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Calabria, Catanzaro,

Anas, il rapporto dell’Authority sui lavori pubblici

La nuova Anas Spa ha accelerato i lavori della Sa-Rc, ha riorganizzato la società e collabora con la magistratura
Il rapporto dell’Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici è allo studio attento dell’Anas. Si tratta di una lavoro complesso, che non può essere analizzato in breve tempo. Da una prima analisi risulta tuttavia non congrua la valutazione che sembrerebbe addebitare all’attuale Direzione dell’Anas questioni che si sono sicuramente verificate nel passato. Esistono infatti dei tempi inerziali, ineludibili nell’utilizzazione dei sistemi di appalto e di trattativa privata che, essendosi verificati nel passato, continuano nei loro effetti per periodi che vanno dai 3 ai 5 anni.
L’Anas, nel corso dell’ultimo anno, ha completato un profondo lavoro di riorganizzazione e di ristrutturazione della società, creando commissioni di controllo interno e di monitoraggio dei lavori e impegnandosi a fondo sul fronte della trasparenza, in una vasta opera continua di collaborazione con gli enti preposti alla prevenzione del crimine. E’ stato nominato un apposito ufficio di auditing, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere, e di tenere stretti rapporti informativi con l’Ufficio di Alta Sorveglianza e con la Direzione Distrettuale Antimafia. L’Anas ha inoltre incaricato il Politecnico di Torino di verificare i lavori compiuti sino ad oggi sulla Salerno-Reggio Calabria, in un quadro metodologico-scientifico teso da una parte all’analisi tecnica di laboratorio su quanto già in essere ed alla pianificazione futura di interventi mirati.
L’Anas ha anche cercato di superare le forti criticità esistenti sulla Salerno-Reggio Calabria, non solo con attività di verifica e di monitoraggio continuo e con la nomina di commissioni di collaudo, come riconosciuto dalla stessa Autorità, ma anche imprimendo una fortissima accelerazione ai lavori, grazie all’assunzione di nuovo personale (oltre 30 tecnici qualificati) e grazie allo strumento del General Contractor, che ha consentito di accorpare i lotti ancora da realizzare in sei maxi-lotti, uno dei quali già messo in gara, del valore di 678 milioni di euro, e uno di prossimo appalto, del valore di 800 milioni di euro.
Si segnala anche l’ottimo rapporto stabilito con i sindacati, a partire da quelli degli edili, che ha prodotto la firma congiunta di un protocollo d’intesa per contribuire ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, per assicurare la massima tempestività e celerità nell’esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali con particolare attenzione ai problemi dell’occupazione, dell’organizzazione della forza lavoro, della struttura dei cantieri, della sicurezza del lavoro e dell’igiene.
Per quanto riguarda le nuove concessioni, non risulta che siano stati ricompresi ulteriori lavori assimilabili a nuove opere, al fine di eludere le gare europee. L’Anas, in una nota ufficiale, ha chiarito che per il Passante di Mestre intende rispettare le convenzioni con le società concessionarie e che per il Nodo di Genova e quello di Bologna ricorrerà, ove necessario, a gare europee.
In conclusione, la musica non solo è cambiata, ma l’orchestra si è affinata e suona con successo un repertorio nuovo nel settore infrastrutturale, costituito da bandi pubblicati, da cantieri aperti e da lavori completati, come confermano anche i dati di osservatori indipendenti come il Cnel e il Cresme.

Roma, 31 gennaio 2003

Veneto, Venezia,

Anas, per i lavori del Passante di Mestre sarà individuato un ente attuatore

Nodo di Genova e Nodo di Bologna, ove necessario saranno bandite gare europee
L’Anas, in una nota ufficiale, ha fatto il punto sulla situazione relativa a tre importanti infrastrutture del Nord Italia, che riguardano tre nodi urbani interessati da notevoli flussi di traffico, precisando che per il Passante di Mestre intende rispettare le convenzioni con le società concessionarie e che per il Nodo di Genova e quello di Bologna ricorrerà, ove necessario, a gare europee.

Passante di Mestre
L’Anas ha firmato con la Società Autostrade Spa, la Società Autovie Venete e la Società Venezia-Padova, tre convenzioni aggiuntive che intende rispettare, nelle quali è ben chiara l’attribuzione della concessione relativa al Passante di Mestre alle tre società concessionarie che attualmente gestiscono il tratto autostradale corrispondente.
Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, si procederà, anche al fine di assicurare la certezza dei tempi e il monitoraggio dei cantieri, alla individuazione di un Ente attuatore.

