha sottoscritto tra il 2002 e il 2005 protocolli di legalità per tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione e per i maxilotti della Salerno-Reggio Calabria, della Statale 106 Jonica e della Catania-Siracusa.

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Pozzi ha sottolineato che “nell’opera di prevenzione dalle infiltrazioni criminali e di monitoraggio dei lavori, svolge un ruolo importante la nuova figura del General Contractor che ha un potere sanzionatorio nei confronti delle società subappaltatrici potendo anche giungere alla possibilità di revoca, nei casi di mancata comunicazione dei dati, degli affidamenti o di risoluzione del contratto o sub-contratto. Viene altresì introdotta la possibilità di risoluzione automatica del contratto o la revoca dell’affidamento, da parte del Contraente Generale, nei casi in cui le informazioni antimafia del Prefetto, intervenute successivamente all’inizio dei lavori o dell’affidamento, abbiano dato esito ‘positivo’”.

L’Anas è il primo utilizzatore in Italia di questo nuovo strumento giuridico. “Fra le prime 15 gare bandite nel nostro Paese con lo strumento del General Contractor – ha spiegato il Presidente Pozzi - ben 11 sono di diretta competenza Anas, per un valore complessivo di oltre 6.990 milioni di euro, pari a quasi il 70% del totale”.

In particolare nel Mezzogiorno, l’Anas attraverso l’affidamento a General Contractor ha già messo in gara cinque maxi-lotti per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, e ha utilizzato questo strumento anche per altre opere, come l’asse autostradale Catania-Siracusa e due maxilotti della Statale Jonica 106.

“Siamo impegnati anche per la sicurezza dei cantieri – ha sottolineato il presidente Pozzi - e lo possiamo dimostrare con numeri incontrovertibili. L’ANAS investe più di tutte le altre stazioni appaltanti nella sicurezza del lavoro, perché in tutte le gare da noi promosse, ben il 6,55% degli oneri va tutela dei lavoratori. Questo dato acquista una connotazione determinante, confrontandolo con il 3,64% della media nazionale. Anche alla luce dell’esperienza che abbiamo maturato con i protocolli d’intesa stipulati nel gennaio 2003, con la FILLEA CGIL Nazionale, la FILCA CISL Nazionale e la FENEAL UIL Nazionale, vogliamo migliorare i nostri standard con il coinvolgimento dei Comitati Paritetici Territoriali di cui i sindacati fanno parte, e siamo disponibili a tal proposito ad aggiornare i protocolli, al fine di consentire un maggior controllo sull’adozione delle misure di sicurezza all’interno dei cantieri”.

“ Siamo anche d’accordo – ha spiegato il Presidente dell’Anas Ing. Pozzi - con la CGIL nel ritenere utile e auspicabile che i patti di legalità si moltiplichino, siano cioè generalizzati a tutti i lavori”.

“E’ mio dovere – ha concluso il Presidente Pozzi – ricordare con pacata fermezza che l’Anas continuerà il lavoro svolto nel corso di questi ultimi anni. Nonostante la criminalità. L’Anas non intende fermare i lavori, chiudere i cantieri, bloccare gli appalti. Se noi isoliamo la Calabria non solo dal punto di vista delle strade, ma anche dei lavori, dell’attenzione, noi favoriamo quelle sparute minoranze criminali. E’ proprio per rispetto di quella stragrande maggioranza dei cittadini calabresi onesti e perbene che vive in questa Regione, che vogliamo continuare il nostro impegno e vogliamo anzi accelerare i lavori e rafforzare e potenziare i controlli, anche attraverso i protocolli di legalità”.

Reggio Calabria, 20 ottobre 2005

Quadrilatero Marche Umbria: Maxilotto n. 1 pervenute le offerte per l’aggiudicazione dei lavori al Contraente Generale


Entra nella fase cruciale la selezione per la scelta del Contraente Generale. Alla scadenza dei termini indicati dal Bando di Gara (ore 12,00 del 26 settembre 2005) per l’aggiudicazione al Contraente Generale dei lavori per il Maxilotto n. 1, sono pervenute alla Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. 5 offerte (di cui 2 da imprese straniere).

