Tu sei qui

Cerca

Giornata del Cantoniere 2004, il Presidente Pozzi: ‘Nei primi dieci mesi già investiti oltre 7 miliardi di euro per migliorare e potenziare rete stradale italiana’

Assegnate 10 medaglie a cantonieri meritevoli, di cui 3 alla memoria
Si è tenuta oggi a Roma, la Giornata del Cantoniere 2004, organizzata dall’Anas. Nel corso della manifestazione, il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi ha fatto il punto sui risultati di gestione dell’Anas nel 2004, che ha definito “veramente brillanti”.

“Il 2004 è stato l’anno dell’apertura dei cantieri, dell’inizio effettivo dei lavori – ha dichiarato il Presidente Pozzi -. Nei primi dieci mesi dell’anno, infatti, l’Anas ha già consegnato lavori per un importo di 2.349 milioni di euro, con un notevole incremento rispetto al 2003. Penso ai grandi lavori in corso per il 1° maxilotto della Salerno-Reggio Calabria, tra Sicignano degli Alburni e Atena Lucana, che sono nel pieno della loro esecuzione. Penso al lavori per il completamento della terza corsia del Grande Raccordo Anulare, che hanno già un avanzamento di oltre il 40%. Penso ai cantieri della superstrada Malpensa-Boffalora, che doteranno di un veloce collegamento l’hub milanese, che ha una rilevanza europea”.

Pozzi ha anche detto che “continua il trend positivo degli appalti. A ottobre 2004, infatti, risultano essere stati pubblicati bandi per un importo di 3.868 milioni di euro, aggiudicate gare per un importo di circa 3.373 milioni di euro, e approvati progetti per 3.566 milioni di euro. In sintesi, tra bandi pubblicati e lavori aggiudicati, nei primi dieci mesi del 2004 l’Anas ha già investito oltre 7 miliardi di euro per potenziare e migliorare la rete stradale italiana”.

Durante la manifestazione, Pozzi ha assegnato riconoscimenti a 105 cantonieri dell’Anas per l’attività svolta in tutta Italia al servizio della sicurezza stradale dei cittadini. Dieci cantonieri sono stati premiati con una medaglia dell’Anas, perché distintisi per il loro particolare impegno.

Pozzi ha anche premiato alla memoria i tre cantonieri deceduti nel 2004. E’ stata consegnata una medaglia dell’Anas ai parenti del Capo Cantoniere Vincenzo Magagnino del Compartimento della Puglia, ed una alla vedova del Capo Cantoniere Giulio Catoni del Compartimento della Toscana, deceduti nel corso dell’anno, mentre prestavano servizio, per garantire la sicurezza di tutta la comunità, e una ai familiari del Capo Cantoniere Domenico Antognozzi del Compartimento delle Marche, per lo straordinario impegno prestato nelle sue funzioni durante tutta la sua carriera nell’Anas.

“Anche quest’anno l’Anas e i suoi cantonieri – ha affermato il Presidente Pozzi - hanno pagato un alto tributo a favore della sicurezza degli utenti della strada. Ecco perché la Giornata di oggi è dedicata ai cantonieri che ora non sono qui con noi, che hanno perso la vita adempiendo al loro dovere, oppure hanno subito gravi menomazioni fisiche. Sento il dovere di ringraziarli sentitamente, a nome di tutta l’Anas, per il loro spirito di servizio, per la loro abnegazione, per il loro sacrificio”.

I cantonieri rappresentano una figura storica dell’ordinamento delle strade italiane e costituiscono tuttora una delle strutture organizzative fondamentali dell’Anas. Passa attraverso di loro la manutenzione della rete, alla quale l’Anas destina quote crescenti dei propri investimenti. Essi costituiscono peraltro anche i terminali dell’azienda per la sicurezza stradale, per il monitoraggio del traffico, per l’intervento in caso di incidenti, di frane, di allagamenti, di neve. Grazie alla presenza capillare dei cantonieri sulla propria rete, l’Anas ha potuto varare “Infotraffico”, il primo sistema europeo di raccolta informazioni sulle condizioni del traffico attraverso la propria rete privata virtuale cellulare. Le informazioni inviate via sms dai cantonieri, sono trasmesse in modo automatico alla sala operativa nazionale e di qui anche al CCISS Viaggiare informati, consentendo da un lato una maggiore rapidità di intervento e dall’altro informazioni in tempo reale agli utenti.

Roma, 3 dicembre 2004

Salerno-Reggio Calabria, Anas: ‘Paghiamo le responsabilità del passato’. Negli ultimi due anni svolta: ad oggi 110 km ammodernati. Entro il 2006 i km riammodernati saliranno a 226


Il top management dell’Anas si è riunito oggi a Roma per esaminare quanto è emerso nella conferenza stampa della Fillea-Cgil sullo stato dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria. Al termine della riunione, il Direttore Centrale delle Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno dell’Anas, ingegner Carlo Bartoli, ha sintetizzato in una nota le valutazioni della Società delle Strade.
“I gravi problemi dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria partono da lontano, cioè da un’errata concezione dei progetti, che ha rallentato enormemente i lavori. Ci stiamo trascinando dietro le responsabilità del passato”, si legge nella nota del Direttore Centrale Bartoli. “Negli ultimi due anni e mezzo c’è stata una vera svolta – continua il documento -. Grazie alle nuove procedure applicate e grazie alla rivoluzione organizzativa della struttura dedicata alla Salerno-Reggio Calabria, abbiamo completato e aperto al traffico la bellezza di 60 nuovi km di autostrada. Attualmente i km ammodernati sono 110 ed entro il 2006 saliranno a 226”.

L’Anas sostiene che le responsabilità dei ritardi nei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria “sono addebitabili ai gravi errori commessi nel passato”. Lo spezzettamento dell’opera in 77 micro-lotti, l’utilizzazione della modalità di appalto del massimo ribasso e la scelta progettuale di ammodernare la A3 in sede, con un limitato ricorso alle varianti, per il risparmio di territorio imposto dalla valutazione di impatto ambientale e dai vincoli urbanistici, “si sono dimostrate decisioni fallimentari, penalizzando gli utenti attraverso l’apertura di cantieri a macchia di leopardo lungo tutta l’autostrada; causando spesso il fermo dei lavori di singoli lotti, dovuto al fallimento di due imprese che si erano aggiudicate le gare di 5 lotti con ribassi troppo ampi e dovuto a gravi inadempienze di altre 3 imprese che hanno costretto l’Anas alla rescissione del contratto; procurando ritardi abnormi legati agli elementi di conflittualità che si sono venuti a creare grazie all’incongruenza delle progettazioni e alla suddivisione degli appalti che, per esempio, hanno separato in due lotti diversi le due carreggiate di uno stesso tratto, provocando interferenze, sovrapposizioni, ingerenze e, non di rado, lo stato di abbandono del cantiere, con gravi conseguenze sul traffico”.