Nodo di Genova
La Gronda di Ponente altro non è che la traslazione dell’attuale percorso autostradale, ormai divenuto urbano, a monte della città, realizzando un adeguato collegamento tra le autostrade A10, A12, A7, A26.
Appare evidente che la società concessionaria, che attualmente gestisce quel tratto autostradale, legittimamente continuerà a svolgere il suo compito di concessionaria.
La Gronda di Levante, invece, è la costruzione ex novo di un tratto autostradale che collegherà la A7 Genova-Serravalle con la A12 Genova-Sestri Levante, con alcune infrastrutture di raccordo, e si svilupperà a 50-60 km di distanza dall’attuale tracciato. Per la sua realizzazione si farà ricorso a procedure concorsuali nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria vigente.

Nodo di Bologna
L’allargamento dell’attuale tangenziale interna di Bologna è stato respinto dalle autorità locali. In pieno accordo tra Governo centrale, Anas e Regione Emilia-Romagna, si sta studiando sia il nuovo tracciato autostradale che le modalità di realizzazione dello stesso.

Roma, 22 gennaio 2003

Lombardia, Milano,

L’Anas al lavoro per la ‘strada del futuro’

Il Direttore Generale Sabato inaugura lo stand al Salone delle Grandi Infrastrutture a Milano: ‘Nel 2002 spesi 557 milioni di euro per la manutenzione e per la sicurezza della rete Anas’
Boom di bandi e appalti nel 2002. Al via consistenti
investimenti in tecnologia (Infotraffico e Infomobilità)

La strada del futuro vede protagonista la nuova Anas Spa. Oggi alla Fiera di Milano, al ‘Salone delle grandi infrastrutture e di sistemi della mobilità’, alla presenza del Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato, è stato inaugurato lo stand della società, denominato “L’Italia si fa strada”, che utilizzando soluzioni grafiche e multimediali originali, illustra alcuni dei grandi progetti infrastrutturali dell’Anas (dall’ammodernamento delle autostrade Gra di Roma e Salerno-Reggio Calabria alla viabilità di Malpensa) e le principali novità tecnologiche ideate e realizzate per migliorare i controlli sulla rete stradale e autostradale ed innalzare i livelli di servizio e di sicurezza.
“Il 2002 è stato un anno record per l’Anas – ha detto il Direttore Generale Francesco Sabato -. Abbiamo avviato centinaia di cantieri in tutt’Italia, sbloccando lavori fermi da tempo, come la Variante di Valico e il Passante di Mestre, e raddoppiando il volume degli investimenti rispetto all’anno prima sia per quanto riguarda l’importo delle gare aggiudicate (+169%) sia per quanto riguarda i bandi pubblicati (+121%). Stiamo poi lavorando alacremente per recuperare i ritardi del passato nella realizzazione delle opere previste per la piena funzionalità dei Corridoi transeuropei n. 5 e n. 8, che sono fondamentali per la nostra economia e per il sistema-Paese”.
L’Anas è impegnata anche sul fronte della sicurezza e della tecnologia. ‘Nel 2002 – ha continuato il Direttore Generale Francesco Sabato - l’Anas ha speso 557 milioni di euro per la manutenzione della propria rete e per la sicurezza (nuove barriere, sostituzione del vecchio asfalto con pavimentazione drenante e fonoassorbente, rifacimento della segnaletica e dell’illuminazione ecc.), una cifra pari a circa il 25% dei pagamenti totali. In più sono partiti o stanno per partire il progetto Infotraffico, il primo sistema europeo di raccolta informazioni sulle condizioni del traffico attraverso la rete privata cellulare, e il progetto Infomobilità, che prevede una rete di sale operative dell’Anas con tecnologie all’avanguardia (sensori, telecamere, pannelli a messaggio variabile) che saranno installate in tutt’Italia’.
Nello stand dell’Anas, inoltre, è presente un check point sulle caratteristiche tecniche dei principali progetti infrastrutturali in corso e sul Centro sperimentale di Cesano, che è il riferimento tecnico in ambito nazionale per tutte le attività di costruzione e manutenzione delle infrastrutture viarie.

