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LIFE SILENT - Sustainable Innovations for Longlife Environmental Noise Technologies

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Logo Life Silent

 

Il progetto LIFE SILENT ha come obiettivo generale lo sviluppo di soluzioni sostenibili ed eco-compatibili per mitigare le immissioni sonore prodotte dal traffico stradale e ferroviario in ambienti urbani complessi, dove l’attuazione di misure di mitigazione sonora lungo le vie di propagazione (barriere antirumore) è inapplicabile per motivi di spazio e di opportunità (impatto visivo, circolazione dell’aria).

Nel corso del progetto saranno sperimentate e sviluppate pavimentazioni antirumore con materiali riciclati e atossici, provenienti dalle filiere della carta e degli pneumatici esausti, e barriere antirumore basse, anch’esse realizzate con materiali riciclati e tecnologie innovative, per contenere le emissioni sonore del traffico ferroviario.

 

Il progetto persegue tre obiettivi specifici:

 

immagine pavimentazione

1 - Incrementare la durabilità delle pavimentazioni antirumore per abbatterne il costo. Questo obiettivo sarà perseguito aggiungendo al bitume fibre di cellulosa funzionalizzate provenienti da materiali di scarto (es. tessili e imballaggi) e polverino di gomma da pneumatici fuori uso. Si stima così di ottenere un incremento della durabilità del 20% ed una riduzione dei costi di circa il 14%.

2 - Migliorare le prestazioni acustiche, strutturali e di sicurezza delle barriere basse, attraverso la progettazione e validazione di un prodotto innovativo. La barriera bassa sarà realizzata in gomma riciclata, utilizzando la tecnologia dei metamateriali. Questa tecnologia consente di ottenere elevate prestazioni di assorbimento acustico senza impiegare materiali fibrosi, noti per la loro scarsa durabilità.

immagine autostrada e ferrovia

3 - Definire le procedure per gestire ed implementare misure di mitigazione sonora in scenari ambientali complessi. Sarà sviluppata e sperimentata una metodologia operativa per supportare i gestori delle infrastrutture locali nel coordinamento e integrazione delle azioni di mitigazione sonora pianificate, al fine di ottimizzare i risultati, sia in termini di efficacia che di efficienza.

 

foto diautostrada A91 e ferroviaSito pilota

Le soluzioni sviluppate saranno implementate in un’area pilota situata in località la Muratella a Roma, un'area urbana dell'XI Municipio con circa 154.974 abitanti, attraversata dalla linea ferroviaria Roma-Aeroporto di Fiumicino gestita da RFI, e dall'autostrada A91 gestita da Anas.

 

Informazioni amministrative

Coordinatore: Anas S.p.A

Partenariato: RFI, ITALFERR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ARPAT - Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente Toscana, Università degli studi di Bologna, Università degli studi di Reggio Calabria, MOPI - Società italiana per la ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi materiali, Consorzio TEBAID - Consorzio dell’Università di Cosenza per le tecnologie biomediche avanzate.

Budget del progetto: 2,65 Mln €

Quota di cofinanziamento europeo: 60%

 

Approfondimenti e link utili

    News

    Eventi

    LIFE networking event: Solutions for Low Noise Road Surfaces (6 febbraio 2024)

    50° Convegno Nazionale AIA Taormina 29-31 maggio 2024

    Workshop "Miscele di gomma e asfalto tra mito e realtà. Come superare gli ostacoli" 4-5 dicembre 2024

    Newsletter

     

     

     

    Monitoraggio acustico

    Life DYNAMAP

    Il progetto Dynamap (DYNamic Acoustic MAPping) si propone di sviluppare un sistema di mappatura acustica dinamica in grado di rilevare e rappresentare in tempo reale l’impatto acustico generato dalle infrastrutture stradali. Il progetto si inserisce nell’ambito della Direttiva 2002/49/CE (END) del Parlamento Europeo relativa alla valutazione e gestione del rumore ambientale con l’obiettivo di rendere più snello e meno costoso l’aggiornamento delle mappe acustiche, facilitare la divulgazione dei risultati e semplificare la reiterazione delle attività di mappatura attraverso la predisposizione di un sistema di acquisizione ed elaborazione dati integrato completamente automatico.

     

     

     

    Il sistema prevede l’utilizzo di sensori a basso costo che misurano direttamente il livello di pressione sonora generato dalla sorgente in corrispondenza di punti significativi della rete stradale e di un software di gestione, elaborazione e rappresentazione dei dati acquisiti basato su una piattaforma general purpose di tipo GIS per l’aggiornamento delle mappe in tempo reale.

    Per dimostrare la fattibilità della mappatura acustica in tempo reale, il sistema DYNAMAP è stato realizzato in due aree pilota situate nelle città di Roma e Milano, rappresentative dei principali contesti urbani ed extraurbani, con risultati significativamente importanti che hanno dimostrato la maggiore accuratezza delle mappe dinamiche rispetto a quelle ottenute con i metodi tradizionali.
    Il sistema Dynamap offre, inoltre, il vantaggio di tenere costantemente aggiornate le mappe di rumore, di estrarre istantaneamente le informazioni di impatto richieste dalla Direttiva Europea, di disporre di una piattaforma agile per la valutazione delle misure di mitigazione del rumore durante la fase di progettazione, di informare e comunicare efficacemente con il pubblico attraverso un’interfaccia web di facile utilizzo.

    Per saperne di più

    http://www.life-dynamap.eu

    Barriere antirumore A.N.A.S.

    Il progetto A.N.A.S., acronimo di Anti-Noise Acoustic Screen, ha per oggetto la standardizzazione e personalizzazione degli interventi di mitigazione acustica, pianificati lungo le infrastrutture di competenza ANAS nell’ambito delle attività di risanamento acustico previste dal Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore (PCAR) elaborato nel 2013. In particolare, il progetto nasce dall’esigenza di facilitare l’implementazione degli interventi di mitigazione acustica lungo le vie di propagazione sonora attraverso l’omologazione di manufatti idonei al contenimento delle emissioni sonore in scenari di ordinaria criticità, nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici.

