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Toscana, Firenze,

Variante di Valico, il cda dell’Anas approva il progetto esecutivo della galleria appenninica e accelera i tempi di realizzazione

L’Amministratore Pozzi: “E’ un’opera strategica per l’Italia”
E’ dal 1983 che si aspettava questa decisione. Finalmente si è sbloccata la realizzazione della nuova galleria appenninica dell’A1, tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello, e precisamente nel tratto La Quercia-Aglio, il “cuore” della Variante di Valico, l’infrastruttura che da un decennio viene considera una delle opere più importanti della rete autostradale italiana e il cui lunghissimo iter cominciò appunto nel lontano 1983. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, presieduto dall’Ing. Vincenzo Pozzi, ha approvato il progetto esecutivo predisposto dalla Società Autostrade Spa, che quindi potrà avviare le procedure di gara entro l’estate. Il progetto comprende l’accorpamento dei lotti n. 9,10 e 11 in un maxi-lotto denominato “Galleria di Base”.
“Si tratta di un’opera assolutamente strategica per l’Italia, che consentirà di migliorare enormemente la sicurezza e di ridurre le code in uno dei tratti più trafficati e più pericolosi della penisola – ha dichiarato l’Amministratore dell’Anas Vincenzo Pozzi - La galleria sarà lunga 8,6 chilometri e s’inserisce nel nuovo tracciato autostradale che abbassa la quota di valico di circa 220 metri, con grossi benefici per il traffico legati ad aspetti metereologici. La galleria congiungerà il nuovo svincolo di Poggiolino (Fiorenzuola), in Toscana, alla futura area di servizio di Badia Nuova, in Emilia Romagna; sarà a due canne, con due corsie di marcia e una di emergenza per ogni carreggiata, dotata dei più moderni dispositivi di sicurezza. Il tracciato interesserà i comuni di Castiglione di Pepoli, di Barberino di Mugello e di Firenzuola”.
L’opera costerà 720 milioni di euro e verrà realizzata in parte in autofinanziamento e in parte con il contributo dello Stato, che ha stanziato - con apposite leggi - 1.062 milioni di euro per la realizzazione dell’intera Variante (32,5 km) e il potenziamento del tratto Firenze Nord e Sud, comprese le penetrazioni della città.
L’Anas, al fine di accelerare la realizzazione dell’opera, in fase istruttoria ha formulato una serie di prescrizioni e di raccomandazioni, tra le quali in particolare la riduzione del tempo per l’ultimazione dei lavori dai 2160 giorni proposti a 1800 giorni (circa 5 anni), decorrenti dalla data di consegna dei lavori stessi.
Sono state inoltre previste particolari misure per accelerare l’esecuzione dei lavori, tra le quali l’utilizzazione di più fronti di attacco per la galleria (8 fronti di scavo, contro i 4 fronti di scavo abituali, raddoppiando così la capacità quotidiana di scavo); l’accorpamento dei tre lotti originari in un solo maxi-lotto, in modo da evitare le interferenze tra più appaltatori; l’acquisizione da parte della Società Autostrade di una cava per fabbricazione di calcestruzzo in proprio a Sasso di Castro, che sarà a disposizione delle società appaltatrici dei lavori e consentirà una riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera.

Roma, 2 luglio 2002

Campania, Napoli,

L’Anas, nel 2002 aperti nel Sud cantieri per 566 milioni di euro

Il Direttore Generale Sabato: 'L’Anas ha triplicato i bandi e raddoppiato gli appalti nel Meridione'
Altri 130 milioni di euro in arrivo per la Statale 212 Fortorina

“Il forte impegno dell’Anas per lo sviluppo infrastrutturale del Sud sta producendo risultati eccezionali sia in termini di cantieri aperti sia per quanto riguarda i bandi pubblicati ”. E’ il bilancio tracciato dal Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato nel suo intervento al convegno “I buchi neri della viabilità in provincia di Napoli”, organizzato dal giornale “Il Denaro” e tenutosi oggi presso la Facoltà di Agraria di Portici.

Nei primi nove mesi del 2002, l’Ente Nazionale delle Strade ha pubblicato 596 bandi di gara relativi al Sud, per un importo record di oltre 798 milioni di euro. Tra i bandi, spicca quello relativo all’autostrada Salerno-Reggio Calabria che riguarda la provincia di Salerno (dallo svincolo di Sicignano allo svincolo di Atena Lucana) e, con 512 milioni di euro di lavori, costituisce la gara di importo più rilevante mai pubblicata in Italia.
Notevole anche la performance dell’Anas sugli appalti. Nei primi nove mesi del 2002, l’Anas ha aggiudicato 797 appalti relativi al Sud e alle isole, consegnando lavori e quindi aprendo cantieri per un importo totale di 566 milioni di euro.

Il Direttore Generale dell’Anas Sabato ha voluto sottolineare il “positivo clima di collaborazione” con la Regione Campania, la Provincia e il Comune di Napoli e ha anche ricordato “la grande attenzione dimostrata dall’Anas per il Sud nel Piano Triennale 2002-2004: gli investimenti per la realizzazione di strade e per interventi di ammodernamento nel Meridione ammontano globalmente a 2.997,7 milioni di euro (1.450 milioni di euro di fondi statali, 1.802,7 milioni di fondi QCS e 464,9 milioni per la Salerno-Reggio Calabria), rispetto ai 1.308 milioni previsti per il Nord e ai 583 milioni per il Centro”.

Il Piano Triennale dell’Anas prevede in Campania lavori per 131,7 milioni di euro. Si tratta della realizzazione:
- del raddoppio da due a quattro corsie della variante alla Statale 268 “del Vesuvio” dal km 0+607 al km 19+554, compreso lo svincolo di Angri (costo 48,547 milioni euro di cui 11,362 milioni a carico della Regione). Il progetto definitivo è in corso di redazione presso il Compartimento di Napoli e si prevede di avviare le procedure di appalto entro il marzo del 2003;
- dello svincolo per Sansa sulla Statale 517 “Bussentina”, per il collegamento con la A3 (costo 7,747 milioni euro). Il progetto è in corso di redazione presso il Compartimento di Napoli e si prevede di avviare le procedure di appalto entro l’aprile del 2003;
- della bretella di collegamento tra la Statale 212 “Fortorina”, la Statale 87 “Sannitica” e la Statale 88 “dei Due Principati” (costo 20,658 milioni euro), che è in fase di progettazione definitiva;
- della Galleria di Pozzano sulla Statale 145 “Sorrentina” (costo 66,107 milioni euro). L’Anas ha recepito di recente le ultime autorizzazioni necessarie da parte della Regione ed ha avviato le procedure di appalto concorso.