Milano, 19 febbraio 2003

Veneto, Venezia,

Inchiesta a Milano, l’Anas sospende i dipendenti coinvolti

La nuova Anas Spa ha rafforzato i servizi ispettivi interni e collabora attivamente con la magistratura e gli organi di sorveglianza
L’Anas Spa esprime “stupore e indignazione” per i fatti che hanno condotto agli arresti di alcuni dirigenti e tecnici della società da parte della Procura di Milano. Nell’augurio e nella speranza che la magistratura giudicante faccia presto chiarezza sui fatti oggetto dell’inchiesta, l’Anas sta agendo con “fermezza e durezza” nei confronti dei dipendenti coinvolti ed ha già adottato i necessari ed urgenti provvedimenti di sospensione cautelativa.
“L’Anas – continua la nota - non chiude gli occhi di fronte ai reati, ma collabora e collaborerà attivamente con la magistratura, affinché le piaghe del passato non si ripercuotano sul presente. Non è tollerabile che lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di migliaia di lavoratori, che ha portato in appena un anno ad ottenere risultati assolutamente brillanti, con un incremento rispetto al 2001 del + 169% per gli appalti e del +121% per i bandi di gara, possa essere inficiato da comportamenti che, se dimostrati veri, sono degni della massima censura”.
Nella certezza che in tempi brevi saranno chiarite le responsabilità, l’Anas attende “con serenità” l’esito dell’inchiesta ed esprime “piena fiducia nell’operato della magistratura”, assicurando che l’attuale dirigenza “esercita con rigore, nell’ambito dei suoi compiti e delle sue competenze, una attenta, continua azione di vigilanza e controllo, che si sviluppa in collaborazione con la magistratura e la polizia giudiziaria e anche grazie ai rafforzati servizi ispettivi interni”.
L’Anas, nel corso dell’ultimo anno, ha portato avanti con decisione un profondo lavoro di riorganizzazione e di ristrutturazione della società, creando un sistema di controllo interno e di monitoraggio dei lavori finalizzato a presidiare il rispetto di leggi e procedure, ed impegnandosi in una vasta opera continua di collaborazione con gli organismi preposti alla prevenzione del crimine.
Nel giugno del 2002 è stato istituito un apposito ufficio di Auditing Interno, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere.
Successivamente, nella seduta del consiglio di amministrazione del 1° luglio 2002, l’Anas ha approvato una apposita “Dichiarazione di intenti” sulle linee guida relative alla gestione degli appalti, “finalizzate, a livello esterno, a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti ed, a livello interno, a richiamare tutto il personale alla massima vigilanza affinché siano costantemente impediti atti illeciti, pretendendo da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.
Attraverso il suo Auditing Interno, l’Anas ha poi stretto rapporti informativi con il “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con le Prefetture e con gli organismi istituzionali competenti al presidio della trasparenza e della legalità. Inoltre ha subito avviato una serie di monitoraggi su gare d’appalto, per verificare l’applicazione delle normative vigenti, curando il rispetto da parte delle strutture Anas dei modelli di organizzazione e di gestione atti a prevenire la commissione di reati, in adempimento alla più recenti normative in materia (D.lgs. 231/01).
Un’attività che ha già notevolmente migliorato l’efficacia e l’efficienza dei servizi ispettivi interni e delle attività di monitoraggio e che nei prossimi mesi garantirà un ulteriore innalzamento dei livelli di trasparenza e di controllo, sia nel meccanismo di affidamento dei lavori che in quello dell’esecuzione dei lavori.
L’Anas, infine, il 23 dicembre del 2002 ha siglato anche un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali degli edili per contribuire ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, per assicurare la massima trasparenza, tempestività e celerità nell’esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali.

Roma, 12 febbraio 2003

Sicilia, Palermo,

Anas, nel 2003 saranno aperti cantieri in Sicilia per 795 milioni di euro

Il Direttore Generale Sabato: ‘La Sicilia è la destinataria della quota maggiore degli investimenti Anas in Italia’
“Nel 2003 l’Anas Spa aprirà cantieri in Sicilia per 795 milioni di euro per migliorare la rete stradale e autostradale siciliana”. E’ quanto ha annunciato il Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato, nel corso della visita ai cantieri della Palermo-Messina insieme al Presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro, al Presidente della Provincia di Palermo Francesco Musotto, al Viceministro Gianfranco Micciché, al Consigliere del Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Vito Riggio.
“La Sicilia è la regione destinataria della quota maggiore degli investimenti globali dell’Anas, compresi quelli del Piano Straordinario 2003, finanziato con i residui passivi recuperati in bilancio”, ha sottolineato il Direttore generale Sabato a nome del Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, ricordando che “proprio oggi è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea il maxi-bando dell’Anas per il completamento del collegamento autostradale Catania-Siracusa, lungo 25 km, per un importo di 804 milioni di euro: il più grosso appalto di lavori mai pubblicato per la Sicilia”.