    L’idea progettuale della barriera A.N.A.S è incentrata sullo sviluppo di una struttura modulare e flessibile, caratterizzata da una sua identità visiva, in grado di adattarsi a qualsiasi situazione e dotata di pannelli interscambiabili realizzati con materiali diversi, da utilizzare all’occorrenza nei differenti contesti ambientali e territoriali. Le barriere, inoltre, sono progettate il linea con i requisiti di sostenibilità: materiali, processi di produzione, installazione e manutenzione sono stati accuratamente valutati al fine di pervenire ad un prodotto ecosostenibile, in grado di contenere i costi di manutenzione, velocizzare la fase di progettazione esecutiva degli interventi, fornire soluzioni funzionali, durevoli ed esteticamente gradevoli.

    Recentemente sono stati realizzati due prototipi, denominati STRIPE e CLIP, interamente progettati e testati in house. Entrambi i prototipi innovano il tradizionale concetto di barriera bidimensionale, introducendo moduli di forma e dimensioni diversificate, con spessori variabili, conferendo al manufatto profondità e spessore. I moduli sviluppati si intendono applicabili non solo alle nuove barriere, ma anche alle barriere esistenti in modalità retrofit, attraverso un’operazione di restyling, per rinnovare le barriere che necessitano di importanti interventi di manutenzione.

    La barriera antirumore “CLIP” è costituita da una matrice di base fonoisolante, che può essere realizzata con materiali di diverso tipo in funzione del contesto paesaggistico (CLS, Legno e PMMA), a cui si sovrappongono, in corrispondenza della parte strutturale della barriera stessa, moduli fonoassorbenti aggettanti di forma diversificata, che restituiscono su strada l’immagine di grandi blocchi monolitici che si susseguono tra loro.

    Il rivestimento dei moduli inseriti nei prototipi è stato realizzato in lamiera di alluminio stirata e in korten. Quest’ultimo è un materiale ecofriendly, proveniente dal riciclo della ceramica, autopulente e fotocatalitico.

    La flessibilità di poter utilizzare molteplici materiali e all’occorrenza quelli che meglio si inseriscono nel contesto e nel paesaggio rende questo modello particolarmente interessante dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sostenibilità.

    La barriera “STRIPE”, è costituita da moduli di forma sinusoidale disposti in controfase, che conferiscono a questa soluzione dinamicità visiva e prestazioni acustiche migliorate rispetto alle barriere tradizionali. La curvatura e la combinazione dei moduli STRIPE consentono di distribuire l’energia sonora riflessa dalla barriera su più direzioni, evitando concentrazioni indesiderate di energia, e quindi livelli di pressione sonora più elevati, in corrispondenza dei ricettori frontalieri.

    Alla curvatura delle STRIPE si devono anche prestazioni di assorbimento acustico superiori, in particolare nel campo delle basse frequenze, dove è più critico il controllo del rumore.

    Entrambe le soluzioni, CLIP e STRIPE, sono state studiate per migliorare la percezione visiva ed il comfort lato ricettore, consentendo così il recupero di uno spazio urbano gradevole a favore della collettività.

     

    Per saperne di più

    http://www.anasrisanamentoacustico.it

    Il Centro sperimentale stradale

    La nostra punta di eccellenza nell’ambito dell’innovazione e della sperimentazione è rappresentata dal Centro sperimentale stradale di Cesano (CSS), il polo di riferimento scientifico, tecnico e di supporto a livello nazionale per tutte le attività concernenti la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture viarie.

    Il Centro è inoltre il soggetto certificatore del rispetto delle norme tecniche e dei criteri di qualità nella realizzazione dei nuovi interventi.

    Il Centro è oggi impegnato sempre più nella ricerca di soluzioni innovative, con accresciuta sensibilità ai temi centrali della protezione dell’ambiente stradale e della sicurezza attiva e passiva delle infrastrutture viarie. In questo contesto partecipa anche a iniziative a livello internazionale.

     

    Il risultato di queste ricerche si esplica attraverso la messa a punto e la diffusione di Norme tecniche prestazionali e Linee guida nei diversi settori di interesse.

    UN PO' DI STORIA

    1962

    Costituzione

    1968

    Diventa laboratorio ufficiale dello Stato nell’effettuazione di qualsiasi prova di laboratorio, riconducibile al campo stradale

    1971

    Viene esteso il riconoscimento di ufficialità e delle caratteristiche di pubblica utilità oltre l’ambito strettamente stradale

    2005 Lo statuto di Anas stabilisce che fra le attività espletate dalla società ci sia l’effettuazione di “studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione”

     

    Le attività

     

    Attività di controllo sui materiali. Il Centro esegue prove e analisi su campioni di ogni tipo di materiale, per conto di Anas, amministrazioni e enti locali, privati. Le attività si svolgono nei seguenti laboratori: chimico, strutture, pavimentazioni, geotecnica, segnaletica.

    Icona raffigurante delle ampolle da laboratorio

    Laboratorio chimico

    é a servizio dei laboratori del Centro.

    Esegue le prove prescritte dalla normativa sui leganti idraulici, sulle pitture spartitraffico (segnaletica orizzontale), sulle materie plastiche (segnaletica complementare) e sulle terre (sostanze organiche). Con apparecchiature portatili, inoltre, esegue prove in situ per la segnaletica orizzontale (visibilità diurna, notturna e scivolosità)

    Icona raffigurante un microscopio

    Laboratorio strutture

    Esegue le prove prescritte dalla normativa sul conglomerato cementizio, sui leganti idraulici, sugli acciai e sulle barriere stradali.

    Il laboratorio esegue anche prove nei cantieri sulle opere di calcestruzzo e prove statiche e dinamiche non distruttive sulle opere d’arte.

    Icona raffigurante la sezione di una strada

    Laboratorio pavimentazioni

    Esegue le prove necessarie ad accertare la corrispondenza alle prescrizioni Anas dei conglomerati bituminosi e dei leganti idrocarburati (bitumi tradizionali modificati ed emulsioni), impiegati nella costruzione delle sovrastrutture stradali.