“Il vertice attuale dell’Anas – continua la nota dell’Ingegner Bartoli - ha riorganizzato e potenziato la struttura dedicata alla Salerno-Reggio Calabria, affidandole il compito di governare al meglio i lotti appaltati con il vecchio sistema, accelerando le esecuzioni dei lavori; di rescindere i contratti con le imprese fallite o inadempienti, riappaltando i relativi lavori; e di applicare per la prima volta il nuovo strumento del General Contractor. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non è vero che sono stati completati solo 49 km di autostrada su un totale di 443, addirittura 1 km in meno di quanto dichiarava il Ministro Nesi nel 2001. In realtà i km di autostrada ammodernati e aperti al traffico sono in tutto 110. Dal 2001 al 2004 sono stati infatti realizzati 60 nuovi km di autostrada, e dopo aver migliorato le progettazioni e aver indetto nuove gare d’appalto, ora l’Anas sta procedendo alle realizzazioni. Questa estate gli utenti hanno potuto viaggiare su 110 km di autostrada ammodernata e su almeno due corsie per ogni senso di marcia fino a Lametia Terme”.

“Questo sforzo – sottolinea l’Anas – non si sarebbe potuto realizzare senza l’impegno del Governo che in soli due anni e mezzo ha già assicurato finanziamenti per 1,8 miliardi di euro e non si vede per quale motivo non debba continuare nel finanziamento dell’opera”.
Sul problema finanziamenti, l’Anas cita anche un documento datato 11 gennaio 2001, a firma dell’allora Ministro dei Lavori Pubblici Nerio Nesi, nel quale si affermava che i km realizzati erano 50, i tratti in corso di realizzazioni 136 km, il costo dell’opera veniva quantificato in 11.300 miliardi delle vecchie lire, i fondi disponibili dichiarati erano 3.200 miliardi e le risorse ancora da reperire erano individuate in ben 8.100 miliardi.

Sui tempi di realizzazione dell’opera, l’Anas sostiene che lo slittamento della conclusione dei lavori era stato previsto già dalla precedente gestione. Nel documento del Ministro Nesi del gennaio 2001, si parlava infatti di altri 5 anni per il termine dei lavori.

L’Anas rispedisce al mittente anche il rilievo dell’incremento dei costi. “Non è vero che il General Contractor generi un aumento dei costi – si legge nel documento -. Nel General Contractor sono compresi i costi di progettazione esecutiva; sono compresi i costi della direzione lavori, degli espropri e dell’eliminazione delle interferenze; sono compresi i costi necessari per l’assunzione del rischio d’impresa, calcolato in una fideiussione onerosa del 30% che non viene restituita qualora tempi e buona esecuzione dei lavori non vengano rispettati”.
La differenza di costo medio per chilometro, rileva l’Anas, è dovuta poi anche alla presenza nei macrolotti di grandi opere d’arte impegnative, quali gallerie e viadotti, molti dei quali di altezza elevata, oltre che all’incremento dei prezzi unitari dei materiali e della forza-lavoro dal 1997 ad oggi. I lotti appaltati con le procedure della Merloni sono invece, tranne qualche eccezione, quelli tecnicamente più semplici.
Qualche esempio serve a comprendere la diversità di costi che si può registrare negli appalti stradali. Per i due macrolotti già appaltati, il n° 1 ed il n° 5, si registra un costo medio a chilometro rispettivamente di 15,6 e 25,3 milioni di euro; tale divario si spiega con l’elevata incidenza di gallerie e viadotti nel tratto Gioia Tauro–Scilla (n° 5), mentre nel tratto Sicignano–Atena Lucana (n° 1) è preponderante l’ammodernamento in sede.
Tra i lotti appaltati con le procedure della legge “Merloni” vi è un appalto nel salernitano con un costo a chilometro di 29,4 milioni di euro a km, nettamente superiore ai due macrolotti appaltati, a causa della presenza di due gallerie.

Per quanto riguarda l’alta sorveglianza sui lavori e i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti, l’Anas afferma che “l’accordo tra Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Interno ha creato un sistema di alta sorveglianza che appare efficace ad evitare il ripetersi delle nefande conseguenze che dal ’97 in poi il vecchio sistema aveva ingenerato, anche perché è stato seguito da una serie di protocolli per la legalità siglati dall’Anas con le diverse Prefetture interessate, che prevedono il controllo di tutte le forme di affidamento e subaffidamento e la presenza continuativa del Gruppo Interforze nei cantieri, ed è stato accompagnato dall’accordo firmato dall’Anas con i sindacati all’inizio del 2003”.

L’Anas infine ricorda che l’8 ottobre scorso ha sottoscritto con i comitati paritetici territoriali delle provincie di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, costituiti dai rappresentanti dei sindacati e dell`Associazione dei costruttori, un protocollo d`intesa per la realizzazione di un rapporto di collaborazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro del settore edile per tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, e che un analogo accordo è in corso di studio per il primo macrolotto Sicignano degli Alburni-Atena-Lucana.

Roma, 19 ottobre 2004

Infrastrutture, Pozzi al meeting di Comunione e Liberazione: ‘Nei primi sei mesi del 2004 l’Anas ha già investito oltre 5 miliardi di euro per potenziare e migliorare la rete stradale italiana’

Per la Salerno-Reggio Calabria già appaltati maxilotti per 3 miliardi di euro Il piano per l’esodo ha funzionato: traffico scorrevole e pochi disagi per gli utenti
“Il settore infrastrutturale è il motore trainante dell’economia italiana”. E’ quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, intervenendo al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, alla tavola rotonda “Non c’è meta senza strada”.
Pozzi ha detto che “la Legge Obiettivo e le altre riforme del settore, volute tenacemente dal Ministro Lunardi, hanno rappresentato una svolta in materia di programmazione, progettazione, finanziamento e realizzazione delle opere pubbliche nel nostro Paese”, favorendo il forte incremento della capacità di produzione e quindi di investimento dell’Anas, “con un trend che nel 2003 è stato molto positivo (10 miliardi di euro tra bandi pubblicati e gare aggiudicate) e che continua nel 2004 a ritmi molto elevati. A giugno 2004, infatti, sono stati già approvati progetti per oltre 3 miliardi di euro, sono stati pubblicati bandi per un importo di oltre 2,859 miliardi di euro, sono stati aggiudicati lavori per 2,256 miliardi di euro, e sono stati consegnati lavori per un valore di 611 milioni di euro. Tra bandi pubblicati e lavori aggiudicati, nei primi sei mesi del 2004 l’Anas ha già investito oltre 5 miliardi di euro per potenziare e migliorare la rete stradale italiana”.

“L’Anas si muove nella giusta direzione perché sia colmato il gap infrastrutturale del Paese – ha continuato il Presidente dell’Anas Pozzi -. E non solo attraverso il forte impulso dato agli appalti. Sono partiti tanti lavori. Attualmente i cantieri Anas aperti in tutta Italia sono ben 481, per un importo complessivo di 7.637,68 milioni di euro”.
Geograficamente sono così distribuiti: 117 cantieri al nord, per un importo di 2.790,50 milioni di euro; 123 cantieri al centro, per un totale di 1.850,38 milioni di euro; e 241 cantieri al sud, per un ammontare di 2.996,80 milioni di euro.