Il Direttore Generale dell’Anas Sabato ha poi parlato dei lavori di completamento della Messina-Palermo, commentando positivamente l’abbattimento del diaframma della Galleria “Cozzo Minneria”, in località Tusa, sulla carreggiata per Palermo: “E’ un altro passo in avanti verso il completamento di questa importante autostrada. Stiamo vigilando perché il calendario dei lavori sia rispettato. Contiamo di aprire tutta l’arteria al traffico entro il 2004, con la sola esclusione del tratto compreso tra lo svincolo di Tusa e lo svincolo di Castelbuono, che sarà aperto al traffico nel luglio del 2005”.

Buone nuove anche per la Siracusa-Gela. “Presto partiranno altri cantieri – ha detto il Direttore dell’Anas Sabato – Entro giugno approveremo i progetti dei lotti 6 (“Ispica”), 7 (“V. Scardina e Salvia”) e 8 (“Modica”), che riguardano un tratto di circa 20 km dell’autostrada, per un importo di 153 milioni di euro. Subito dopo si potrà procedere agli appalti”.

La svolta in Sicilia è merito anche della nuova dirigenza regionale fortemente voluta dal Presidente Pozzi. “L’Anas Sicilia – ha affermato Sabato - nel primo anno di insediamento della nuova dirigenza (aprile 2002-aprile 2003), ha aggiudicato direttamente in compartimento ben 899 gare per interventi sulla rete viaria e per la manutenzione ordinaria e straordinaria della propria rete stradale, per un importo globale di 83,735 milioni di euro”.

“Il Presidente Pozzi – ha detto nel corso di un incontro con la stampa l’ing. Sabato - sta lavorando anche in prospettiva, per accedere ai finanziamenti della Legge Obiettivo: “In questo primo anno è stato dato nuovo impulso alle progettazioni inerenti l’itinerario Nord-Sud (Gela–S. Stefano di Camastra), previsto nella Legge Obiettivo, per un importo delle opere stimato in circa 700 milioni di euro, con possibilità concrete di appalto delle stesse su progettazione definitiva entro il 2003. E sono state espletate tutte le attività propedeutiche alla progettazione degli itinerari Palermo-Agrigento, Ragusa-Catania, Trapani-Mazara e Agrigento-Caltanissetta, il cui costo complessivo ammonta a circa 2.150 milioni di euro. Sono stati anche condotti i primi studi concreti sul completamento dell’anello autostradale costiero per il tratto Gela–Castelvetrano per un importo di 5.000 milioni di euro”.

Quanto ai cantieri che saranno aperti nel 2003, sono previsti:
- 414,7 milioni di euro per la manutenzione, il rifacimento dell’impianto di illuminazione, l’adeguamento e la messa in sicurezza della A19 Palermo-Catania e della A 29 Palermo-Mazara del Vallo-Trapani
- 200,2 milioni di euro per la realizzazione della tratta mancante della Statale “Licodia Eubea-Libertinia” e per la messa in sicurezza della tratta in esercizio
- 52 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 115
- 25,3 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 117
- 23,6 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 626 dir Licata-Torrente Braemi
- 16,3 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale Caltanissetta-Gela
- 16 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 114
- 13,6 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza dell’itinerario Catania-Gela
- 10,2 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza dell’itinerario Ragusa-Catania
- 9,3 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 113
- 6,6 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Tangenziale di Catania
- 3,8 milioni di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 624 Palermo-Sciacca
- 1,5 milioni di euro per la realizzazione dello svincolo di Sigonella sulla Statale 417
- 1 milione di euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 188
- 980 mila euro per interventi di riqualifica e messa in sicurezza della Statale 121.

Palermo, 19 maggio 2003

Anas, CdA vara riforma organizzativa in nome della qualità del servizio e dell’efficienza

Nasce la Direzione Authority del settore autostradale e viene potenziata
la Direzione Project Financing. Creata anche una Direzione Esercizio, Manutenzione e Sicurezza per innalzare gli standard di servizio e di qualità della rete


Continua il forte processo di rinnovamento dell’Anas. Il Consiglio di Amministrazione ha dato il via libera al progetto di riforma organizzativa della Direzione Generale della Società delle Strade, i cui cardini fondamentali sono costituiti dal potenziamento della Direzione Centrale Autostrade e Trafori dell'Anas, che assumerà la denominazione di Direzione Centrale Authority Autostrade, il potenziamento dell'attuale Direzione Centrale Project Financing, e la creazione di una nuova Direzione Centrale Esercizio Manutenzione e Sicurezza, separata dalla Direzione Centrale Nuove Costruzioni e Coordinamento Territorio.

