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Calabria: il Ministro Di Pietro inaugura il nuovo ponte Anas sul fiume Ancinale della Statale 106 Jonica


Il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha oggi inaugurato il nuovo ponte sul fiume Ancinale, realizzato dall’Anas lungo la strada statale 106 “Jonica”, in provincia di Catanzaro. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, oltre al Presidente di Anas Pietro Ciucci, il Sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri, il Sottosegretario agli Affari della Presidenza della Regione Calabria Beniamino Donnici, il Consigliere di Amministrazione di Anas Sergio Scicchitano e le autorità locali.

“Qualsiasi opera infrastrutturale che si realizza nel nostro Meridione – ha spiegato nel suo intervento il presidente di Anas Pietro Ciucci - assume una valenza che supera il contesto locale o regionale. La storia del ponte sul fiume Ancinale è la dimostrazione di come la mancata realizzazione anche di una sola opera impedisca o limiti il pieno sviluppo delle potenzialità del territorio e delle sue naturali vocazioni che, come nel caso di Soverato sono legate alle attività turistico-balneari”.

La nuova infrastruttura aperta al traffico da Anas consente di fluidificare la circolazione diretta verso le località turistiche del versante jonico-calabrese - in particolare: Davoli, Soverato, Satriano, Isca sullo Jonio, San Sostene, Petrizzi, Chiaravalle Centrale, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Montauro, Montepaone, Gasperina, Arbusto, Cardinale, Santa Caterina dello Jonio -, e rappresenta la prosecuzione della variante di Soverato alla strada statale 106 “Jonica” oltre il fiume Ancinale, congiungendosi direttamente al tratto della statale 106 che da Davoli Marina prosegue verso Reggio Calabria.

“Il ponte che abbiamo inaugurato – ha sottolineato Ciucci - costituisce un nuovo tratto della Statale 106 Jonica, che è uno degli assi portanti e di supporto all’urbanizzazione costiera del Mezzogiorno. E’ un’arteria fondamentale per molte ragioni: costituisce la chiusura del corridoio trasportistico tra la Salerno-Reggio Calabria e la E90; è l’unica strada di accesso, sul versante ionico, alle regioni Calabria, Basilicata e Puglia; ed è l’itinerario di collegamento della dorsale ionica al versante adriatico”.

L’Anas, su indicazione del Ministero delle Infrastrutture, sta producendo un particolare sforzo per accelerare la progettazione e la realizzazione della nuova statale “Jonica”, che sarà per lunghi tratti a quattro corsie.

In Calabria l’Anas ha eseguito l’adeguamento a quattro corsie della Jonica per circa 12 chilometri, al confine con la Regione Basilicata. Gli altri interventi previsti per la realizzazione della “nuova Jonica” nella regione Calabria, sono costituiti da 12 macrolotti (alcuni dei quali già appaltati ed in corso di esecuzione) e da altri lotti da realizzare con appalto integrato, per un investimento totale stimato in circa 15 miliardi di euro.

Gli interventi appaltati, per una lunghezza complessiva di 47 km, sono:
• il Macrolotto n. 1 (Locri), per un importo lordo di progetto pari a 450 milioni di euro;
• il Macrolotto n. 2 (Catanzaro), per un importo lordo di progetto pari a 740 milioni di euro;
• il lotto 2° della Variante di Palizzi, per un importo lordo di progetto pari a 134 milioni di euro, attualmente in corso di esecuzione;
• la Variante all'abitato di Marina di Gioiosa Jonica, per un importo lordo di progetto pari a 131 milioni di euro.
Infine, è in fase di gara il completamento del raccordo di Montegiordano, per un importo lordo di progetto pari a 6 milioni di euro.

Il nuovo ponte sul fiume Ancinale è a 16 campate, con una lunghezza complessiva di 512 metri, ed il piano viabile è formato da due corsie da 3,75 metri di larghezza, una per senso di marcia, e da banchine laterali pavimentate larghe 1,75 metri. La larghezza della piattaforma stradale è di 13,90 metri (come su tutti i tratti già ammodernati della statale 106 “Jonica”).