Tra le grandi opere, Pozzi ha citato l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, affermando che “l’Anas ha impresso un’accelerazione delle progettazioni e degli appalti, sia grazie all’utilizzazione dello strumento del general contractor, sia grazie al flusso di cassa assicurato dal Governo. Tra il settembre 2002 e l’agosto 2004 sono state bandite le gare relative a quattro Macrolotti (Macrolotti n°1, 4bis, 5 e 6), per un investimento complessivo di circa 3 miliardi di euro”.

Il Presidente dell’Anas ha anche sottolineato che “quest’anno l’autostrada A3 ha retto benissimo l’urto dei vacanzieri, grazie alle misure adottate dall’Anas: l’eliminazione di tutti i cantieri da Salerno a Lamezia Terme; la riduzione del 50% dei cantieri inamovibili nel tratto Lamezia-Reggio Calabria; la presenza su strada di 350 addetti alla sicurezza e di 44 mezzi operativi, attivi 24 ore su 24; l’utilizzazione di 23 telecamere nei punti critici; la nuova sala operativa; 10 punti di informazione e assistenza; un numero verde per gli utenti; la collaborazione con la Polizia Stradale, l’Aci, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana. La circolazione è stata scorrevole per tutta l’estate, i disagi per gli utenti sono stati davvero minimi, le code sono state ridottissime e anche gli incidenti sono in diminuzione rispetto al passato. Gli organi di informazione hanno riconosciuto all’Anas di aver saputo svolgere un’opera straordinaria su un’autostrada in lavorazione, un’opera non solo di alta ingegneria, ma anche di grande logistica, di capacità di gestione di uomini e di mezzi, e di capacità di gestione delle risorse, dato che i notevoli investimenti attivati per la manutenzione straordinaria hanno assicurato una migliore agibilità e sicurezza della A3”.

Un’altra novità positiva è rappresentata dalle modifiche alla normativa in materia di concessione e di project financing, che secondo Pozzi “hanno favorito il ricorso al capitale privato per la realizzazione di nuove opere stradali e autostradali, accelerando la spesa per investimenti ed assicurando il confronto concorrenziale”.
Ad oggi sono state trasmesse all’Anas 11 proposte di project financing per interventi che complessivamente ammontano ad alcune decine di miliardi di euro e che riguardano la Milano-Bergamo-Brescia, la Salerno-Reggio Calabria e il raccordo Avellino-Salerno (per i quali sono state presentate tre diverse proposte), la Civitavecchia-Orte-Venezia, la Catania-Siracusa, la Grosseto-Siena-Bettolle, la Tangenziale esterna Est di Milano, la Campogalliano-Sassuolo, e una serie di interventi tecnologici sulla rete Anas della Lombardia.

Rimini, 25 agosto 2004

‘ANAS, da 75 anni l’Italia si fa strada’


Ogni persona ha la sua storia, ogni storia ha le sue strade. Da 75 anni siamo le strade delle vostre storie. Questo il messaggio chiave della comunicazione del 75° dell’ANAS Spa.

Il Presidente dell’ANAS Vincenzo Pozzi, il Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia Davide Croff, e il Presidente dell’Istituto Luce Andrea Piersanti, hanno presentato le iniziative legate alla celebrazione del 75° dell’ANAS.

Dalla fine degli anni venti a oggi l’Italia ha attraversato un conflitto mondiale, la ricostruzione postbellica, il boom economico per arrivare fino ai giorni d’oggi, segnati dall’importanza strategica dei grandi assi di comunicazione, come i Corridoi 5 e 8, destinati a disegnare la nuova Europa.

“In questi anni – ha detto il Presidente dell’ANAS Vincenzo Pozzi - l’Anas ha accompagnato, da protagonista, la storia e l’evoluzione del Paese, dimostrando di essere una grande azienda, capace di realizzare nel biennio 2002-2003 quindici miliardi di investimenti tra bandi pubblicati e gare aggiudicate, e che ha il compito non solo di realizzare strade e infrastrutture, ma avverte ancora di più oggi, la responsabilità di dover fare i conti anche con i valori, le aspettative e la storia della collettività”.

E’ questo il senso della campagna di comunicazione che è stata presentata oggi e che ha lo scopo di “rispondere - ha ricordato il presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi - a uno degli obblighi fondamentali di ogni azienda di interesse pubblico: comunicare. Abbiamo il dovere di far sapere all’opinione pubblica ciò che significa per la collettività e per il singolo cittadino il nostro lavoro, un lavoro fatto di tecnologia, di ricerca, di investimenti”.

Attraverso la comunicazione, l’ANAS intende valorizzare anche la stretta interrelazione tra strade e storia, vie di comunicazione e cultura. Per questo, in occasione del 75°, l’ANAS ha programmato una serie di iniziative in partnership con La Biennale di Venezia e l’Istituto Luce, due istituzioni d’eccezione e di assoluto rilievo internazionale, per una serie di eventi culturali che hanno un unico filo conduttore: l’omaggio alla strada, per il profondo valore culturale e civile che rappresenta.
La campagna di comunicazione vedrà anche una duplice declinazione pubblicitaria: con un videospot sulle principali emittenti televisive nazionali e un annuncio sulle più importanti testate giornalistiche nazionali.

“La strada è simbolo di modernità, di progresso e sviluppo economico – ha spiegato Vincenzo Pozzi - ma non solo. Sulla strada cammina la civiltà, è luogo di incontro, crocevia di storia, tradizioni, cultura. Ed è per questo che siamo lusingati di realizzare in partnership con due grandi istituzioni quali La Biennale di Venezia e l’Istituto Luce alcune delle iniziative legate al 75° dell’Anas”.

Per quanto concerne la partnership con l’Istituzione veneziana, il tema della strada entra a far parte della programmazione della Biennale 2004 come fonte di ispirazione e creazione di artistica attraverso quattro aree:
1. Danza
Karole Armitage, direttore della Biennale Danza, presenta in prima mondiale a Venezia una propria coreografia interpretata dalla sua compagnia newyorchese, la Armitage Gone! Dance. “Echoes from the street”, così si intitola il nuovo spettacolo di Karole Armitage, è ispirato a un luogo, la strada, dove vivono e si trasmettono culture, comportamenti, mode, creatività, in ideale collegamento al 75° anniversario dell`Anas.
2. Musica
Nell`ambito del 48° Festival Internazionale di Musica Contemporanea un progetto straordinario ha per protagonisti alcuni fra gli artisti più richiesti della scena elettroacustica sperimentale internazionale. Tre musicisti italiani e tre europei, tra cui i finlandesi Pan Sonic, campioneranno, rielaboreranno e restituiranno sotto nuova forma i rumori della strada costruendo un corridoio sonoro in ideale corrispondenza al Corridoio 5. Location d’eccezione sarà il Petrolchimico di Venezia.
3. Biennale Sud: Il progetto nasce da un accordo tra La Biennale, il Ministero per i Beni Culturali e il Ministero dell’Economia per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione dei contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud. Anas ha voluto fornire un contributo che evidenziasse il rapporto tra la strada e la “scoperta” del territorio, delle esposizioni, delle iniziative realizzando, in collaborazione con gli esperti della Biennale, uno strumento editoriale che “guidi” il visitatore attraverso i luoghi e gli eventi del progetto Sud attraverso le sette Regioni coinvolte. La pubblicazione sarà veicolata a livello nazionale attraverso alcune tra le principali testate di turismo e di arte.
4. L’Architettura: l’ANAS realizzerà il rifacimento del percorso che corre lungo le artiglierie dell’Arsenale congiungendo le corderie al bacino acqueo dell’Arsenale stesso.