“La riforma organizzativa dell'Anas nasce dalla trasformazione societaria e dall'approvazione del nuovo modello di funzionamento, e risponde all'esigenza di disegnare una società per azioni moderna, capace di posizionarsi sul mercato e di dialogare con i privati, di ottenere ricavi propri ed uscire dal perimetro della P.A., di garantire una maggiore qualità del servizio agli utenti, di rendere ancora più efficiente la propria attività gestionale e di potenziare la vigilanza sul settore autostradale, separando tale attività istituzionale dalle altre”, ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.

“Questa riforma organizzativa - ha spiegato il Presidente Pozzi - segue le altre importanti innovazioni già introdotte in Azienda. In questi anni abbiamo infatti potenziato le strutture di ingegneria e di direzione lavori, dotandole di certificazione di qualità e assumendo figure di altissima professionalità, e consentendo così all’Anas di diventare la prima stazione appaltante del Paese. Anche la struttura finanziaria aziendale ha cambiato volto, con il passaggio dalla contabilità di stato all’adozione del bilancio per budget”.

La nuova Direzione Centrale Authority Autostrade avrà un'organizzazione ancora più ramificata sul territorio, suddivisa in tre aree (area nord ovest, area nord est e area centro sud) e dotata di sette uffici periferici (Milano, Torino, Bologna, Venezia, Bari, Roma e Palermo), e avrà compiti di vigilanza amministrativa sulle concessioni autostradali, di verifica dei piani finanziari delle concessionarie autostradali, e di vigilanza sull’esecuzione dei programmi di manutenzione e di costruzione delle opere autostradali. Vi sarà quindi una netta separazione tra le attività svolte dalla struttura di Authority e tutte le altre strutture dell’Anas, in modo da evitare anche il più lontano sospetto di commistione tra concedente e concessionario.

Viene scorporato dai compiti di questa struttura l'esame delle proposte di project financing, che passa alla Direzione Centrale Project Financing. Tale Direzione seguirà le proposte di project financing in tutto il loro iter, dall'esame alla dichiarazione di pubblico interesse, fino all'espletamento delle gare e al coordinamento e controllo dell'esecuzione dei lavori. L’Anas ha voluto potenziare questa struttura al fine di rafforzare la sua strategia di coinvolgimento dei capitali privati nella costruzione delle opere viarie, che si è concretizzata di recente nella presentazione di un Master Plan che individua un primo elenco di sette opere da realizzare con la finanza di progetto per un investimento globale di 10,441 miliardi di euro.

La nuova Direzione Centrale Esercizio Manutenzione e Sicurezza costituirà il centro decisionale aziendale per tutte le tematiche di gestione e manutenzione della rete viaria, della sicurezza, della ricerca tecnologica e dell'infomobilità. Sarà una struttura separata dalla Direzione Centrale Nuove Costruzioni e Coordinamento Territorio, che invece prenderà il posto della Direzione Centrale Lavori e avrà il compito di presidiare i processi di esecuzione nuovi lavori e di coordinare ed indirizzare le attività della periferia

Roma, 17 marzo 2006

Salerno-Reggio Calabria, Anas avverte utenti: “Dal 21 al 25 febbraio stazioni di servizio chiuse per serrata”


L’Anas informa l’utenza che dalle ore 6.00 di domani mattina 21 febbraio fino alle ore 6.00 di sabato 25, le stazioni di servizio della Salerno-Reggio Calabria saranno chiuse a causa di una serrata indetta dalle organizzazioni di categoria dei gestori (Aisa, Fegica ed Anisa). Le organizzazioni dei gestori, continua la nota dell’Anas, hanno assicurato che saranno garantiti il presidio ed i servizi di emergenza.

L’Anas ha comunicato la notizia al CCISS Viaggiare Informati, che per tutta la durata della serrata avviserà gli utenti tramite i notiziari radiofonici. La Società delle Strade consiglia comunque di fare rifornimento prima di mettersi in viaggio sulla A3 Salerno-Reggio Calabria.

Quanto al merito della vertenza, l’Anas precisa “di aver applicato la normativa italiana ed europea vigente in materia di gare per servizi, di non aver alcuna intenzione di escludere o di penalizzare gli attuali gestori degli impianti di distribuzione carburanti e di provare dispiacere nel constatare che da parte dei gestori si proponga che una grande azienda nazionale come l’Anas possa non applicare la legge”.