“L’Anas – ha concluso il Direttore Generale Sabato - ha in programma anche la realizzazione di tre lotti della Statale 212 Fortorina (costo 130 milioni di euro, cofinanziati dalla Regione), che saranno inseriti nel prossimo piano triennale e per i quali stiamo per chiudere la fase della progettazione definitiva”.

Portici, 26 ottobre 2002

Veneto, Venezia,

Anas, semaforo verde al Passante di Mestre. Pronta la gara per il secondo megalotto della Salerno-Reggio Calabria

Il Presidente Pozzi: Il Passante è strategico per il Corridoio n. 5. La gara sulla Salerno-Reggio Calabria vale oltre 1 miliardo di euro. Via libera anche al Tibre autostradale
Oggi si è riunito a Roma il Consiglio di amministrazione dell’Anas Spa. Il Presidente Vincenzo Pozzi ha comunicato che il Cda dell’Anas ha dato, tra l’altro, il via libera a quattro importanti opere, approvando il progetto preliminare del Passante di Mestre (750 milioni di euro), il progetto definitivo del secondo megalotto dei lavori di ammodernamento e ampliamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria (1 miliardo e 193 milioni di euro), il progetto preliminare del raccordo Parma-Mantova (1 miliardo e 266 milioni di euro), il progetto esecutivo dei lavori di ammodernamento di un ulteriore tratto dell’Autostrada Torino-Milano (75,4 milioni di euro).

Passante di Mestre
Semaforo verde dell’Anas Spa al progetto preliminare del Passante di Mestre. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato in tempi record il progetto presentato delle Società Concessionarie Autostrade Spa, Autostrada Venezia-Padova e Autovie Venete.
“Stiamo rispettando il calendario che ci eravamo prefissati – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. Riteniamo questa opera strategica per il Nord-Est, perché la rete viaria in quel tratto non è più in grado di sopportare l'enorme mole di traffico che l'attraversa, ma fondamentale anche per il sistema Italia, perché rientra nel Corridoio transeuropeo n. 5. Al fine di accelerare i lavori, l’Anas ha prescritto una serie di raccomandazioni tecniche di cui tener conto in sede di progettazione definitiva, in particolare che il tempo di esecuzione venga contenuto entro il mese di dicembre 2007 onde pervenire all'apertura al traffico con l'inizio dell'anno 2008”.
Il Passante di Mestre è stato suddiviso in 5 lotti ed è caratterizzato dalle seguenti opere principali: 7 gallerie artificiali per uno sviluppo complessivo di 1.367 m., 7 tratti in trincea per uno sviluppo complessivo di m.7.965, un viadotto sulla ferrovia Mestre-Castelfranco di m.645, 14 attraversamenti fluviali con ponti a singola campata, 3 caselli intermedi, 3 nuove barriere e 3 interconnessioni con la rete autostradale oltre ad opere complementari di notevole entità ed impegno economico.
Il progetto, il cui tracciato ha una lunghezza complessiva di 32 Km., prevede una larghezza della piattaforma di m. 32,50.
L'ammontare dei costi, comprese le opere complementari, è stimato in 750 milioni di euro, di cui 132,22 milioni a carico dello Stato, ai sensi della delibera CIPE n.121 del 21.12.2001, e per la restante parte in autofinanziamento, a carico delle tre società concessionarie.

Salerno-Reggio Calabria
E’ ai blocchi di partenza il secondo megalotto dei lavori di ammodernamento della Autostrada Salerno-Reggio Calabria, dal km. 393,500 (svincolo di Gioia Tauro escluso) al km 423,300 (svincolo di Scilla escluso), per un importo di 1 miliardo e 193,6 milioni di euro. Il Cda dell’Anas ha approvato il progetto definitivo dell’opera, che accorpa i progetti definitivi di vari lotti dell’autostrada. L’autostrada Salerno-Reggio Calabria rientra tra le opere strategiche della legge obiettivo e ora l’Anas avvierà l’iter per l’acquisizione dei finanziamenti da parte del CIPE e, a seguire, procederà ad appaltare i lavori mediante affidamento a Contraente Generale.
“Questi lavori superano ogni record precedente per importo di gara e daranno un grande contributo non solo al settore dell’edilizia e all’economia calabrese ma anche alla crescita del Pil nazionale”, ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.
Complessivamente il progetto riguarda circa 30 km di autostrada che saranno ammodernati con l’allargamento della carreggiata e la previsione di una corsia d’emergenza e di uno spartitraffico centrale e comprende le seguenti opere d’arte maggiori: 2 svincoli (Palmi; Bagnara); 21 viadotti di cui i più significativi: allargamento del viadotto Sfalassà (grande luce da 376 m) e nuovo viadotto Favazzina; 13 gallerie.
Il tempo di realizzazione dei lavori dell’intera opera è di 1460 giorni.