La partnership con l’Istituto Luce prevede tre iniziative:
1. DVD: un vero e proprio filmato storico che racconta il periodo che va dalla fine degli anni ’20 ai giorni nostri attraverso filmati dell’Istituto Luce per gli anni che vanno fino al 1980 si utilizzeranno immagini di archivio, mentre saranno effettuate riprese ad hoc sugli ultimi venti anni.
2. Serata evento in Campidoglio condotta da Vincenzo Mollica che con grandi attori italiani affronterà il tema della strada nella storia del nostro cinema.
3. E’ in corso di studio un progetto di partnership per la rigenerazione e il restauro del film “La Strada” di Federico Fellini. Il film prodotto nel 1954 festeggia quest’anno il suo cinquantesimo anniversario.

ALTRI PROGETTI

L’altra strada
Un contributo di riflessione e partecipazione, dedicato alla strada come luogo di problematicità sociale. Una mostra itinerante di foto, con accanto le testimonianze di protagonisti della solidarietà.

Premio giornalistico
Un premio a giornalisti di agenzie stampa, carta stampata, radio, televisione e internet che nello svolgimento della propria attività abbiano dedicato particolare attenzione al tema della strada esprimendone appieno valori e opportunità.

Libro
Sei autori italiani e stranieri realizzeranno un libro di scritti inediti sul tema della strada.

Convegno
“Le strade dello sviluppo”. Così titolerà il convegno che grazie al contributo di tecnici e politici avrà il compito di trarre un bilancio sui primi settantacinque anni di storia dell’Anas e tracciare una linea sugli sviluppi futuri.

Arti figurative
E’ in corso di definizione un’importante iniziativa in questo campo che sarà comunicata nelle prossime settimane.

Anas: nel Piano Decennale di Viabilità 2003-2012 previsti interventi per oltre 170 miliardi di euro

A novembre 2004 l’Anas ha già approvato progetti per 3.835 milioni di euro, appaltato progetti per un valore pari a 6.365 milioni di euro, aggiudicato lavori per 3.919 milioni di euro, e cantierato lavori per 2.771 milioni di euro
Settantacinque anni al servizio del Paese. L’Anas di ieri ha costruito la rete stradale del Paese fra le due guerre, ed è stata protagonista della ricostruzione, accompagnando il miracolo economico. “L’Anas di oggi conserva lo stesso sogno e la stessa missione, modernizzare il cuore pulsante del sistema dei trasporti italiano, ma con una nuova frontiera: realizzare le grandi arterie stradali e autostradali per collegare in modo più veloce ed efficiente l’Europa allargata a Est”. E’ quanto ha sottolineato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, parlando al convegno “Le strade dello sviluppo” che, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, ha chiuso le celebrazioni per il 75° anniversario dell’Azienda.

Pozzi ha ricordato che proprio la Legge Obiettivo, voluta dal Ministro Lunardi, è il provvedimento cardine che ha consentito all’Anas di predisporre il Piano Decennale della Viabilità 2003-2012, che ha ricevuto di recente il parere positivo della Conferenza Unificata Stato-Regioni, e prevede interventi per oltre 170 miliardi di euro, di cui 86 miliardi riconducibili dell’ambito della programmazione nazionale delle opere strategiche.
Il Piano consentirà di fronteggiare adeguatamente la crescita della mobilità su strada, che nei prossimi 10-15 anni prevede incrementi compresi fra il 30 e il 40 per cento. L’impegno finanziario riguarda le autostrade in concessione (circa 58,5 miliardi di euro), le autostrade in gestione diretta Anas (circa 10,6 miliardi), la rete degli itinerari nazionali e interregionali (50,5 miliardi), la rete Anas di integrazione con i sistemi regionali (circa 43,5 miliardi), le opere di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza (circa 7 miliardi).

Il Presidente dell’Anas ha sottolineato “il contributo dato dall’Azienda, negli ultimi tre anni, al rilancio delle opere pubbliche”. Infatti, il valore delle gare bandite, che aveva subito una flessione negli anni precedenti, ha fatto segnare un notevole incremento. “Basta confrontare i dati del 2001 con quelli del 2003. Nel dicembre del 2001 l’Anas ha pubblicato bandi per lavori per un valore pari a 2.166 milioni di euro; nel dicembre del 2003 i bandi per lavori pubblicati dall’Anas hanno raggiunto il valore di 6.375 milioni di euro, con un incremento quindi del +194%. Un andamento più che positivo hanno avuto anche le gare per lavori, che dicembre 2001 hanno raggiunto l’importo di 1.132 milioni di euro, mentre nel dicembre del 2003 hanno toccato il valore di 3.813 milioni di euro, che significa una crescita del +237%. Discorso analogo vale per i lavori consegnati, che nel 2001 sono stati pari a 1.203 milioni di euro, mentre nel 2003 hanno toccato la soglia dei 2.132 milioni di euro, pari ad un incremento del +77%. Con effetti positivi anche sull’occupazione”.
Nel 2003, tra lavori pubblicati e gare aggiudicate, l’Anas ha realizzato investimenti per 10 miliardi. “Una cifra del peso di due finanziarie – ha dichiarato Pozzi -, che ha fatto dell’Anas la maggiore società italiana per investimenti”. Un trend positivo che prosegue nel 2004, con “risultati straordinari soprattutto per l’apertura dei cantieri”. “Nei primi undici mesi dell’anno abbiamo approvato progetti per 3.835 milioni di euro, appaltato progetti per un valore pari a 6.365 milioni di euro (compresi i 1.891 milioni di euro di lavori banditi dalla controllata Anas “Quadrilatero Marche-Umbria” S.p.A.), aggiudicato lavori per 3.919 milioni di euro, e cantierato lavori per 2.771 milioni di euro”. L’Anas ha avuto anche la capacità di reinvestire i residui passivi delle precedenti gestioni, pari a 5.140 milioni di euro.

Pozzi si è poi soffermato sulle opere più significative, partendo dalla constatazione che attualmente i cantieri Anas aperti sono 481 (241 al Sud), per un importo di 7.637 milioni di euro. Un’accelerazione delle progettazioni e degli appalti è stata impressa per la Salerno-Reggio Calabria (tra il settembre 2002 e il novembre 2004 sono state bandite le gare relative a cinque macrolotti, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro; entro il 2006 sarà completato il 50% dell’autostrada), per la nuova Statale 106 Jonica (per la quale l’Anas ha già attivato lavori per 1.467 miliardi di euro), per l’Asti-Cuneo (lavori in corso per 285 milioni di euro; lavori già realizzati per circa 145 milioni di euro, pari ad oltre il 50% dei lavori appaltati), per la Quadrilatero Marche-Umbria (il bando di gara dei due maxilotti in cui sono stati accorpati i vari interventi previsti, è stato pubblicato il 19 novembre scorso, e l’Anas conta di arrivare nel 2005 all’aggiudicazione dei lavori e alla conseguente apertura dei cantieri) e per i lavori di completamento della Catania-Siracusa (i cantieri apriranno all’inizio del 2005 e i lavori saranno terminati entro il 2010) e della Palermo-Messina, che sarà inaugurata il prossimo 21 dicembre. E’ in fase di realizzazione la terza corsia del GRA di Roma (con uno stato di avanzamento di oltre il 45%) e sono in corso i lavori della Malpensa-Buffalora.