    Studia le nuove miscele con materiali innovativi.

    Icona raffigurante un caschetto protettivo ed un martello

    Laboratorio geotecnica (Terre, Rocce, Geosintetici)

    Esegue prove per il controllo dei materiali posti in opera e per la redazione di capitolati ed elenchi prezzi.

    Ricerca nuove tecniche per la caratterizzazione e l’uso di materiali geotessili isotropi e anisotropi nelle diverse applicazioni stradali di filtrazione delle acque, armatura dei terreni e conglomerati bituminosi, impermeabilizzazione gallerie e impalcati di ponti e viadotti.

    Esegue prove per la caratterizzazione delle terre in sito (portanza statica e dinamica, densità ecc) e in laboratorio.

    Icona raffigurante segnaletica stradale

    Laboratorio segnaletica

    Misura i livelli di qualità della segnaletica verticale, in particolare della pellicola retroriflettente che costituisce il segnale stradale (coefficiente areico d’intensità luminosa o coefficiente di retro riflessione; fattore di luminanza e coordinate cromatiche). Verifica la segnaletica orizzontale, con apparecchiature portatili (coefficiente di luminanza in condizioni di illuminazione diffusa; coefficiente di luminanza retroriflessa; fattore di luminanza e coordinate cromatiche).

    Icona raffigurante un viadotto

    Laboratorio di diagnostica strutturale

    Redige linee guida, capitolati, elenchi prezzi riguardanti le attività di ispezione, sorveglianza e monitoraggio delle opere d’arte della rete, di concerto con l’Ufficio ponti viadotti e gallerie.

    Esegue ispezioni approfondite, prove, rilievi, monitoraggi e indagini specialistiche in sito su materiali e strutture. Fornisce assistenza alle Strutture territoriali nell’esecuzione delle ispezioni.

     

    Attività di controllo avanzato con sistemi ad alto rendimento. Il Centro esegue controlli avanzati per la verifica dei parametri normativi e per la programmazione della manutenzione, grazie all’utilizzo di mezzi tecnologici:

     

    • ERMES Equipment for routine evaluation of macrotexture, evenness and skid resistance - Consente di rilevare in un unico passaggio tutti i parametri necessari per misurare gli indicatori di performance relativi alle caratteristiche superficiali delle pavimentazioni stradali. Tutte le informazioni sono archiviate in un database georeferenziale con sistema DGPS (Differential global positioning system) e progressiva chiolometrica
    • TIRESIA - Realizzato grazie a una collaborazione tra Anas e INRIM (Istituto nazionale di ricerca e metrologia), Tiresia è un laboratorio fotometrico mobile che valuta in continuo i livelli di qualità dell’illuminazione stradale e in galleria sulla base di parametri quali l’illuminamento orizzontale e la luminanza del manto stradale e delle pareti.
    • DELPHI Delineation photometric instrument - È un’apparecchiatura per la determinazione della retroriflessione (visibilità notturna) della segnaletica orizzontale. L’apparecchiatura esegue le misurazioni in continuo ad alta velocità (superiore a 90 km/h) senza incidere sul traffico. Consente il rilevamento contemporaneo di qualsiasi tipo di segnaletica sia di margine destro che sinistro.
    • FWD Falling weight deflectometer - È il sistema oggi più diffuso per determinare le caratteristiche di portanza delle pavimentazioni stradali. Per mezzo di nove sensori misura il "bacino delle deflessioni" sotto e intorno al punto di applicazione di un carico dinamico che simula il passaggio di un mezzo pesante alla velocità di 70 km/h. Specifici software di elaborazione consentono di elaborare i dati rilevati fornendo informazioni sulla vita residua della pavimentazione ed indicazioni sui più idonei interventi di manutenzione.
    • TSD Traffic speed deflectometer – Misura le caratteristiche di portanza delle pavimentazioni in continuo ad alta velocità (90 km/h). Il mezzo esegue la valutazione immediata della qualità della miscela, consentendo un efficace e puntuale controllo dei materiali utilizzati durante la realizzazione dell’opera e la verifica della vita utile dell’infrastruttura. Sull’asse posteriore del rimorchio agisce un carico di 12 tonnellate che sollecita e deforma la pavimentazione. L’entità della deformazione della pavimentazione, che è espressione delle sue caratteristiche di portanza, si ottiene integrando le misure di laser doppler montati su una barra rigida contenuta nel rimorchio.
    • CARTESIO - Mezzo per il rilievo topografico delle strade che aiuta a prevenire il logoramento dell’asfalto. Si tratta di un’apparecchiatura mobile e multifunzionale, progettata e realizzata dal Centro di Ricerca di Cesano, utile per il rilievo delle caratteristiche e delle pertinenze stradali (catasto) e per l'indagine delle pavimentazioni, che opera ad alta velocità (fino a 90 km/h). L’apparecchiatura,  già sperimentata su strada, è stata presentata a febbraio 2017 all’ottava edizione di Asphaltica.
      Leggi il comunicato stampa sul nuovo sistema di rilievo fotografico delle strade.

    Immagine dell'interno di un mezzo per il controllo della pavimentazione stradale

    Ambiente e sicurezza

    Insieme all’impegno per potenziare la disponibilità di infrastrutture nazionali, abbiamo posto l’accento sul miglioramento della gestione della rete esistente, individuando criteri, azioni e attrezzature specializzate a servizio della sicurezza.

    In questo senso è stato compiuto un grande sforzo per migliorare la sicurezza delle strade, intervenendo per ridurre il potenziale di incidentalità dell’infrastruttura (connesso, per esempio, alle caratteristiche superficiali delle pavimentazioni), riducendo le conseguenze degli incidenti per esempio sperimentando nuove barriere stradali. Il Centro sperimentale stradale di Cesano è in prima linea nella progettazione, sviluppo e test di collaudo per le barriere di nuova concezione.