Raccordo Parma-Mantova (Tibre autostradale)
Via libera del Cda dell’Anas al progetto preliminare presentato da Autocisa, relativo al collegamento autostradale Fontevivo (Parma)-Nogarolo (Mantova), il cosiddetto Tibre autostradale, inserito tra le opere strategiche della Legge Obiettivo e della Delibera Cipe del 21 dicembre 2001.
“L’opera è tra i progetti di interesse comune per il completamento della rete transeuropea di trasporto – ha spiegato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -, perché crea una connessione diretta tra il Centro Europa, attraverso il Brennero, e il Tirreno, fino a Civitavecchia, dando nuovo impulso al movimento di merci e prodotti da e per l’Europa”.
Il tracciato è lungo 84,350 km, prevede due corsie più una corsia di emergenza per senso di marcia, svincoli di interconnessione con la A1 e la A22, 7 caselli autostradali e attraversa 4 province (Parma, Cremona, Mantova e Verona) e tre Regioni (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto). Il costo stimato è di 1 miliardo e 266,8 milioni di euro.
Il progetto sarà ora inviato ai ministeri competenti per le relative approvazioni, compresa la valutazione di impatto ambientale, per poter usufruire dell’iter previsto dalla Legge Obiettivo. I tempi di realizzazione dell’opera sono di circa 6 anni e si prevede che l’apertura totale al traffico del raccordo possa avvenire nel 2011.

Autostrada A4 Torino-Milano (tratto Torino-Vercelli)
Il Cda dell’Anas ha anche approvato il progetto esecutivo relativo alla realizzazione della terza corsia dell'Autostrada A4 Torino-Milano, nel tratto compreso tra i km 20,500 e 26,800 dell’arteria, che interessa le provincie di Torino e Vercelli e precisamente i comuni di Chivasso, Verolengo, Rondissone e Saluggia. L’opera rientra tra gli investimenti del piano finanziario della Società Concessionaria Autostrada TO-MI S.p.A. e prevede tre corsie più una corsia di emergenza per senso di marcia e l’inserimento di nuove opere d’arte, tra cui il Ponte sul Canale del Rotto, la ricostruzione del viadotto della Dora Baltea, risalente agli anni trenta, e la ricostruzione di gran parte delle strutture in carreggiata nord. Il progetto verrà realizzato in totale autofinanziamento dalla società concessionaria per un importo complessivo di oltre 75,4 milioni di euro. Per l’ultimazione dei lavori è previsto un tempo utile di 848 giorni dalla data di consegna.

Roma, 6 febbraio 2003

Calabria, Catanzaro,

Anas, il rapporto dell’Authority sui lavori pubblici

La nuova Anas Spa ha accelerato i lavori della Sa-Rc, ha riorganizzato la società e collabora con la magistratura
Il rapporto dell’Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici è allo studio attento dell’Anas. Si tratta di una lavoro complesso, che non può essere analizzato in breve tempo. Da una prima analisi risulta tuttavia non congrua la valutazione che sembrerebbe addebitare all’attuale Direzione dell’Anas questioni che si sono sicuramente verificate nel passato. Esistono infatti dei tempi inerziali, ineludibili nell’utilizzazione dei sistemi di appalto e di trattativa privata che, essendosi verificati nel passato, continuano nei loro effetti per periodi che vanno dai 3 ai 5 anni.
L’Anas, nel corso dell’ultimo anno, ha completato un profondo lavoro di riorganizzazione e di ristrutturazione della società, creando commissioni di controllo interno e di monitoraggio dei lavori e impegnandosi a fondo sul fronte della trasparenza, in una vasta opera continua di collaborazione con gli enti preposti alla prevenzione del crimine. E’ stato nominato un apposito ufficio di auditing, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere, e di tenere stretti rapporti informativi con l’Ufficio di Alta Sorveglianza e con la Direzione Distrettuale Antimafia. L’Anas ha inoltre incaricato il Politecnico di Torino di verificare i lavori compiuti sino ad oggi sulla Salerno-Reggio Calabria, in un quadro metodologico-scientifico teso da una parte all’analisi tecnica di laboratorio su quanto già in essere ed alla pianificazione futura di interventi mirati.
L’Anas ha anche cercato di superare le forti criticità esistenti sulla Salerno-Reggio Calabria, non solo con attività di verifica e di monitoraggio continuo e con la nomina di commissioni di collaudo, come riconosciuto dalla stessa Autorità, ma anche imprimendo una fortissima accelerazione ai lavori, grazie all’assunzione di nuovo personale (oltre 30 tecnici qualificati) e grazie allo strumento del General Contractor, che ha consentito di accorpare i lotti ancora da realizzare in sei maxi-lotti, uno dei quali già messo in gara, del valore di 678 milioni di euro, e uno di prossimo appalto, del valore di 800 milioni di euro.
Si segnala anche l’ottimo rapporto stabilito con i sindacati, a partire da quelli degli edili, che ha prodotto la firma congiunta di un protocollo d’intesa per contribuire ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, per assicurare la massima tempestività e celerità nell’esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali con particolare attenzione ai problemi dell’occupazione, dell’organizzazione della forza lavoro, della struttura dei cantieri, della sicurezza del lavoro e dell’igiene.
Per quanto riguarda le nuove concessioni, non risulta che siano stati ricompresi ulteriori lavori assimilabili a nuove opere, al fine di eludere le gare europee. L’Anas, in una nota ufficiale, ha chiarito che per il Passante di Mestre intende rispettare le convenzioni con le società concessionarie e che per il Nodo di Genova e quello di Bologna ricorrerà, ove necessario, a gare europee.
In conclusione, la musica non solo è cambiata, ma l’orchestra si è affinata e suona con successo un repertorio nuovo nel settore infrastrutturale, costituito da bandi pubblicati, da cantieri aperti e da lavori completati, come confermano anche i dati di osservatori indipendenti come il Cnel e il Cresme.