Pozzi ha anche sottolineato l’importanza degli istituti del project financing e del general contractor: “Il rispetto dei vincoli di bilancio richiede l’individuazione di nuove modalità di finanziamento. Occorre favorire il coinvolgimento dei soggetti privati nelle fasi di costruzione e gestione”. E’ una strada percorribile, come dimostra il fatto che l’Anas ha ricevuto proposte oltre che per la Brescia-Bergamo-Milano (già mandata in gara e aggiudicata), anche per la tangenziale Est di Milano, la Catania-Siracusa, la Salerno-Reggio Calabria, il raccordo autostradale Avellino-Salerno, la Grosseto-Siena-Bettolle, la Civitavecchia-Orte-Venezia, la Campogalliano-Sassuolo.
“Un miliardo di euro di nuovi investimenti autostradali - ha concluso Pozzi - genera le seguenti ricadute: +0,12% di produzione interna, +0,11% di occupazione, +0,11 di prodotto interno lordo. Questo vuol dire che il settore stradale e autostradale può dare un forte contributo alla crescita dell’economia e del Paese”.

Roma, 16 dicembre 2004

L’Assemblea degli Azionisti dell’Anas approva il Bilancio 2004


L’Assemblea degli Azionisti dell’Anas ha approvato il Bilancio di esercizio 2004.
“La certificazione del bilancio 2004 segna il definitivo passaggio di ANAS alla contabilità civilistica, secondo le regole proprie delle società per azioni, definite dal codice civile – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. La trasformazione da ente pubblico economico in società per azioni ha richiesto anche all’Anas l’adeguamento dei processi amministrativo-contabili secondo i criteri di gestione tipica della S.p.A., e soprattutto, nel pieno rispetto della normativa civilistica di riferimento, e l’assoggettamento del Bilancio a revisione contabile”.

“Per garantire la massima qualità in un passaggio così focale – ha proseguito Pozzi -, l’Anas si è avvalsa delle risultanze del lavoro di una delle più importanti società di revisione contabile nel mondo, come la KPMG. L’analisi iniziale della KPMG sui conti dell’Anas, ha posto in evidenza alcuni importanti elementi di criticità che, se non risolti, avrebbero inficiato la possibilità di conseguire positivamente la revisione contabile del Bilancio 2004. Invece, grazie allo sforzo collettivo di tutte le strutture aziendali, il Bilancio si è sviluppato secondo corrette regole contabili, a dimostrazione non solo della capacità tecnica di chi segue la parte amministrativo-contabile, ma soprattutto della validità del lavoro svolto dall’Azienda, che ha prodotto importanti positivi risultati. La KPMG ha espresso infatti un giudizio positivo sulla conformità del bilancio 2004 alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, attestando che è stato redatto con chiarezza e che rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società”.

La conseguita revisione contabile del Bilancio 2004 costituisce un passaggio fondamentale per l’Anas anche ai fini del processo di deconsolidamento dal perimetro della Pubblica Amministrazione. La Società delle Strade è, difatti, una realtà solida e positiva dal punto di vista finanziario perché nel 2004 ha incrementato ulteriormente i ricavi, che sono saliti a 502,35 milioni di euro, con un aumento dell’1,3% rispetto al 2003, e ha ridotto i costi operativi, che sono scesi dai 1.109,58 milioni di euro del 2003 ai 783,47 milioni di euro del 2004, con una riduzione del 29,4%. Il margine operativo lordo, pur mantenendosi negativo, è migliorato nettamente da 614 a 281 milioni di euro. Anche nel 2004, tra bandi pubblicate e gare aggiudicate, l’Anas ha realizzato un volume di investimenti di oltre 12 miliardi di euro, confermandosi il più importante “committente” pubblico italiano, come certificato dall’Osservatorio Cresme-Il Sole 24 Ore. I lavori pubblicati hanno raggiunto quota 6,622 miliardi di euro, con un incremento del +4% rispetto al già eccezionale 2003. Il raffronto con il 2001 è ancora più significativo, visto che rispetto a quell’esercizio di bilancio l’incremento è stato del +206%. I lavori aggiudicati, 5,707 miliardi di euro, hanno fatto registrare un balzo in avanti del +50% rispetto al 2003 e del +404% rispetto al 2001. Un trend ugualmente positivo hanno seguito sia i lavori consegnati, 2,889 miliardi di euro, aumentati del +36% rispetto al 2003 e del +140% rispetto al 2001, che i lavori ultimati 1,261 miliardi di euro, aumentati del +11% rispetto al 2003 e del +145% rispetto al 2001.
Nel saldo in attivo, bisogna ricordare tra l’altro, l’ottenimento della certificazione di qualità anche per la Direzione Centrale Lavori; l’approvazione sia di progetti Anas ex Legge Obiettivo per un importo globale di 19.852 milioni di euro e di progetti relativi alla programmazione ordinaria per un importo di 1.215 milioni di euro; che quella di interventi autostradali assentiti in concessione per un valore di 2.093 milioni di euro e, grazie alla vigilanza e al monitoraggio compiuto dalla Direzione Centrale Autostrade. Va ricordato anche l’incremento della spesa delle concessionarie per manutenzione ordinaria, salita a circa 632,5 milioni di euro. E ancora la crescita della produzione nei cantieri, che ha raggiunto quota 1.400 milioni di euro, riflettendosi anche sui pagamenti per lavori, che hanno avuto un incremento del +17,57% rispetto al 2003, nonostante le recenti limitate disponibilità di cassa.

Dall’analisi dei conti Anas è emersa anche la persistenza di un elemento di forte criticità, rappresentato dal contenzioso. Nel corso dell’esercizio 2004 è stato, infatti, messo in atto il riordino del contenzioso, che tuttavia ha fornito risultati parziali; pertanto il bilancio 2004 include prudenzialmente un accantonamento di 80,2 milioni di euro, a copertura di quelle possibili spese riferibili a questa voce e non ancora determinate. Il secondo punto che si trascina da tempo, e che solo parzialmente ha trovato soluzione, è l’obbligatoria iscrizione di cespite per i beni patrimoniali dell’Anas.

Un ulteriore elemento di criticità riguarda il saldo negativo totale. Le linee guida del Piano Industriale dell’Anas prevede che il Bilancio dovrebbe registrare un leggero attivo a partire dal 2008. Il Bilancio Anas del 2004 presenta, invece, un margine operativo lordo negativo di 281 milioni di euro e sconta inoltre ulteriori componenti economiche nette negative per 57 milioni di euro. Il saldo negativo totale è di 338 milioni di euro, che sono stati ripianati con l’utilizzazione dei fondi di riserva ex art. 7, a copertura degli oneri connessi alla ristrutturazione societaria, consentendo così di raggiungere un pareggio tecnico-contabile.