La realizzazione delle nuove opere (composte dal nuovo ponte, dalle rampe di accesso e dalla rotatoria) ha avuto un costo complessivo di circa 11 milioni di euro.

Il nuovo ponte si congiunge direttamente al ramo della strada statale 106 che da Davoli Marina prosegue verso Reggio Calabria, agevola gli spostamenti dei turisti nel periodo estivo, permettendo di eliminare l’attuale strozzatura di traffico che si verifica in entrambe le direzioni di marcia, causata dal vecchio ponte ad otto luci lungo circa 260 metri e dalla larghezza inferiore a 5 metri. Inoltre consente di decongestionare la circolazione della rotatoria Russomanno, nel comune di Satriano, che così verrà interessata dal solo traffico locale. Il vecchio ponte resterà in esercizio, ma - a seguito dell’apertura al traffico del nuovo viadotto - diverrà a senso unico di marcia, in direzione Soverato.

Catanzaro, 29 novembre 2006

Anas replica a Legambiente: “Le responsabilità della chiusura dei cantieri sono dovute al mancato trasferimento dei fondi promessi”


L’Anas ha valutato come “sconcertante la dichiarazione dell’onorevole Della Seta, presidente di Legambiente, sulla cattiva utilizzazione dei fondi pubblici nella progettazione, appalto, cantierizzazione e costruzione di nuove opere stradali”.

“Evidentemente - continua la nota - l’onorevole Della Seta ignora che in soli quattro anni l’Anas ha aperto al traffico 952 chilometri di nuove strade o di tratti ammodernati; ha realizzato un volume di investimenti pari a 18,2 miliardi di euro di appalti affidati e a 17,4 miliardi di euro di lavori aggiudicati a gara; ha aperto cantieri, tuttora in attività, per un controvalore di circa 12 miliardi di euro. Così come ignora che i conti Anas sono controllati in modo analitico dalla Corte dei Conti e da molti altri organismi dello Stato, oltre che dal collegio dei sindaci, e sono certificati da primarie società indipendenti di revisione contabile”.

“A volte - conclude la nota - la vis polemica obnubila la realtà, che è quella di una grande società che si è impegnata nelle sue attività sulla base degli indirizzi e delle direttive del Parlamento, dei Ministeri competenti, del Cipe e delle Regioni, come è accaduto per esempio nel citato caso della Orte-Venezia. Il fatto reale è che mancano i soldi promessi per opere in pieno svolgimento di attività, come ha giustamente denunciato il Ministro Di Pietro. Se responsabilità politiche vi sono, non possono essere addebitate certamente né ad un grande organismo tecnico come l’Anas, né a chi è chiamato, nell’interesse pubblico, a risolvere delicate questioni finanziarie sollevate più volte dalla stessa Anas, in tempi non sospetti, fin dal gennaio 2005; allarmi ripetuti costantemente, mese per mese, in atti pubblici e in comunicazioni scritte e verbali al Governo dell’epoca. Va sottolineato, tra l’altro, che sulla situazione dei conti Anas ha pesato anche l’impossibilità di realizzare il Piano Industriale a causa di una legge mai applicata per mancanza degli atti di indirizzo”.

Roma, 23 giugno 2006

Salerno-Reggio Calabria, non addebitabili all’Anas licenziamenti impresa esecutrice lavori svincolo Eboli


“Il licenziamento di quindici dipendenti da parte dell’impresa I.co.gi. SpA., che ha in corso la realizzazione dei lavori di costruzione dello svincolo di Eboli dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, non è addebitabile all’Anas, che anzi ha onorato tutti gli impegni finanziari previsti dal contratto”. E’ quanto precisa l’Anas in una nota, replicando alle dichiarazioni della Feneal Uil di Salerno.
“L’Anas - continua la nota - ha già più volte contestato all’impresa forti ritardi nell’esecuzione dei lavori, minacciando la rescissione del contratto”.

L’Anas ha anche precisato che, a differenza di quanto affermato dalla Feneal Uil di Salerno, i lavori della tratta Sicignano-Contursi non sono stati ancora aggiudicati: “L’appalto è in fase di gara ed al momento si sta procedendo alla valutazione della congruità delle offerte pervenute all’Anas da parte delle imprese partecipanti al bando”.