Le lettere di invito per l’affidamento dei lavori per il Maxilotto n. 1 erano partite lo scorso 27 maggio.

La Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. con riferimento all’art. 21 della L. 109/94 ha quindi provveduto alla nomina della Commissione che valuterà le 5 offerte pervenute.

La Commissione, che quanto prima procederà alla calendarizzazione dei lavori, si riunirà il prossimo 4 ottobre per la prima seduta pubblica, durante la quale verranno resi noti i nomi delle 5 Società che partecipano alla Gara.

L’importo a base di gara per l’affidamento del Maxilotto n. 1 è pari a 1.174,5 milioni di euro e prevede i seguenti interventi viari:

• SS 77 Val di Chienti: Collesentino II – Pontelatrave (2,7 km)
• SS 77 Val di Chienti: Foligno – Pontelatrave (34,7 km)
• SS 77 Val di Chienti – allaccio con SS 16 a Civitanova Marche (1,3 km)
• SS 77 Val di Chienti allaccio con SS 3 a Foligno (8 km)
• Intervalliva di Macerata (3 km)
• Intervalliva Tolentino – S. Severino Marche (72 km)
• SS 78 Val di Fiastra: tratto Sarnano – Sforzacosta (31 km)
• SS 3 Via Flaminia tratto Foligno – Pontecentesimo (5 km)

La fase di valutazione delle offerte terminerà, prevedibilmente, entro la fine del 2005 con l’aggiudicazione provvisoria al Contraente Generale e con l’apertura dei primi cantieri nel corso dei primi mesi del 2006.

“Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.”, è una società di scopo (51% Anas, 49% Sviluppo Italia), istituita nel giugno 2003, con l’obiettivo della realizzazione del progetto ‘Quadrilatero’ che è stato riconosciuto (delibera CIPE n. 121 del 21/12/2001) tra le 21 opere strategiche di preminente interesse nazionale ed è stato indicato quale Progetto Pilota dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Presidente è il Cav. Ing. Gennaro Pieralisi; Vicepresidente è il Dr. Ermanno Pupo; Amministratore Delegato è l’Ing. Mario Costantini; Direttore Generale è l’Arch. Fabrizio Romozzi.

Roma, 27/09/2005

Anas, Concorso di Progettazione “Il Tunnel, Il Ponte e la Storia”: la Giuria internazionale designa i 9 finalisti

Tra i finalisti, grandi nomi dell’architettura e
dell’ingegneria europea e mondiale

La Giuria del Concorso Internazionale di Progettazione “Il Tunnel, il Ponte e la Storia”, nominata con disposizione del Presidente dell’Anas Ing. Vincenzo Pozzi e presieduta dall’architetto Mario Virano, si è riunita presso la Casa dell’architettura di Roma ed ha selezionato i nove finalisti del Concorso.

Il Concorso ha visto la partecipazione di grandi nomi dell’architettura e dell’ingegneria a livello internazionale, con 95 opere proposte così suddivise: 51 per il Ponte sull’Arno, 14 per gli imbocchi del Tunnel di Mestre e 30 per la ristrutturazione di un tratto della Salerno-Reggio Calabria.

La giuria internazionale, dovendo selezionare tre opere per ciascun tema, ha cercato di individuare non solo i progetti migliori, ma anche delle proposte che individuassero tre diversi filoni di ricerca da sviluppare nella seconda fase del concorso. In questa logica, le scelte sono state le seguenti:

Per quanto riguarda il tema Progettazione preliminare di due ponti a Firenze sul fiume Arno – SS 67 “Tosco-Romagnola” località Vallina i tre finalisti sono: l’ingegnere austriaco Gerald Foller della Ingenieurbùro A. Pauser; l’Associazione Temporanea composta da Mediapolis Engineering Srl, Menegozzo Cristina, Guasti Gianmarco e Garello Andrea; l’Associazione Temporanea composta dall’architetto francese Francis Soler, VP & Green Ingegnierie, da Michel Desvigne, Architectures Francis Soler S.A.