“E’ questo un dato importante, che non sfugge certo all’attenzione del Consiglio di Amministrazione dell’Anas, perché è doveroso avviare iniziative per conseguire subito il pareggio, in attesa di poter raggiungere l’equilibrio economico e il programmato attivo di bilancio. Ciò dimostra che se è vero che molto è stato fatto per ottimizzare il sistema contabile e la gestione operativa, evidentemente occorre ancora insistere affinché il conto economico del 2005 migliori ulteriormente a livello operativo”, ha dichiarato il Presidente Pozzi.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha infine rilevato che vi sono altri elementi che pur non avendo al momento un’effettiva valenza di bilancio, ne assumeranno in prospettiva. “Il nuovo modello di funzionamento dell’Azienda, costituisce uno dei principali obiettivi strategici dell’attuale vertice, si basa – ha spiegato Pozzi - sulla capacità dell’Anas di poter arrivare in tempi brevi a garantirsi entrate proprie che consentano di non gravare sulla finanza pubblica anche al fine di rispettare i canoni Eurostat per la fuoriuscita dall’ambito dei conti dello Stato. Ciò presuppone che l’Anas operi come società di mercato, in un contesto di concorrenza, il che è perfettamente corretto e conforme alle normative italiane ed europee, soprattutto se verrà attuata la separazione delle attività di concedente e di vigilanza sul settore autostradale dalle attività di gestione della rete e di operatore di mercato”.

Roma, 3 agosto 2005

Puglia, Bari,

Infrastrutture, Fitto: ‘La convenzione Anas-Regione Puglia in fase avanzata di realizzazione’

In un anno aggiudicati appalti per 136 mln euro, consegnati lavori per 60 mln, in corso gare per 80 mln e approvati progetti per 24 mln
La Convenzione Anas-Regione Puglia del novembre 2003 è “in fase avanzata di realizzazione e sta producendo ottimi risultati”. E’ quanto hanno dichiarato il Presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto e il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, a margine dell’inaugurazione della Variante di Mattinata.
“A distanza di un anno dalla firma della convenzione – ha affermato il Presidente Fitto – il bilancio è più che positivo. Ad oggi sono stati aggiudicati appalti per 136 milioni di euro, sono stati consegnati lavori per 60 milioni di euro, sono in corso di appalto opere per 80 milioni di euro, e sono stati approvati progetti per altri 24 milioni di euro”.

Gli appalti aggiudicati hanno un valore di circa 136 milioni di euro (il 1° e 2° lotto della Altamura-Bari, il 2° e 3° lotto della Foggia-Cerignola) e i lavori avranno inizio nella prossima primavera, visto che si tratta di appalto integrato, per cui i soggetti aggiudicatari dovranno procedere prima alla progettazione esecutiva.
Sono già stati consegnati i lavori relativi alla variante di Cerignola e al 1° lotto della Foggia-Cerignola per un importo complessivo di circa 60 milioni di euro, e sono in corso le procedure di gara per il 6° lotto della Brindisi-Grottaglie, per la variante di Santeramo e per l’asta di raccordo tra la Statale 7 e l’autostrada A14, per un importo complessivo che ammonta a circa 80 milioni di euro.
Inoltre, è stato approvato il progetto relativo all’ammodernamento del collegamento della S.S. 106 dir e del casello autostradale di Taranto con la Statale 106 per un importo di circa 24 milioni di euro e, in base ad un accordo perfezionato con la Regione Puglia, sarà l’Anas ad esperire le procedure di appalto e la relativa esecuzione.

E’ stato poi aggiudicato, per un importo di circa 1 milione di euro, il completamento dello svincolo tra la S.S.V. del Gargano ed la S.P. per Ischitella.
Sono inoltre in corso di ultimazione i lavori di costruzione del 1° stralcio della Tangenziale ovest di Lecce, mentre per i lavori di costruzione del 2° stralcio si è già provveduto al reperimento dei 37 milioni di euro necessari per la sua realizzazione.
Per quanto riguarda la Statale n° 7, sono in corso di esecuzione e procedono secondo programma i lavori di completamento dei lotti 4 e 5, per un costo complessivo di 2,76 milioni di euro. I lavori saranno terminati entro marzo 2005.
Importanti sono anche gli interventi relativi alla Maglie-Otranto e alla Maglie-S.Maria di Leuca, i cui progetti, per un ammontare complessivo di circa 205 milioni di euro, hanno già superato la Valutazione di impatto ambientale e sono in corso di completamento. E’ ragionevole ipotizzare l’avvio delle procedure di gara entro il primo trimestre del 2005.

Nel corso dell’inaugurazione della Variante di Mattinata, Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi ha anche tracciato il bilancio delle altre attività svolte dalla società delle strade in Puglia.
Durante il 2004 sono stati eseguiti dall’Anas lavori di manutenzione ordinaria per un importo di 21 milioni di euro circa, mentre per la manutenzione straordinaria nel corrente anno sono stati finanziati, aggiudicati ed in corso di esecuzione lavori per circa 6 milioni di euro.
Per il prossimo anno sono pronti per essere pubblicati 5 progetti di manutenzione straordinaria per un importo di circa 6 milioni di euro ed inoltre il Compartimento ha già predisposto il programma degli interventi di manutenzione ordinaria, che è pari a 27,6 milioni di euro. Si prevede la pubblicazione delle gare entro il primo trimestre del 2005.

Nel corso del corrente anno sono stati anche avviati ed in parte conclusi i lavori legati al Programma nazionale straordinario 2003, consistente nel miglioramento degli standard di sicurezza lungo tutta la rete delle strade statali. Si tratta principalmente di pavimentazioni di tipo drenante e fonoassorbente nonché di installazione di barriere metalliche di sicurezza.
Questi interventi, finanziati per 77 milioni di euro, eseguiti sulle statali già ammodernate, hanno interessato gran parte del territorio regionale e, in particolare, gli itinerari primari come il collegamento adriatico Bari-Brindisi-Lecce-S.Maria di Leuca, il collegamento jonico Metaponto- Taranto, il collegamento tra Foggia e il casello autostradale A/16 di Candela;
Sempre nell’ambito del miglioramento della sicurezza sulla rete stradale, il Compartimento Anas della Puglia sta portando a conclusione le progettazioni di 10 interventi per l’eliminazione di punti critici della viabilità dislocati su tutto il territorio regionale, per un importo di circa 10 milioni di euro.
Gli interventi consistono nella eliminazione di incroci a raso lungo le SS.SS. 7 (Appia)-106 (Ionica)-172 (Dei trulli) mediante realizzazione di rotatorie, rettifica plano altimetrica in località “Baia Verde” di Gallipoli lungo la SS 274, adeguamento delle piste di accelerazione e decelerazione svincolo Trani Nord della SS 16, miglioramento della sezione stradale della SS 272 in agro di S. Marco in Lamis (FG).