“In ogni caso - conclude la nota - l’Anas, come sempre sensibile alle istanze delle forze sociali, incontrerà a breve i Sindacati e la impresa I.co.gi., per un esame congiunto delle questioni sollevate dalla Feneal Uil di Salerno. L’incontro si svolgerà a Roma presso la Direzione Generale dell’Anas”.

Roma, 22 giugno 2006

Sardegna, Anas: pubblicato il bando di gara per i lavori di costruzione dell’ultimo tratto della nuova strada statale 125, da Cagliari alla provincia di Ogliastra

Il progetto riguarda il tratto compreso tra lo svincolo di Capo Boi
allo svincolo di Terra Mala


L’Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara dei lavori di costruzione dell’ultimo tratto della nuova strada statale 125, dallo svincolo di Capo Boi allo svincolo di Terra Mala (2 lotto dalla strada statale 554 a Geremeas), in provincia di Cagliari.

“Con la pubblicazione di questo bando di gara – ha ricordato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – continua l’impegno di Anas per completare, entro pochi anni, la nuova statale 125. L’infrastruttura è un’opera fondamentale per la rete viaria dell’isola, perché una volta terminata ridurrà tempi di percorrenza da Cagliari a Tortolì, favorendo i collegamenti con la nuova zona industriale di Ogliastra e con il porto e l’aeroporto di Albatraz”.

Il tratto, lungo 6 chilometri, ha un importo complessivo di 151 milioni euro (esclusa Iva) e si sviluppa per oltre metà del percorso in gallerie e viadotti. Sarà realizzato in circa 3 anni e 4 mesi, di cui 3 mesi per la redazione del progetto esecutivo e 3 anni per l’esecuzione dei lavori, comprensivi dei 60 giorni per andamento stagionale sfavorevole.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Anas entro le ore 12.00 del giorno 28 dicembre 2007 e dovranno essere indirizzate all’attenzione della Condirezione Generale Legale e Patrimonio – Unità Gare e Contratti della Direzione Generale, in via Monzambano, 10 – 00185, Roma.

Per informazioni dettagliate sul bando di gara: www.stradeanas.it.

Roma, 12 dicembre 2007

Anas, A3 Salerno-Reggio Calabria: al via bando di gara per la realizzazione di 11,1 nuovi chilometri di autostrada in provincia di Cosenza


L’Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale Italiana il bando di gara per l’appalto integrato della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di ammodernamento ed adeguamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nel tratto di 11,1 km compreso tra Campotenese (Km 173,90) a Fascineto Castrovillari (Km 185,00), in provincia di Cosenza (Macrolotto 3°, parte 3°).

“La pubblicazione di questo nuovo bando di gara – ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - conferma il grande impegno che abbiamo nei confronti della Salerno-Reggio Calabria, una delle più importanti arterie del nostro Paese. Oltre ad accelerare i lavori, abbiamo infatti sbloccato anche gli appalti degli ultimi tratti della A3. Voglio ricordare ancora una volta che gli interventi in atto sulla Salerno-Reggio Calabria non sono semplici lavori di ammodernamento o di allargamento di carreggiate esistenti, ma l’Anas è impegnata a costruire una nuova e moderna autostrada che risponda ai più avanzati standard di qualità e sicurezza europei”.

Il progetto in gara si sviluppa per 2,3 chilometri in 15 viadotti e per 3 chilometri in gallerie. Ha un importo complessivo pari a circa 216 milioni di euro (base gara) ed è finanziato con le risorse disponibili nei fondi presenti nell’ex Fondo Centrale di Garanzia, previsto dalla Legge Finanziaria 2007.