    Scopri di più nella sezione dedicata alla viabilità e alla sicurezza.

     

    Il settore traffico e rumore

    Abbiamo svolto studi per il monitoraggio acustico e la valutazione dello stato attuale di inquinamento dovuto alle emissioni sonore prodotte dal traffico concentrandoci in particolare sulla normalizzazione dei criteri di valutazione dei materiali per le protezioni fonoisolanti e fonoassorbenti (barriere antirumore e con pavimentazioni a bassa emissione del rumore di rotolamento).

    Sono allo studio i collegamenti tra le misure di fonoassorbimento dei rumori del traffico (simulazione) e le misure di drenabilità degli strati superficiali.

    L'impegno è anche diretto verso le problematiche di risanamento acustico per la mappatura della rete e l’elaborazione dei piani di azione per il contenimento e l’abbattimento delle emissioni sonore.

    In questo quadro, abbiamo messo a punto un veicolo per la misura delle emissioni acustiche prodotte dall’interazione veicolo-pavimentazione (metodo CPX - Close ProXimity). Il veicolo è concepito per misurare gli effetti della posa di pavimentazioni a bassa emissione. Ad oggi sono state misurate le emissioni del 50% circa delle aree di intervento previste nel primo anno del Piano Nazionale di Risanamento Acustico.

    Oltre alle attività di ricerca e sviluppo il settore traffico e rumore svolge servizi per i compartimenti quali il monitoraggio acustico delle aree interessate dal rumore generato dalle infrastrutture di trasporto, la verifica delle prestazioni dei sistemi antirumore (barriere acustiche e pavimentazioni fonoassorbenti), la consulenza specialistica su temi specifici (barriere fotovoltaiche, tecnologie innovative applicate al traffico, ecc.).

     

    Barriere

    Il Centro sperimentale ha svolto ricerche, progettato, realizzato e verificato con appositi crash test in scala reale che la rendono utilizzabile, una barriera stradale di nostra proprietà.

    Si tratta di un bordo laterale (il tipo più diffuso sulla rete nazionale) progettato per migliorare il livello di sicurezza passiva dei trasportati sui veicoli leggeri supportando anche i carichi più pesanti con spazi di funzionamento contenuti. Il progetto ha curato anche la salvezza degli utenti della strada più “deboli” come i motociclisti.

    Attualmente, sono in corso di studio prototipi di barriera con classi di resistenza superiori, per il bordo laterale sui ponti e per lo spartitraffico stradale.

    Apposite linee guida sugli impieghi dei dispositivi di sicurezza nelle diverse situazioni condensano in indicazioni operative le scelte tecnologiche ottimali in questo complesso campo in continuo sviluppo.

     

    Le norme tecniche prestazionali per la manutenzione delle pavimentazioni stradali

    Il Centro, partendo dall’esperienza acquisita negli anni attraverso lo studio, la misura e la verifica dei materiali e delle tecniche di costruzione, ha realizzato nel tempo linee guida e capitolati tecnici che si configurano come documenti prestazionali per la manutenzione delle pavimentazioni stradali. Questo contribuisce all’innalzamento degli standard qualitativi delle pavimentazioni, creando nel contempo le condizioni per promuovere le innovazioni tecnologiche tese a un sempre migliore impiego delle risorse con conseguente salvaguardia dell’ambiente.

     

    Ricerca e sperimentazione

    Gli obiettivi aziendali sono orientati alla ricerca di soluzioni innovative, ottimizzate in termini di minimo costo globale (esecuzione e mantenimento) e di provata efficacia, parallelamente alla messa a punto di nuove normative di riferimento, volte a migliorare la qualità nelle lavorazioni e l’efficienza dei relativi controlli.

    Sono stati avviati rapporti di collaborazione scientifica con i più prestigiosi istituti universitari italiani e con altri laboratori allo scopo di valorizzare presenza e ruolo nei diversi settori, di stimolare la ricerca applicata verso gli ambiti maggiormente sensibili e strategici per l’azienda.

    Diverse sono le collaborazioni in progetti di ricerca congiunti che riguardano temi diversi:

    • Adeguamento ed inserimento delle infrastrutture nel territorio e la loro integrazione di rete - Università “IUAV” Venezia;
    • Sistemi per il monitoraggio e la diagnostica remota di strutture stradali – Università “La Sapienza” Roma;
    • Dispositivi per l’abbattimento e il monitoraggio degli inquinanti in galleria Università “La Sapienza” Roma;
    • Banca interattiva per la catalogazione del patrimonio archeologico e culturale Università “La Sapienza” Roma;
    • Costruzione di un Atlante delle Strade Storiche per la valorizzazione dei tracciati stradali nel territorio - Università “Federico II” Napoli.

    Nell’ottica di un continuo aggiornamento negli ambiti di attività quali pavimentazioni, segnaletica, dispositivi di protezioni, e più in generale sicurezza e salvaguardia dell’ambiente nelle sue diverse componenti (mitigazione del rumore, risparmio energetico, risorse alternative, etc), oltre a questi progetti di ricerca, sono in fase di formalizzazione altri rapporti di collaborazione con altri atenei.

    Le autostrade

    Autostrade in gestione diretta

    La nostra rete comprende più di 1.300 km di autostrade e raccordi autostradali non a pedaggio in gestione diretta.