Roma, 31 gennaio 2003

Abruzzo, L'Aquila,

Autostrada A24-A25, l’Anas: ‘Aumenti tariffari dovuti all’applicazione della concessione’

L’ultimo incremento delle tariffe risale al ’97 e la concessione prevede investimenti sull’autostrada pari a 1033 milioni di euro
La Direzione Comunicazione dell’Anas, facendo riferimento ad alcune notizie diffuse in giornata, ha reso noto che gli aumenti tariffari sull’A24-A25 (Roma-L’Aquila-Teramo-Pescara), nettamente superiori a quelli concessi alla Società Autostrade Spa (pari al +1,52%), sono dovuti alla obbligatoria applicazione del contratto di concessione con la Società dei Parchi, che ha in gestione l’autostrada e della quale fanno parte la Società Autostrade Spa e la Toto Spa.
L’Anas ricorda che l’affidamento in concessione della rete autostradale a pedaggio A24-A25 fu determinato da una gara internazionale bandita il 29/11/2000 ed aggiudicata il 10/10/2001.
Le condizioni contrattuali imposte dal bando di gara ed i risultati conseguiti per l’aggiudicazione hanno impedito all’Anas di bloccare gli aumenti. Se ciò fosse accaduto, sarebbero state modificate le condizioni contrattuali in base alle quali la Società dei Parchi si era aggiudicata, all’epoca, l’appalto, violando così la par condicio rispetto alle società concorrenti.
Nella sua nota l’Anas precisa che comunque l’ultimo aumento tariffario relativo alla A24-A25 risale al 1° gennaio 1997, cinque anni fa, e fu del 3,92%, e che la società concessionaria, nella fase di aggiudicazione della gara, ottenne il miglior punteggio sulle tariffe, offrendo tra l’altro un incremento inferiore rispetto alle altre società concorrenti.
Inoltre la società aggiudicatrice della concessione sull’A24-A25 si è impegnata ad investire più di 1032,9 milioni di euro per migliorare la rete autostradale, di cui 147 milioni di euro per l’adeguamento dell’arteria e per la costruzione delle tratte mancanti, oltre 154,9 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e 774,6 milioni di euro per lavori di manutenzione ordinaria (in media 25,8 milioni di euro all’anno).
In particolare fondamentali appaiono la progettazione e la costruzione della seconda carreggiata fino al chilometro 5,474 del tronco Villa Vomano-Teramo, l’adeguamento del tratto a tre corsie dell’A24 tra Via Palmiro Togliatti e la barriera di Roma Est, l’adeguamento della stazione di Lunghezza e l’armonizzazione con l’adiacente viabilità locale. Questi interventi, insieme agli altri, sono finalizzati a migliorare gli standard di qualità e di sicurezza dell’autostrada.

Roma, 2 gennaio 2002

Campania, Napoli,

Autostrada A3 Sa-Rc, Pozzi: ‘L’Anas in prima linea nella lotta contro le infiltrazioni mafiose’

Oggi riunione alla Prefettura di Salerno per le misure anticriminalità. L’Anas fa il punto sullo stato dei lavori
“L’Anas è in prima linea nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti”. E’ quanto affermato dall’Amministratore dell’Anas Vincenzo Pozzi nella conferenza stampa tenuta oggi a Salerno, in seguito all’incontro dell’Anas con il Prefetto di Salerno e le altre autorità istituzionali nel Palazzo di Governo. “L’Anas collabora da tempo attivamente con gli organi preposti alla lotta alla criminalità organizzata – ha detto Pozzi -. Siamo qui non solo a testimoniare il nostro forte impegno per la trasparenza del sistema degli appalti, ma anche per esplicitare quanto abbiamo già fatto e continuiamo a fare per evitare che accada quello che non deve avvenire ”.

“Non è la prima volta che incontro gli organi istituzionali dello Stato – ha affermato l’Amministratore dell’Anas Vincenzo Pozzi -. Già nel mese di luglio sollecitai ed ottenni riunioni con i Prefetti di Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza, con il Vice Prefetto Vicario di Potenza, e naturalmente con lo stesso Prefetto di Salerno. Negli incontri di luglio, ed in quello odierno, è stata compiuta un’analisi generale sui lavori di ammodernamento e di adeguamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, studiando in modo particolare il rischio di infiltrazioni mafiose nella loro esecuzione“.

“Il rinnovamento delle strutture e dell’organizzazione dell’Anas e il nostro impegno per la trasparenza è iniziato già da tempo”, ha continuato Pozzi, che ha illustrato tutte le iniziative al riguardo,

1. Il 12 giugno del 2002 il vertice aziendale dell’Anas nominò un nuovo responsabile dell’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria, l’Ing. Gianni Nobili, con il mandato di ristrutturare e riorganizzare tutto il sistema preposto alla esecuzione dei lavori.

2. Sempre il 12 giugno nominò una Commissione di monitoraggio sugli appalti relativi alla Salerno-Reggio Calabria di competenza dell’Ente ed un Ufficio Auditing, diretto dal dott. Costantino Fiorillo, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere, e di tenere stretti rapporti informativi con l’Ufficio di Alta Sorveglianza e con la Direzione Distrettuale Antimafia. La Commissione dell’Anas di monitoraggio degli appalti della Sa-Rc ha avviato già da luglio una serie di sopralluoghi e proprio in questi giorni sta completando un primo report alla luce delle attività svolte.

3. Il 1° luglio vennero anticipate le linee guida a cui l’Anas intende attenersi e il Consiglio di Amministrazione approvò un’apposita “Dichiarazione d’intenti”, che riscosse vivo apprezzamento. La “Dichiarazione d’intenti” tracciò le linee alle quali tutto il personale deve adeguarsi per garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti, richiamando tutti i dipendenti alla massima vigilanza affinché siano costantemente impediti atti illeciti e sia assicurato il pieno rispetto delle norme di legge. La Dichiarazione sottolinea la determinazione dell’Anas a:

- intensificare la collaborazione con le Autorità di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria, anche attraverso incontri di coordinamento
- costituire una banca dati relativa agli appalti e subappalti a disposizione delle Autorità di Polizia e Giudiziaria, che permetta il monitoraggio delle fasi di affidamento ed esecutive
- estendere i controlli amministrativi anche oltre le normative vigenti
- effettuare controlli sia in fase preventiva che in corso di esecuzione dei lavori.

“L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro si riferisce a fatti avvenuti nel 1999–2000, quando non eravamo ancora in carica”, ha poi precisato l’Amministratore dell’Anas Vincenzo Pozzi. “In ogni caso, per quanto attiene al passato, assumendosi l’Ente la necessaria responsabilità che nasce dal dovere di continuità, ha deciso di affidare al Politecnico di Torino, nella persona del Vice Rettore Ing. Prof. Riccardo Roscelli, ed alla Siti (Sistemi Innovativi Territoriali), espressione del Politecnico di Torino, il compito di verificare i lavori compiuti sino ad oggi, in un quadro metodologico-scientifico teso da una parte all’analisi tecnica di laboratorio su quanto già in essere ed alla pianificazione futura di interventi mirati”.