Per il Progetto architettonico ambientale delle aree interessate dall’ingresso e dall’uscita del nuovo Tunnel Autostradale di Mestre sono risultati finalisti: il Raggruppamento Temporaneo composto da Proger Spa, Alessandro Anselmi, Alessandro Cambi, Ludovica Di Falco, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalama; l’Associazione Temporanea Ove Arup & Partners International Limited e Arup Italia Srl; il Raggruppamento Temporaneo Thetis Spa e Ugo Camerino.

In ultimo per quanto concerne il Progetto di rinaturalizzazione e valorizzazione paesaggistica lungo l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, comprensivo del Museo archeologico (che esporrà i reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di ammodernamento della A3) i tre finalisti scelti sono: l’Associazione Temporanea di Professionisti composta da Marco Casamonti, Laura Andreini, Giovanni Palazzi, Silvia Fabi, Gianna Parisse, Gianfranco Franchi, Giuseppe Lunardini, Enzo Giusti, Pietro Carlo Pellegrini, Giuliano Sauli, Gianni Sani e Silvana Sermisoni; l’Associazione Temporanea composta da Vincenzo Corvino, Giovanni Multari, Sistema 2000 Srl, Daniela Annalisa, Alessandra Pulcini, Anna Milella, Rocco Nino Sallustio, Geoingegneria Srl ; l’Associazione Temporanea composta da Tifs Ingegneria Srl, Tecnobrevetti Srl, Emilio Maiorino, Marino Borrelli, Pasquale Coppola, Fabrizio Sirica, Paola Russo, Tiziana Matonti, Walter Ferrara, Franco Dell’Anna, Michele Cassibba, Tito Toso, Pio Toso e Marco Toso.

“Il concorso – ha dichiarato l’architetto Mario Virano, presidente della Giuria e consigliere di amministrazione dell’Anas - si proponeva e si propone di rilanciare il tema del progetto delle infrastrutture come tema complesso, interdisciplinare, in cui l’opera e il contesto paesaggistico sono affrontati insieme fin dal momento ideativo. Sono stati scelti tre casi molto diversi tra loro per natura dell’opera (un doppio ponte, gli imbocchi di un grande tunnel e la risistemazione ambientale di un sito attraversato da una strada importante che va in disuso) e per collocazione nel panorama nazionale (al Centro, al Nord e al Sud).La partecipazione è stata ampia (95 progetti) e di qualità, con presenze da tutto il mondo. Anche la Giuria era stata formata avendo presente l’ottica internazionale nella valutazione delle molteplici sensibilità presenti nella cultura della progettazione, senza steccati disciplinari fra architettura ingegneria e paesaggio. La giuria, nell’individuare per ogni tema i 3 progetti ammessi al secondo turno, ha cercato di individuare anche dei differenti filoni di ricerca da parte dei concorrenti, in modo da sviluppare esperienze molto diversificate fra loro. Il panorama dei prescelti è molto vario con un mix di firme importanti dell’architettura e dell’ingegneria di varia nazionalità insieme a giovani (italiani) non ancora consolidati nello “star system” delle professioni. La ricchezza dei contributi va però oltre la rosa dei premiati, con un complesso di suggestioni e proposte che meritano di essere conosciute, perché contribuiscono ad innalzare il livello della cultura del progetto nel campo delle infrastrutture. Per questo Anas intende pubblicare tutte le opere e farle conoscere attraverso una mostra, mentre i nove prescelti svilupperanno, ad uno stadio più approfondito, le loro intuizioni in vista della scelta finale entro il prossimo gennaio-febbraio”.