    Immagine di un pannello a testo variabile su A90 - Grande Raccordo Anulare di Roma

    Autostrade
    A2  Autostrada del Mediterraneo 432,200 km
    A2 DIR NA A2 Diramazione Napoli 2,335 km
    A2 DIR RC A2 Diramazione Reggio Calabria 9,048 km
    A18 DIR A18 Diramazione di Catania 3,700 km
    A19 Palermo - Catania 191,643 km
    A19 DIR Diramazione per via Giafar 5,200 km
    A29 Palermo - Mazara del Vallo 114,800 km
    A29 DIR Alcamo - Trapani 36,900 km
    A29 DIR/A Diramazione per Birgi 13,100 km
    A29 RACC  Diramazione per Punta Raisi 4,000 km
    A29 RACC BIS Raccordo per via Belgio 5,600 km
    A90  Grande Raccordo Anulare di Roma 68,223 km
    A91 Roma - Aeroporto di Fiumicino 17,363 km
      Catania - Siracusa 25,142 km
      Sistiana - Rabuiese 10,100 km
    Totale   939,354 km

     

    Raccordi autostradali
    R.A. 2 Raccordo Autostradale di Avellino 22,012 km
    R.A. 3 Raccordo Autostradale Siena - Firenze 56,360 km
    R.A. 4 Raccordo Autostradale di Reggio Calabria 5,615 km
    R.A. 5 Raccordo Autostradale Scalo Sicignano - Potenza 51,500 km
    R.A. 6 Raccordo Autostradale Bettolle - Perugia 58,470 km
    R.A. 8 Raccordo Autostradale Ferrara - Porto Garibaldi 49,282 km
    R.A. 9 Raccordo Autostradale di Benevento 12,745 km
    R.A. 10 Raccordo Autostradale Torino - Aeroporto di Caselle 10,650 km
    R.A. 11 Raccordo Autostradale Ascoli - Porto d'Ascoli 26,300 km
    R.A. 12 Raccordo Autostradale Chieti - Pescara 14,700 km
    R.A. 13 Raccordo Autostradale A/4 - Trieste 21,411 km
    R.A. 14 Raccordo Autostradale A/4 -Trieste - Diramazione per Fernetti 2,056 km
    R.A. 15 Tangenziale Ovest di Catania 24,000 km
    Totale   355,101 km

     

    Società controllate: autostrade a pedaggio

    Gestiamo oltre 400 km di autostrade a pedaggio, in Italia e all’estero, attraverso nostre società controllate: oltre 200 in Italia con le società CAV S.p.A. e SITAF S.p.A., oltre 200 in Russia tramite Anas International Enterprise S.p.A.

    Anas concessioni a pedaggio

     

    Concessioni Autostradali Venete S.p.A. (CAV)

    Concessioni Autostradali Venete S.p.A. (CAV) è la società del Gruppo Anas costituita il 1° marzo 2008 in partecipazione paritetica tra Anas e la Regione Veneto.

    Gestisce il Passante di Mestre, lungo 32,3 km, dal primo giorno di apertura al traffico: l'8 febbraio 2009. Inoltre, dal 1° dicembre 2009 ha ricevuto in carico la gestione delle tratte autostradali già in concessione alla Società delle Autostrade di Venezia e Padova e cioè il tratto della A4 tra Padova e Mestre, il Raccordo Marco Polo e la Tangenziale Ovest di Mestre.

    Per saperne di più: https://www.cavspa.it/

    Immagine del Passante di Mestre

     

    Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus S.p.A. (SITAF)

    La Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus S.p.A. (SITAF) fa parte del Gruppo Anas ed è stata costituita il 29 ottobre 1960 per iniziativa, nell'ambito della città di Torino, della Camera di Commercio, dell'Unione Industriale, della Provincia, del Comune, nonché di primarie Compagnie di assicurazione, Istituti di credito e complessi Industriali.

    SITAF è concessionaria per la costruzione e la gestione del Traforo del Frejus (T4) e dell’autostrada Torino-Bardonecchia (A32) fino all’anno 2050, come stabilito dalla Convenzione Internazionale tra Italia e Francia del 23 febbraio 1973 e successivi provvedimenti governativi.

    Per saperne di più: http://www.sitaf.it/

     

    All’estero: Anas International Enterprise 

    Immagine di un casello autostradale in Russia

    Siamo presenti in Russia con la nostra società controllata Anas International Enterprise S.p.A. (AIE). Le attività nel Paese sono attualmente concentrate sull’ammodernamento ed attrezzaggio tecnologico della sezione autostradale tra Rostov sul Don e Krasnodar (228 km), parte dell’autostrada M4 che collega le città di Mosca e Novorossiysk. 

    L’autostrada, già in esercizio, è stata soggetta a lavori di ammodernamento e dotata di impianti tecnologici. Sono inoltre previsti lavori di manutenzione straordinaria (guard rail, barriere antirumore, sovrappassi pedonali), costruzione delle barriere per i pedaggi e realizzazione del sistema ITS. Il contratto prevede inoltre le attività di Operation & Maintenance e gestione dei pedaggi da metà 2018 al 2030.

    Per saperne di più: www.anasinternational.com

     

    Concessioni autostradali

    Da alcuni anni non ricopriamo più il ruolo di concedente della rete autostradale: il 1° ottobre 2012 le attività di vigilanza sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e di controllo della gestione delle autostrade, che erano in capo ad Anas, sono state trasferite al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti in base all’art. 36 del D.L. n. 98/2011, convertito in L. n. 111/2011 e s.m.i., e dell’art. 11, comma 5, D.L. n. 216/2011, convertito in L. n. 14/2012 e s.m.i.

    Emilia Romagna, Bologna,

    EMILIA ROMAGNA, ANAS: PRESENTAZIONE DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI CASTEL BOLOGNESE, IN PROVINCIA DI RAVENNA

    Icona comunicati incontri

     

    Questa mattina presso la Sala del Consiglio Comunale di Castel Bolognese Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) ha presentato il programma dei lavori di realizzazione della Variante alla SS 9 “via Emilia” di Castel Bolognese, nel territorio provinciale di Ravenna.

     

    Sono intervenuti Luca Della Godenza, Sindaco del Comune di Castel Bolognese, Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, Assessore a Mobilità e trasporti Infrastrutture Turismo commercio della Regione Emilia-Romagna, Aldo Castellari, Responsabile Struttura Territoriale Anas Emilia-Romagna e Anna Maria Nosari, Responsabile Area Nuove Opere Anas Emilia-Romagna.