Nell’ottica di intensificare i rapporti con altri Enti territoriali e in considerazione della provata esperienza nel settore, l’Anas ha anche portato a termine una convenzione con la Società SEAP per il servizio sgombro neve – a partire dal 1° dicembre e sino al 30 aprile prossimo - presso la stazione aeroportuale di Bari ed ha siglato una convenzione con l’Autorità Portuale di Taranto per l’attivazione del Varco Nord del Porto mediante l’apertura di 800 metri di strada, mai entrati in funzione, che permetteranno un efficiente sistema di accesso alle strutture del terminal tarantino, contribuendo a decongestionare il traffico cittadino oltre a fungere da collegamento con Brindisi – sede di porto turistico, base militare e aeroporto – e Grottaglie – sede di aeroporto nella cui area è stata individuata una zona su cui la Alenia produrrà motori per un nuovo aereo. L’ intervento, oggetto di convenzione, è gia stato appaltato ed è in corso.

Bari, 15 dicembre 2004

Entra nella fase operativa la selezione per la scelta dei Contraenti Generali

Partite le lettere di invito per la presentazione delle offerte e delle condizioni di affidamento dei lavori per i Maxilotti n. 1 e n. 2, asse di penetrazione Marche-Umbria

Si è conclusa oggi con la spedizione delle lettere di invito per l’affidamento dei lavori per il Maxilotto n. 2, la fase preliminare della selezione che porterà alla scelta del Contraente Generale.

In relazione al bando di gara per il Maxilotto n. 2 hanno risposto 11 candidati, di cui 3 stranieri e 8 italiani.

Sussistendo per tutti i candidati i requisiti richiesti dal bando di gara, la Società Quadrilatero Spa (51% ANAS 49% Sviluppo Italia) ha invitato tutti i concorrenti a far pervenire le loro offerte e le relative condizioni di affidamento entro le ore 12.00 del prossimo 6 ottobre.

L’importo a base di gara per l’affidamento del Maxilotto n. 2 è pari a 716,8 milioni di euro e prevede i seguenti interventi viari:

• SS 76 Val d’Esino: tratti Serra S. Quirico – Albacina e Fossato di Vico – Cancelli (22,3 km)
• SS 318 ‘ di Valfabbrica’: tratto Pianello – Valfabbrica (8,1 km)
• Strada Pedemontana delle Marche: tratto Fabriano – Muccia/Sfercia (35,5 km)

Per l’affidamento dei lavori per il Maxilotto n. 1 le lettere di invito erano invece partite lo scorso 27 maggio.

In relazione al bando di gara per il Maxilotto n. 1 hanno risposto 9 tra Imprese e Consorzi stabili, di cui 3 straniere e 6 italiane, e sussistendo per tutti i candidati i requisiti richiesti dal bando di gara, tutti i concorrenti sono stati invitati a far pervenire le loro offerte e le relative condizioni di affidamento entro le ore 12.00 del prossimo 7 settembre.

L’importo a base di gara per l’affidamento del Maxilotto n. 1 è pari a 1.174,5 milioni di euro e prevede i seguenti interventi viari:

• SS 77 Val di Chienti: Collesentino II – Pontelatrave (2,7 km)
• SS 77 Val di Chienti: Foligno – Pontelatrave (34,7 km)
• SS 77 Val di Chienti – allaccio con SS 16 a Civitanova Marche (1,3 km)
• SS 77 Val di Chienti allaccio con SS 3 a Foligno (8 km)
• Intervalliva di Macerata (3 km)
• Intervalliva Tolentino – S. Severino Marche (72 km)
• SS 78 Val di Fiastra: tratto Sarnano – Sforzacosta (31 km)
• SS 3 Via Flaminia tratto Foligno – Pontecentesimo (5 km)

Inizierà a settembre la fase di valutazione delle offerte che terminerà entro la fine del 2005 con l’aggiudicazione provvisoria ai Contraenti Generali e con l’apertura dei cantieri nel corso dei primi mesi del 2006.

Il progetto Quadrilatero che prevede opere per complessivi 2154 milioni di euro, parte da una dotazione finanziaria di 1.066 milioni di euro (di cui 900 milioni stanziati dalla Legge Obiettivo; 26,85 milioni dal Piano triennale ANAS; 45,89 milioni dall’Accordo di Programma Quadro con la Regione Umbria e 93,96 milioni dall’Accordo di Programma Quadro con la Regione Marche).

Contestualmente alla selezione dei Contraenti Generali si sta concludendo la definizione del Piano di Area Vasta (PAV), strumento tecnico-economico-giuridico che consentirà di dare vita nelle aree leader a nuovi insediamenti produttivi.

“In risposta ai bandi di gara – ha sottolineato il Presidente della società Quadrilatero S.p.a., Cav. Ing. Gennaro Pieralisi - hanno aderito le migliori e più qualificate Aziende del settore italiano ed europeo. Ciò a dimostrazione della credibilità del Progetto e della struttura aziendale”.

“Con l’invio delle lettere – ha spiegato l’Amministratore Delegato Ing. Mario Costantini - si delinea e si dà certezza ad una articolata e complessa programmazione, la cui tempistica prevede: 6 settimane di tempo per la presentazione delle offerte per il Maxilotto n. 1 e 10 settimane di tempo per la presentazione delle offerte per il Maxilotto n. 2., trascorse le quali le Commissioni di gara procederanno a svolgere le operazioni necessarie per la aggiudicazione provvisoria ai General Contractor. Per tali fasi si prevede un tempo pari a circa tre mesi”.

“Il Piano di Area Vasta, nell’ambito del quale saranno anche realizzate delle Aree Leader per lo sviluppo produttivo ed occupazionale attraverso gare per concessionarie per la costruzione e la gestione – ha infine ricordato il Direttore Generale Arch. Fabrizio Romozzi - consentirà di attrarre investimenti privati per 484 milioni di euro. Il PAV costituirà un volano, vero banco di prova, per il reale coinvolgimento e la partecipazione degli Enti territoriali, Regioni, Province, Comuni, Fondazioni e Camere di Commercio. Il PAV è quindi elemento fondamentale e strategico poiché, attraverso la cattura di valore, consentirà di finanziare il 18% dell’intero progetto ”.

“Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.”, è una società di scopo (51% Anas, 49% Sviluppo Italia), istituita nel giugno 2003, con l’obiettivo della realizzazione del progetto ‘Quadrilatero’ che è stato riconosciuto tra le 21 opere strategiche di preminente interesse nazionale ed è stato indicato quale Progetto Pilota dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Roma, 23 giugno 2005

Anas, CdA approva Bilancio 2004

L’esercizio chiuso al 31/12/04 registra un risultato di pareggio


Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato, nella seduta odierna, il progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2004. Il risultato economico del 2004 dell’Anas SpA registra un pareggio contabile, nonostante l’enorme mole di investimenti realizzati nell’anno dalla Società delle Strade. Il progetto di Bilancio sarà ora sottoposto all’Assemblea degli Azionisti.