L’Amministratore dell’Anas Pozzi ha anche affermato che per il futuro, grazie alle nuove leggi emanate dal Governo, i controlli saranno facilitati: “L’Anas avrà come controparte con la quale operare, e da vigilare, un soggetto unico: il General Contractor e non più una miriade di soggetti diversi. La molteplicità di soggetti infatti crea notevoli difficoltà e dispersione di forze. La formula del General Contractor è la risposta forte per la lotta alla criminalità, e per l’esigenza di una efficiente capacità di realizzazione delle opere”.

In particolare, ha spiegato Pozzi, “le nuove forme contrattuali, previste dall’Anas in base alle nuove leggi, e stilate da qualche mese, prevedono esplicitamente norme contrattuali che riguardano il Contraente Generale e che si riferiscono anche al controllo della qualità ed ai mezzi per la repressione della criminalità. I capitolati speciali e generali scritti dall’Anas in base alla nuova legislazione, fissano rigidamente, con grande necessaria puntigliosità, gli adempimenti contrattuali a cui attenersi, creando una sorta di gabbia rispetto ai tentativi di eventuali infiltrazioni mafiose”.

L’Amministratore dell’Anas Pozzi, dopo aver confermato che “i lavori proseguiranno”, ha sottolineato che “è motivo di grande orgoglio per l’Anas essere stata nominata custode giudiziario dalla magistratura dei cantieri sequestrati. E’ questo il riconoscimento per il nostro impegno ed un incoraggiamento a proseguire nei lavori limitando i rischi di interruzione ed i lunghi ritardi nell’esecuzione delle opere”.

Infine Pozzi ha fatto il punto sullo stato dei cantieri di ammodernamento della A3: “Risultano lavori in corso su 32 lotti, per un importo complessivo di 1.062,4 milioni di euro, con un avanzamento medio del 32%. Nel dettaglio, l’avanzamento dei lavori in corso è il seguente: 77 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 1997-1998; 60 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 1999-2000; 12 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 2000-2001”. L’Anas sta accelerando anche i programmi per il 2003: “Abbiamo pubblicato il primo maxilotto di lavori, del valore di 678 milioni di euro, che sarà affidato entro il mese di marzo 2003. Abbiamo in programma il lancio, entro dicembre del corrente anno, un secondo maxilotto di oltre 800 milioni di euro. Gli altri quattro maxilotti saranno lanciati nei primi mesi del 2003. L’importo lordo complessivo dei sei maxilotti è di 4.712,3 milioni di euro”.

Autostrada A3 Sa-Rc: scheda di sintesi su costi e stato dei lavori

Autostrada Salerno-Reggio Calabria
Lunghezza 443 km

Tratti attualmente interessati dai lavori
200 km

Tratti già fruibili agli utenti
Risultano già aperti al traffico 100 km. I primi tratti oggetto di adeguamento che saranno completamente fruibili agli utenti sono compresi tra il chilometro 2+500 e 44+100 per la provincia di Salerno e tra i chilometri 213+500 e 258+200 per la provincia di Cosenza.

Costo dell’opera
Il costo stimato per il progetto di ammodernamento ed adeguamento dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è pari a 1.357 milioni di euro per lavori in fase di realizzazione al netto dei ribassi d'asta; 5.432 milioni di euro i lavori in fase di progettazione o di appalto, e 400 milioni di euro per le opere di rinaturalizzazione dei tratti dismessi in fase di piano generale; gli ultimi due importi si intendono al lordo dei ribassi d'asta.

Finanziamenti
Le fonti di finanziamento sono le seguenti:
1) QCS precedenti: 158,6 milioni di euro;
2) CIPE 1999: 1.500,1 milioni di euro, di cui 167,8 per residui accantonati;
3) QCS 2002-2004: 240 milioni di euro;
4) Piano triennale Anas 2002-2004: 468,8 milioni di euro;
5) Legge Obiettivo: 5.015,9 milioni di euro.

Programmi dei lavori
L’intero intervento di ammodernamento della Sa-Rc, per i lavori in fase di progettazione o di affidamento, è suddiviso in:
- n. 6 macrolotti di importo variabile da 503,2 a 977,1 milioni di euro, da affidarsi a Contraente generale (importo lordo complessivo 4.712,3 milioni di euro), dei quali uno di importo lordo complessivo di 678 milioni di euro già andato in gara, gli altri cinque dotati di progettazione definitiva
- n. 5 lotti di completamento da affidare mediante appalto tradizionale (importo lordo complessivo 712,4 milioni di euro), per i quali si dispone della progettazione preliminare per 2 lotti e della progettazione definitiva per 3 lotti
- n. 1 lotto relativo ai lavori di rinaturalizzazione e di completamento, in fase di studio preliminare (importo lordo complessivo 400 milioni di euro)

I macrolotti
1. Tratto: dallo svincolo di Sicignano degli Alburni allo svincolo di Atena Lucana. Lunghezza: 28,530 km. Costo: 677,8 milioni €
2. Tratto: dallo svincolo di Padula-Buonabitacolo allo svincolo di Lauria Sud. Lunghezza: 40 km. Costo: 977,1 milioni €
3. Tratto: dallo svincolo di Lauria Sud allo svincolo di Morano Calabro. Lunghezza: 37 km. Costo: 835,3 milioni €
4. Tratto: dallo svincolo di Morano Calabro allo svincolo di Tarsia e dallo svincolo di Cosenza Sud allo svincolo di Altilia. Lunghezza: 51,6 km. Costo: 810,3 milioni €
5. Tratto: dallo svincolo di Gioia Tauro allo svincolo di Scilla. Lunghezza: 28,8 km. Costo: 916,3 milioni €
6. Tratto: dallo svincolo di Scilla allo svincolo di Campo Calabro. Lunghezza: 14,2 km. Costo: 503,2 milioni €

Tempi
- Lavori in fase di progettazione o di affidamento: Se ne prevede il completamento entro il 2006. L'Anas sta operando affinché, superata la fase di prima applicazione della legge obiettivo, si possa affidare il primo maxilotto di lavori entro il mese di marzo 2003. Per gli altri maxilotti, è prevedibile un affidamento entro la fine del 2003.
- Lavori in corso: Risultano lavori in corso su 32 lotti, per un importo complessivo di 1.062,4 milioni di euro, con un avanzamento medio del 32%. Nel dettaglio, l’avanzamento dei lavori in corso è il seguente: 77 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 1997-1998; 60 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 1999-2000; 12 per cento relativo ai lavori iniziati nel periodo 2000-2001.