     

    L’intervento con un importo complessivo di oltre 79 milioni di euro riguarda, in particolare, la costruzione di un nuovo tracciato della lunghezza di circa 4 km intercettando la SS 9 al km 72,000, percorrendo la direttrice S.P. 47 Borello-Castelnuovo fino all’intersezione con Via Calamello, per poi voltare a destra e percorrere l’area extraurbana a nord di Castel Bolognese in direzione sud-est, oltrepassare la linea ferroviaria Castel Bolognese - Ravenna, intercettare via Casanola, per poi immettersi nuovamente sulla via Emilia al km 69,200. 

     

    I lavori comprendono la realizzazione di due ponti, un viadotto, due sottopassi stradali e sottopassi poderali. 

    La nuova infrastruttura sarà a basso impatto ambientale grazie agli interventi di mitigazione a verde associati alle barriere antirumore, alla realizzazione dei passaggi per la fauna e gli impianti ad alta efficienza energetica, di tipo LED, di cui saranno dotati gli svincoli.

    I lavori avranno una durata di 1.104 giorni, quindi l’ultimazione è prevista entro la fine del 2026.

     

    Campania, Napoli,

    CAMPANIA, ANAS: ENTRANO NEL VIVO LE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE SUL VIADOTTO ‘PAROLISE I’ DELLA SS7 “APPIA” OFANTINA, IN PROVINCIA DI AVELLINO

    Icona comunicati viadotto
    • a seguito di condivisione del calendario con il Territorio, le lavorazioni interesseranno anche la parte superiore dell’impalcato, con attivazione del senso unico alternato
    • in corso, altresì, i lavori di completamento sul ‘Parolise II’
    • investimento complessivo di circa 2,8 milioni di euro

     

    Napoli, 19 aprile 2023

     

    Lungo la strada statale 7 “Appia” Ofantina entrano nel vivo le attività di manutenzione in corso sul viadotto ‘Parolise I’ (al km 313,525), in provincia di Avellino.

     

    Le lavorazioni – finalizzate al ripristino ed al risanamento strutturale dell’opera – hanno preso il via all’inizio del mese sulle parti sottostanti il viadotto (cosiddetto intradosso), senza arrecare disagi alla circolazione. 

     

    A seguito di opportuna condivisione durante specifico COV (Comitato Operativo per la Viabilità) – sotto l’egida della Prefettura di Avellino – presumibilmente entro la metà del prossimo mese di maggio si procederà ad avviare anche le lavorazioni sulla parte superiore dell’impalcato, che richiederanno l’attivazione del senso unico alternato regolato da impianto semaforico.

     

    Nel dettaglio le attività, per un investimento di circa 1,8 milioni di euro, consisteranno principalmente nel risanamento strutturale di tutti gli elementi d’impalcato in calcestruzzo armato e dei cordoli laterali, per la successiva installazione delle nuove barriere di sicurezza Anas salva-motociclisti.

    Si procederà, inoltre, all’esecuzione di lavori di nuova pavimentazione stradale (e relativa segnaletica), nuovi giunti di dilatazione, installazione di barriere antirumore ed interventi di sistemazione idraulica.

     

    Nel contempo, sono in corso anche le attività di completamento dell’intervento di manutenzione sul viadotto ‘Parolise II’ (al km 313,690) – per un investimento di 900 mila euro – per la verniciatura di pile e pulvini, completamento delle opere di regimentazione idraulica, sistemazione della viabilità comunale adiacente alle pile, oltre che delle aree sottostanti il viadotto e delle scarpate.

    L’esecuzione di tali lavorazioni non interferisce con la circolazione sulla statale.

     

    Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

    Lazio: GRA, il Presidente della Regione Storace e il Presidente dell’Anas Pozzi aprono al traffico il nuovo svincolo per l’Ospedale Sant’Andrea

    Inaugurate opere per un valore di 50 milioni di euro,
    tra le quali la Galleria Selva Candida
    Sull’intero Quadrante Nord–Ovest eseguite già opere
    per un valore di 200 milioni di euro


    Oggi l’Anas ha aperto al traffico il nuovo svincolo per l’Ospedale Sant’Andrea del Grande Raccordo Anulare di Roma, alla presenza del Presidente della Regione Lazio Francesco Storace, del Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Guido Viceconte e del Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.

    “I lavori di adeguamento a tre corsie per ogni senso di marcia dell’Autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma procedono secondo i tempi stabiliti – ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. Sono state già eseguite opere per un valore di 200 milioni di euro. L’avanzamento dei cantieri ha raggiunto infatti circa il 50%, in perfetta linea con i programmi prefissati. Anzi, in molti casi c’è stata anche un’accelerazione rispetto al calendario stabilito. Abbiamo consegnato i primi lotti il 31 marzo del 2003, e, a distanza di neanche due anni, eccoci qui ad inaugurare le nuove opere. Ed entro l’estate consegneremo alla comunità altri 9 nuovi km del GRA, su un totale di 18,5 km in corso di ampliamento”.

    Il nuovo svincolo per l’Ospedale Sant’Andrea consente il collegamento rapido e sicuro sia con la struttura ospedaliera che con la Strada Statale 2 bis Cassa Vejentana L’opera d’arte principale è rappresentata da un viadotto lungo 150 metri. Proprio per la vicinanza dello svincolo alla struttura ospedaliera, sono stati adottati accorgimenti particolarmente indicati per limitare l’inquinamento acustico, con lavori che verranno eseguiti in una seconda fase, quali la pavimentazione fonoassorbente e le barriere antirumore. Il costo complessivo del nuovo svincolo è stato di circa 5 milioni di euro.

    L’Anas ha aperto al traffico anche un nuovo tratto di 5,5 km della carreggiata esterna del GRA, nei pressi dell’area di servizio Selva Candida, che fa parte del lotto 3°-1° stralcio dei lavori di adeguamento del Grande Raccordo Anulare di Roma, che va dal km 6 al km 9,9.