Roma, 20 febbraio 2006

Infrastrutture, Pozzi: “Anas impegnata sul fronte della legalità, dello sviluppo e della sicurezza nei cantieri”

Nel Mezzogiorno investiti in quattro anni 8,4 miliardi di euro
“Negli ultimi quattro anni, l’ANAS ha effettuato bandi di gara nelle regioni del Sud per un totale di 8,4 miliardi di euro (pari al 47% del totale degli investimenti effettuati in Italia), di cui 4,7 miliardi di euro per la sola Regione Calabria”.

Sono questi alcuni dei principali dati macro economici illustrati dal Presidente dell’Anas, Ing. Vincenzo Pozzi, nel suo intervento in occasione del convegno organizzato oggi dalla CGIL a Reggio Calabria sul tema: ‘Mezzogiorno: infrastrutture, sostenibilità, legalità”.

Attraverso gli investimenti nel Mezzogiorno, nei soli cantieri della Salerno-Reggio e della Statale 106 Jonica l’Anas sta impiegando circa 2.000 addetti, con un indotto in attività collegate di circa 500 addetti. Un numero che nel corso del prossimo anno salirà ad oltre 4.000 unità lavorative, con un indotto di altre 1.000 unità. Per quanto riguarda la Salerno-Reggio Calabria, l’Anas ha completato 121 chilometri (di cui 68 in Calabria) e prevede di completare altri 128 chilometri (di cui 81 in Calabria) con la seguente tempistica: 32 chilometri entro il 2006; 46 chilometri entro il 2007 e 50 chilometri entro il 2008.

“Mandare in gara tanti lavori e aprire cantieri così rilevanti – ha sottolineato l’Ing. Pozzi – è ovvio che scateni l’attenzione e gli appetiti delle organizzazioni criminali. L’ANAS non può sostituire gli organismi preposti alla repressione della criminalità, ma ha il dovere di collaborare, di agevolare i controlli, i monitoraggi, le eventuali indagini o inchieste”.

Con l’obiettivo di prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e di monitorare gli appalti, l’Anas in collaborazione con la Magistratura, le Forze dell’Ordine e con le Prefetture (in particolare quelle del Molise, della Puglia, della Calabria e della Basilicata), ha sottoscritto tra il 2002 e il 2005 protocolli di legalità per tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione e per i maxilotti della Salerno-Reggio Calabria, della Statale 106 Jonica e della Catania-Siracusa.

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Pozzi ha sottolineato che “nell’opera di prevenzione dalle infiltrazioni criminali e di monitoraggio dei lavori, svolge un ruolo importante la nuova figura del General Contractor che ha un potere sanzionatorio nei confronti delle società subappaltatrici potendo anche giungere alla possibilità di revoca, nei casi di mancata comunicazione dei dati, degli affidamenti o di risoluzione del contratto o sub-contratto. Viene altresì introdotta la possibilità di risoluzione automatica del contratto o la revoca dell’affidamento, da parte del Contraente Generale, nei casi in cui le informazioni antimafia del Prefetto, intervenute successivamente all’inizio dei lavori o dell’affidamento, abbiano dato esito ‘positivo’”.

L’Anas è il primo utilizzatore in Italia di questo nuovo strumento giuridico. “Fra le prime 15 gare bandite nel nostro Paese con lo strumento del General Contractor – ha spiegato il Presidente Pozzi - ben 11 sono di diretta competenza Anas, per un valore complessivo di oltre 6.990 milioni di euro, pari a quasi il 70% del totale”.

In particolare nel Mezzogiorno, l’Anas attraverso l’affidamento a General Contractor ha già messo in gara cinque maxi-lotti per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, e ha utilizzato questo strumento anche per altre opere, come l’asse autostradale Catania-Siracusa e due maxilotti della Statale Jonica 106.

“Siamo impegnati anche per la sicurezza dei cantieri – ha sottolineato il presidente Pozzi - e lo possiamo dimostrare con numeri incontrovertibili. L’ANAS investe più di tutte le altre stazioni appaltanti nella sicurezza del lavoro, perché in tutte le gare da noi promosse, ben il 6,55% degli oneri va tutela dei lavoratori. Questo dato acquista una connotazione determinante, confrontandolo con il 3,64% della media nazionale. Anche alla luce dell’esperienza che abbiamo maturato con i protocolli d’intesa stipulati nel gennaio 2003, con la FILLEA CGIL Nazionale, la FILCA CISL Nazionale e la FENEAL UIL Nazionale, vogliamo migliorare i nostri standard con il coinvolgimento dei Comitati Paritetici Territoriali di cui i sindacati fanno parte, e siamo disponibili a tal proposito ad aggiornare i protocolli, al fine di consentire un maggior controllo sull’adozione delle misure di sicurezza all’interno dei cantieri”.