Ulteriori informazioni sono disponibili presso il sito internet: www.stradeanas.it:

Pietro Ciucci presenta la “Guida ai lavori” del 5° e 6° macrolotto della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria



“La sfida più importante di oggi per l’Anas riguarda la nuova A3 Salerno-Reggio Calabria. Nel tratto tra Gioia Tauro e Reggio Calabria si compie uno sforzo straordinario: 50 chilometri, 48 viadotti, 24 gallerie, un miliardo 699 milioni di euro di investimenti, 1800 occupati oggi e 3000 occupati a regime, sono i numeri del nostro impegno per garantire lo sviluppo e la modernità di tutto il Paese”. Con queste parole il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha illustrato alla stampa la “Guida ai lavori” del 5° e 6° macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nel corso di un convegno all’Università Mediterranea, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, On. Luigi Incarnato, al Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Francesco Antonio Musolino, al capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Reggio Calabria Avv. Maurizio Condipodero, al magnifico rettore dell’Università Mediterranea, Prof. Massimo Giovannini e alla parte più importante dei sindaci della provincia di Reggio Calabria.

“Va dato atto all’Anas – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, Luigi Incarnato – che sta lavorando con grande impegno anche per dare una risposta al disagio che i lavori stanno creando. L’iniziativa di oggi è l’esempio di come si faccia concertazione senza polemiche: credo che questa sia la strada giusta per aprire un tavolo di confronto con i Comuni interessati dai lavori di ammodernamento dell’A3”.

“I lavori che interessano l’A3 Salerno-Reggio Calabria – ha continuato Pietro Ciucci - rappresentano importanti e impegnativi interventi, che con forte determinazione ci impegniamo a portare a termine nel più breve tempo possibile, senza cedere alle minacce della criminalità, senza cedere alle trappole di chi vuole rallentare ad arte i lavori, realizzando questa autostrada moderna, sicura, scorrevole che le popolazioni della Calabria e di tutta l’Italia meritano e aspettano da tempo: una sfida dell’Anas ed anche mia personale”.
I lavori ultimati, in corso, in appalto o di prossimo appalto sull’intera autostrada sono ben 45 e riguardano 380 km, pari a circa l’85% dell’intero tracciato. Di questi interventi, 25 sono già stati ultimati e sono fruibili per gli utenti, 10 sono in esecuzione e regolarmente cantierati e l’apertura al traffico è prevista con gradualità entro il primo semestre del 2011, 4 sono contrattualizzati e in fase di apertura dei cantieri e, infine, 6 interventi sono in fase di gara.
`Per l’esodo estivo del prossimo anno – ha evidenziato il Presidente dell’Anas – contiamo di aprire al traffico ulteriori 36 nuovi chilometri, per un totale quindi di oltre 200 nuovi km completamente ammodernati e fruibili per gli utenti. Quasi metà dell’intero percorso. Puntiamo poi a completare altri 56,8 km entro il 2009 e 80,5 km entro il 2010, con la previsione di terminare gli ultimi 103,2 km entro il 2011-2012`.
I lavori sul tratto Gioia Tauro-Reggio Calabria ricadono interamente nella provincia di Reggio Calabria, si sviluppano per 49,42 km (tra i km 393,500 e 442,920) e riguardano due tratti importanti che tecnicamente sono distinti in due macrolotti. Il 5° macrolotto va da Gioia Tauro a Scilla e si estende per 29,800 km. Il 6° macrolotto si estende invece per 19,620 Km da Scilla allo svincolo di Reggio Santa Caterina, attuale punto terminale dell’autostrada. I lavori di ammodernamento tra Gioia Tauro e Scilla sono in fase di esecuzione dall’aprile scorso, mentre sono stati appena avviati quelli più delicati e complessi tra Scilla e Reggio Calabria. Per permettere l’avvio dei cantieri e gli interventi previsti sono previste temporanee chiusure e deviazioni del traffico. Le soluzioni individuate rappresentano il massimo sforzo possibile per mitigare i disagi, ferma l’esigenza di limitare i tempi occorrenti per il completamento dell’intervento e di tutelare gli interessi generali degli utenti. Il termine dei lavori per il 5° macrolotto è previsto nel 2009, mentre per il 6° macrolotto è fissato per il primo semestre del 2011.
La complessità tecnica e ingegneristica dei lavori del 5° e 6° macrolotto potrà comportare qualche difficoltà alla mobilità del reggino. Per questo motivo l’Anas ha preparato una campagna di comunicazione rivolta agli utenti dell’A3 ed ai cittadini dei comuni interessati (Scilla, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Reggio Calabria, Bagnara Calabra, Rosarno, Seminara, Cinquefrondi, Cittanova, Taurianova, Galatro, Gioia Tauro, Melicucco, Oppido Mamertina, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Palmi, Polistena e Rizziconi) sullo stato di avanzamento dei lavori, sui benefici al territorio derivati da questi interventi e sulla viabilità nelle zone interessate dai cantieri.
L’Anas, però, sta studiando alcune soluzioni innovative per evitare almeno parzialmente le necessarie limitazioni al traffico: attraverso una perizia di variante al progetto esecutivo, sarà possibile mantenere 4 corsie di marcia tra Scilla e Campo Calabro, utilizzando la vecchia sede stradale e spostando i lavori interamente fuori dal tracciato. Tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria, invece, si sta valutando l’ipotesi di trasformare l’attuale progetto di ammodernamento in un restyling del vecchio tracciato, convertendo quindi l’attuale A3 in un tronco autostradale di penetrazione urbana verso Reggio Calabria e creando ex novo una circonvallazione di collegamento autostradale tra la A3 e la statale 106 ‘Jonica’. Il progetto, impensabile fino a pochi mesi fa, è ora un traguardo realizzabile grazie alla disponibilità dei fondi già previsti per lo Stretto di Messina.