    In questo nuovo tratto è di particolare rilevanza la galleria artificiale “Selva Candida”, lunga circa 1.000 metri. La realizzazione della galleria permette l’interramento del Grande Raccordo Anulare nel tratto maggiormente urbanizzato di tutta l’autostrada. La nuova opera, consente il recupero di una vasta area tra i due agglomerati di Palmarola e di Selva Candida, a nord e a sud del GRA. Nella fase successiva dei lavori sarà eseguita una viabilità sopra la galleria destinata al traffico locale. Saranno infine realizzate nuove di aree di parcheggio e nuove aree a verde che ripristineranno la continuità del territorio prima reciso dal GRA.

    La nuova galleria “Selva Candida” è dotata di un impianto di ventilazione con elettroventilatori reversibili montati a calotta a gruppi di quattro e integrati con un sistema di rilevatori di parametri ambientali (monossido di carbonio, opacità, velocità dell'aria). E’ stato installato un impianto di illuminazione in grado di coprire le diverse richieste di illuminamento diurne e notturne. Il sistema di sicurezza, oltre all’impianto di ventilazione alle uscite di emergenza, si avvale di un cavo termosensibile per il rilevamento degli incendi, dei pulsanti di allarme ubicati nelle postazioni SOS, del sistema di fonia, del sistema della continuità delle comunicazioni radio all’interno della stessa galleria con frequenza nazionale e frequenze di soccorso, semafori, da una rete antincendio e da sistema di televisione a circuito chiuso, per una migliore gestione delle emergenze. Tutti i sistemi sono gestiti da un applicativo centralizzato di controllo e comando inserito in un terminale che si trova nel Compartimento della Viabilità ANAS di Roma, e da una serie di sistemi di elaborazione e di controllo centralizzati, e dal sistema di comando relè e contatori. L’importo complessivo dei lavori eseguiti ammonta a 45 milioni di euro.

    Roma, 14 marzo 2005

    Anas, Emilia Romagna: disco verde al progetto esecutivo del ramo nord del sistema tangenziale di Forlì

    Il Presidente Pietro Ciucci: ``I cantieri apriranno entro l’estate
    e l’opera sarà completata entro il 2010``

    Il sistema tangenziale di Forlì fa un importante passo in avanti. Il Consiglio di Amministrazione di ANAS, presieduto da Pietro Ciucci, ha approvato il progetto esecutivo per i lavori del ramo nord del sistema tangenziale di Forlì (lotti 1 e 2 del cosiddetto “asse di arroccamento”), del valore di 100 milioni di euro.

    “I cantieri apriranno entro l’estate e l’infrastruttura sarà completata entro il 2010 – ha sottolineato il Presidente dell’ANAS –. La nuova arteria contribuirà a liberare Forlì dai flussi di circolazione extraurbani, con positivi benefici per la viabilità territoriale, in particolare per la Via Emilia, che attualmente è fortemente congestionata e non è più in grado di rispondere ai crescenti volumi di traffico. L’approvazione di questo progetto è la dimostrazione che ANAS è impegnata ad avviare in tempi rapidi opere attese dal territorio e dalla cittadinanza nel rispetto degli standard ambientali e di sicurezza”.

    Il progetto esecutivo recepisce le modifiche tecniche per l’adeguamento alle sopravvenute disposizioni normative successive all’approvazione del progetto definitivo, e tende a migliorare i livelli di sicurezza, di comfort e durabilità dell’opera, attraverso l’inserimento di una galleria artificiale, barriere antirumore e di sicurezza, moderni impianti di aerazione in galleria e impianti di illuminazione delle aree esterne.

    L’opera, che consiste nell’allargamento della sede stradale esistente per una lunghezza di circa 5 km e nella realizzazione di un nuovo tronco, per uno sviluppo complessivo di 7,2 km, ha un importo complessivo di 100 milioni di euro.

    I lavori del ramo nord del sistema tangenziale di Forlì si inseriscono nell’anello stradale della città, che sarà costituito da un complesso di arterie a due e quattro corsie che si svilupperanno per 27,35 km, consentendo il drenaggio del traffico attualmente gravante sulla rete viaria urbana.

    Roma, 6 giugno 2007

    Salerno-Reggio Calabria, Anas assicura: “Pronte soluzioni per contenere i disagi agli utenti e per migliorare la funzionalità del sistema viario reggino”

    Allo studio la realizzazione del 1° stralcio della Tangenziale di Reggio Calabria,

    per un investimento di 280 milioni di euro

    “L’Anas ha predisposto una serie di misure che consentiranno di ridurre al minimo i disagi legati ai lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e di rendere funzionale al territorio tutti gli interventi infrastrutturali previsti nel territorio calabrese”. Ad affermarlo è stato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, al termine di un incontro svoltosi oggi presso la Prefettura di Reggio Calabria, con il Sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri, il Prefetto Francesco Musolino, il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Morabito, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti e il Sindaco di Sant’Eufemia Vincenzo Saccà.

    “La nostra intenzione – ha spiegato il Presidente Ciucci – è quella di proseguire nell’ottica della piena collaborazione con la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria e gli altri Enti locali interessati. Abbiamo presentato un articolato programma di interventi che permetteranno di cogliere l’occasione dei lavori in corso sulla Salerno-Reggio Calabria per razionalizzare il sistema dei trasporti viari di questo territorio”.

    Nel corso della riunione è stato fatto il punto sui lavori sul V macrolotto della A3 Salerno-Reggio Calabria, che proseguono regolarmente secondo il cronoprogramma, con uno stato di avanzamento del 18%. Grazie alla razionalizzazione dei cantieri e alla capillare campagna di comunicazione e di informazione svolta dall’Anas, rivolta sia ai residenti che agli utenti, finora le limitazioni al traffico rese necessarie dall’esecuzione dei lavori non hanno fatto registrare particolari disagi.

    “L’Anas - ha informato Ciucci - ha comunicato ieri alla Provincia di Reggio Calabria l’approvazione del progetto preliminare dello svincolo autostradale Sant’Eufemia-Bagnara. Il progetto prevede un investimento di 15 milioni di euro e consentirà di avere un nuovo svincolo sull’autostrada A3 che renderà più agevoli i collegamenti dei due centri verso la città di Reggio Calabria”.