Nel 2004 l’Anas ha incrementato ulteriormente i ricavi, che sono saliti a 502,35 milioni di euro, con un aumento dell’1,3% rispetto al 2003, e ha ridotto i costi operativi, che sono scesi dai 1.109,58 milioni di euro del 2003 ai 783,47 milioni di euro del 2004, con una riduzione del 29,4%. Il MOL (margine operativo lordo), pur mantenendosi negativo, migliora nettamente da 614 a 281 milioni di euro.
Il pareggio è stato ottenuto attraverso un’adeguata e prudente utilizzazione degli accantonamenti di bilancio, nei limiti di quanto necessario e in coerenza, oltre che con la normativa civilistica, anche con le specifiche disposizioni legislative per l’Anas SpA.

“Nel 2004 abbiamo gettato le basi per il deconsolidamento dalla pubblica amministrazione, ottenendo ottimi risultati sia sul fronte dei bandi, delle aggiudicazioni e delle cantierizzazioni, sia sul fronte dei ricavi”, ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.

Anche nel 2004, tra bandi pubblicate e gare aggiudicate, l’Anas ha realizzato un volume di investimenti di oltre 12 miliardi di euro, confermandosi il più importante “committente” pubblico italiano, come certificato dall’Osservatorio Cresme-Il Sole 24 Ore.
I lavori pubblicati hanno raggiunto quota 6,622 miliardi di euro, con un incremento del +4 per cento rispetto al già eccezionale 2003. Il raffronto con il 2001 (l’anno precedente all’insediamento del nuovo vertice aziendale) è ancora più significativo, visto che rispetto a quell’esercizio di bilancio l’incremento è stato del +206%.
I lavori aggiudicati (5,707 miliardi di euro) hanno fatto registrare un balzo in avanti del +50% rispetto al 2003 e del +145% rispetto al 2001.
Un trend ugualmente positivo hanno seguito sia i lavori consegnati (2,889 miliardi di euro), aumentati del +36% rispetto al 2003 e del +140% rispetto al 2001, che i lavori ultimati (1,261 miliardi di euro), aumentati del +11% rispetto al 2003 e del +145% rispetto al 2001.

Nel saldo in attivo, bisogna ricordare, tra l’altro:
- l’ottenimento della certificazione di qualità anche per la Direzione Centrale lavori;
- l’approvazione di progetti Anas ex Legge Obiettivo per un importo globale di 19.852 milioni di euro e di progetti relativi alla programmazione ordinaria per un importo di 1.215 milioni di euro;
- l’approvazione da parte dell’Anas di interventi autostradali assentiti in concessione per un valore di 2.093 milioni di euro e, grazie alla vigilanza e al monitoraggio compiuto dalla Direzione Centrale Autostrade, l’incremento della spesa delle concessionarie per manutenzione ordinaria, salita a circa 632,5 milioni di euro;
- l’incremento della produzione nei cantieri, che ha raggiunto quota 1.400 milioni di euro, riflettendosi anche sui pagamenti per lavori, che hanno avuto un incremento del +17,57% rispetto al 2003, nonostante le recenti limitate disponibilità di cassa.

Nella seduta odierna, il consiglio di amministrazione dell’Anas ha anche ratificato la perizia giurata di rideterminazione del patrimonio sociale, un’operazione importante che ha permesso all’Anas di determinare in forma definitiva il capitale della Società.

Roma, 26 maggio 2005

Infrastrutture, Pozzi (Anas): “Nell’ultimo triennio sono stati approvati progetti per 53 miliardi di euro tra opere stradali e autostradali”

“E’ necessario siglare il Contratto di Programma per far uscire
l’Anas dal perimetro della Pubblica Amministrazione”

“Nell’ultimo triennio l’Anas ha dato un significativo contributo alla realizzazione delle opere pubbliche in Italia, diventando la più grande stazione appaltante del Paese”. E’ quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, intervenendo al convegno “La questione infrastrutturale”, organizzato dall’Ance e dall’Agi a Torino, nell’ambito della fiera Infrastructura.

Il Presidente dell’Anas Pozzi ha contestato i dati della ricerca Ance-Agi sui tempi di esecuzione delle progettazioni e degli appalti, per quanto riguarda il settore stradale e autostradale. “I tempi di esecuzione degli appalti sono stati in media di appena 240 giorni. L’Anas, infatti, ha investito circa 30 miliardi di euro in opere stradali e autostradali tra bandi pubblicati e gare aggiudicate. – ha spiegato Pozzi -. E anche le progettazioni sono state eseguite in tempi assai inferiori a quelli indicati nella ricerca, se si pensa che, tra il giugno del 2001 e il febbraio del 2005, sommando gli interventi a favore della rete stradale e quelli per il comparto autostradale, sia in gestione diretta che a pedaggio, sono stati approvati progetti per 53 miliardi di euro e cantierate opere per 11,6 miliardi di euro di opere, a cui si aggiungono 12,8 miliardi di euro di cantieri di prossima apertura. Per comprendere quanto sia stato imponente questo sforzo, basta dire che in questo scorcio di tempo l’Anas ha aperto al traffico ben 445,56 km di nuove strade”.

Secondo il Presidente dell’Anas, “i veri ritardi non stanno nella progettazione ma in un abnorme contenzioso generato dalla logica di alcune norme della Legge Merloni che andrebbero modificate”.

Pozzi ha ricordato che l’Anas ha conseguito la certificazione di qualità europea sia per la sua struttura di progettazione sia per quella della direzione lavori, e si è lamentato di “certe imprese che, nonostante i requisiti di qualità dei progetti Anas, si presentano il giovedì a firmare gli appalti e il venerdì contestano i progetti, chiedendo varianti e quindi maggiori soldi”.

Nel corso del convegno, è stata affrontata anche la questione dei pagamenti. Pozzi ha affermato che nel 2004 l’Anas ha effettuato pagamenti per 2,1 miliardi di euro, il cui saldo è avvenuto con il decreto legge che ha permesso l’erogazione dei 650 milioni di euro mancanti e ha consentito di onorare gli stati di avanzamento dei lavori fino al gennaio 2005.

“E’ un fatto che per il 2005 – ha continuato Pozzi – mancano all’appello 3,9 miliardi di euro perché non è stato ancora sottoscritto il Contratto di Programma 2003-2005, che regola il rapporto tra Anas e Ministero concedente, assicurando continuità ai trasferimenti pubblici e soprattutto trasformando in corrispettivi di servizio, e quindi in ricavi di mercato, i rimborsi finora previsti dallo Stato per l’attività svolta dall’Anas”.
“Questo passaggio è assolutamente necessario e urgente – ha sottolineato Pozzi – per far uscire l’Anas dal perimetro della pubblica amministrazione, in un’ottica di mercato”.

Richiesto dai rappresentanti dell’Ance di esprimere una previsione sui tempi della firma del Contratto di Programma, Pozzi ha detto: “Non sono io a decidere i tempi. Qualora a fine mese, come mi dicono, il Cipe approverà il Piano Decennale Anas, si potrebbe immaginare entro aprile la sigla del Contratto di Programma e a maggio l’inizio del nuovo corso dell’Anas, con l’autonomia finanziaria dell’Azienda e la capacità di reperire sul mercato i fondi necessari per il processo di infrastrutturazione del Paese”.

Torino, 12 marzo 2005

Pagine