Salerno, 22 novembre 2002

Calabria, Catanzaro,

Salerno-Reggio Calabria, al via il bando di gara del secondo maxi lotto (1,2 miliardi di euro)

Il Presidente dell’Anas Pozzi: ‘Grazie al Ministro Lunardi abbiamo accelerato i tempi procedurali’
Al via il secondo maxilotto dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Il cda dell’Anas ha dato mandato al Presidente Vincenzo Pozzi di procedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea del bando di gara, che ha un valore di 887,7 milioni di euro ma movimenterà complessivamente investimenti per 1 miliardo e 193,6 milioni di euro.

“Grazie al Ministro Lunardi abbiamo potuto accelerare i tempi dell’iter procedurale della gara - ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi - Questi lavori superano ogni record precedente per importo di gara e daranno un grande contributo non solo al settore dell’edilizia e all’economia calabrese ma anche alla crescita del Pil nazionale nel 2003”.

I lavori di ammodernamento riguardano il tratto della autostrada Salerno-Reggio Calabria che va dal km. 393,500 (svincolo di Gioia Tauro escluso) al km 423,300 (svincolo di Scilla escluso). Il Cda dell’Anas, dopo aver approvato il 6 febbraio scorso il progetto definitivo dell’opera, che accorpa i progetti definitivi di nove lotti dell’autostrada, ha preso atto dell’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a bandire la gara mediante affidamento a Contraente Generale, nelle more del relativo finanziamento Cipe.

Il progetto riguarda l’ammodernamento di circa 30 km di autostrada e comprende le seguenti opere d’arte maggiori: 2 svincoli (Palmi; Bagnara); 21 viadotti di cui i più significativi: allargamento del viadotto Sfalassà (grande luce da 376 m) e nuovo viadotto Favazzina; 13 gallerie.
Il tempo di realizzazione dei lavori dell’intera opera è di 1460 giorni.

Roma, 24 marzo 2003

Appalti e Ue, l’Anas precisa:le procedure di infrazione riguardano le precedenti gestioni

L’attuale dirigenza applica agli appalti la normativa europea
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative a due procedure d’infrazione aperte dalla Commissione europea, l’Anas comunica che gli appalti in questione furono assegnati sotto le precedenti gestioni.

La prima procedura d’infrazione riguarda sei avvisi aventi ad oggetto l’affidamento di servizi di assistenza tecnica alla progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ammodernamento della Statale 106 Jonica, che risalgono al 1992 e furono assegnati senza gara europea. Tre servizi di assistenza alla progettazione definitiva sono stati già ultimati e per essi l’Anas è tenuta giuridicamente a onorare gli impegni precedentemente presi. Per quanto riguarda i rimanenti servizi di assistenza al progetto esecutivo, l’Anas aveva già deciso di non dare corso alla formalizzazione di tali incarichi, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Commissione Europea.

L’altra procedura d’infrazione riguarda non tanto l’appalto relativo alla realizzazione di un’opera di collegamento in tunnel (sottopasso) nell’ambito dei lavori di allacciamento del porto di Olbia alla viabilità esterna, che risale all’inizio degli anni Novanta, quanto invece la non esplicitazione da parte degli allora dirigenti dell’Anas delle motivazioni che avevano indotto a ritenere non necessario il ricorso alla gara europea. A tal proposito, l’attuale dirigenza dell’Anas informa che ha comunicato alle Autorità tali motivazioni. L’Anas ritiene che non fosse necessaria una gara europea per l’affidamento dei lavori in quanto la realizzazione delle opere in variante era contenuta nello stesso progetto relativo all’atto principalmente affidato (la realizzazione dello svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia). Inoltre, l’affidamento del progetto a due diversi esecutori avrebbe innescato problemi di natura logistico-organizzativa e di ripartizione delle responsabilità, poiché i due lavori interessano entrambi il centro di Olbia e strade inserite nel contesto urbano, per cui solo un unico esecutore è in grado di programmare le diverse lavorazioni. I due lavori sono strettamente collegati: in particolare, le rampe di collegamento fra il viadotto lato aeroporto e il tunnel, e il viadotto di svincolo lato Palau e il tunnel, non possono essere completate se non in concomitanza con i lavori di realizzazione del tunnel stesso. Peraltro lo svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia è praticamente ultimato, con un avanzamento lavori pari al 96% (restano da ultimare solo le rampe di unione con la galleria). I lavori di completamento del tunnel hanno un avanzamento del 95%, e in passato hanno avuto un rallentamento soltanto a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici (navi romane). Entro aprile entrambi i lavori saranno completati e, dopo la realizzazione degli impianti di ventilazione e di sicurezza della galleria, le rampe dello svincolo e il tunnel saranno aperti traffico.

L’Anas precisa infine che l’attuale dirigenza applica la normativa europea in materia di appalti e, a decorrere dal 10 dicembre 2002, cioè ben prima che emergessero i rilievi della Commissione europea, ha pubblicato 9 bandi di gara sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea aventi ad oggetto proprio l’affidamento di servizi tecnici di supporto alla progettazione.

Roma, 21 febbraio 2003

Lombardia, Milano,

Anas, la sede di Milano non fu venduta sottocosto

Per il nuovo immobile acquistato dall’Anas, è stata pagata la stessa cifra offerta in sede di gara
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative alla presunta vendita sottocosto da parte dell’Anas della sua sede milanese all’Università Bocconi di Milano, l’Anas Spa precisa che “tutto è avvenuto alla luce del sole e in base ai valori immobiliari di mercato”.