Tra le iniziative programmate, la realizzazione di una brochure – stampata in 600 mila copie e distribuita in maniera capillare – specificamente dedicata ai macrolotti 5 e 6, che possa fornire una serie di precise e chiare informazioni, circa le modalità previste per lo svolgimento dei lavori; le complessità tecnico-ingegneristico degli interventi su questo tratto; gli investimenti complessivi; l’occupazione prodotta; le misure attuate per consentire lo svolgimento dei lavori in sede; la viabilità alternativa; la tempistica prevista per lo svolgimento dei lavori. Verrà assicurato un flusso costante e continuo di informazioni sull’avanzamento dei lavori e sulle misure di modifica della disciplina del traffico attraverso comunicati stampa, tramite il sito internet www.stradeanas.it e il numero verde 800.290092. È prevista una campagna di comunicazione sui quotidiani nazionali e locali e attraverso le emittenti radiofoniche.
È stato commissionato dall’Anas, inoltre, uno studio preliminare all’Università Mediterranea di Reggio Calabria sull’impatto alla mobilità derivato dai cantieri in corso, da cui è emerso un giudizio assolutamente positivo sul piano di emergenza gestito dalla Prefettura e dagli Enti locali. In particolare, si è evidenziata una sensibile riduzione dell’incidentalità, sia rispetto al numero dei sinistri che alla gravità degli incidenti stessi. Rispetto ai benefici derivanti dalla realizzazione dell’infrastruttura, invece, un secondo studio è stato affidato al Certet dell’Università Bocconi di Milano che ha evidenziato una forte ricaduta occupazionale sul territorio, la riduzione del costo generalizzato del trasporto, l’aumento della competitività delle imprese locali e del turismo e la rivalutazione dei terreni e degli immobili dell’area.

“Voglio sottolineare – ha concluso Pietro Ciucci – che i lavori relativi alla Salerno-Reggio Calabria non vanno considerati semplici lavori di ammodernamento o di adeguamento. Quella che stiamo realizzando è una nuova autostrada, con caratteristiche planoaltimetriche moderne e con le tecnologie e gli standard tecnici più avanzati, tanto è vero che alla fine anche la lunghezza sarà diversa: 430 km, contro i 443 km attuali”.