La Giuria internazionale oltre al Presidente Mario Virano è così composta: Marino Folin, vice presidente, il giapponese Shoei Yoh Hamura, l’argentino Miguel Angel Roca, il francese Claude Vasconi, lo statunitense Emilio Ambasz, Giovan Battista Papello, Massimo Bilò, Alessandro Biddau e Matteo Gatto.

I nove finalisti in gara dovranno presentare il progetto finale entro il 20 gennaio 2006 e la Giuria Internazionale designerà il vincitore del Concorso entro il 20 febbraio 2006.

Roma, 3 ottobre 2005

La Commissione Europea ha selezionato il modello Quadrilatero tra i progetti di sviluppo del territorio


La Commissione Europea per le Politiche Regionali ha selezionato per il secondo anno consecutivo il progetto Quadrilatero di penetrazione Marche Umbria come rappresentativo del panorama dei progetti europei legati allo sviluppo infrastrutturale e viario del territorio.

La Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. è stata invitata oggi – attraverso il suo Direttore Generale Arch. Fabrizio Romozzi – a partecipare al workshop promosso dalla Direzione Generale delle Politiche Regionali della Commissione Europea insieme al Comitato delle Regioni, moderato dal direttore Willebrord Sluijters, sul tema: “Accessibilità e moderne infrastrutture di trasporto chiavi di successo per lo sviluppo economico”.

“Siamo orgogliosi – ha sottolineato nel suo intervento il Direttore Generale Arch. Romozzi – di essere stati selezionati per la seconda volta dalla Commissione Europea che vede nella Società Quadrilatero un modello giuridico-economico in grado nel breve tempo di progettare e dare avvio a importanti opere di sviluppo in collaborazione e in armonia con soggetti pubblici e privati che operano sul territorio”.

In appena 24 mesi la Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissata, in particolare:

• ricevere il finanziamento da parte del CIPE delle opere stradali (che divisi in due maxilotti ammontano a complessivi 2.094 milioni di euro);
• ottenere i decreti di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente;
• indire tutte le relative conferenze dei servizi;
• pubblicare i bandi di gara per la selezione dei Contraenti Generali che eseguiranno i lavori di viabilità;
• aprire le procedure previste dalla Legge Obiettivo per giungere alla firma degli accordi di programma con le Istituzioni locali per la definizione delle aree sulle quali sorgeranno le nuove attività economico-industriali.

A soli due anni e mezzo dalla sua costituzione (giugno 2003), la Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. aprirà i cantieri nel corso dei primi mesi del 2006, i cui lavori si concluderanno entro il 2010.

Un modello, quello della Quadrilatero, che nel DPEF (Documento di programmazione Economica e Finanziaria) dello scorso luglio, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato citato (“come soggetto catalizzatore delle attività e delle rendite che, nell’intorno del corridoio o in alcuni nodi particolari dello stesso, riesce ad attivare”), quale modello da riproporre anche per i Corridoi trans-europei.

“Dall’idea iniziale del progetto – ha ricordato il Direttore Generale Romozzi - sono stati fatti grandi passi avanti: sono state individuate le risorse pubbliche ed i meccanismi per attrarre quelle dei privati e nel corso di questi mesi è stato definito anche un nuovo quadro normativo che è stato ultimamente arricchito con un apposito articolo di legge (art. 5ter del D.Lgs. 190/02 approvato con D.Lgs. 189/05) che qualifica la società Quadrilatero come società pubblica di progetto a cui possono partecipare sia le istituzioni locali che le Fondazioni Bancarie e le Camere di Commercio permettendo così anche agli operatori economici di contribuire fattivamente all’iniziativa”.

Il modello di sviluppo della Quadrilatero - sia relativo alla costruzione di strade che all’apertura di nuovi insediamenti produttivi economici ed imprenditoriali – prevede un investimento complessivo al netto dell’IVA di 2.156.708 euro e si è rivelato un punto di riferimento per analoghe esperienze che potranno essere promosse in Europa.

Roma/Bruxelles, 11/10/2005

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