‘La trattativa con l’Università Bocconi fu avviata dall’Anas nel settembre del 1998, tenuto conto dell’esigenza di individuare una nuova sede del Compartimento della Lombardia, confacente alle nuove esigenze sorte in seguito al processo di regionalizzazione delle strade. Dopo una prima perizia sul valore dell’immobile (stimato in 25,5 miliardi di lire), non giudicata soddisfacente, il consiglio di amministrazione dell’epoca affidò la valutazione dell’immobile all’Ufficio Tecnico Erariale di Milano del Ministero delle Finanze, che stabilì il prezzo corretto di vendita in 29 miliardi e 400 milioni di lire, attribuendo all’immobile il valore massimo della zona, pari a 4,5 milioni di lire a mq. La vendita dell’immobile di proprietà dell’Anas, in piazza Sraffa n. 11/13 a Milano, fu approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente il 17 aprile del 2000, dopo un lungo periodo di negoziazione con l’Università Bocconi di Milano, e nel contratto fu concordata la possibilità da parte dell’Anas di poter continuare ad utilizzare l’immobile fino al 31 dicembre del 2002, riconoscendo all’Università un canone di occupazione pari a 150 milioni di lire al mese, da scalare sul prezzo di vendita dalla Bocconi all’Anas per ogni mese di mancato utilizzo. Il consigliere di amministrazione Lanfranco Senn, unico docente della Bocconi nell’ambito consiliare, si allontanò dalla seduta, astenendosi dal partecipare sia alla trattazione dell’argomento che alla successiva votazione per motivi di “potenziale conflitto di interessi’.

Nel novembre del 2001, il Commissario dell’Anas Vincenzo Pozzi, appena nominato dal Governo, venne informato che nel dicembre del 2002 sarebbe scaduto il contratto di affitto con l’Università Bocconi ed aprì immediatamente una contrattazione con l’amministrazione dell’Università al fine di ottenere una dilazione dei tempi, visto che la precedente amministrazione non aveva ancora individuato una nuova sede dell’Anas.
Tra il maggio e il giugno del 2002, finalmente si arrivò ad un accordo, per cui si diede corso all’effettiva volontà da parte dell’Anas di reperire o costruire un immobile atto alle proprie esigenze.

L’Anas nel frattempo aveva lanciato una pubblica indagine di mercato per raccogliere le migliori offerte di immobili, nominando una commissione con il compito di valutarle e, in ogni caso, di accertare la compatibilità delle due alternative (costruzione ex novo di un immobile oppure acquisto di una nuova sede e sua ristrutturazione) con l’urgenza da parte dell’Ente di fruire degli spazi e di lasciare gli uffici di piazza Sraffa.
Una delle opzioni prese in considerazione fu quella di costruire ex novo un immobile nell’area demaniale posta nella zona di Rogoredo (periferia sud-est di Milano), dove attualmente esiste una autorimessa dell’Anas.
La commissione valutò che la ristrutturazione di un immobile avrebbe comportato un tempo nettamente inferiore rispetto alla costruzione ex novo e individuò un immobile da acquisire per un valore di circa 15 milioni di euro.
A rendere comunque impossibile la costruzione ex novo di un immobile, al di là delle difficoltà di carattere architettonico, dovute alla particolare conformazione dell’area, intervenne la decisione del Comune di Milano di non concedere né la licenza edilizia per l’area né le necessarie variazioni al piano urbanistico, ritenendo più utile per l’espansione dell’area agevolare l’ampliamento dell’attuale stazione ferroviaria.

Nel frattempo la SCIP S.r.l. (Società di Cartolarizzazione Immobili Pubblici), su incarico del Ministero del Tesoro, aveva indetto un’asta pubblica per un immobile sito in via C. D’Ascanio in Milano. L’immobile, che era di proprietà dell’Inpdap, era stato costruito dall’immobiliarista Ligresti nel 1992 e venduto all’istituto per la cifra di 22 miliardi di lire dell’epoca. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, giudicando la zona di particolare interesse logistico-organizzativo per l’Ente e avendo verificato il consenso del personale al trasferimento, decise di partecipare all’asta, fissando il proprio prezzo di offerta in 6 milioni di euro.
All’asta parteciparono soltanto 2 società: l’Anas e la Banca Profilo, attraverso una sua partecipata (Immobiliare Missaglia S.r.l.). L’Anas offrì 6 milioni di euro, mentre Banca Profilo si fermò a quota 4,686 milioni di euro. L’offerta dell’Anas venne giudicata vincente, ma Banca Profilo fece ricorso contro tale decisione perché, a suo avviso, l’offerta economica non era stata presentata in modo rituale e il notaio, nelle ore successive, in rettifica di quanto stabilito in seduta pubblica, dichiarò l’istituto bancario aggiudicatario dell’asta.
L’Anas procedette immediatamente a diffidare il notaio e la SCIP dal procedere all’aggiudicazione definitiva all’altro concorrente e, subito dopo la stipula del contratto a favore dell’Immobiliare Missaglia S.r.l., ricorse al Tar del Lazio per l’annullamento delle procedure di gara.
Il dirigente dell’Anas incaricato di seguire la presentazione dell’offerta presentò le sue dimissioni, che vennero accettate.
Nelle more del ricorso, al fine di conseguire comunque le finalità poste a base dell’operazione, senza ulteriori oneri finanziari rispetto a quelli previsti, l’Anas aprì una trattativa con l’istituto bancario che accettò di trasferire la proprietà dell’immobile all’Ente per lo stesso prezzo indicato nella sua offerta, cioè 6 milioni di euro, a fronte della rinuncia dell’Anas al procedimento promosso davanti al Tar del Lazio.

La ristrutturazione dell’immobile, che deve tener conto delle attività che intende svolgere l’Anas in Lombardia e del previsto adeguamento del personale, sarà eseguita entro 6 mesi dall’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Anas del progetto di ristrutturazione, che è ancora in corso di redazione’.