Reggio Calabria, 28 novembre 2007

Lazio, Roma,

A3 Salerno-Reggio Calabria: pubblicato il bando di gara per la realizzazione dello svincolo di Battipaglia

Ciucci: il nostro obiettivo è avviare in tempi brevi la progettazione esecutiva
e l’esecuzione delle opere nel tratto autostradale del salernitano


L’Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara ad appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di ammodernamento e adeguamento della A3 Salerno-Reggio Calabria, Tronco 1° - Tratto 2° - Lotto 1° dal km 22,400 al km 23,000, ovvero dello Svincolo di Battipaglia e dell’asta di raccordo con la strada statale 18, in provincia di Salerno, a completamento di due tratti già adeguati e ammodernati della stessa autostrada.
“Con la pubblicazione di questo bando di gara – ha ricordato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci - si concretizza l’impegno preso con i cittadini prima dell’estate, al fine di conseguire l’obiettivo strategico di avviare in tempi brevi la progettazione esecutiva e l’esecuzione delle opere nel tratto autostradale di Battipaglia. La realizzazione di questo tratto eliminerà un punto singolare del vecchio tracciato e consentirà di mettere a disposizione degli utenti ben 33 km consecutivi di nuova autostrada a tre corsie, da Battipaglia a Contursi, in una zona caratterizzata da flussi di traffico molto elevati, con notevoli benefici per la scorrevolezza della circolazione”.
L’importo complessivo a base di gara è pari ad € 28.685.085,84 Iva esclusa.
L’impresa aggiudicataria avrà 90 giorni per la redazione del progetto esecutivo e 730 per l’esecuzione dei lavori.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del giorno 16 gennaio 2008.
“Voglio sottolineare che i lavori relativi alla Salerno-Reggio Calabria – ha concluso il presidente dell’Anas Pietro Ciucci - non vanno considerati semplici lavori di ammodernamento o di adeguamento, ma quella che stiamo realizzando è veramente una nuova autostrada”.

Roma, 7 dicembre 2007

Firmato oggi, tra la Prefettura di Viterbo e l’ANAS, il protocollo di legalità per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici

Consentirà la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione della criminalità per lavori superiori a 1,5 milioni di euro

Oggi, presso la Prefettura di Viterbo, il Prefetto Alessandro Giacchetti e il Capo del Compartimento del Lazio dell’Anas Bruno Brunelletti hanno firmato un “protocollo di Legalità” finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata.

L’accordo – che l’Anas sta progressivamente estendendo a tutto il territorio nazionale, attraverso ciascuna Prefettura territorialmente competente - prevede una collaborazione con il Gruppo Interforze, istituito presso le Prefetture ai sensi del D.L. n. 18/2002, e si applica al controllo e alla sorveglianza per le opere pubbliche di importo superiore a 1,5 milioni di euro.

In particolare, a seguito dell’accordo oggi sottoscritto, l’Anas inserirà nei bandi di gara apposite clausole che obbligheranno le ditte partecipanti ad indicare in sede di presentazione dell’offerta di gara, oltre che le imprese subappaltatrici, anche i titolari di noli che saranno utilizzati nel corso dei lavori.

Inoltre, mediante l’accordo, le imprese esecutrici dei lavori dovranno denunciare immediatamente alle Forze di Polizia, dandone comunicazione alla Stazione appaltante, tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale. L’inosservanza di tali clausole determinerà la rescissione del relativo contratto d’appalto. Le imprese dovranno, altresì, comunicare immediatamente qualsiasi variazione societaria ivi comprese quelle relative agli eventuali subappaltatori e/o fornitori a fornire notizie sul numero di lavoratori da occupare, le loro qualifiche ed il criterio di assunzione.

“La realizzazione nei prossimi cinque anni di importanti opere pubbliche nel territorio provinciale – ha spiegato il Prefetto Giacchetti - può costituire per le organizzazioni criminali un’occasione propizia per tentare di infiltrarsi nel locale tessuto socio-economico e di arricchirsi con i cospicui fondi all’uopo stanziati. Si rende necessario, pertanto, adeguare ed affinare la risposta istituzionale sul piano della prevenzione e della repressione delle iniziative criminali attraverso un aggiornamento delle metodologie di monitoraggio ed un potenziamento degli strumenti di contrasto, al fine di coordinare l’impegno delle locali Forze di Polizia nello specifico settore degli appalti pubblici. Non c’è sviluppo economico sostenibile, né prospettive per le imprese operanti nel settore dei lavori pubblici ma anche in altri – ha concluso il Prefetto - senza la tutela di quelli che sono i beni pubblici per eccellenza, la giustizia e la sicurezza; come pure senza una ponderata considerazione dei problemi ambientali e rispetto del territorio. Il patto di legalità odierno si inserisce, pertanto, nel quadro armonico di un più ampio disegno di tutela del territorio provinciale in termini sia di sicurezza che ambientale, già delineato con l’adozione del Patto di Sicurezza Ambientale, sottoscritto con la Provincia di Viterbo in data 13 luglio 2007”.