“ Siamo anche d’accordo – ha spiegato il Presidente dell’Anas Ing. Pozzi - con la CGIL nel ritenere utile e auspicabile che i patti di legalità si moltiplichino, siano cioè generalizzati a tutti i lavori”.

“E’ mio dovere – ha concluso il Presidente Pozzi – ricordare con pacata fermezza che l’Anas continuerà il lavoro svolto nel corso di questi ultimi anni. Nonostante la criminalità. L’Anas non intende fermare i lavori, chiudere i cantieri, bloccare gli appalti. Se noi isoliamo la Calabria non solo dal punto di vista delle strade, ma anche dei lavori, dell’attenzione, noi favoriamo quelle sparute minoranze criminali. E’ proprio per rispetto di quella stragrande maggioranza dei cittadini calabresi onesti e perbene che vive in questa Regione, che vogliamo continuare il nostro impegno e vogliamo anzi accelerare i lavori e rafforzare e potenziare i controlli, anche attraverso i protocolli di legalità”.

Reggio Calabria, 20 ottobre 2005

Pozzi: (Anas) “C’è un cambio epocale nella concezione delle strade: da accezione negativa a strumento fondamentale di intermodalità e di crescita economica e sociale”

Nel periodo 2001-2004, l’Anas è diventata il più importante committente pubblico italiano con un volume di investimenti di oltre 30 miliardi di euro
“Da qualche anno in Italia si è sviluppata una concezione moderna delle infrastrutture stradali, considerate oggi come strumento fondamentale di intermodalità e di crescita economica e sociale. Una concezione di sviluppo che non ha colore politico e che è diventata patrimonio di tutta la classe dirigente italiana, a partire dalle istituzioni locali. Questo cambio epocale, che ha pochi riscontri nella storia italiana, ha generato un’attenzione straordinaria nei confronti delle infrastrutture stradali, un’attenzione che si rivolge particolarmente ai tempi e ai modi di realizzazione, ai materiali usati e ai risultati conseguiti”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi partecipando al “XXVI Meeting per l’amicizia dei popoli”, che si sta svolgendo in questi giorni a Rimini.

“Nell’ultimo triennio si è registrato nel nostro Paese un vero e proprio salto di qualità del settore infrastrutturale – ha dichiarato il Presidente Pozzi. Un salto di qualità certo ispirato dalle riforme varate dal Governo, ma del quale l’Anas e gli altri soggetti protagonisti del settore infrastrutturale hanno saputo cogliere l’interesse nazionale e sociale, infatti, in tale periodo, tra bandi pubblicate e gare aggiudicate, l’Anas ha realizzato un volume di investimenti di oltre 30 miliardi di euro ”.

“Voglio sottolineare – ha proseguito Pozzi - il ruolo delle Regioni. Anche grazie al federalismo stradale, le Regioni in questi anni hanno compreso che qualsiasi modello di sviluppo non può prescindere dalla infrastrutturazione del territorio, e in particolare non può prescindere dalle strade. Questo è un dato importantissimo. Infatti è un puro esercizio verbale parlare di corridoi transeuropei se poi non si realizzano le maglie viarie regionali”.

L’Anas, in quanto gestore pubblico della rete stradale e autostradale d’interesse nazionale, è al lavoro su delega del Governo per recuperare il gap rispetto ai partner europei e per completare diverse opere di viabilità facenti parte delle reti transeuropee in Italia.
“Alla fine del decennio 2005-2014 – ha spiegato Pozzi -l’Italia dovrà poter contare su una rete autostradale di oltre 10.000 km, mentre la viabilità ordinaria di interesse nazionale dovrà essere di 23.000 km. La rete dovrà costituire il sistema di appoggio fondamentale sia ai Corridoi Plurimodali Pan-Europei che interessano l’Italia sia all’importantissimo progetto delle Autostrade del Mare. Anche con l’apertura al traffico delle quantità indicate, si sarà recuperata soltanto una parte del divario quantitativo, a valori 2005, accumulato. In questo quadro è nato il Piano Decennale della Viabilità 2003-2012, predisposto dall’Anas ed approvato di recente dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni, che prevede interventi per oltre 177,8 miliardi di euro, di cui 86 miliardi di euro riconducibili nell’ambito della programmazione nazionale delle opere strategiche. Si tratta di un documento assai rilevante, che è teso a ridisegnare l’intera rete stradale e autostradale nazionale e sulla base del quale saranno impostate tutte le strategie di sviluppo del sistema infrastrutturale del futuro”.