Roma, 17 marzo 2003

ANAS PORTE APERTE

Poteri e budget straordinario per 11 superispettori. Un codice etico e nuove procedure

“L’Anas vuole continuare il serio processo di rinnovamento interno avviato dalla nuova dirigenza, in stretto accordo con il Governo”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, a conclusione del Consiglio di Amministrazione della Società. “Non siamo all’anno zero. Nel corso di appena un anno - ha ricordato Pozzi - abbiamo avviato con decisione la riorganizzazione e la ristrutturazione della Società. Il nuovo vertice dell’Anas ha già avvicendato 124 dirigenti e funzionari, provvedendo al turn over dei capi dei compartimenti regionali di Marche, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo, Campania, Calabria. Anche l’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria da pochi mesi ha un nuovo responsabile. Oggi stesso sono stati avvicendati tre dirigenti, e sono stati nominati a Torino un nuovo capo compartimento dell’Anas Piemonte, l’ing. Vincenzo Perra, e due nuovi dirigenti”.

“Non è tollerabile che venga sottovalutato - ha aggiunto Pozzi - lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di oltre 6 mila funzionari, impiegati, tecnici in tutt’Italia, che hanno conseguito in appena un anno risultati assolutamente brillanti, riconosciuti dal Ministro Lunardi, dal vice Ministro Martinat, da autorevoli membri dell’Esecutivo e del Parlamento. Tutti gli osservatori, dal Cnel al Cresme, sono concordi nel valutare positivamente il rilancio di importanti opere pubbliche, ferme da tempo. Basta citare lo sblocco della Variante di Valico, del Passante di Mestre e della BRE-BE-MI, l’accelerazione dei lavori in corso e il lancio di due maxi bandi per la Salerno-Reggio Calabria. Rispetto al 2001 l’incremento per gli appalti è stato del 169% per gli appalti e del 121% per i bandi di gara. Il nostro lavoro non può essere inficiato da pochi personaggi che - se le accuse saranno validate dal giudizio dei tribunali (a Milano come altrove) - potremmo definire uomini senza scrupoli che tradiscono il lavoro collettivo”.

“Il lavoro intensissimo per garantire la correttezza dell’Anas - ha ricordato Pozzi - è scandito da date e da fatti. Il 7 luglio dello scorso anno abbiamo varato una Dichiarazione Deontologica di Intenti, base fondamentale per consentire ad una équipe di giuristi, guidata dal prof. Fiorella, di predisporre un vero e proprio Codice Etico della Società, formato dalla bellezza di 13 volumi. Lo scorso 6 febbraio il Consiglio – ha sostenuto Pozzi- avrebbe dovuto approvare il complesso lavoro dei giuristi, ma la grande quantità di argomenti all’o.d.g. consigliò di rinviare ad oggi la discussione e l’approvazione del testo. Il Codice etico è finalizzato a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti e a pretendere da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.

“Io stesso – ha proseguito Pozzi - mi sono personalmente impegnato ad incontrare numerosi Prefetti, per dare vita ad accordi utili alla creazione di una ‘camera’ virtuale e fisica dove si possano scambiare informazioni, al di là di quanto stabilito dalle leggi, tra l’Anas e rappresentanti degli organismi giudiziari e di polizia”.

“Mi piace ricordare - ha continuato Pozzi - che il contributo dell’Anas è stato utile per perfezionare l’accordo tra il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture, accordo dal quale è nato “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture”.

Il Presidente dell’Anas, ha incontrato in mattinata i capi di 19 compartimenti e dei quattro Uffici Speciali, che assieme ai Direttori Centrali rappresentano il top management della Società. Pozzi ha affermato: “Desideriamo che i nostri capi compartimento aumentino le loro competenze: da ottimi ingegneri progettisti e direttori di lavori, quali sono debbono divenire manager di una azienda importante per il Paese quale è l’Anas, divenuta nello scorso dicembre SpA. I capi compartimento, che rappresentano l’ossatura territoriale dell’Anas debbono aiutarci ad eliminare entro sei mesi – come ho dichiarato in Parlamento - eventuali sacche di inefficienza ed illiceità. Potranno contare su tutto il sostegno mio e del Consiglio di Amministrazione”.

Il presidente dell’Anas ha proseguito: “Ho spiegato ai dirigenti che hanno a disposizione strumenti ancora più incisivi per proseguire il rinnovamento della società, rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli interni e modificare - ove necessario - le procedure di affidamento dei lavori, rendendole ancora più sicure”. Il Consiglio, infatti, ha unanimemente approvato anche il rafforzamento del servizio di Auditing Interno, che già opera dal giugno dello scorso anno, e che sarà potenziato da una task-force di 11 superispettori con amplissimi poteri di vigilanza e di controllo, compresa la possibilità di verifiche ed indagini a campione. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di mettere a disposizione dell’Auditing un budget straordinario, affinché la struttura sia messa in condizione di agire in profondità ed avere tutti i mezzi necessari per conseguire nei tempi previsti gli obiettivi tecnici e non solo tecnici che gli sono stati assegnati, studiando, analizzando e verificando i conti, i contratti e la liceità delle procedure di appalto eseguite ed in essere. L’Auditing avrà a disposizione anche una banca dati in grado di raccogliere e confrontare i dati relativi a tutti gli appalti Anas, in modo da poter verificare eventuali anomalie negli affidamenti dei lavori.

“Ci siamo dati 6 mesi di tempo per conseguire nell’Anas i positivi risultati di un profondo sforzo di efficienza e di lealtà verso l’azienda, le istituzioni, verso il Paese”, ha sostenuto Pozzi alla fine del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di amministrazione, dopo aver commissariato negli scorsi giorni la sede lombarda dell’Anas, ha inoltre deciso di incaricare l’avvocato milanese Daniele Ripamonti di costituirsi in nome e per conto dell’Anas quale “parte offesa” nel procedimento aperto dalla magistratura contro i funzionari e gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta.

Roma, 20 febbraio 2003

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