“Questo accordo - ha spiegato il Capo Compartimento del Lazio dell’Anas Bruno Brunelletti - trasforma il concetto di legalità da semplice ideale in comportamenti ed azioni concrete. L’Anas sostiene concretamente lo sviluppo e la crescita infrastrutturale della regione Lazio ed attualmente quale prima stazione appaltante è impegnata con lavori in circa 10 cantieri, per investimenti complessivi pari a circa 800 milioni di euro. Mandare in gara tanti lavori e aprire cantieri così rilevanti, può scatenare l’attenzione e gli appetiti delle organizzazioni criminali. Ecco quindi la ragione dei protocolli di legalità che sono strumenti giuridici e azioni concrete per monitorare gli appalti affidati, relativi ai lavori di nuove opere o per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione”.

Roma, 20 novembre 2007

ANAS: presentate 20 proposte dai privati per gestire e costruire in project financing quattro nuove infrastrutture stradali

Il Presidente Ciucci: “Siamo soddisfatti per la grande attenzione del mercato. L’importo complessivo di gara è di 4 miliardi di euro”

Sono scaduti oggi i termini di presentazione delle proposte per la selezione del promotore, relative alla gestione e costruzione di quattro nuove infrastrutture autostradali da realizzare in project financing.
I quattro avvisi, pubblicati lo scorso luglio dall’Anas, riguardano la realizzazione delle seguenti opere:
• collegamento Termoli-S. Vittore (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 1.460 milioni di euro;
• collegamento Caianello-Benevento (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 708 milioni di euro;
• collegamento Ragusa-Catania (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 1.269 milioni di euro;
• collegamento di adduzione al porto di Ancona (Legge Obiettivo), che richiederà un investimento complessivo pari a 472 milioni di euro
Ala scadenza di oggi, ore 13,00 del 16 novembre 2007, termine previsto per la presentazione delle proposte per la selezione del promotore, l’Anas ha ricevuto:
• n° 10 proposte per il collegamento stradale tra il porto di Ancona e la grande viabilità;
• n° 2 proposte per il collegamento stradale San Vittore (A1)-Bojano-Campobasso, compreso nell’itinerario Termoli-San Vittore;
• n° 3 proposte per il collegamento stradale Catania-Ragusa;
• n° 5 proposte per il collegamento stradale Caianello-Benevento.

`Siamo soddisfatti - ha sottolineato il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci -. La presentazione di ben 20 proposte da parte dei privati dimostra la grande attenzione che il mercato oggi ha nei confronti dell`infrastrutture stradali e la validità dei progetti selezionati e messi in gara dall`Anas, che hanno un valore complessivo di 4 miliardi di euro`.
Roma, 16 novembre 2007

Ciucci: non c’è sviluppo senza legalità. L’Anas punta di eccellenza e di riferimento per la realizzazione delle opere pubbliche

Intervento del presidente dell’Anas alla Conferenza nazionale
‘Opere pubbliche: Sviluppo, Trasparenza e Tutela del Lavoro’

Risoluzione del contratto per il contraente generale che non denuncia
i tentativi di corruzione o di infiltrazione mafiosa


“La missione dell’Anas è quella di progettare, realizzare, gestire e manutenere la rete stradale e autostradale di interesse nazionale, partecipando così alla modernizzazione del Paese, allo sviluppo dell’economia nazionale nonché allo sviluppo delle aree locali, secondo le esigenze e le istanze espresse dal territorio. Tutto ciò riservando particolari attenzione a minimizzare gli impatti delle opere realizzate sull’ambiente. La ferma intenzione dell’Anas è di affermarsi come punta di eccellenza e di riferimento per la realizzazione delle opere pubbliche sia per le soluzioni adottate che, in un’ottica di continuo miglioramento, debbono sempre privilegiare l’adozione delle migliori tecnologie e delle più accurate progettazioni, sia per le modalità di realizzazione delle opere secondo procedure trasparenti e con standard di efficienza che consentano il rispetto dei tempi e del costo delle opere”. Così il presidente dell’Anas Pietro Ciucci è intervenuto alla prima giornata della Conferenza nazionale ‘Opere pubbliche: Sviluppo, Trasparenza e Tutela del Lavoro’, in svolgimento a Napoli.