    Il progetto definitivo dello svincolo sarà sviluppato dalla Provincia, mentre l’Anas richiederà le necessarie autorizzazioni e provvederà alla realizzazione dell’opera nell’ambito dei lavori del V macrolotto, avviandone l’esecuzione entro dicembre 2008.

    Nel rispetto degli impegni presi con il territorio, l’Anas - nell’ambito del piano di emergenza predisposto dalla Prefettura di Reggio Calabria - ha previsto interventi per circa 40 milioni di euro per migliorare la viabilità ordinaria alternativa alla A3. In particolare, sulla strada statale 18 Tirrena Inferiore, sono previsti lavori urgenti per circa 5 milioni di euro che consentiranno l’eliminazione di strettoie o di curve a stretto raggio lungo il tratto reggino compreso tra Bagnara e Scilla. “Per questi lavori – ha spiegato Ciucci – l’Anas avvierà a breve la gara di appalto e contiamo di ultimarli già per il prossimo esodo estivo”.

    “Entro settembre 2008 – ha aggiunto il Presidente dell’Anas – manderemo in appalto, in anticipo di due anni rispetto ai tempi previsti, i lavori della Variante di Bagnara Calabra, per un importo di circa 35 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di due distinti tratti in variante alla strada statale 18 Tirrena Inferiore, che permetteranno di bypassare i centri abitati delle frazioni di Ceramida e Pellegrina, per la zona nord, e l’abitato di Bagnara per la zona sud”.

    Nell’ambito dei lavori sul macrolotto 6 della Salerno-Reggio Calabria, l’Anas - per agevolare la circolazione nel tratto Scilla-Campo Calabro - ha previsto di disporre il traffico, in tutte le fasi lavorative, sull’esistente autostrada, mettendo a disposizione due corsie per senso di marcia. Ciò sarà reso possibile da una puntuale rivisitazione delle opere, che verranno cantierizzate tutte all’esterno dell’attuale sede stradale e quindi non creeranno disagi agli utenti.

    Il Presidente Ciucci ha inoltre dichiarato che “l’Anas, ­su richiesta delle istituzioni locali, e allo scopo di contenere i forti disagi per il traffico conseguenti alla realizzazione dell’attuale progetto di ammodernamento degli ultimi 10 km dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (da Campo Calabro a Santa Caterina), ha elaborato una soluzione progettuale alternativa. Tale soluzione, illustrata nel corso dell’incontro, prevede un intervento di manutenzione straordinaria del piano viabile e l’avvio della realizzazione di una tangenziale esterna alla città di Reggio Calabria, con caratteristiche autostradali, in luogo del previsto ampliamento dell’attuale carreggiata, necessario per l’adeguamento delle corsie e per la costruzione della corsia di emergenza, che comporterebbe il rifacimento dei viadotti e delle gallerie, con conseguenti ripercussioni sulla circolazione”.

    Per quanto riguarda la parte finale dell’attuale tracciato della A3, lo studio prevede infatti la realizzazione del tappeto drenante, delle opere protettive, delle barriere anti-rumore oltre agli impianti di illuminazione sull’autostrada e sulle aree di svincolo, con un investimento di circa 40 milioni di euro e disagi contenuti per gli utenti, vista anche la durata minima dei lavori (circa 16/18 mesi).
    La tangenziale di Reggio Calabria è compresa nel megalotto 12 della Nuova strada statale Jonica ed è lunga complessivamente 19 km, per un investimento stimato in 843 milioni di euro. L’Anas ha ipotizzato di realizzare un primo stralcio di 6,5 km, per un investimento complessivo di circa 280 milioni di euro, che collegherebbe l’attuale svincolo di Campo Calabro della A3 Salerno-Reggio Calabria con lo svincolo del porto di Reggio Calabria e quindi con il centro cittadino, assicurando una valida alternativa autostradale all’attuale tracciato della A3.

    Per la progettazione della tangenziale di Reggio Calabria sono già disponibili circa 15 milioni di euro previsti nell’ambito della destinazione dei fondi ex Fintecna, definita dal Ministero delle Infrastrutture d’accordo con la Regione Calabria.

    Alla realizzazione del primo stralcio della tangenziale potrebbero essere destinate le economie, valutabili in circa 130 milioni di euro, derivanti dalla soluzione progettuale illustrata per il VI macrolotto.

    “Sempre sulla strada statale 106 Jonica, in provincia di Reggio Calabria, entro dicembre 2008 – prosegue Ciucci – verranno appaltati i lavori per la costruzione della variante esterna all’abitato di Roccella Jonica, che prevedono un investimento di progetto di oltre 17 milioni di euro, mentre tra il 2008 e il 2009 sono previsti interventi per circa 90 milioni di euro per la messa in sicurezza della statale Jonica nei territori ricadenti nelle province di Reggio Calabria (tratto Reggio-Melito Porto Salvo), Crotone (con particolare riferimento agli svincoli di Cutro, Le Castella, Crotone, Torre Melissa, Cirò e Cirò Marina, Crucoli, Crotone aeroporto) e Cosenza (svincoli di Mandatoriccio, Mirto Crosia, Cariati, Rossano)”.

    Reggio Calabria, 23 gennaio 2008

    Toscana, Firenze,

    Toscana, Anas: sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per i lavori di installazione di barriere antirumore lungo la E45, in corrispondenza dell’abitato di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo


    Verrà pubblicato domani dall’Anas sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per i lavori di installazione di barriere antirumore lungo l’itinerario europeo E45 Orte-Ravenna in corrispondenza dell’abitato di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

    Il termine per l’esecuzione dei lavori è fissata in 180 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori.

    Le domande di partecipazione a questo bando dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 12.00 del 17 dicembre 2008 ad ANAS S.p.A. - Compartimento di Viabilità per la Toscana – Viale dei Mille, 36 – 50131 Firenze.

    L’appalto sarà finanziato con fondi del bilancio ANAS SpA.

    Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.stradeanas.it.

    Firenze, 4 novembre 2008

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