Il Presidente Pozzi ha poi tracciato un bilancio dell’attività dell’Anas negli ultimi tre anni: “Fin dall’inizio del nostro mandato, abbiamo cercato di dare un contributo serio e fattivo al superamento del gap infrastrutturale italiano, accelerando le procedure di approvazione dei progetti, bandendo le gare, sbloccando i cantieri, individuando nuove e a volte inedite forme di finanziamento delle opere. Nel periodo 2001-2004, con il volume di investimenti di oltre 30 miliardi di euro, l’Anas si è confermata il più importante «committente» pubblico italiano, come certificato dall’Osservatorio Cresme-Il Sole 24 Ore. Per comprendere quanto sia stato imponente questo sforzo, basta ricordare che in questo scorcio di tempo l’Anas ha aperto al traffico ben 445,56 km di nuove strade.
Il trend positivo continua nel 2005, infatti, nei primi sei mesi di quest’anno i lavori aggiudicati hanno registrato un incremento pari al +30%, per un importo di quasi 3,2 miliardi di euro; i pagamenti per lavori totali hanno avuto un aumento del +53%, per un valore di 1,2 miliardi di euro; i lavori consegnati un rialzo del +212% ed i lavori ultimati hanno avuto una crescita del +29%”.

“Lo sforzo straordinario messo in campo dall’Anas per recuperare il gap italiano – ha concluso il Presidente Pozzi - potrà raggiungere risultati ancora più significativi e pregnanti se verrà portato a compimento il processo di riforma dell’Azienda, e in particolare se verrà varato il nuovo modello di funzionamento aziendale delineato nel Dpf 2006-2009. Molti importanti passi sono stati compiuti in questa come il varo della Carta dei Servizi, la sottoscrizione del Contratto di Programma con lo Stato e l’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti del primo bilancio certificato della storia aziendale”.

Rimini, 23 agosto 2005

Cda Anas: al via quattro bandi di gara di grandi infrastrutture da realizzare in project financing per complessivi 3.909 milioni di euro

Il presidente Ciucci: “ANAS mette sul mercato circa 4 miliardi di infrastrutture da realizzare con il contributo dei privati”

Al via quattro bandi di gara di grandi infrastrutture da realizzare in project financing, per complessivi 3.909 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione di Anas, presieduto dal presidente Pietro Ciucci, ha approvato oggi gli avvisi indicativi relativi a quattro nuove infrastrutture autostradali e ha proceduto all’aggiornamento del Master Plan, il documento aziendale che individua le nuove opere viarie che verranno eseguite con il coinvolgimento di soggetti privati, attraverso lo strumento della finanza di progetto.

“ANAS mette sul mercato circa 4 miliardi di infrastrutture da realizzare con il contributo dei privati. Fra le opere del Master Plan si è ritenuto di procedere ad approfondire quattro progetti sui quali è stata raggiunta una intesa programmatica con le Amministrazioni Locali interessate, su indicazioni del Ministero delle Infrastrutture. Tali opere, tramite bando di gara, saranno affidate ciascuna ad un concessionario per la costruzione e gestione delle tratte. Gli avvisi di gara saranno pubblicati entro il mese di giugno”, ha dichiarato il Presidente di Anas Pietro Ciucci.

I quattro progetti prevedono la realizzazione delle seguenti opere:

• collegamento Termoli-S. Vittore (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 1.460 milioni di euro;
• collegamento Caianello-Benevento (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 708 milioni di euro;
• collegamento Ragusa-Catania (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 1.269 milioni di euro;
• collegamento di adduzione al porto di Ancona (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 472 milioni di euro.

“Il Master Plan vuole stimolare ed indirizzare il mercato sulla base di un quadro di interventi da attuare con lo strumento del project financing, coordinando le iniziative degli operatori privati in una logica di programmazione pubblica, in accordo con gli enti territoriali”, ha spiegato il Presidente Ciucci.

Gli avvisi indicativi, primo atto del procedimento concorsuale, per l’individuazione del futuro concessionario, saranno pubblicati a cura del Ministero delle Infrastrutture sulle Gazzette Ufficiali italiana e comunitaria. Per il completamento dell’iter di aggiudicazione delle singole gare, particolarmente articolato e complesso, viene stimato un tempo compreso tra i diciotto ed i ventiquattro mesi dalla pubblicazione.

Roma, 10 maggio 2007

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