Il presidente dell’Anas si è soffermato, in particolare, sul tema del convegno dedicato alla legalità: “lo sviluppo, di cui le opere pubbliche sono un fattore assolutamente essenziale, non va visto come un fenomeno di ordine soltanto economico, ma anche di avanzamento sociale. Opere pubbliche che venissero però realizzate in forme giuridicamente improprie, secondo procedure non trasparenti e senza l’osservanza di idonee regole a tutela della sicurezza nei cantieri, non darebbero certamente impulso”.

“Per questo motivo - ha affermato Ciucci - l’attuale vertice dell’Anas ha voluto concretamente adottare misure tali per assicurare al massimo grado la piena rispondenza delle proprie attività alle norme nazionali e comunitarie ed alle best practice desumibili dalle esperienze internazionali”.

La prima di tali misure è stata di carattere organizzativo ed è consistita nell’inquadrare l’ufficio aziendale competente per l’espletamento delle procedure di gara e di contrattualizzazione degli affidamenti nella stessa Condirezione Generale Legale e Patrimonio in cui è inserita la Direzione Legale della Società.

“Sempre sul piano organizzativo – ha annunciato il presidente dell’Anas - un’altra misura già compiutamente definita verrà formalizzata nel giro di pochi giorni: l’istituzione, alle dirette dipendenze del Presidente, di un organismo denominato “Unità Legalità, Trasparenza e Prevenzione”, operante in piena autonomia rispetto ad ogni altra funzione aziendale, che permetterà di garantire il monitoraggio e la valutazione, complessiva e comparata, dell’assolvimento degli adempimenti prescritti dalla legislazione antimafia da parte delle Sedi Compartimentali e degli Uffici Speciali; di realizzare una banca dati a livello centrale, contenente le informazioni più rilevanti sulle aziende, con particolare riferimento agli aspetti, tipici ed atipici, rilevatori di possibili infiltrazioni mafiose; di assicurare la continua interazione con le Prefetture, con gli Organi di Polizia e con le Società di Attestazione (SOA), allo scopo di raggiungere una compiuta integrazione informativa. L’istituzione di questa Unità rappresenterà anche un elemento di opportuno raccordo, ad oggi mancante, con il Servizio per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere del Ministero per le Infrastrutture”.

L’Anas sta inoltre per attivare, con l’apporto di qualificate strutture universitarie, dei corsi di formazione ed aggiornamento finalizzati a diffondere negli organici della Società le particolari competenze, sia legali che tecniche, necessarie affinché il personale aziendale possa svolgere le attività in questione al meglio, sotto ogni profilo.

“L’obiettivo finale – ha continuato Ciucci - è quello di dar vita, nel giro di qualche anno, ad un vero e proprio “Master sull’aggiudicazione delle gare di rilevanza comunitaria”.

“Infine – ha concluso il presidente dell’Anas - è motivo di vanto per l’Azienda la scelta di recepire alcune clausole del protocollo di legalità relativo ai lavori della Salerno-Reggio Calabria nello schema generale di contratto per affidamenti a Contraente generale, generalizzando l’obbligo dell’affidatario di informare senza indugio la Prefettura competente nonché l’Anas di ogni illecita richiesta di denaro o di altra utilità ovvero di offerte di protezione che vengano avanzate nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un suo rappresentante, dipendente, socio, componente dell’organo gestorio, direttore tecnico o direttore generale nonché di ogni illecita interferenza nelle procedure di affidamento alle imprese terze. La violazione dell’obbligo in questione da parte dell’affidatario dovrà costituire motivo di automatica risoluzione del contratto, con ogni conseguente onere a carico del soggetto inadempiente”.

Napoli, 19 ottobre 2007

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